[Legacy Amante Perfetta] Diario di una Ninfomane

Una Casa, una vita..

"Casa è dove si trova il cuore"
Ma se vivi sola e vieni costretta a lasciare la città, dove si trova il cuore? La mia risposta più istintiva sarebbe "tra le lenzuola con un amante focoso", ma forse il problema è mio, che sono un tipo evasivo e non ho voglia di parlare con la gente; la gente è così superficiale, così noiosa..! Però un amico ce l'ho! Il mio analista, il Dr Fleynl! Anche se lui mi ripete sempre "Nina io non sono un tuo amico. Ma solo il tuo analista", ma io continuo a considerarlo tale, è l'unico uomo per cui non provo attrazione, non che sia brutto... E' che mi ricorda tanto mio padre, ovviamente prima che abbandonasse me e mia madre dopo essere stato sorpreso a baciare un lama, sostenendo di amarlo (si.. questo forse dovrei dirlo al Dr. Fleyn)



Tornando alla questione della casa, beh, nella mia casa non c'è nessun cuore... Anzi! Nella mia casa non c'è proprio niente! Vuoto, proprio come me. Ho speso tutti i miei risparmi per averla. Questo perchè non è in una zona residenziale ma in pieno centro, proprio sopra al mio studio, anch'esso, vuoto.


Con quei quattro soldi rimasti sono riuscita a comprare qualche mobile dozzinale... per niente sexy... Ma per ora ci arrangiamo! Ah! E ho una pianta.. Si, il Dr. Fleyn sostiene se e quando riuscirò a prendermi cura e mantenere viva una pianta, allora sarò in grado di intraprendere una relazione sana con qualcuno. A volte penso che il matto sia lui, ma mi fido e voglio cercare di renderlo orgoglioso di me!


Ho fatto la proposta al giornale; "La prenderemo in considerazione Miss Heartbreaker", così mi hanno detto... Probabilmente hanno avuto il referto del mio analista e vorranno accertarsi che io non sia un pericolo.. Mah..
In attesa di una risposta, cerco di tirare avanti pescando in zona e vendendo tutto ciò che tiro fuori dall'acqua melmosa di questa città. Per fortuna che mio padre mi ha insegnato a pescare! Vietato però mangiare il pescato, è disgustoso.


Per ovviare al problema cibo, mi reco in un parco vicino casa dove ho scoperto esserci un'associazione che dona cibo per gli accattoni del paese.. E quindi spesso, quando sono a corto di alimenti, scrocco pasti alla cozzaglia di squattrinati che pascola in zona.
Spesso mi cacciano.
Alcuni però sono simpatici, tipo Francesco. Ma tranquilli, non farei mai fiki fiki con un uomo che non si lava.. Sono germofobica..
E già abbastanza stressante per me mangiare insieme a un branco di barboni petulanti senza dare di matto. Figuriamoci andarci a letto! Bleeeeeaaaah


Ovviamente nella vecchia città non lavoravo solo per quello studio di bastardi che mi hanno cacciato, ma anche per alcune piccole case editrici per la quale scrivevo recensioni e articoli vari, nella speranza che pubblicassero un mio libro. Per queste persone lavoro ancora, e non avendo un computer, cerco di lavorare in biblioteca.

Ma trovarmi in un luogo pubblico per me è sempre un problema....
Mi guardo intorno e mi rendo conto che, gli uomini... sono... d'appertutto.


"Casa è dove si trova il cuore" beh, il mio cuore si trova in una libreria...

Il rifiuto dell'uomo volubile

Si dice spesso: "Chi disprezza vuol comprare";
Ma cosa succede quando chi disprezza, non è per niente intenzionato a comprare? Come facciamo a capire quale sia il confine tra l'interesse velato e il rifiuto? E come reagiamo a quest'ultimo? Beh, io ho dato di matto.

Mi trovavo in biblioteca a tentare di finire un articolo assegnatomi prima del trasferimento. Ma, dio mio, questi luoghi pubblici sono popolati da gente che non ha la minima idea di cosa sia il silenzio e l'educazione. Donne e uomini si vedono in biblioteca con altre donne e uomini, e stanno tutti li, a starnazzare di cucina e tette, davanti un libro preso a caso, come se trovarsi in un luogo del genere potesse trasformare in intelligenza loro e la loro pochezza culturale. Per non parlare di chi, oltre a tutto questo, si trascina dietro anche i figli.
E mi rendo conto di trovarmi in mezzo a una vera e propria giungla di ignoranza.

Mi nascosi al piano di sopra. Lì ci sono solo libri, niente sedie, niente computer. Infatti, con profonda amarezza, noto che tutto il piano era deserto. E' una scena infelice, ma tiro un sospiro di sollievo.


Finisco il mio articolo verso le 2 di notte;
Una cosa positiva di questa città è che molti luoghi pubblici sono a disposizione dei cittadini 24/24.
Torno a piano di sotto, dominato da una ritrovata pace degna degli scaffali impolverati, e mi preparo per andarmene. Quando incontro questo tizio, sulla quarantina, giocare a scacchi. Questa visione mi basta a far scattare qualcosa,
e la Nina denunciata per molestie si agita dentro di me.
Devo andare a parlarci.

Mentre si accarezza la barba curata, e non posso fare a meno di notare la fede al dito.
Ed ecco che dentro di me inizia una lotta inevitabile: Un uomo colto. Un uomo raffinato. Un uomo eccitante. Un uomo...sposato.
Ripenso alle parole del Dr. Fleyn e voglio davvero guarire e avere una storia stabile. Ma nel momento in cui manometto un matrimonio, l'uomo da relazione seria diventa l'uomo volubile.
Decisi di indagare un pò su di lui; Si aprii subito con me. Scoprii che la figlia era l'unico motivo per cui il suo matrimonio era ancora in piedi. Da una parte, mi bastò sapere questo per decidere di continuare quello che avevo cominciato. Non che mi sentissi una paladina dell'amore pronta a salvare un uomo che ha voglia di svagarsi dai suoi problemi portandomelo a letto, ma certo se dovesse accadere, non mi sentirei responsabile della crisi matrimoniale. E d'altro canto, placherei la fame di quella Nina che a stento mantengo calma. Infondo non vado a letto con un uomo dalla storia del tribunale... Quel giudice bastardo, nonostante la notte insieme, mi ha lo stesso cacciato dal paese.
Il tempo volò, e ci accorgemmo di aver fatto mattina solo nel momento in cui entrò la prima comitiva di ignorantoni del paese, a far colazione intellettuale, o come diavolo la chiamano loro. Decidemmo di rimanere in contatto.
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Due giorni dopo, stanca di aspettare, decisi di chiamarlo. Mi invitò a uscire e accettai! La mia Nina interiore non ne poteva più di stare a digiuno! Ma non avrei mai pensato di passare una serata del genere.
Passò tuuuutta la sera a parlarmi di sua moglie e dei suoi problemi.
E all'improvviso quell'uomo così affascinante era diventato una palla al piede.
Nel giro di poche ore era diventato insopportabile. Ma Nina aveva fame! E gli diedi una seconda esasperata possibilità.

Mi portò a ballare, e pensai che fosse una buona idea.. almeno non lo avrei più sentito lamentarsi.
Ma non so cosa fosse peggio; se ascoltare la sua voce spezzata da cucciolo bastonato, o sorbirmi la scena imbarazzante di lui che balla e si dimena come una foca epilettica con tanto di folla schifata che mi guarda ballarci insieme.

"Caaalma Nina, avrai il tuo lieto fine, il sereno dopo la tempesta" recitavo come un matra.
Alla fine mi stancai e decisi di sguinzagliare la Nina malata, e presi letteralmente in mano la situazione!

Capì il mio intento e sembrava essere d'accordo. Gli sussurrai accattivante di seguirmi al piano di sotto, e mi avviai a reparto guardaroba dove gli avrei presentato Nina Heartbreaker in tutte le sue forme..
Scesi le scale soddisfatta del mio portamento, avevo fatto c'entro. Ma quando mi voltai non c'era nessuno a seguirmi. Come era possibile? Forse si era fermato un attimo e mi avrebbe raggiunto a breve. Aspettai... Aspettai 10 minuti.. Aspettai 30 minuti... Un'ora...
Non mi ha seguita, non ha voluto. Che diavolo è successo? Mi sentii rifiutata, privata di qualcosa di inestimabile; la fiducia in me stessa.

Tornai a casa affranta. Non so se mi pesasse di più il fatto di esser stata rifiutata o quello di essere andata in bianco. Davanti alla porta c'era la mia famosa pianta, appassita. E una cruda consapevolezza mi assalì, lì davanti a quelle rose appassite. Sarei rimasta sola, io e il mio male incurabile.

Mangiai un boccone nella mia cucina vuota..

Salii le scale, e attraversai il corridoio vuoto per arrivare alla camera da letto, anch'essa...vuota.

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La sera dopo, dopo una giornata passata a dormire, decisi di passare oltre, il mondo è pieno di pesci, può capitare un rifiuto di tanto in tanto!
Mi concessi una serata con la mia Nina ninfomane e andai a caccia di qualche scapolo. Al diavolo il Dr. Fleyn, ero triste e avevo bisogno di risollevarmi il morale.

Adocchiai un tipo interessante quando mi sento toccare la spalla. Era il mio uomo sposato, palla al piede, indeciso.

Si siede vicino a me senza invito. Non sono pronta a un'altra serata come quella di ieri e faccio cenno di andarmene, ma lui mi ferma e mi prega di restare chiedendomi scusa per quanto accaduto la volta prima. Decido di dargli una terza possibilità, e in un certo senso, rivederlo di fronte a me mi rincuora.
Passammo una bella serata. Nessuna lamentela, nessuna crisi epilettica da ballo. Tutto perfetto, ed era ora di andare a casa.
Fuori dal locale parlammo ancora un pò, ma non si smuoveva più di tanto. Caddi nello stesso errore della sera prima e tentai di prendere in mano la situazione baciandolo. Ma lui mi scansò.

MA CHE DIAVOLO HA QUESTO TIZIO CHE NON VA!?!?!? Vado su tutte le furie! Lo aggredisco malamente e me ne vado. E' chiaro che questo tizio non abbia la più pallida idea di chi ha davanti!

Sono Nina Hertbreaker! Una Ninfomane si! Ma ho un cuore! E anche un sacco di paranoie! E non sarà certo lui ad addossarmene altre! Me ne vado sbraitando come una malata mentale.. quale, in effetti, sono.
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Il giorno dopo ero ancora su tutte le furie! Avevo passato una settimana terribile!

E neanche l'ombra di un uomo nel mio letto... Cominciavo a risentire dell'astinenza sessuale. E non riuscivo più a fare nulla con lucidità.
Arrivò il mio "nuovo" computer.. Non volevo più vedere la biblioteca. Ma non riuscii comunque a lavorare.

Tentai di scrivere fino al mattino.. ma niente.
Sono tentata di scaraventare tutto all'aria quando entra qualcuno nel mio ufficio. Era ancora lui! L'uomo sposato, palla al piede, indeciso, superstronzo!

La tentazione è quella di lanciargli il computer dietro, urlando e sbraitando, ma cercai di stare calma.
Ci manca solo che mi cacciano di nuovo.
Gli chiedo cosa vuole. Ma oltre ogni mia aspettativa, mi bacia. Non provo assolutamente nulla se non un forte fastidio nei suoi confronti. Vorrei scansarlo ma la mia Nina interiore è disperata e non ne può più. Assecondai il suo bacio, seccata.

Salimmo in camera da letto e li lasciai Nina nutrirsi avidamente. Fu il sesso più scialbo della mia vita.

Appena l'uomo sposato, palla al piede, indeciso, superstronzo, volubile si addormentò, sgattaiolai via dal letto e uscii di casa. Non avevo intenzione di tornare prima che lui non se ne fosse andato.

Cenai al ritrovo dei barboni e passai la notte girovagando come io stessa una barbona.

Poi andai a pescare. Puzzavo ed ero stanca, non potevo fare altro senza farmi vedere da qualcuno... sembrava l'unica cosa fattibile alle 4 di mattina.

Quando finalmente lo vidi andarsene da casa mia, tutto felice e sereno, mi affrettai a tornare, ma le forze mi abbandonarono pochi metri prima della mia adorata dimora vuota, e mi addormentai sul marciapiede sotto gli occhi di tutti.


Il rifiuto può privarti della fiducia in sè stessi, ma un uomo volubile, un uomo volubile può toglierti la dignità! Attenzione a cosa scegliete di fare davanti a un uomo infelice della sua fede al dito.
Almeno voi non avete un demone affamato dentro di voi...o forse si..?

SPOILER (clicca per visualizzare)