-
.
Che facoltà frequentate?
Dove?
A che anno siete?
Quanti esami avete già dato?
Voto più alto?
Voto più basso?
Ambizioni dopo l'università?
Che esame preparate in questo momento? =)
-Informatica
-Ferrara
-Secondo
-6
-27
-19
-Essendo una triennale penso che andrò a fare la magistrale ad ingegneria informatica ma se, grazie al tirocinio, troverò una azienda che mi assume può essere che vada direttamente a lavorare...dipende.
-Algoritmi e strutture dati -
.
NARRA TORI
La mattina dopo mi svegliai tardi rispetto al solito con i raggi di sole che entravano dalla finestra. Il sole non lasciava il passo all’autunno e continuava a darci giorni pieni di luce e di temperature elevate.
Mi alzai dal letto e scesi in cucina a mangiare. I miei genitori andavano da un lato all’altro raccogliendo cose e mettendole nelle loro borse.
-Buongiorno-salutai-Perché siete così nervosi?
-Perché arriveremo tardi per colpa di tuo padre-mi rispose mia madre agitata.
-Tardi? Dove?
-Oggi abbiamo una conferenza a Berkeley e non trovo la mia…Oh eccola!-disse mia madre alzando una carpetta azzurra e sorrise-Ora possiamo andare.
-Quando tornate?-chiesi mentre li seguivo fino alla porta.
-Domani sera-disse mio padre e mi diede un bacio in fronte-Comportati bene.
-Posso invitare le ragazze a dormire?
-Certo-mia madre mi diede un altro bacio e mi sorrise-Divertitevi.
-E niente ragazzi!-gridò mio padre dalla strada.
-Va bene!-gridai ridendo-Buona giornata!
Aspettai davanti la porta fino a quando l’auto non sparì e corsi nella mia stanza a chiamare Liz.
-Pronto?-rispose una voce stanca.
-E già ora di alzarsi-dissi ridendo.
-Sta zitta-disse di malumore.
-I miei genitori se ne sono andati e ho pensato che potremmo passare la serata fra ragazze. Che ne dici?
-Lo dico alle altre, ci vediamo alle nove da te. Porto i film di Harry Potter. Ciao-e riattaccò.
-Meno male fosse stanca.
Lasciai il cellulare sul comodino e tornai in cucina. Stavo per aprire la dispensa quando il campanello suonò.
-Volevo solo mangiare-andai verso la porta e la aprii-Che c’è?-davanti a me apparve Colin con un paio di occhiali da sole che nascondevano i suoi occhi-Tu…cosa ci fai qui?
-Vedo che sei sempre di malumore, dolcezza-sorrise e si tolse gli occhiali-Mangiamo?-entrò in casa e andò verso la cucina.
-Passa, prego. Non ho da fare nulla-ruotai gli occhi e chiusi la porta. Lo vidi davanti al frigorifero a prendere una birra-Che fai qui?
-Passavo per di qua…-incrociai le braccia e lo guardai male-La tua amica mi ha scritto e mi ha detto che i tuoi genitori se ne sono andati.
-E non hai pensato che volessi stare da sola?-chiesi alzando un sopracciglio-Aspetta, da quando parli con Liz?
-E’ impossibile che tu preferisca stare da sola piuttosto che con me ed è stata la tua amica a chiamarmi-disse sorridendo-Mangiamo? Ho portato del cibo cinese.-lo guardai stranita-Mi ha detto che è il tuo preferito.
-Va bene…-Gli presi la busta dalle mani e la svuotai sul tavolo-Non farci l’abitudine.
-A cosa?-disse sedendosi davanti a me-A un ricco pranzo in compagnia?
-A visite senza preavviso.
-Non prometto niente-prese uno dei pacchetti e iniziò a mangiare-Dimmi, da quando conosci Liz?
-Dall’asilo.
-Da così tanto? Sorprendente.
-Perché sarebbe sorprendente?
-E’ difficile mantenere un’amicizia per così tanti anni.
-Vedi, io e Liz siamo sempre state insieme e ci siamo sostenute in tutti i momenti.
Si fece largo il silenzio, ma non incomodo. Era quel tipo di silenzio che non risulta brusco e che non ti disturba se dura più del dovuto.
-E tu?-chiesi prima di dare un morso al mio involtino primavera.
-Io cosa?
-Compari dal nulla come se conoscessi tutti, però non so niente di te.
-Questo è perché non ti ricordi di me.
-Impossibile, io ricordo tutto.
-Forse perché l’ultima volta che mi hai visto ero basso, con occhiali con lenti a fondo di bottiglia e con un libro fra le mani.
-Sul serio?-chiesi sorpresa.
-Negli ultimi anni mi sono sforzato nel cambiare un po’-commentò divertito.
-Voglio vedere una foto.
-Credo che non succederà mai. Non ho foto con me, le ho solo a casa.
-E allora andrò a casa tua-dissi mentre mi mettevo in bocca l’ultimo boccone.
-Vuoi venire a casa mia?-disse sorridendo di traverso. Diventai rossa come un pomodoro e cominciai a raccogliere i piatti prima che potesse vedere la mia faccia.
Cominciò a ridere a crepapelle mentre la mia faccia diventava sempre più rossa.
-Puoi andare in salotto mentre io raccolgo questi-gli dissi imbarazzata.
-Preferisco questa vista-l’unica cosa che poteva vedere era…ah certo, il mio sedere. Se l’avessi saputo mi sarei messa un pantalone più largo-Anche se avessi portato un pantalone più largo, questa vista mi sarebbe piaciuta comunque.
-Mi leggi nel pensiero o cosa?-mi girai con le braccia incrociate.
-No, a volte è facile capirti-disse mentre rideva.
Quando finii di raccogliere i piatti andammo in salotto a vedere la televisione. Mi sedetti sul divano sperando che lui se ne andasse nell’altro, e invece mi si sedette quasi in braccio.
-Ehi, c’è un sacco di divano-dissi provando a spostarlo.
-Però mi piace stare vicino a te-contestò strizzandomi l’occhio.
-Colin, spostati-si diede per vinto e si allontanò da me.
Ad un certo punto del film mi addormentai. Provai ad aprire gli occhi e mi ritrovai appoggiata sul suo petto.
Alzai un po’ la testa e lo vidi dormire. Sembrava così tranquillo e buono. Aveva i capelli un po’ spettinati e delle labbra così desiderabili…Cosa sto dicendo? Non posso pensare veramente tutto ciò.
-Ti piace ciò che vedi?-chiese abbozzando un sorriso e aprendo gli occhi. Mi spaventai così tanto che caddi sul pavimento-Lo prenderò come un sì-disse mentre mi aiutava a rialzarmi.
-Che ora è?-chiesi per cambiare discorso.
-Le otto e mezza-rispose guardando il suo orologio.
-E’ già così tardi?-iniziai a muovermi per tutta la casa-Devi andartene. Devo preparare tutto per la serata con le ragazze.
-Non posso rimanere?
-Quale parte non capisci di ‘serata con le ragazze’? Dai vattene.
-La verità è che sei sempre di malumore quando ti svegli-disse mentre si dirigeva alla porta. Lo seguii per aprirgliela ma mi spinse contro la parete-E’ stato un piacere passare tutto il pomeriggio con te-iniziò ad avvicinarsi ma il mio cellulare iniziò a suonare appena prima che unisse le sue labbra con le mie. Si spostò arrabbiato e aprì la porta-Addio, Tori-mi diede un bacio in fronte e se ne andò chiudendo la porta.
Mi misi a pensare fino a quando iniziai a sentire il mio cellulare suonare, corsi a prenderlo e risposi.
-Dimmi, Liz-chiesi agitata.
-Siamo a cinque minuti da casa tua. Abbiamo la cena e i film.
-Perfetto. A dopo.
Riordinai la casa: sistemai il divano, finii di lavare i piatti della cucina e preparai i piatti e i bicchieri per la nostra serata.
Suonarono alla porta e andai ad aprire.
-Ciao ragazze-dissi mentre le abbracciavo.
-Siamo pronte per la nostra serata fra ragazze-gridò Helen mentre si metteva a ballare davanti alla porta.
Iniziammo tutte a ridere.
La serata fu così: cenammo con la pizza e patatine, poi vedemmo un film di Harry Potter e dopo chiacchierammo mentre ci tingevamo le unghie fra di noi.
-Bene, Liz ci ha raccontato che è venuto a trovarti il famoso Colin Maverick-disse Helen con un sorriso sarcastico.
-Non l’ho fatto passare-dissi.
-Non è possibile-disse Liz senza alzare gli occhi dalle mie mani.
-Perché no?
-Perché mi ha mandato un messaggio ringraziandomi-alzò lo sguardo e sorrise. Maledetta.
-Non va bene mentire alle tue amiche-disse Becca-Ora puoi raccontarci tutto.
-Abbiamo mangiato insieme e poi abbiamo guardato la tv. Niente di più.
-E non ti piace?-chiese Helen.
-Certo che le piace, basta guardarla ogni volta che dice il nome di Colin-disse Liz ridendo.
-Non mi piace. Non uscirei mai con un ragazzo così-dissi alzandomi dal mio posto.
-E perché no?-mi chiese Liz divertita.
-Da dove vuoi che inizi? E’ egocentrico, si crede il migliore del mondo, è arrogante e sembra che gli piacciano tutte-dissi andando avanti e indietro per la stanza.
-Questo non puoi saperlo. Comunque, alla festa aveva occhi solo per te-disse Liz.
-Se solo Alex sapesse che provate a farmi mettere insieme a quel ragazzo.
-Alex deve capire che è impossibile resistere a un ragazzo così…bello-commentò Liz e tutte iniziarono a ridere.
-Parlando di ragazzi…-la interruppe Becca-Come va con Mike?
-Ecco, quando gli dirai qualcosa?-chiese Helen.
-E cosa dovrei dirgli? Sono innamorata di te da due anni e tu sei incapace di capirlo?-rispose Liz triste.
-E’ un ragazzo!-esclamò Helen-Ne capisce solo di calcio.
-Però se gli piacessi, mi avrebbe detto qualcosa da tempo e comunque continuo a sperare-mi sedetti accanto a lei e la abbracciai-Come può essere così stupido? Ha bisogno di un cartellone in mezzo alla strada?
-Ciò di cui ha bisogno è un nuovo cervello-risposi-Almeno ad Alex lui piace.
-Continuo a non capire perché Alex odi tanto Colin. Non ti hanno detto niente?-mi chiese Becca.
-Preferisco non chiedere.-le risposi.
NARRA MAVERICK
-Come è andato il tuo pranzo con Tori?-chiese West mentre mi si sedeva accanto sul divano.
-Bene-dissi semplicemente.
-Solo questo? Ma se sei stato con lei quasi tutto il giorno.
-Si è addormentata mentre guardavamo un film e poi l’ho fatto anche io. E’ stata una bella giornata.-dissi sorridendo inconsciamente.
-Vedo che ti piace sempre di più-disse dandomi una pacca.
-Questa è una bugia-dissi smettendo di sorridere.
-Ma se ti sei messo a ridere come un innamorato-e cominciò a ridere.
-Non può piacermi, West, lo capisci? E’ l’unica cosa che non posso fare.
-Lo so, però ci sono cose che non puoi evitare. Potresti stare un giorno lontano da lei a parlare con altre ragazze. Così magari ti passa, è sempre successo.
-Hai ragione, grazie.
-E’ un piacere aiutarti, fratello.
Ti rendi conto che è un errore?
Non lo è. Se lo fosse non lo farei.
Così la allontanerai ancora di più da te. Perché vuoi competere con me? Sai che ho sempre ragione.
In questo caso no. Ho già deciso che non può piacermi.
Questo è qualcosa che non puoi decidere tu e lo sai. Rovinerai tutto.
Smettila.
Decisi di ignorare quella voce e mi concentrai sulla partita di calcio in tv.
Edited by KimbraFox - 30/1/2017, 15:24 -
.Alex dovrebbe dire la verità a Tori, sicuramente lei non la prenderà bene e magari non crederà ad ogni singola parola, ma lui deve farlo per correttezza nei confronti della sua amica.
Colin si sta prendendo una cotta, se si può definire così, per Tori e forse questo potrebbe mandare i suoi piani in fumo. Anche se non capisco perchè deve prendersela con lei quando vuole vendicarsi su Alex, così è troppo facile (proprio come ha detto DalaiLama)
Foto stupende davvero (:
Tori ha subito la stessa cosa che ha subito Colin da Alex, se Alex le raccontasse tutto non lo perdonerebbe. -
.
Mercoledì
-Bene ragazzi, iniziamo con le ossa del cranio. Qualcuno conosce le ossa di base?-chiese il professore di anatomia.
Era l’ultima lezione prima del termine della giornata. Era stata una giornata molto lunga e l’unica cosa che volessi era tornare a casa e riposarmi.
Alzai la mano per rispondere.
-Abbiamo l’osso frontale, l’occipitale, il parietale e il temporale. Possiamo incontrare anche altre ossa come l’etmoideo, lo zigomatico, il lacrimale…
-Con questo abbiamo abbastanza materiale per iniziare-disse ridendo-Molto bene signorina…
-Brooks-dissi sorridendo.
-Bene, continuiamo con le ossa così importanti che proteggono la macchina più importante del nostro corpo…-e continuò a parlare durante tutta la lezione.
Alla fine della lezione raccogliemmo tutto quanto per andarcene.
-Andiamo a mangiare qualcosa, venite?-ci chiese Paul.
-Io vado-rispose Liz.
-Anche io-disse Selena.
-Io vado a casa.
-Dai, vieni con noi Tori-mi disse Liz-Non voglio che te ne vada da sola a casa.
-Sono stanca e ho un impegno con Alex. Comunque c’è un autobus che mi porta direttamente a casa, non ti preoccupare-le diedi un bacio sulla guancia e me ne andai.
Tirai fuori un libro dalla borsa e mi misi a leggere mentre camminavo verso la fermata dell’autobus. Arrivai all’incrocio, una mano mi prese per la vita e mi tirò indietro.
-Ma cosa…?-spostai gli occhi dal libro e una macchina passò davanti a me a tutta velocità.
-Sei pazza? Non ti ha presa per miracolo!-e ancora lui-Cosa sarebbe successo se non fossi arrivato io?-chiese serio.
-Non essere così esagerato-abbassai lo sguardo. Aveva ragione, ma ero troppo orgogliosa per riconoscerlo-Mi avrebbe evitata o avrebbe frenato.
-Ma andava comunque più veloce di te!-si passò una mano fra i capelli e respirò profondamente-Stai bene?
-Sì, grazie…-risposi in un sussurro.
Rimasi zitta a fissarmi i piedi senza sapere cosa dire. Come ero finita in questa situazione?
-Ti riporto a casa-disse risvegliandomi dai miei pensieri e prendendo la mia mano-Andiamo.
-Posso andare in autobus-provai ad andarmene, ma la sua mano mi teneva con forza.
-Non era una domanda-prese le chiavi dalla sua tasca e aprì le porte di un’auto nera.
-Non hai pensato che magari non voglia venire con te?
-Sali in macchina-lo guardai duramente provando a intimidirlo, ma non ci riuscii-Hai finito?-annuii e salii in auto-Mettiti la cintura.
-Sì, papà.
-Potresti chiamarmi Colin, sai?
-Potrei.
Quindi si chiama Colin.
Rimanemmo per tutto il tragitto in silenzio fino a quando non iniziò a suonare Better together in radio e iniziai a cantare in un tono che speravo non sentisse. Si girò a guardarmi mentre eravamo fermi ad un semaforo con una faccia divertita.
-Ma guarda, sa cantare e fare tutto il resto.
-Guardati, non sei capace di fare una frase completa-e gli mostrai il migliore dei miei sorrisi.
-Potresti essere meno antipatica-disse frustrato.
-Potrei dirti lo stesso.
-Sono un incantatore, Brooks-sorrise di lato e continuò a guidare.
-Come fai a saperlo?
-Cosa?-chiese distratto.
-Il mio cognome.
-Vedi, Tori Brooks, so molte cose di te-mi guardò un secondo e si mise a ridere-Non mi guardare così.
-Così come?
-Come se provassi a fare esplodere la mia testa o qualcosa del genere.
-Se solo sapessi…-si fermò davanti casa mia e mi tolsi la cintura-Grazie per avermi accompagnato.
-Questa volta mi darai un bacio d’addio?
-Dici sul serio?
-Io non scherzo con i baci.
Ruotai gli occhi e sospirai.
-Credo che non sarai molto fortunato oggi-aprii la portiera dell’auto ed uscii.
-Almeno questa volta non sei stata antipatica-mi sorrise e non potei evitare di fare lo stesso-Così sì che sei bella.
Prima che potessi dire qualsiasi cosa la porta di casa si aprì e vidi un Alex arrabbiato uscire.
-Entra. Ora. Subito.-mi ordinò.
Guardai ancora una volta Colin ed entrai in fretta dal cancello senza dirgli una parola. Camminai rapida fino alla porta ignorando le grida di Alex fino a quando non mi afferrò per il polso e mi girò bruscamente.
-Mi hai fatto male!-gli gridai liberandomi dalla sua presa.
-Perché eri in macchina con lui? Cosa ti ha detto? Ti ha fatto qualcosa? Io lo uccido.
-Rilassati! Mi ha soltanto riportata a casa perché Liz è andata con alcuni colleghi a mangiare qualcosa!
-Non parlare mai più con lui.-mi ordinò.
-Scusa?-chiesi incredula-Stai dicendo sul serio?
-Ho la faccia di uno che scherza?
-Tu…-lo indicai e lo spinsi un po’ indietro-Ascoltami bene Alexander Cooper-si innervosì al sentire il suo nome completo-Faccio ciò che voglio, quando voglio, come voglio e con chi voglio. E’ chiaro?-rimase a guardarmi senza dire niente-E ora vattene da casa mia e non tornare fino a quando i tuoi neuroni non funzioneranno correttamente.
Mi girai, entrai in casa e chiusi la porta violentemente.
NARRA ALEX
Merda. Merda. E ancora merda.
Mi girai, scesi le scale e camminai fino alla macchina di Maverick che mi aspettava appoggiato sul muso dell’auto.
-Che succede, Cooper? Ti dà fastidio che lei salga in auto con me o ti dà fastidio che lei non sia capace di odiarmi come mi odi tu?
-Ascoltami bene Maverick, lasciala in pace-dissi mentre mi avvicinavo a lui-Lei non ti ha fatto niente, se vuoi picchiami o fai ciò che vuoi, ma lei…lasciala in pace.
-Pensavo di averti spiegato tutto bene l’altro giorno-si alzò dall’auto e si mise davanti a me-Quella ragazza starà con me che ti piaccia o no e lo vedrai con i tuoi stessi occhi. Molto facile.
Si voltò e salì in auto senza nemmeno salutarmi e con quella faccia da coglione che aveva. Era tutto più complicato di quanto pensassi…
Edited by KimbraFox - 30/1/2017, 15:12 -
.
Che bella cena!
Chloe è davvero bellissima...continuo a sperare in una relazione fra lei e Lucas, ma proprio tanto tanto.
Il tempo di Lys è finito
-
.Eccomi, finalmente passo anche io
Tori è bellissima e mi piace molto il suo carattere. Anche Maverick mi piace tanto, secondo me fa il duro per apparenza e basta lo conferma il fatto che con Tori si è innervosito.
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo (:
Ben arrivata
Tori è una persona molto particolare. Colin invece è il tipico ragazzo belloccio che fa lo stronzo ma in fondo...
Arriverà presto
-
.
NARRA TORI
Lunedì
Pi pi pi pi pi
Stupida sveglia.
Mi stiracchiai e colpii la sveglia per farla smettere di suonare. Volevo solo continuare a dormire…
Aprii gli occhi e mi alzai di soprassalto. Era il primo giorno di lezione! Mi alzai dal letto e mi chiusi nel bagno per farmi una doccia e sistemarmi un poco prima di scendere.
Una volta vestita, andai al piano di sotto per fare colazione. L’odore di una torta aveva inondato tutta la casa.
-Buongiorno-salutai mia madre-Avevi voglia di cucinare?
-Sai che mi piace quando la mia piccola mangia bene-mi diede un bacio sulla guancia e mi diede una fetta di torta, una tazza di latte e del succo all’arancia-Sei nervosa?
-Un po’, però sicuramente andrà tutto bene-risposi sorridente.
-Sempre così positiva-mi sorrise e mi diede un altro bacio, questa volta in fronte-Vado a lavorare o arriverò tardi.
-Passa una buona giornata!-le gridai prima che uscisse di casa.
Quando finii di fare colazione tornai nella mia stanza per truccarmi un po’ e lavarmi i denti.
Il clacson risuonò per tutta la casa e mi spruzzai un po’ di profumo prima di uscire.
Liz mi aspettava con la sua auto parcheggiata davanti casa mia.
-Troppo lenta!-esclamò quando aprii la portiera-Come puoi essere così lenta?
-Anche io sono contenta di vederti-entrai in auto e mi misi la cintura-La mia faccia non è così di suo al mattino.
-Come se fossi un orco…-commentò ironica-In marcia!
Mise in moto l’auto e fece partire la musica al massimo con la nostra canzone preferita Stupid Cupid di Connie Francis e iniziammo a cantare a squarcia gola. Lo facevamo sempre e non ci importava se le auto che ci passavano accanto ci guardassero come se fossimo pazze. Questa era una delle tante ragioni per cui Liz era la mia migliore amica, non le importava cosa pensassero gli altri di lei, voleva solo divertirsi.
Dieci minuti dopo arrivammo all’università. Avrei potuto dire che fosse come tante altre, ma era la migliore università che avessi visto nella mia vita: giardini immensi, edifici antichi, tanta gente…e bei ragazzi.
-Hai visto quello?-mi chiese Liz guardando nella mia stessa direzione-Quest’anno sarà fantastico.
-Questo lo racconto a Mike.
-Non cambiare discorso-spense il motore e scendemmo dall’auto-Questo è il nostro anno, Tori.
-Questo è sicuro.
Entrammo nella facoltà di medicina e vari ragazzi si salutavano, altre ragazze si abbracciavano e altri erano più persi di noi.
-Credo fosse al piano terra-dissi a Liz.
-E allora siamo arrivate.
Arrivammo all’aula che stava affianco alle scale. La gente era già entrata e si era seduta ma per noi fu semplice trovare due posti vicino alla finestra.
La mattinata fu abbastanza noiosa. Tutto era una presentazione dei professori e cose tipo che dovevamo studiare tanto e bla bla bla. Speravo arrivasse presto l’ora di pranzo.
Le lezioni finalmente finirono e tutti uscirono correndo verso la caffetteria.
-Muoio di fame!-esclamò Selena, la ragazza che avevamo conosciuto.
-Sono stato un sacco di tempo attento. Ho la testa che sta per esplodere-disse Paul, il suo amico.
-Io voglio solo mangiare…-dissi.
-Speriamo che il cibo sia buono-commentò Liz.
All’improvviso un ragazzo mi passò affianco correndo e mi colpì con così tanta forza che persi l’equilibrio.
-Victoria!-gridò Liz.
Però non caddi. Una mano mi aveva presa per i fianchi prima che finissi per terra. Tirai un sospiro di sollievo e mi preparai a vedere chi fosse la persona che mi aveva salvata dalla caduta.
-Devi guardare dove vai, dolcezza-quella voce…Mi girai e mi stupii al vedere il ragazzo che stava per picchiare Alex-Ti saresti potuta fare male.
-E tu devi controllare le tue mani.
Un sorriso comparve sul suo viso e mi fece irritare ancora di più. Perché era così grazioso?
-Se non fosse stato per loro, adesso saresti sul pavimento-fece un passo verso di me senza far scomparire il sorriso dalla sua faccia-Un grazie è sufficiente.
-Sì, certo…grazie-mi girai disposta a riunirmi a Liz, ma mi prese per il braccio-Che vuoi ora?
-Per essere così bella sei molto maleducata-rise-Dimmi, non mi dai nemmeno un bacio d’addio?
-E’ così che approcci con le ragazze?-gli chiesi scocciata.
-Dimmelo tu-si avvicinò ancora di più lasciando pochi centimetri tra di noi-Non ti va bene?
-Io…devo…-ero al punto di avere un crollo nervoso.
-Ti rendo…nervosa?
Io nervosa? Al massimo irritata, incomoda, angosciata, inquieta; però nervosa no.
Va bene, sì, mi rendeva nervosa.
-Non hai niente di meglio da fare?-intervenne Liz separandolo da me.
-Io…-disse provando a recuperare la compostezza-Addio.
Presi il braccio di Liz e la portai con me il più lontano possibile da quel…da lui.
NARRA MAVERICK
Ovvio che l’avevo resa nervosa. Come non potesse essere nervosa con qualcuno come me così vicino? Se solo non si fosse avvicinata la sua amica…
Anche tu eri nervoso…
Io non divento nervoso e ancora meno con una ragazza come lei. Così nervosa, così indifesa, così…
Bella? Misteriosa? Con carattere?
Basta.
Puoi ordinarmelo quanto vuoi, rimango nella tua testa e non me ne vado da qui.
Decisi di ignorare i miei pensieri e mi concentrai sulla mia prossima mossa.
Il mio cellulare cominciò a vibrare nella mia tasca.
-Cosa vuoi a quest’ora?-chiesi arrabbiato.
-E’ sempre un piacere chiamare al mio migliore amico. E’ andata così male?-West era il mio migliore amico da un paio di anni e non mi aveva mai abbandonato.
-Ottengo sempre ciò che voglio.
-Questa ragazza è una sfida impossibile per te-sempre d’aiuto…-Avanti, lascia stare e goditi le ragazze meravigliose che ci sono a Stanford.
-Ciao, West.
-Però…-e riattaccai.
Victoria Brooks sarebbe stata mia e solo mia.
Edited by KimbraFox - 30/1/2017, 15:08 -
.
Che dolce Lucas! La sta aiutando in tutti i modi a chiudere con il suo passato, ed è una cosa che le farebbe solo bene.
Ora voglio la relazione stabile e duratura fra i due però! ahahahah
Aggiorna presto! -
.
A qualche giorno dal termine di Mi perdición eccomi con la mia nuova storia.
Completamente diversa rispetto alla precedente ma in un certo senso molto simile, comunque sia spero che anche questa vi piaccia(anche solo un pochino).
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Epilogo
Edited by LadyDeath - 11/8/2017, 13:35 -
.
Olè!!!!!
Voglio la storia d'amore fra i dueeeeeee -
.Noooooo Kimbra! dicevo 'allelluja' per loro due che sono tornati assieme e poi ho chiesto se era già finita la storia perché mi sembrava strano che finisse così.. ma questa "*^*" è una faccina triste, nel senso che non voglio finisca!
ah ok! ahahahah c'è stato un misunderstanding
comunque mancano gli ultimi due capitoli e don't worry perché ho già pronte alcune foto per la prossima storia
-
.Noooooo! In realtà pensavo sareste tutti stati dalla sua parte!
Colpo di scena ahaha a me purtroppo sta quasi antipatica, capisco la sofferenza che ha potuto provare però cavolo, è troppo diffidente e difficile dai xD vediamo che succede nel prossimo capitolo
ahahah no dai sto scherzando, alla fine me lo aspettavo che arrivasse a starvi un po' sui così detti, è normale.
Ma prometto che vi farò tutti felici -
.
Maria è davvero stragnocca ahahahah
Ma secondo me alla fine Chloe e Lucas si metteranno insieme, ne sono sicura -
.
Marc aveva parcheggiato accanto al tenebroso bar dalla nomina molto sinistra. Non gli faceva una bella impressione, e il suo buonsenso gli diceva di andarsene, però non voleva sentire ragioni, voleva dimenticarsi di lei, costi quel che costi.
Entrando vide che era mezzo vuoto e che una donna stava servendo le bevande su un bancone un po’ traballante.
-Cosa le porto?-chiese civettuola la donna. Marc non aveva tempo per le stronzate delle puttane disperate.
-Una vodka con ghiaccio-rispose serio e freddo. La ragazza gli servì il bicchiere.
Quel liquido trasparente bruciò la sua gola e lui chiuse gli occhi, era una sensazione agrodolce, ma non voleva smettere.
Al quarto bicchiere, Marc si sentiva già un po’ male, ma era abbastanza sobrio da ricordare i suoi bellissimi occhi azzurri, aveva bisogno che quella maledetta cameriera gli servisse un altro bicchiere.
-Maledetta Vera Torres, maledetto il giorno in cui sei entrata nella mia vita, devi andare all’inferno-disse frustrato.
La donna dietro il bancone ascoltava e si chiedeva cosa gli avesse fatto questa Vera. Sembrava un uomo disperato che veniva ad annegare i suoi problemi nell’alcohol, se ne sarebbe pentito.
-Dammene un altro.
-Non credi che sia ora di smetterla? Non risolverai i problemi annegandoli nell’alcohol.
-Ti pago per servirmi, non per darmi consigli.
Il tono freddo di Marc intimidì la cameriera, ma non avrebbe ceduto. Aveva già avuto un sacco di problemi con gli uomini ubriachi, non ne voleva avere altri.
-Non ho intenzione di dartene ancora.
Marc strinse i pugni con forza, non gli piaceva gli dicessero di no.
Fuori dal bar, un’oscura e sinistra conversazione stava avendo luogo. Due uomini, dall’aspetto inoffensivo, si incontravano sussurrando il loro piano per farla finita con lui una volta per tutte.
-Credi funzionerà?
-Certo che sì imbecille, per questo ti ho contattato. Quel cretino è stato in mezzo ai nostri affari abbastanza.
Uno di loro nascose un affilato coltello nella giacca e entrambi entrarono nel bar come due clienti qualunque.
Marc posò il cellulare sul bancone e lo fissò, voleva chiamarla, voleva ascoltare la sua voce così dolce e melodiosa. Ma no, era stufo di inseguirla, e aveva già rinunciato a lei. Se voleva stare con qualcun altro, lui non gliel’avrebbe impedito.
Sentì la presenza di due persone accanto a lui e si innervosì, non voleva la compagnia di nessuno.
-Marc, che sorpresa, non pensavamo ti avremmo trovato qui.
Marc si girò al sentire la voce che tanto odiava e posò il suo sguardo oscuro negli azzurri occhi di Luis Foreman. Accanto a lui c’era l’ex ragazzo di Vera, Eric, che cosa ci facevano lì?
-Cosa vuoi? Non sono dell’umore per le tue stronzate.
-Marc, Marc, non ti conviene essere così antipatico.
Marc aggrottò le sopracciglia e in un solo movimento lo bloccarono e iniziarono a colpirlo. Dopo parecchi colpi, Marc iniziava a sentirsi debole, la sua bocca sanguinava e aveva una ferita al sopracciglio.
-Ecco cosa ti meriti per averci portato via Vera!
La cameriera, a vedere la scena chiamò la polizia e un’ambulanza, sembrava stessero per ucciderlo. Poi, si ricordò perché quell’uomo fosse lì, per una donna, poteva essere una buona idea chiamarla.
Vide il cellulare di Marc sul bancone e lo prese cercando il nome di Vera Torres nella rubrica. Sperò che rispondesse.
Depressa e stanca. Stesa sul divano senza voglia di muovere un muscolo e con il viso pieno di lacrime. Era stufa di litigare. Voleva sentirsi felice un’altra volta, non voleva piangere più.
Il suono del suo cellulare la destò e a vedere il numero di Marc sbuffò. Non voleva parlare con lui, così non rispose.
Dopo tre chiamate Vera si stufò e rispose gridando.
-Che cosa vuoi adesso?!
-Ciao, sei Vera?
Cosa? Adesso la chiamava una donna? Maledetto figlio di puttana, lo sapeva che tutto ciò che le aveva detto fossero delle bugie.
-Marc è nei guai, credo debba venire al bar Cinamon de la Avenida 38.
A sentire che Marc fosse nei guai si preoccupò, in che casino poteva essersi messo?
-Che succede?
-Gliele stanno dando si santa ragione e se non viene, ho paura possa finire peggio.
Vera riattaccò e uscì di casa per correre nel bar dove si trovava Marc. Non voleva perderlo, Dio, non voleva perderlo, perché doveva mettersi nei casini? Perché non era tornato a casa a dormire? Maledetto.
Vera arrivò a bar ed entrò per vedere Luis e Eric che colpivano Marc sanguinante e dolorante.
-Che state facendo?! Fermatevi!
I due si girarono per guardarla e abbozzarono due sorrisi. Vera si sentiva schifata da ciò che vedeva.
-Bene, ora potrai vedere il bellissimo spettacolo.
-Fermati, lo ucciderò.
Vera si mise di fronte a loro impedendo che continuassero a colpire Marc. Si sforzò a rialzarsi rimanendo dietro Vera. Provava a recuperare il respiro, ma non riusciva.
-Pensavo fossi meglio di così Luis.
-Dio, guarda quanto sei ingenua! Volevo solo portarti a letto ma mi sono stufato di inseguire una puttana come te.
Marc strinse le labbra e il suo cuore iniziò a battere a velocità incredibile. Nessuno insultava Vera, e ancora meno davanti a lui.
In meno di un minuto il pugno di Marc aveva preso la mandibola di Luis, che cadde al suolo.
Ma il destino non era dalla sua parte, nonostante Luis fosse sul pavimento a contorcersi dal dolore, Eric si era avvicinato a lui. Da un momento all’altro sentì qualcosa di affilato e freddo entrare nel suo addome.
Cadde al suolo mentre le grida di Vera riempivano il bar. La vista gli si annebbiava e l’ultima cosa che vide fu un gruppo di infermieri alzarlo e il bellissimo viso di Vera pieno di lacrime accanto a lui.
Erano passate tre ore, tre maledette ore e nessuno era uscito per dire qualcosa. Accanto a Vera c’erano Rick e Liza, che aspettavano qualcuno che dicesse qualcosa riguardo all’operazione di Marc.
-Maledetti, pagheranno per questo-disse Rick mentre si alzava frustrato.
Videro il dottore avvicinarsi serio e temettero il peggio. Vera abbassò la testa. Lo aveva perso.
-Sta bene, ha bisogno di risposo, ma si riprenderà.
A sentire quelle parole il viso di Vera si illuminò. I tre si abbracciarono e Vera pianse, ma questa volta erano lacrime di felicità, Marc stava bene.
Era un segnale? Il segnale che le diceva che avrebbe potuto perdere Marc da un momento all’altro? Era il momento di riunirsi?
-
.
Molto carino questo capitolo. Chloe è davvero una bellissima ragazza ed è davvero dolcissima 
Amo sempre di più le tue foto! Sono davvero stupende!
Aggiorna presto presto eh!SPOILER (clicca per visualizzare)Non per essere puntigliosa ma le meningi si spremono non si stringono
Votes taken by KimbraFox |
