Ricomincio da qui ►

La prima settimana di lavoro delle stagiste passò piuttosto in fretta.
Le due ragazze sembravano essersi ambientate piuttosto bene all'interno dell'ufficio. In questi primi giorni il loro compito era seguire i nostri giornalisti per osservare da vicino il loro lavoro.
Una delle mie fissazioni era far sì che le ragazze potessero avere a che fare e confrontarsi anche con gli art director, i redattori e i vari collaboratori.
Purtroppo il vice caporedattore era in ferie e non aveva ancora avuto modo di conoscere Livet e Chloe.
Il sabato affidai loro il compito di trovare uno spunto per un articolo e di scrivere una bozza, la quale avrebbero poi sviluppato con l'aiuto dei nostri giornalisti, per poi occuparsi anche dell'aspetto grafico e delle fotografie, sempre supervisionate dal nostro staff.
Era senz'altro un compito difficile, poichè dovevano occuparsi anche di reparti a loro ancora sconosciuti, quali la grafica e la fotografia.
Io, nei momenti liberi, mi soffermavo ad osservarle, per capire quale fosse l'approccio di ciascuna al lavoro.

Una osservava in silenzio, prendendo appunti su appunti, l'altra poneva numerose domande allo staff, annotando solo alcuni termini chiave.
Una arrivava prima al mattino per prendere confidenza con l'ambiente, l'altra usciva sempre in ritardo per organizzarsi gli appunti.
Entrambe però mostravano grande rispetto verso gli altri dipendenti, e cercavano di rubare i segreti del mestiere. Ormai tutti le amavano all'interno della redazione e in un certo senso si crearono delle preferenze tra colleghi : qualcuno tifava per l'irriverente e sicura Livet, mentre qualcuno tifava per la dolce e talentuosa Chloe.
Per me il quesito non si poneva, dato che avevo ben 6 mesi per decidere chi avrei assunto.
"Aaaah mi scoppia la testa! Non riesco a farmi venire in mente nessuna idea originale!" Si lamentò Liv, con aria affranta.

"Non dirlo a me! Sto disperatamente cercando spunti,ma per ora ho concluso ben poco.." Chloe alzò lo sguardo dai fogli che aveva davanti e lanciò un sorriso comprensivo alla collega.

"Maria hai qualche consiglio?" Si rivolse alla mia segretaria.
"Io? Sono solo la segretaria, non saprei proprio da dove iniziare a scrivere un articolo! Mi spiace ragazze" Ridacchiò di fronte alle espressioni deluse delle ragazze, continuando a battere i tasti del pc velocissima.

"Ottimo... Siamo a cavallo!" Borbottò Chloe tornando a sfogliare i suoi appunti.
A quel punto pensai di intervenire con un piccolo consiglio "Ragazze, avete scelto una categoria? Intendo dire, se avete almeno idea di che argomento volete trattare..."
Sui loro volti apparve una luce nuova.
"Oooh". Esclamò Chloe, iniziando a cercare un foglio bianco.
"Luc...Direttore Berg ci ha appena salvate!" Scherzò Liv.
"Beh menomale, sennò che ci starei a fare qui!"

Calò il silenzio nella stanza, eccetto per il rumore delle dita sulla tastiera.
"Scienza! Il mio sarà un articolo scientifico, riguardante un qualche studio!" Chloe ruppe il silenzio, seguita da Liv.
"E io tratterò un argomento sociologico!"
"Vi siete svegliate dal come ragazze, benissimo!" Tutti ridemmo alle parole di Maria.
"Chloe, Livet e anche Maria, finite quello che state facendo e andate pure a casa!" Feci l'oro l'occhiolino e lasciai la stanza.
Dopo alcuni minuti, notai Chloe scendere al piano inferiore, e colsi l'occasione per fare due chiacchiere con lei.
Non avevo ancora mai avuto modo di intrattenermi con lei ed ero curioso di capire che tipo fosse, o cosa le piacesse fare oltre che a scrivere.
Livet la conoscevo molto bene e con lei era diverso,ma Chloe appariva oltre che dolce anche sfuggente.
"Chloe, scusa se ti disturbo... Ti andrebbe di bere un caffè insieme prima di andare via? Sempre se non hai impegni!"
"Ehm... Ecco... Sì certo!"
Ci dirigemmo insieme nell'area relax e preparai due caffè.
"Allora, dimmi, come ti trovi qui con noi?"

"Molto buono questo caffè... Comunque mi trovo davvero bene! L'ambiente è dinamico e i colleghi sono sempre così gentili con me!"
"Mi fa piacere sentirtelo dire! Lunedì conoscerete anche il vice caporedattore,che è il mio braccio destro!"
"Oh certo, il signor Van der Kierk vero?" Annuii, sorseggiando del caffè.
"E dimmi, come ti trovi in città? Vivi qui vic..." La vibrazione di un cellulare mi interruppe.
Chloe aveva un'espressione turbata, e continuava a spostare lo sguardo da me alla sua destra, in modo frenetico e preoccupato.

Notai che la vibrazione proveniva dalla sua borsa, poggiata sulla spalliera del divano.
"Ehm è il tuo? Se devi rispondere non farti problemi!"
"No, non c'è problema.." Sembrava agitata.
"Ormai hai finito di lavorare, puoi parlare al telefono!" Le sorrisi con fare rilassato.
La ragazza mi lanciò un'ultima occhiata e velocemente sfilò il cellulare dalla borsa.

Osservò lo schermo e le sfuggì un piccolo sorriso, poi ripose il telefono in borsa e riprese a bere il suo caffè.
"Direttore, non vorrei offenderla, ma adesso dovrei andare via!"
"Certo certo, sei libera! Mi ha fatto piacere scambiare due parole con te..." Purtroppo speravo di scoprire molto di più da questa conversazione, ma qualcosa o forse qualcuno la stava aspettando.
"Grazie ancora per il caffè e a lunedì! Buona serata direttore!" Detto questo, afferrò la borsetta a corse via in tutta fretta.
In corridoio incrociai Livet, che mi stava cercando.
"Lucas eccoti! Hai da fare adesso?"
"No non ho nessun impegno, perchè?"
"Vuoi venire con me?"

"E dove?" Domandai perplesso.
"A incontrare Lys! E' da poco arrivata in città e ci siamo date appuntamento in un caffè in centro tra venti minuti!"
Non so perchè, ma accettai l'invito.
Giungemmo al luogo dell'incontro e Lys non era ancora arrivata.
Mentre aspettavamo chiacchierammo del più e del meno, finchè una telefonata di mio fratello mi fece distrarre.

Mentre ero girato di spalle notai Livet che si agitava e ad un certo punto si mise a correre verso il centro della piazzetta.
Corse in contro alla sorella maggiore, stritolandola in un abbraccio.

Lys era proprio lì. La causa della mia nostalgia e dei miei recenti tormenti.
La ragazza che avevo amato e che avrei sempre amato.
Una carissima e importante amica.
La moglie del mio migliore amico.
Lys e Livet si scambiarono diversi abbracci e apparivano molto eccitate da quell'incontro.

Il loro rapporto era unico e indistruttibile e probabilmente rispetto ai loro standard non si erano viste da troppo tempo.
Chiusi la telefonata e con lentezza mi avvicinai a loro.
Mi sembrava di avere delle zavorre attaccate alle gambe, perchè ogni passo si faceva sempre più pesante.
Non notarono la mia presenza tanto erano prese dal loro chiacchierare, ma io mi avvicinai abbastanza per cogliere un dettaglio che fino a quell'istante non avevo visto .

Lys era incinta!!