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La famiglia Orsini
[I generazione] cap I
[I generazione] cap II
[I generazione] cap III
[I generazione] cap IV
[I generazione] cap V.:.
[II generazione] Antefatto
[II generazione] cap I
[II generazione] cap IIErik Orsini
Capitolo I
In una zona rurale a nord di SimCity, sulla riva di un fiume anonimo della regione, sorge un bel
paesino tranquillo.
In una bella e placida giornata primaverile, un baldo giovine riceve una lettera da un suo lontano
parente...Caro Erik, come stai?
Forse non ti ricorderai di me, e come potresti, sono il primo fratello maggiore di tuo padre, Arghai!
Ascolta, ti ho contattato per informarti che dovrò assentarmi per qualche tempo e mi serve che
qualcuno si occupi della mia casa. Tua madre mi ha detto che stai affrontando un periodo di
ristrettezze col lavoro, quindi credo di farti cosa gradita con questa richiesta: ti lascio le chiavi
d'ingresso della villa, confido che saprai curarla a dovere in mia assenza.
Al mio ritorno festeggeremo insieme, e chissà che finalmente tu non riesca a trovarti una brava
donna e ti decida a sposarti, hai ventisei anni per la miseria!!
A presto!
Zio Arghai
Il giovane lesse stranito la lettera e fissò il mazzo di chiavi.
Lui di suo zio non ricordava praticamente niente, ma quell'offerta capitò proprio al momento giusto:
era l'occasione che cercava per fuggire dal nido materno e rifarsi una vita altrove.
Una volta informatosi sulla posizione, si defilò alla velocità della luce al quadrato sulla materia
verso la sua nuova dimora...
Erik: - Uhm... non è esattamente come me l'aspettavo, però dai, con qualche aggiustatina sarà
perfetta!
E già si faceva dei film sulle feste e i bagordi nella vecchia casa dello zio, quando notò un foglio
appeso alle vetrate dell'ingresso:Agenzia delle Entrate di SimCity
Signor Orsini, a seguito dei numerosi solleciti da noi inviatele per saldare i suoi debiti con lo stato,
da lei ignorati ripetutamente, ci siamo visti costretti ad intervenire mandando un nostro agente
pignoratore, per prendere l'equivalente in beni da poter liquidare.
Ci dispiace per questa situazione incresciosa ma non ci ha dato alternative.
Le auguriamo comunque di risolvere presto i suoi problemi con la giustizia, così da poter
ripristinare il reciproco accordo di padrone-servo che da sempre caratterizza il nostro sistema
socio-politico-economico.
Cordialmente,
E.E. Jackson
Agenzia delle Entrate di SimCity
Erik trasalì – C-Cosa?!
Si fiondò in casa a verificare mentre pensava a quali tipi di problemi con la giustizia suo zio potesse
avere...
Avevano ripulito tutto, perfino i servizi sanitari di base.
Erik: - M-Ma questa casa è del tutto inagibile!! - E ringhiò fra i denti – Zio Arghai...!!!
Il baldo giovane fu costretto a provvedere a tutto il necessario per vivere con le proprie tasche, già
messe a dura prova, per sua fortuna poco dopo Jenny la ragazza copertina gli lasciò un catalogo di
Mondo Convenienza sulla porta insieme al giornale, forse per pietà, avendo udito le grida disperate
del giovane attraverso le pareti della solida villa.
Il giovane, richiamato dalla voce della ragazzina – ma soprattutto dal suo fischiettare irritante, uscì
sul vialetto e notò subito il catalogo.
Erik, sospirando – Non mi rimane molta scelta... Ho ereditato una casa, nella quale probabilmente
creperò a causa del mio conto in banca, pieno di debiti... Ma almeno il water lo pretendo,
dannazione!!
Quelli di Mondo Convenienza furono efficientissimi: consegnarono in mattinata i sanitari e l'arredamento spartano alla villa di Erik e provvedettero ad installarglielo gratuitamente, impietositi
anch'essi dalla sua situazione (e dal fatto che non potesse permettersi di pagargli il dovuto).
Il risultato fu che Erik aveva un giaciglio dove dormire, un frigo dove riporre le cibarie, una doccia,
un lavandino, ma soprattutto il water.
- Fine capitolo I
Edited by Moriko Ø - 18/9/2015, 23:04. -
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mamma mia! the sims 1, quanti ricordi. me la ricordo sta casa. la verandina che ha lì davanti.
ahhh... ero bei tempi quelli.
passando al protagonista, ma che sfigato! (più o meno, alla fine un tetto sulla testa ce l'ha)
fatti forza erik, sono sicura che riuscirai a costruire il tuo impero (?)
la domanda è, come inizierai??. -
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Capitolo II
Erik passò buona parte del tempo a pulire i pavimenti, poi mentre andava fuori a gettare la spazzatura, notò un pacco che qualcuno gli aveva recapitato:
Erik: - Ma che è 'sta roba?? - C'era un biglietto in allegato:Vieni a Magic Town, troverai attrazioni e curiosità esotiche da scoprire, in allegato il kit di base del Witcher.
Segui la freccia e salta nel portale, ti aspettiamo a braccia aperte, ricordati solo di portarti dietro le magimonete.
Se non sai cosa sono, consulta il terminale che ti abbiamo allegato e goditi la magia: è nell'aria!
Poi in piccolo figurava una scritta in rosso:
Non adatto ai malati di cuore, a chi è affetto da manie di grandezza o a individui intellettualmente primitivi.
Il giovane alquanto basito decise di accantonare tutto in una delle stanze vuote della casa, in attesa di capire cosa farci.
Aveva appena finito di sistemare lo scatolone quando il suono del campanello trillò nell'atrio vuoto creando un eco bizzarro:
Maurizio: - Daniela, mi raccomando!
Daniela: - Su caro, lascia fare a me!
Erik: - Ah-ehm! Si, sono io. E lei è...?
Daniela: - Oh si, mi scusi! Sono Daniela Alberghini, quel pinguino là dietro è mio marito Maurizio... Abitiamo in fondo alla strada, nella vecchia tenuta degli Alberghini. Siamo venuti qui a presentarci non appena abbiamo saputo del suo arrivo. Sa, da queste parti ci sono molte giovani donne in cerca di un buon partito, ora che so che lei è un uomo giovane e affascinante potrò rassicurarle...!
Erik pensò: Questa è fuori. Ma suo marito non la tiene al guinzaglio?
Poi a ben guardare il suo abbigliamento rifletté No, è più facile il contrario.
Una volta riuscito a liberarsi dei dueimpiccioni psicopaticivicini di casa, si dedicò alla ricerca di un impiego che gli consentisse di non morire di fame...
Erik: - Uhm... E assistenza agli animali sia. Mi piacciono quasi più delle persone certe volte!
Una volta preso contatto con l'agenzia interinale, attese la conferma quindi dedicò il resto della giornata a riposarsi e a prepararsi per ciò che l'attendeva l'indomani..:.
Il primo giorno non andò poi tanto male, massacrante naturalmente, con una paga da schifo ma per lo meno poteva permettersi di sostenere le bollette e comperare da mangiare.
Mentre era al lavoro poi, le visite non mancavano e lui ne era felice: essendo fuori non doveva sorbirseli mentre sbirciavano dalle grandi vetrate alla ricerca di un segno della sua presenza.
La sera rientrava più stanco della mattina, il letto che aveva rimediato era uno di quei modelli usati negli ospedali ed era tutto fuorché comodo, ma al momento non poteva permettersi nemmeno il riscaldamento, infatti viveva in cucina per ottimizzare le spese di luce (il gas ancora non l'aveva nemmeno attaccato, non aveva nemmeno il forno...) e acqua.
Di tanto in tanto venivano i randagini del quartiere a fargli visita e questo lo faceva sentire un po' meno solo, quel periodo fu molto difficile e stressante per lui.
Una sera venne addirittura l'Orsa Claire a fargli visita: la colse mentre rovistava nel bidone della spazzatura alla ricerca di qualche rimasuglio di cena e provò pena per lei:
- Amica mia, - le disse – sei capitata nel posto sbagliato, qui troverai solo avanzi di redbull e, credimi, non te li consiglio affatto.. a meno che a te la vita non faccia proprio schifo!
Ma il suo impegno e la sua capacità di comunicare con gli animali (unica sua compagnia in effetti in quel periodo) non passò inosservato: difatti dopo qualche settimana gli giunse una notizia inaspettata.
Una delle sue vicine di casa, una vecchietta ancora arzilla, padrona di un barbone rompiscatole e incazzoso, fece il suo nome nel salone di toelettatura per cani del quartiere. Saltò fuori, caso fortuito, che proprio in quei giorni il precedente toelettatore si era trasferito a vivere su di un'isola deserta per sfuggire ai ritmi folli di vita di SimCity e, ora stessero cercando un degno sostituto.
Fu così che Erik si trovò incastrato in un lavoro che era ancora peggiore del precedente, ma per lo meno la paga era più alta, anche se non di molto.
Il risultato fu che con i soldi della promozione ( un pò una presa per i fondelli secondo me... ) riuscì a recuperare un lampadario decente per la cucina, un bancone della Laika in offerta da Mondo Convenienza, una libreria dalla discarica locale e uno specchio-armadietto medicinali per il bagno.
Finalmente le cose potevano cominciare a procedere in maniera più concreta, anche se il suo conto restava sempre poco sopra la soglia della mora.
Un passo per volta, si disse, pian piano riuscirò a fare carriera e mettere a posto questo posto...!
Caro Erik, sogna pure!. -
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oddio l'orsaaaaa!!! con quella camminata del cavolo
certo che daniela, nonostante gli anni passino, rimane sempre na zoc**** xD
un passo l'ha fatto, ovvero un lavoro ce l'ha. ora dovrebbe iniziare la ricerca di una portatrice di buoni geni.. -
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Ahahahahahah!!
Si guarda l'orsa è assurda, ma la cosa ridicola è il fatto che ogni due per tre ti ritrovi gente in giardino! XD
La portatrice di geni arriverà a breve ma, ti dirò, in gioco è stato un travaglio prolungato riuscire a farli sistemare: la socialità in ts1 era piuttosto ostica, ma Erik è più testardo della sua futura sposa... il suo plumbot era più giallo che verde la stra grande maggioranza delle volte e lei era una vera rompiscatole. -
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Oddeo per me che non ho mai giocato a ts1,sembra tutto così lontano dal 3 e 4 capitolo.Eppure ha dei lati sorprendenti anche se la grafica è pessima
Che dire spero che il nostro baldo giovine riesca a fare progressi nella carriera e che le cose per lui vadano meglio. -
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Si tirerà su... in qualche modo...
Grazie infinite per la visita, lieta di averti fra coloro che mi seguono!
Rimani sintonizzata, una volta a settimana arriverà un aggiornamento su questo povero disgr... ehm su questo giovin petto!. -
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Certo che la Danielona fa amicizia subito con tutti, perfino con gli alieni
Mamma mia che divario grafico che c'è tra The Sims 1 e The Sims 4, ma nonostante tutto il primo capitolo ha sempre qualcosa di magico *-*
Il nostro povero Erik ha subito una truffa da un suo parente ed ora sta svolgendo dei lavori infimi, che dire, l'ha preso bene nel deretano questo povero sim
Certo che Claire ha una camminata da sciroccata xD. -
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Mi hai ricordato tutte le ore che giocavo a The sims 1 :')
Povero Erik, spero che le cose per lui vadano meglio. -
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hahahahah povero Erik capitato in the sims 1
Be la vita in the sims 1 e dura almeno i tuoi eredi si troveranno più agiati XD
Daniela **
il mio PG preferito in tutte le saghe sims ^^. -
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Capitolo III
Una sera alle nove e mezzo, Erik era in pigiama che stava cercando di capire qualcosa di idraulica
col suo libro usato preso al Libraccio in suomi, quando qualcuno suonò alla porta...
Visitatrice: - Saaalve! Lei deve essere Erik Orsini!! - E gli strinse la mano affabile.
L'uomo basito fissò la donna in tailleur rosa che pareva uscita dal film Colazione da Tiffany – Si,
salve a lei. Non è un po' tardi per andarsene in giro a quest'ora a far visita a perfetti sconosciuti, così
ben agghindata?
Visitatrice: - Oh ma che dice?? Sono solo una sua vicina di casa, la mia voleva essere una visita di
cortesia del tutto informale...
Eccone un'altra, pensò cercando di rammentare il numero di telefono della clinica psichiatrica di
SimCity.
La donna si perse con lui in chiacchiere frivole per una buona mezz'ora, poi così com'era giunta si
defilò, alludendo ad un impegno in centro storico.
Erik fissò basito il viale di fronte a sé, finché il suo sguardo fu attirato dal portale per Magic Town.
Erik: - Quasi quasi domani ci fò un salto. - Si ripromise rientrando in casa.
L'indomani sera, come promesso, staccato dal lavoro si dette una rassettata e chiusa la casa decise di
tentare il viaggio per il quartiere dei mistici.
Il risultato fu che ebbe appena il tempo di saltarci dentro che subito si ritrovò catapultato dall'altra
parte, in un posto del tutto nuovo, diverso... sembrava un luogo a cavallo fra la Foresta Incantata di
Biancaneve e Alice nel Paese delle Meraviglie.
Erik: - Che razza di posto è mai questo??
Una donna dalla carnagione color caramello avvolta in un abito d'altri tempi si volse verso di lui e
gli sorrise smagliante – Prima volta a Magic Town, eh?
Il giovane le sorrise e le andò incontro – Infatti. Come mai sei vestita a quel modo, sembri uscita da
un libro di fiabe... - lei rise – No no no! Faccio parte di un gruppo di rievocazione storico-
medievale, sono talmente abituata a portare questi abiti sul lavoro che oramai è diventata
un'abitudine anche nella vita quotidiana. Piacere comunque, mi chiamo Kasie!
Erik: - E io sono Erik, lieto di conoscerti mia signora! - E si profuse in un inchino elegante,
strappando una risata alla giovane donna.
I due andarono avanti a parlare per un po', quando Kasie dovette allontanarsi per qualche faccenda,
così Erik si diresse verso il tendone del Veggente, il quale per lui ebbe una previsione alquanto
strana e criptica:
Ho i soldi per pagare le bollette se va bene, figurarsi comperare ingredienti magici...! Decise di
lasciar perdere e, fatto un ultimo giro nei paraggi, ritornò a casa passando nuovamente dal buco nel
terreno da cui era spuntato.
I giorni seguenti per lui furono promettenti, il suo rendimento lavorativo era alto e arrivò per lui
un'occasione unica: un suo cliente, un pastore che aveva portato al salone il suo cane da pastore,
notando la sua bravura ed attitudine nel relazionarsi con i cani e gli domandò se per caso fosse alla
ricerca di una posizione lavorativa più remunerativa.
Fra uno shampoo e una spuntatina alle unghiette, Erik ricevette un'offerta che non si sentì di rifiutare:
Con i soldi della promozione il pastorello si comperò un cavalletto da pittore da tenere in giardino:
Ora che era giunta la bella stagione, e ispirato dal lavoro agreste, sentì il bisogno di sfogare la sua
creatività a lungo repressa in quegli ultimi mesi infernali.
Qualche sera più tardi ricevette una visita inaspettata:
Erik: - Mamma?!
Mama: - Erik, brutto disgraziato che non sei altro!! - Urlò – Guarda cosa mi fai fare!! Ho saputo
dalle mie amiche del circolo dell'uncinetto che ora ti sei dato alla pastorizia! Ma dico, sei impazzito,
guarda come te ne vai in giro conciato!!
Erik: - A me quella folle qui sembri tu... Dico io, uscirtene per strada in bigodini, accappatoio e
ciabatte da bagno?! Avrai rischiato di cadere non so quante volte con quelle trappole ai piedi!
Mamma: - Non cambiare argomento, ragazzino! Sono IO quella che si sente ferita... Sei mesi via da
casa... E neanche UNA telefonata! Una, accidenti a te, fai esattamente come tuo padre!!
La conversazione proseguì a lungo fra i due, finché la brava donna, rassicurata dal figlio, decise di
fare ritorno al salone di bellezza per finire il trattamento.
Insomma, la vita di Erik pian piano si stava assestando, settimane di lavoro pieno e pochi momenti
di stacco, il suo impegno al lavoro era riconosciuto e pian piano poté mettere a posto la sua dimora,
rendendola un po' più accogliente e dando un senso alle stanze presenti.
Durante una sera a inizio estate ricevette una telefonata dall'Acquario di Zena: gli serviva qualcuno
per occuparsi dei pesci nuovi da introdurre nei vari ambienti e pareva che il suo nome spiccasse per
essere fra i più affidabili.
Alla fine aver raccolto sterco e fare il pastore è servito! Si disse esultando mentre leggeva la
notifica di assunzione ricevuta per posta.
Tutto procedeva bene, il fatto che l'economia cominciasse a migliorare gli diede quella tranquillità
che gli serviva per aumentare la sua concentrazione, cosa che gli permise di scongiurare una
catastrofe all'Acquario:
Fu il suo datore di lavoro stesso a comunicarglielo contattandolo personalmente: lo ringraziò
profusamente, forse ben conscio delle conseguenze in caso di rottura del vetro.
E con quel denaro incassato il giovane proseguì la sua opera di restauro in casa, mentre la voce di
quanto aveva fatto si espanse fino a SimCity grazie al circolo dell'uncinetto composto dalle vecchie
comare amiche di sua madre.
Inutile dire che questo gli consentì un vantaggio quando si liberò un posto come gestore nello Zoo
della cittadina:
Erik si sentiva al settimo cielo: finalmente l'economia aveva preso a girare regolarmente, l'orario era
duro ma guadagnava abbastanza da potersi permettere finalmente uno stile di vita accettabile e
levarsi qualche sfizio.
Grazie al premio e alla promozione era riuscito a ripavimentare metà della villa, imbiancarne i muri
e farsi una camera da letto decente, ispirata allo stile orientale: quel modello gli era stato consigliato
dal suo ortopedico dopo aver visto in che condizioni arrivava nel fine settimana.
Se solo trovassi la persona giusta... Si trovò a pensare una sera prima di chiudere gli occhi, steso nel
suo letto nuovo nella sua camera che profumava di legno e cera.
- Fine capitolo III. -
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e neanche una fotina della nuova camera??
mamma mia quanto la odiavo quella con quel tailleur!! era sempre sgorbutica...
la scenetta con la madre è stata fantastica xD
mi fa piacere che per erik le cose iniziano a girare bene. vedo un flirt con la donna caramellata incontrata a magic town.... -
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Che carino The sims 1 mi fa troppo ridere aspetto il continuo . -
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Ecco che arriva la mammina a rimproverarlo
Le cose sembrano andar bene dai! Nonostante lo zio fosse stato moolto cattivo con lui
Ora aspettiamo solo l'incontro con l'anima gemella. -
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Capitolo IV
Una sua ex cliente del salone di toelettatura, nonché sua amica oramai, aveva preso a farsi sentire spesso nell'ultimo periodo e questo per lui era stato un rammentargli quanto si sentisse solo a casa.
Kasie era simpatica, ma viveva in un mondo tutto suo e avevano orari inconciliabili, mentre con Claire era tutto diverso: oh si, lei aveva un bel caratterino, difficile riuscire a conquistarla per via della sua introversione, però era l'unica in grado di capirlo veramente a fondo, l'unica in grado di leggergli dentro l'anima.
Ogni volta che si fermava a cena da lui i due finivano inevitabilmente col tirare fino all'una del mattino e ultimamente avevano preso l'abitudine di guardare anche qualche film insieme sul divano.
Una sera lei lo abbracciò affettuosamente – Grazie Erik, è stata una bella serata! - E gli sorrise gentile.
Il giovane la tenne fra le braccia a lungo, fissandola intensamente, prima di lasciarla andare – Anche per me. Vai ora, o farai tardi al lavoro..:.
Passarono alcuni mesi, le cose procedevano a gonfie vele e alla fine fra una cosa e l'altra Erik si ritrovò a ricoprire il ruolo di insegnante di recitazione per animali,
cosa che lo costrinse a mutare nuovamente d'orario, ma gli venne bene: lavorando mattina e parte del primo pomeriggio, poteva dedicarsi poi a ciò che in quel momento gli stava più a cuore:
Claire: - Era da un pezzo che non cenavamo insieme! Sei stato molto occupato ultimamente...
Erik, stringendola a sé: - Vero. Ora però ho un orario che mi consente di fare le cose meglio e bene.
Claire: - Per esempio? - Domandò curiosa.
Erik: - Per esempio posso nuovamente cenare con te alle sette: mi mancavano i nostri appuntamenti.
La donna rimase in silenzio concentrandosi sul film, ma non occorrevano parole fra loro: le loro mani erano unite e le loro dita intrecciate.
La possibilità per loro di frequentarsi nuovamente a tempo pieno diede nuovo vigore ad Erik,
il quale s'impegnò a fondo sul lavoro, fatto che venne premiato con un'opportunità remunerativa:
Questo gli diede il coraggio necessario per affrontare l'argomento che in quel momento gli stava più a cuore.
Una sera in tardo autunno invitò Claire a cena in abiti formali, ma prima di portarla al ristorante la invitò in salotto.
Erik: - Claire, devo parlarti.
Claire: - Certo... È successo qualcosa?
Erik: - Claire, non posso più tacere.
Claire: - N-Non capisco...
Erik: - Non so in che altro modo dirtelo o fartelo capire, quindi te lo dico chiaramente: io ti amo. E a costo di sembrare un perfetto idiota... voglio chiederti una cosa molto importante. - Fece una pausa in cui lei lo fissò in silenzio, gli occhi spalancati.
Erik: - Lo so, sembro folle ma credimi, sono seriss... - La donna lo zittì premendogli l'indice sulla bocca – Finalmente... - sussurrò quasi con voce arrochita - … Temevo volessi lasciarmi.
Erik la fissò stupito: - Lasciarti?! No, no, io voglio Sposarti!!
Claire: - E io accetto... razza di stupido... - piangeva e rideva al tempo stesso.
Lui rideva con gli occhi lucidi – Allora è un si...?
Lei annuì – Si... per tutta la vita, e non pensarci neanche a liberarti di me..!!
L'uomo la baciò con un trasporto tale da far avvampare la sua promessa sposa.
Claire: - Ci stanno aspettando al ristorante... - gli sussurrò fra un bacio e l'altro.
Erik: - Buon Dio, ho aspettato questo momento da tutta la vita, vadano tutti all'inferno!! - La sollevò fra le braccia e la condusse in camera da letto, a consumare il loro matrimonio.
La giovane coppia convolò a nozze private, nessun parente, nessun amico, nessun seccatore.
Solo loro due e la piccola Luna, la cagnolina di Claire.
Fine capitolo IV -.