Un Dolce Fuoricampo

*Sfida fra due utenti*

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Lover Elite

    Group
    ❀Lover Elite
    Posts
    8,265
    Reputazione
    +3,494
    Location
    Da un castello Incantato

    Status
    Offline

    Un Dolce Fuori Campo

    GtxAzp8

    * Sfida a Capitoli Alterni*


    CITAZIONE
    In Cosa Consiste la Sfida?
    Clecle89 & dolcissimasirenetta si sfidano fra loro scrivendo alternandosi in una fiction di scrittura per un minimo di cinque capitoli ciascuna.
    Chi Sceglie i primi due personaggi della storia non scriverà il primo capitolo, il compito spetterà direttamente all'altro utente!
    I due sfidati non possono accordarsi fra loro per cosa succederà ai medesimi personaggi, dovranno adeguarsi allo scritto del capitolo precedente.


    Si Vince Se:

    La storia è scorrevole e leggibile di capitolo in capitolo.

    Si perde se:
    Entrambi gli scrittori si arrendono;
    Uno dei due non aggiorna entro due settimane dall'ultimo capitolo scritto dall'avversario;
    La storia non si capisce.

    Clausura Neutrale
    Ogni capitolo dura minimo 2 pagine e massimo 4 con grandezza carattere 12 e font Calibri ( equità fra capitoli, questa clausola permette che ogni capitolo
    sia uguale di lunghezza a quello scritto dall'altro utente, poiché forumfree non conteggia le pagine, ne il font, ne la dimensione del testo però
    questa clausola è neutrale e non influenza il voto - A meno che lo stacco non sia evidente).

    Chi Sara il vincitore di questa sfida?:
    Sarete proprio voi a sceglierlo, a ogni capitolo posteremo infatti la domanda " Quanto ti è piaciuto il capitolo da 0 a 10?" la somma dei voti, che verranno sommati e tenuti aggiornati sotto a Spoiler nell'indice della storia, alla fine del tutto decreteranno la vincitrice.

    Attenzione!
    Poiché gli scrittori non possono accordarsi su niente entrambi consigliano che la lettura di questa fiction/sfida sia riservata a un pubblico maggiorenne in quando essendo consapevoli del loro scritto, ma non di quello dello sfidante, potrebbero essere descritte scene/ situazioni riservate a un pubblico adulto, ricorderemo questa cosa a ogni capitolo onde evitare spiacevoli inconvenienti.

    Banner della storia da mettere in firma per continuare a seguirci:

    6VzPdAI


    CODICE
    [URL=http://thesims3lover.forumfree.it/?t=74837067][IMG=6VzPdAI]http://i.imgur.com/35I0cHK.png[/IMG][/URL]



    Il Primo capitolo viene messo in stesura da: dolcissimasirenetta
    I personaggi sono stati scelti da: Clecle89 (sotto Spoiler i dettagli)
    Personaggio Femminile
    Nome: Sara
    Cognome: Aime
    Anni: 24
    Lavoro: Pasticcera
    Aspetto Fisico: Occhi Marroni, Capelli Neri e lunghi fino al fondo schiena, corporatura normale, Statura Media

    Personaggio Maschile
    Nome: Mark
    Cognome: White
    Anni: 23
    Lavoro: Giocatore di Basket Lega Pro
    Aspetto Fisico: Alto, Slanciato, Capelli Neri, Occhi Azzurri

    Indice della Sfida/Storia


    Capitoli della sfida:

    ~ Capitolo 01 By dolcissimasirenetta Capitolo 1



    Punteggi Sfida (Sotto a Spoiler)
    dolcissimasirenetta

    - Punteggi 1° Capitolo = //


    Clecle89

    - Punteggi 2° Capitolo = //


    *Seguiteci in Tanti
    Ricordiamo che la sfida potrebbe avere contenuti adatti a un pubblico maggiorenne



    Edited by dolcissimasirenetta - 10/9/2017, 16:09
    www
     
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Fede fedi fù

    Group
    ❀Lover Elite
    Posts
    1,969
    Reputazione
    +603

    Status
    Offline

    Pn6tDEY


    Capitolo 1



    New York, 7:30 del mattino, fuori stava piovendo a dirotto e le previsioni del tempo avevano annunciato pioggia per tutto il giorno.
    Sara sarebbe restata volentieri nel letto ma il fastidioso suono della sua vecchia sveglia le ricordò che un nuovo giorno stava per iniziare.

    <<Spengi quel maledetto aggeggio infermale>> disse una voce maschile, <<dovresti deciderti a buttarla. Non riesco davvero a capire perché ti ostini a tenerla>>

    <<Lo sai benissimo perché, è l’unico ricordo che mi rimane di mia nonna e poi lo sai che sono un’amante delle cose vecchie>>, disse ironica avvicinandosi alle labbra dell’uomo che le dormiva accanto.

    <<Dovrei ritenermi offeso per quello che hai detto>>, rispose scostandosi le lenzuola di dosso << Ma sono così pazzo di te>>.

    I due amanti si scambiarono diversi baci appassionati finché lo squillo di un cellulare non mise fine a quell’intesa.

    <<Oh merda!>> disse l’uomo guardando il display del suo telefonino, <<e' mia moglie!, devo rispondere assolutamente>>, non fece nemmeno in tempo a terminare la frase che stava già parlando con sua moglie inventando le solite scuse di cui Sara conosceva ormai a memoria.

    Ci vollero quasi venti minuti prima che la telefonata terminasse. Sara nel frattempo aveva già preparato la colazione, una colazione che fu a malapena toccata dall'uomo.

    <<Almeno per una volta potresti fare colazione insieme a me>>, disse Sara in tono risentito.

    <<La prossima volta. Adesso devo scappare>>.

    <<La prossima volta certo!, sai che novità!>> disse in tono sarcastico, << E’ da quando ti conosco che non fai altro che dirmi sempre la stessa cosa. Sarà per la prossima volta Sara, la prossima volta. Inizio proprio a non poterne più di questa storia>>.

    <<Ti prego non ricominciare di nuovo, ne abbiamo già parlato!>>.

    <<No, tu ne hai parlato!>> rispose la ragazza voltandosi verso l’uomo che le era di spalle <<io non ho mai potuto aggiungere nulla a questa storia. “O così o niente”, sono sempre state queste le tue parole, non è così “Mister”?>>.

    <<Sara ascoltami>> disse l’uomo tentando di calmarla, <<sai benissimo quanto ti amo>>.

    <<Ma non puoi lasciare tua moglie, lo so>> disse la ragazza anticipando le parole dell’uomo, <<e' solo che mi manchi così tanto. Non riusciamo mai a stare insieme e in quelle rare volte in cui possiamo tu non fai altro che correre dietro alla tua squadra>>

    <<Beh, io sono l’allenatore, hanno bisogno di me>>, le accarezzò il viso guardandola dolcemente negli occhi. Sara si era spesso chiesta che cosa ci aveva trovato in un uomo molto più grande di lui. Avrebbe potuto costruirsi una vita con un ragazzo della sua stessa età. Infondo era giovane e carina, le opportunità non le sarebbero mancate ma c’era qualcosa in Steve che l’attirava a lui come una calamita. Forse il cattivo rapporto che aveva con suo padre, l’aveva indotta a cercare quella figura maschile in qualcun altro.

    <<Tu piuttosto, non sei in ritardo per il lavoro?>>, Sara osservò distrattamente il suo orologio da polso.

    <<Accidenti è tardissimo!>> disse correndo per la stanza in cerca delle sue scarpe, <<se faccio tardi anche questa volta mi licenzieranno di sicuro!>>

    <<Io non riesco davvero a capire perché ti ostini a lavorare in quella pasticceria, per quello che di danno poi!>>.

    <<Lo sai benissimo perché lo faccio>>, rispose Sara risentita.

    <<Non hai bisogno di lavorare in pasticceria per andare a studiare in Giappone. Tuo padre è uno dei più grandi primari della città, potresti chiedere a lui il denaro di cui hai bisogno>>

    <<Non ne ho la minima intenzione. A parte il fatto che non ha mai sostenuto questa mia iniziativa, siamo anche in pessimi rapporti, e da parecchio tempo!>>.

    <<E non sarebbe il caso di porre fine alla vostre discordie?>>, insistette Steve.

    <<Trovate!>> gridò Sara uscendo da sotto il letto, <<guarda un po’ dove si erano nascoste!>>.

    <<Va bene, ho capito che non ne vuoi parlare ma dovresti pensarci secondo me>> guardò ancora una volta il display del telefonino, <<adesso devo proprio andare>>disse dandole un ultimo bacio, <<ti aspetto stasera alla partita, i biglietti te li ho lasciati sul mobiletto acconto al letto. Ti amo!>> e chiuse la porta dietro di se.

    Sara avvertiva sempre un senso di malinconia quando vedeva Steve andare via. Ma oggi non aveva tempo di pensarci, doveva correre e anche in fretta!.

    Il palazzo in cui abitava Sara non disponeva di un ascensore. L’affitto di quell’appartamento non troppo distante dal centro era ad un buon prezzo e questo spiegava l’assenza dell’ascensore. Scese le scale a quattro a quattro quando uscendo dal portone e vedendo la pioggia incessante, si ricordò di aver dimenticato l’ombrello a casa. Non aveva tempo di ritornare su, visto che aveva deciso di abitare all'ultimo piano di quello stabile. Non c’era molto da fare se non sperare che il suo autobus passasse per un volta in orario. Stranamente stava succedendo proprio quel giorno, così senza perdere altro tempo corse più che poteva, deviando come un abile felino i passanti che affollavano quella strada di New York. Mancava solo qualche metro alla fermata e la fortuna quel giorno sembrava dalla sua parte. Era appena scattato il rosso per l’autobus e questo avrebbe dato un po’ di vantaggio alla ragazza, che proprio mentre stava per raggiungere la fermata, ebbe un fortissimo scontro con un passante che li fece entrambi cadere a terra.

    <<Ma perché non guardi non vai!>> disse il ragazzo rialzandosi da terra.

    <<Ma perché non guardi tu! Sei tu che mi sei venuto addosso e mi hai fatto perfino cadere!>>, rispose Sara facendo lo stesso.

    <<Guarda che quella che stava correndo come una forsennata eri tu!>>.

    <<Senti, non ho tempo di parlare con te devo sbrigarmi o perderò il mio autobus>> e pronunciò quelle parole il semaforo era tornato verde e l’autobus di Sara era già arrivato alla fermata.

    <<Ecco, per colpa tua ho appena perso l’autobus e sempre per colpa tua farò tardi al lavoro!>>

    <<Hai anche un lavoro?!, mi stupisce che qualcuno abbia assunto un tipo come te!>>.

    <<Ma come ti permetti!>>, l’insolenza di quel ragazzo era davvero fuori misura ma ormai era inutile restare a discutere, l’unica cosa da fare in quel momento era trovare un altro modo per arrivare al lavoro in tempo.

    <<D’accordo, mi dispiace>> disse il ragazzo ridendo, <<Voglio farmi perdonare. Prima però vieni sotto l’ombrello o prenderai un malanno>>, Sara si era talmente concentra sul non fare nuovamente tardi al lavoro da aver dimenticato di essere sotto l’acqua da diversi minuti.

    Qualche istante dopo, il ragazzo riuscì a fermare un taxi.

    <<Dove devi andare?>> gli chiese.

    <<Non è molto distante, si trova a soli tre isolati da qui. tra la 42 e la 43°>>, il ragazzo diede l’indicazione al tassista e chiuse la portiera. Sara avrebbe voluto quanto meno ringraziarlo ma mentre cercava di tirar giù il finestrino del taxi, quest’ultimo si mosse, inglobandosi nel traffico di New York e allontanandosi sempre più dal ragazzo.
     
    .
1 replies since 10/9/2017, 14:40   118 views
  Share  
.