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.Wow, bellissimo capitolo... Mi dispiace tanto per la mamma (per tua mamma), purtroppo il mondo è pieno di certa gente. Continuo a seguirti, sicuramente!
Eh... certe persone non dovrebbero avere il privilegio di vivere. Beh... grazie infinite! Super felice che ti sia piaciuto
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purtroppo ci sono anche nella vita queste cose e non le sopporto...mi fa male . -
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Una storia davvero forte la tua... ammiro davvero molto il coraggio di tua madre di proteggerti a tutti i così, è stato un pezzo davvero stupendo... che dire, meraviglioso quanto triste questo capitolo! . -
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sono d'accordo con martina 
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.purtroppo ci sono anche nella vita queste cose e non le sopporto...mi fa male
Purtroppo si... Penso però, che bisogna armarsi di tanta forza e di farsi valere, nonostante le sofferente, bisogna avere il coraggio di superare certe cose nella vita e se credi di non farcela da solo, rimboccarti le maniche e chiedere aiuto, chiedere aiuto a qualcuno che ti voglia aiutare veramente.. -
+2 .Una storia davvero forte la tua... ammiro davvero molto il coraggio di tua madre di proteggerti a tutti i così, è stato un pezzo davvero stupendo... che dire, meraviglioso quanto triste questo capitolo!
E stiamo solo all'inizio... La mia vita, purtroppo, è stata così (ma ovviamente non voglio spoilerare altro
). Fortunatamente mia madre ha avuto la forza di dire basta e di farsi aiutare quando la situazione si era aggravata. Pensare che oggigiorno ci sono ancora donne/ragazze che subiscono abusi, che vengono picchiate, trattate nei peggiori modi, mi fa star male. Comunque, ti ringrazio moltissimo e mi dispiace tanto di averti reso un po' triste 
Felice che la storia ti sia piaciuta e ci vediamo al secondo capitolo. -
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questo è vero comunque sei grande
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Grazie mille carissima! Penso che nel nostro piccolo, tutti siamo grandi
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Second Chapter : La felicità fa capolino
...Perché mi svegliai nel cuore della notte vivendo sulla mia pelle quello che era successo la mattina stessa a mia madre ed iniziai a dimenarmi nella sua pancia facendo svegliare anche lei. Presa dal panico, così alla sprovvista, come un gesto meccanico, posò le mani sulla pancia e mi accarezzò nella speranza di calmarmi. Non capiva cosa fosse successo ed io non avevo modo di farglielo capire.
...: Ehi piccoletto, che ti sta succedendo? C'è la mamma qui con te, tranquillizzati...
Iniziò a canticchiarmi la sua canzone preferita Here for you di Neil Young che un po' ormai era diventata la "mia" canzone. Lei e solo lei riusciva a calmarmi e lo faceva nei migliori dei modi.
Non avendo più sonno, chissà per colpa di chi *ridacchia*, si messe il pigiama ed andò al computer, immagino, per scrivere qualche cosa riguardo il suo lavoro.
Era lì tutta concentrata ed io mi stavo finalmente calmando. Pensavo a quanto le avevo aggrovigliato la vita, era forse stata colpa mia quello che le succedeva? Io non volevo essere un peso per nessuno... ma in qualche modo mi ci sentivo. E se non fosse rimasta incinta il mio ipotetico padre l'avrebbe trattata così? Chi lo sa...
I miei monologhi interiori e vari pensieri svanirono quando sentì mia madre trasalire dalla sedia, era il campanello. Ma chi era che a quell'ora si poteva presentare a casa di qualcuno? Beh, scopriamolo insieme.
Mia madre balzò dalla sedia intimorita, preoccupata, con un'espressione guardinga s'incamminò verso la porta, ma procedendo assai lentamente, come se sapesse chi la stesse aspettando.
Arrivata alla porta il cuore le salì in gola, i suoi occhi si sbarrarono e le pupille iniziarono a dilatarsi. Lo capì subito che fosse mio padre.
In un gesto del tutto involontario, posò il braccio sulla pancia in segno di "ti difenderò a tutti i costi", oppure "non lascerò che nessuno ti faccia del male", portò la mano alla bocca cercando di far cessare il continuo singhiozzare. Rimase lì a fissare quel uomo di cui era tanto innamorata ma altrettanto impaurita.
Lui stava lì, in attesa che si aprisse la porta, intento ad accendersi una sigaretta. Riusciva a vederla? Cos'era venuto a fare?
Mia madre decise di aprire e lui si fiondò in ginocchio davanti a lei, con le mani intorno a me e subito sentì il mio spazio, la mia intimità che fu in qualche maniera "violata", ma allo stesso tempo mi sentì completa. Un sentimento al quanto raccapricciante, aggiungerei. Eppure, per quanto fosse orribile io mi sentivo stranamente protetta in qualche modo. Protetta dalla persona che aveva cercato di togliermi ciò che mi era a più cuore. Che strane sensazioni sono mai queste? Un garbuglio di sentimenti dentro di me che si intrecciavano e giocavano a nascondino.
Ryan: Diane, ti prego perdonami. Ero andato fuori di testa, sai che ti amo più della mia stessa vita. Amerò anche questo piccolo quando verrà al mondo, te lo prometto. Sarò qui sempre e per sempre insieme a te, insieme a lui, insieme a voi. Non voglio perderti... Diane...Ti amo.
Mia madre era rimasta lì inerme come una statua di marmo, non credeva alle sua parole. Ma in cuor suo...sapeva che il lupo perde il pelo ma non il vizio. Decise comunque di perdonarlo, era comunque il padre di suo figlio, l'uomo che amava e con cui voleva creare una vita, delle fondamenta per una futura famiglia.
Diane: Lo so...Lo so... Ryan, anche io ti amo.
Si alzò e la prese in braccio, la baciò con così tanta passione e lei si sciolse nelle sue braccia. Un po' la odiavo per questo, perché la reputai debole, come poteva lasciarsi "imbrogliare" così facilmente? Cosa aveva lui che altri uomini, soprattutto migliori, non avevano? Forse l'amore è anche questo, rendere cieche le persone.
Andarono in camera da letto, tra baci e carezze, iniziarono a spogliarsi ed io stavo lì con gli occhi spalancati e non riuscivo a crederci a ciò che vedevo e soprattutto a ciò che sarebbe successo *si copre gli occhi*. L'amore è anche questo?! Da grande non vorrò mai amare nessuno, bleah *si schifa*.
Ryan: Diane...Oh Diane... Quanto mi sei mancata, non immagini. Mi sentivo morire senza di te, ma quando mi ha detto di aspettare un figlio da me non ho più ragionato. Non riuscivo a capacitarmi, e se non fossi in grado di essere un buon padre o un bravo marito? E se vi facessi del male a tutte e due preso da momenti di ira? E se non riuscissi a controllarmi? Non riuscirei a perdonarmelo. Ti amo tanto ed amo tanto anche colui/ei che tieni in grembo. Frutto del nostro amore... Ma...
Venne interrotto da mia madre, che presa dal momento penso che nemmeno lo ascoltasse in realtà *sbuffa*. Come si fa a cambiare così? Da un momento all'altro... Dalla mattina alla sera. C'era qualcosa che non mi tornava, chissà se anche per lei era così, chissà se lei davvero lo credeva...
Diane: Shhh... *sussurrando* Sarai un ottimo papà, ne sono certa... Ora vieni qui.
Continuarono a baciarsi finché quel continuo baciarsi e strusciarsi, accarezzarsi e toccarsi...sfociò in altro *diventa rossa per la vergogna*, ma insomma! Un po' di pudore voi due no eh?
Fecero l'amore, si sapevo cosa fosse, sarò anche piccola ma certe cose , soprattutto io stavo venendo al mondo grazie a loro due ed ai loro atti "vergognosi"
, sennò come potevo essere "creata" 
? Questi adulti, pff.
Mentre loro ci davano dentro, io stavo lì in un angolo rannicchiata ed inorridita da quello che stava succedendo, ero traumatizzata. Ma questi due non potevano aspettare che io nascessi e dopo darsi alla pazza gioia? *alza gli occhi al cielo*. Dato che non voglio più saperne nulla...*sbadiglia*, credo sia arrivata l'ora di fare un pisolino...
Ryan: Diane, ma sei sicura che il nostro "darci da fare" *ridacchia* non faccia male al bambino? Comunque devo ammettere che mlmlml
con questo bel pancione sei una cosa ILLEGALE.
Diane: Ma...
*ride* tranquillo, il bambino sta bene. Mi mancavi Ryan... Mi mancava fare l'amore con te.
Mi svegliai di soprassalto, sentivo premere contro di me e non sapevo cosa fosse. Mi spaventai e diedi alcuni colpetti, per poi realizzare che era mia madre a schiacciarmi contro la schiena di mio padre *fa le smorfie*. Almeno avevano finito di darci dentro!
Ryan: L'ho appena sentito sulla schiena! *si meraviglia*, credo che nel darci dentro lo abbiamo svegliato *ride*
Diane: Lo penso anche io sai?! *scoppia in una fragorosa risata* Sarà meglio che mi alzi, credo che si senta un attimino schiacciato.
Ryan: Se per questo, non sono lui *la prende in giro ridendo*
Diane: Questa me la lego al dito. *lo guarda di traverso*
Ryan: Ti amo anche io *sorriso a 32 denti*
Mia madre decise finalmente di alzarsi. Si sgranchì la schiena, forse il dolore era dovuto alle azioni svolte in precedenza, posizioni troppo scomode
Diane: Mio piccolo cecio, io credo *si lamenta* che è giunta l'ora di farti vedere sai? Stai ammazzando la mamma con il mal di schiena, perché diciamocelo chiaro e tondo *alza gli occhi al cielo ridendo* stai diventando pensantino eh!
Cos'ha appena detto quest' "umana"?
Mi ha definito grassa *mette il broncio*. Non ci posso credere! Ma... E' anche vero che è tempo che io esca però... Alla fine sto tanto bene qui *spinge e si fa posto*.
Diane: Lo sai che la mamma ti vuole bene vero? *si accarezza la pancia*, è solo che ho tanta voglia di conoscerti... *sospira*
In men che non si dica, forse il mio continuo muoversi e oscillare di qua e di là aiutò il tutto, le vennero le contrazioni e si ruppero le acque. Io mi spaventai moltissimo ed iniziai ad agitarmi, non la stavo aiutando per niente, lo so...
Diane: RYAAAAAAAA *urla* N, ODDIO STO PER PARTORIRE. VIENI SUBITO QUI! RYAAAAAAN, ORA.
Non la smetteva di urlare il ché mi infastidiva ancor di più e dunque mi muovevo ancora e ancora.
In quegli attimi mio padre non so dove fosse, fatto sta che nonostante le urla...
Diane: RYAAAAAN DOVE SEI FINITO?! Ma guarda questo se mi SENTEEEEEEEE! Mio piccolo cecio *grugnisce*...
Finalmente era arrivato mio padre che, stando sotto la doccia
non sentiva le urla di mia madre, ma che fortunatamente riuscì al volo a prendere mia madre e portarla in ospedale proprio agli sgoccioli.
Passarono 3 ore di travaglio e venni al mondo io che... Toh, guarda caso ero una BELLISSIMA BAMBINA.
Dopo 3 giorni di osservazioni, mia madre tornò a casa con un nuovo membro e la mia storia da adesso può essere definita in tutto è per tutto "mia".
Mia madre era sollevata e gioiva che io fossi una femmina, mio padre un po' di meno. Mi mise il nome Swami che significa amore, venerazione, cercò di mettermi il suo cognome ma mio padre fece un casino per mettermi il proprio cognome e un altro nome. I dottori mi tolsero dalle braccia di mia madre, buttarono fuori anche lei insieme a mio padre e disse loro di sbrigarsi le faccende fuori da quell'ospedale e anche in fretta, altrimenti non mi avrebbero più rivisto. Mia madre presa dal panico, per la pura paura di perdermi, accettò le condizioni di mio padre anche se riluttante, e mi portò a casa. Cognome e nome di battesimo imposti da mio padre, invece il secondo nome, Swami, che adoravo già, messo da lei. Il mio nome alla fine completo fu, Gonzales Kalea (Kahleeah)Swami. Io lo sapevo che le persone non possono cambiare... Forse adesso lo aveva capito anche lei.
Diane: Ehi piccola Swami, sai i dottori quando ti hanno vista hanno detto di non aver mai visto una bimba così bella! Eri la più bella di tutto l'ospedale. Sei venuta al mondo così, quasi catapultata tra le mie braccia. Pensa che non hai nemmeno pianto, infatti il dottore ti ha dato due schiaffetti sul culetto per accertarsi che non fossi muta *ridacchia*. Oh, mio piccolo tesoro! Piccolo grande amore *mi alza*, ti amerò più della mia stessa vita.
Finalmente potei guardarla dritta negli occhi. Fui sommersa dal suo calore, da lei e dai suoi sguardi. In tutto questo il mondo intorno a me era svanito, ed il tempo si era fermato. Era la cosa più bella su cui posai gli occhi.
Ci sdraiammo e senza dirci nulla, ma comunicando tramite sguardi e carezze restammo tutta la notte sveglie.SPOILER (clicca per visualizzare)Rieccoci qui con il secondo capitolo che, spero vi possa piacere
L'ultima immagine è tanta roba secondo me e parla da sè
Beh vi lascio, e noi ci vediamo al prossimo capitolo 
Ps. Grazie mille per i vostri bellissimi commenti e per il fatto di seguirmi, spero di non deludervi
Edited by Gigi la trottola:3 - 18/3/2017, 16:40. -
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oddio ma che bella storia :-) . -
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Felice che ti piaccia ! Grazie mille
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Anche perché ricorda molto anche la mia situazione familiare. 😩 . -
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bellissima storis... ma giustamente....il lupo perde il pelo...ma non il vizio e mi sono commossa
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.Anche perché ricorda molto anche la mia situazione familiare. 😩
Mi dispiace molto... E' che la vita purtroppo, molte delle volte è più cattiva che buona.
Ti sono vicina.
Me, myself and I |
