Caro diario...

Caro diario,
mi sono appena trasferita in questa città e la casa dove attualmente vivo apparteneva ai miei nonni, che purtroppo sono deceduti qualche mese fa, e hanno lasciato a me la loro piccola e umile dimora. Me l'hanno lasciata vuota, così che io possa arredarla a mio piacimento, e a dire la verità devo ancora sistemare tutti i mobili, anche se non ho poi così tanta voglia, vorrei solo rilassarmi un po'…
L’unica cosa certa è che qui sono felice, le persone anche solo a guardarle esprimono simpatia, spero di conoscere qualcuno al più presto così da non trascorrere le giornate da sola.

Ero intenta a preparare il pranzo, quando sento suonare alla porta.
Vado ad aprire ed è uno dei miei vicini, il suo nome è Filippo.
Filippo si rivela molto simpatico, e così tra una chiacchiera e l'altra gli chiedo se gli sarebbe piaciuto farmi compagnia a pranzo.
Purtroppo per noi, abbiamo dovuto mangiare seduti sul letto, spero di non aver fatto una brutta impressione e mi auguro di stringere una bellissima amicizia con lui: nonostante la differenza d'età ci troviamo d'accordo su molti argomenti, e mi ha addirittura fatto i complimenti per il pranzo! Prossima volta mi piacerebbe preparare qualcosa di più particolare di un semplice piatto di salsicce e fagioli, quindi mi metto subito all'opera e studierò qualche ricetta.

Buongiorno! Ho appena finito di parlare al telefono con Filippo, mi ha detto che a breve verrà a trovarmi un suo amico, che, da quanto ho capito ha più o meno la mia stessa età.
Più tardi ti farò sicuramente sapere qualcosa in più su questo ragazzo. Sono proprio contenta di avere degli amici qui, dato che nella mia vecchia città non ero simpatica a molte persone...
E sono anche contentissima di avere te, piccolo diario, dove posso scrivere tutto ciò che mi frulla per la testa senza aver paura di essere giudicata.

Caro diario, alla fine ieri è venuto a trovarmi Travis, l'amico di Filippo.
E' molto simpatico e mi ha anche aiutata a creare il mio Curriculum al computer dato che io sono negata...
Mentre dettavo le mie esperienze lavorative propongo di guardare un film davanti al camino a lavoro concluso.


Finito il film, ci siamo messi a chiacchierare e fare teorie dato che il finale era a libera interpretazione.


Alla fine siamo rimasti a parlare fino a notte fonda, perdendo la cognizione del tempo.