EPISODIO 14
GENERAZIONE 3

Avevamo lasciato quel fessacchiotto di Tank alle prese con la depressione dopo la morte di sua madre.



Tank: Mamma... papà... mi mancate tanto...

E dai, su... mamma e papà ti proteggono da lassù! Mi dispiace averti tolto tua madre, ma era anziana e mortale! Insomma Tank... sveglia!



Ehm... per "sveglia" non intendevo svegliamoci nel cuore della notte perché un giorno di pioggia il ladro Giuliano è venuto a rubare per caso!



Ci risiamo! Questa volta il ladro è stato arrestato senza che sia riuscito a rubare nulla! Bravissima l'agente che è intervenuta!

Tank: Grazie. Il bello è che adesso sono già riposato... sto dormendo dalle 20:00 e ora è presto per andare al lavoro. Sono le 4:00!

Poliziotta: Dalle 20?!

Tank: Si, perché?

Poliziotta: Vedendoti giovane, ho immaginato che magari la sera esci...

Tank: Non lo faccio da un po' in effetti.

Ladro: Se uscivi era meglio, infatti!

Poliziotta: Zitto tu! Su... in macchina!

Ecco... non esce nemmeno più! Dov'è il mio Tank che usciva, si divertiva e viaggiava? Non lo riconosco più!
Non posso scomodare sempre le mie adepte, dai!
E infatti, dopo qualche giorno (eh si... ci ha messo parecchio il testone, ma l'ha capito!) il suo stress ha cominciato a risentirne. Dopo circa un mese "casa/lavoro, lavoro/casa" no stop... Tank ha sentito la necessità di uscire!
Ed esci!!



Ooooh! Finalmente!! Eccolo al centro ricreativo "Interazione" dove gli ospiti si dedicano ai videogiochi e alla socializzazione.

Genoveffa: Tank! É un secolo che non ci si vede!

Tank: Beh, in effetti... un mesetto.

Genoveffa: Cos'hai fatto tutto questo tempo? Il giro del mondo?

Tank: Eh... no...

Non è ancora allegro e solare come una volta, ma Genoveffa gli ha fatto ricordare del viaggio ai Tre Laghi che ancora voleva fare.



Melissa: Figliolo, mi dispiace tanto per tua madre. Era anche mia amica, andavamo all'università insieme, sai?

Tank: Si, lo so. Mi ha raccontato.

Melissa: E allora... la gente nasce e la gente muore! Anche io sono vecchia e tra poco tirerò le cuoia, ma è la vita. Per il momento me la godo battendoti ai videogiochi!

Tank: Non è possibile... hai vinto ancora!

E menomale che c'è la signora Melissa! Qualcosa in Tank si sta risvegliando. Infatti il mattino dopo...



Siii! Sta prenotando il prossimo viaggiooo!! E stavolta non ho dovuto fare nessun intervento divino! Grazie Melissa! Quasi quasi per premiarla, esaudisco una delle sue preghiere... so che ne fa molte la sera. La sento. Se non è il solito desiderio di vedere sua sorella schiattare per pigliarsi tutta la sua eredità, insomma, qualcosa che non faccia danni al prossimo, perché no? La esaudisco volentieri. Se lo merita!



E si parte per i Tre Laghi! La famosa località di montagna!



C'erano tanti alberghi a disposizione e lui con il lavoro che fa e la ricca eredità che gli ha lasciato Benny, potrebbe anche permettersi quelli più lussuosi, ma ha scelto di alloggiare al campeggio per provare l'esperienza di dormire in tenda.



Aaah che bella l'aria aperta, pura!!

Tank: Perfetto! Ho trovato la cena per stasera! Quasi quasi me lo griglio!

Non ne sarei così sicura. Tank non è mai stato tanto esperto in cucina. Sa cucinarsi il minimo indispensabile per sopravvivere, ma se fosse per lui assumerebbe un cuoco perennemente a casa sua. Infatti il pesce si è tutto carbonizzato (che peccato!) e lui è dovuto ricorrere al chioschetto di street food.



Tank: ... e quindi mi sa che dovrò farmelo grigliare da qualcun altro il prossimo pesce. Ah, perdonami. Non mi sono presentato. Io sono Tank.

Zoe: Io Zoe, piacere.

Tank: Anche tu?!

Zoe: In che senso?

Tank: Anche la mia ex si chiama Zoe.

Zoe: Ahia... scusami tanto allora se il mio nome ti ha evocato brutti ricordi... ma non posso farci niente se a mia mamma piace questo nome.

Tank: La mia mi ha chiamato Tancredi... era così colta...

Zoe: Non c'è più?

Tank: No.

Zoe: Mi dispiace.

E dai! Dov'è finito il Tank conquistatore che faceva bisticciare le donzelle?
Che depressione questo dialogo! Mi sa che la povera Zoe II non intratterrà più conversazioni con lui. Che peccato però. É una bella ragazza. Molto più bella di Zoe I.



Ecco. Questa è la scelta giusta. Distrarsi. Solitamente lo fa con i videogiochi, ma dove lo trova Tank un videogioco sul cucuzzolo della montagna dove non prende nemmeno internet e a stento sanno cosa sia un videogioco?



Però è un'esperienza per Tank questa breve vacanza. Dopo una bella dormita in tenda...



Si va al campo del boscaiolo...



... dove quel pazzo di Tank si esibisce in una gara di equilibrio sui tronchi con questo freddo in costume! Ma si vuole prendere un malanno?! Guardatelo! É diventato mezzo blu! Copritiiii!!!



Tornato in campeggio, al gioco del lancio dell'ascia, si trova una presenza alquanto particolare.

Ragazza agguerrita: A noi due, stupido bersaglio!! WAAAAAAAHH!!

Tank: Caspita... agguerrita la ragazza!



Tank: Complimenti! Bel tiro! Da quanto tempo sei qui per imparare così bene?

Kea: Ci sono nata! Mi chiamo Kea.

Tank: Tank. Piacere.

Ora speriamo che non faccia deprimere anche lei!

Tank: Allora, Kea... com'è vivere qui?

Kea: Non hai freddo così?

Tank: Si, in effetti... un po'. Forse dovrò comprarmi un cappotto. Sapevo che faceva fresco... da me ad Aridia è estate. Ma non immaginavo così!

Kea: Qui l'estate non esiste! Ecco... forse è l'unico punto a sfavore di questo posto. Non mi piace molto soffrire il freddo. E così vieni da Aridia... è un posto caldo?

Tank: Abbastanza mite.

Kea: Mi piacerebbe visitarla un giorno.

Tank: Beh... vieni pure. Sarai ospite da me. Io vivo da solo e ho qualche posto letto/divano per eventuali ospiti.

Kea: Volentieri. Pensa che quest'estate vado alle Isole Twikki... non vedo l'ora di stare un po' al sole!

Tank: Io ci sono stato! É stato il mio primo viaggio! Ho imparato la canzone dei pirati dal fantasma del Capitano di una nave abbandonata!

Kea: Ma che bello!!

Oh! Finalmente un dialogo allegro! Tank sembra si sia ripreso... spero...



Ed eccolo alle Terme del Sasso levigato. Qui sembra ci si goda un po' di relax. Oppure forse Tank ci terrebbe a scaldarsi un po' visto il freddo che fa con lui vestito ultraleggero!
Capiamolo però... è il suo primo viaggio senza i promemoria di Benny: "Ricordati il giaccone, le medicine, maglie corte e lunghe..." infatti Tank ha sicuramente dimenticato qualcosa a casa oltre al giaccone.



Alla fine è andato a comprarlo un maglione di lana con la sciarpa. Ora si che è più propenso ad imparare il ballo tipico dei Tre Laghi: il Ballo degli Schiaffi!
Certo che... se ne danno di schiaffi. Non tra loro, eh... se li danno da soli sulle gambe! Ho il sospetto che Tank non sia così abituato a schiaffeggiarsi.



Infatti dopo gli ci vuole proprio un massaggio.

Massaggiatrice: Come mai questi segni rossi sulle gambe?

Tank: Ho... ehm... esagerato col ballo degli schiaffi!

Dai... si sarà ripreso. Speriamo che non gli capiti una ricaduta. Voi che dite?
Con Zoe II ho perso un po' la speranza, ma con Kae si rivedrà? La ospiterà ad Aridia un giorno?
Lo scopriremo nel prossimo capitolo

EPISODIO 13
GENERAZIONE 3

Quella notte è stata molto strana per Tank.
Spesso si girava nel suo letto per guardare la mamma dormire nel letto dall'altra parte della stanza. Gli è dispiaciuto sentire quelle parole da sua madre che sembrava tanto fiera di sè, del suo lavoro, della sua carriera... e invece ha scoperto dalle sue parole che tanto perfetta non si sente neanche lei.
Ha cercato comunque di dormire e di non pensarci, anche perché la vacanza al villaggio Takemizu continua.

Infatti il giorno dopo, Tank ha deciso di dedicare l'intera giornata a fare solo ciò che propone sua madre. Si è promesso di non proporre nulla lui.
Benny ha deciso di andare a fare acquisti per comprare qualche souvenir e quindi si va.




Tra i negozietti, in un angolo semi-buio, Tank ha visto comparire dal nulla davanti a sè...



... un ninja!!
Eh si... in questi posti è possibile incontrare anche loro. Studiosi della concentrazione, della solitudine, delle arti marziali e del teletrasporto.



Tank: Wow! Che bello! Piacere di conoscerti, sono Tank e sono sempre stato vostro fan! Da piccolo amavo le tarta...

Ninja: Eccolo un altro fan delle tartarughe ninja! Che poi spesso me lo dicono solo perché vogliono imparare qualcosa da me e alla fine si fanno sgamare pure. Quindi vediamo se riesco a sgamare pure te. Se sei un vero fan delle tartarughe ninja, devi rispondere a delle domande. Se le risponderai bene, ti insegnerò qualcosa.

Tank: Io non ho paura di niente! Sono preparatissimo!

Ninja: Bene. Dimmi i quattro nomi delle tartarughe ninja.

Tank: Michelangelo, Donatello, Raffaello e Leonardo.

Ninja: Abbinali ai colori delle fasce!

Tank: Michelangelo arancione, Donatello viola, Raffaello, rosso e Leonardo blu.

Ninja: Cibo preferito delle tartarughe ninja?

Tank: Pizza!



Ninja: Oh, finalmente un vero fan! Allora ti meriti il sapere. Ti dirò come si fa il teletrasporto! Vieni qui. Pssss... pssss... pssss... pssss... e poi... pssss... psssss... pssss.... chiaro?

Tank: Aaaah ecco!! Gra...

Nemmeno il tempo di ringraziare e... il ninja scompare nel nulla!

Tank: ... è scomparso!



Tank: E vabbè... proviamo! E hop!





Benny: Mi trova in difficoltà. Sono indecisa su quale...

Tank: MAMMAAAA!!



Benny: Oh cielo! Cos'è questo fumo?



Benny: Tancredi... ma non eri fuori?

Tank: Si, ma mi sono teletrasportato qui! Sono un ninja ora!! Wataaaa!!!

Benny: Ma sei impazzito per caso? Suvvia. Aspettami altri cinque minuti, per favore. Il tempo di acquistare un souvenir da portare a casa.

Tank: Non mi credi? Vabbè... ci vediamo dopo.

Benny non è stata l'unica spettatrice del teletrasporto di Tank. C'era anche un bambino che l'ha visto scomparire nel nulla e uscire dal negozio. Infatti appena Tank è uscito dal negozio, ha trovato il piccolo che era ancora a bocca aperta.

Bimbo: Ehi, signore! Che figo quello che hai fatto! Mi insegni?

Tank: Come ti chiami?

Bimbo: Hiroshi.



Tank: Caro Hiroshi, sei ancora troppo piccolo per il sapere del teletrasporto, ma... nel frattempo puoi esercitarti così!

Hiroshi: WIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!

Mamma di Hiroshi: Ci sa fare con i bambini! Se non lo è già, penso che sarà un ottimo padre in futuro.

Tank: Davvero?

Mamma di Hiroshi: Credo di si. Il mio bimbo si è molto divertito, vero amore?

Hiroshi: Si, mamma!!

E dopo aver giocato con il nuovo piccolo amico, i due si sono salutati e Tank ha cominciato a pensare alle parole della mamma del piccolo Hiroshi.

Tank: Mica male come idea... però un futuro. Non ora.



Nel frattempo Benny ha finalmente deciso quale souvenir comprare e poi...



... una bella foto ricordo!



Benny poi aveva prenotato un'altra escursione e Tank è stato fino all'ultimo secondo a chiederle...

Tank: Quindi sei sicura di voler partecipare? É fatta di bambù, ma è sempre una foresta.

Benny: Dopo aver letto tanto su quella foresta, vuoi che non ci vada avendola a due passi da me? Mi rilasserò dopo.

Alla foresta di bambù non è successo nulla di grave. Benny si è dovuta fermare di tanto in tanto per riposarsi, ma la bellezza di quella foresta a volte le faceva dimenticare perfino il mal di schiena.
Dopo l'escursione...



... madre e figlio si recano al Giardino Zen Immortale.



Bevono un buon tè, tipico del posto e poi...



... via verso le fonti calde terapeutiche. Al villaggio Takemizu ci sanno proprio fare con il relax e il benessere.



Tra nuovi cibi ed il meritato massaggio per Benny (la sua schiena ora le fa molto meno male!), la vacanza è finita.



Il momento del check-out per Tank è stato terribile alle isole Twikki. Il receptionist lo stava quasi per accompagnare all'uscita. Quindi si è immolata Benny per fare il check-out al posto del figlio.



Ed eccoli di nuovo a casa, pieni di meraviglia per le cose che hanno visto.

Tank: Allora, mamma? Ti è piaciuto questo viaggio? Hai visto che viaggiare è bellissimo?

Benny: Ti devo dire la verità, Tancredi. Ho scoperto alla veneranda età di 84 anni che la cultura non si trova solo sui libri e questo me l'hai insegnato tu.

Tank: Wow!! Io che insegno qualcosa a te?! Non è possibile!!

Benny: Perché no? L'insegnamento non ha età. Perfino un bambino può essere il mio maestro se mi spiega qualcosa di cui non sono a conoscenza.

Tank: Ah... bene... quindi ti è piaciuto il viaggio?

Benny: Ti dirò...

Quando Benny dice "Ti dirò..." la sua risposta non è affatto scontata!

Benny: ... con tutta sincerità, mi aspettavo di tornare con uno spirito diverso. Perfino il grande Dante Alighieri tornò dal suo viaggio mistico con uno spirito rigenerato. Certo, io ho soltanto cambiato paese. Non abbiamo certo visitato luoghi surreali che vanno oltre la nostra esistenza terrena e non voglio certo paragonarmi al Sommo Poeta. Però... mi aspettavo di tornare più riposata.

Tank: I viaggi stancano un po', mamma...

Benny: Non è stanchezza fisica la mia. É più una stanchezza mentale.

Tank: Anche quella ci sta. Il fuso orario, le tante informazioni che ha assimilato il tuo mega cervellone!

Benny: Mega cervellone?! Ahahah... nessuno aveva mai utilizzato un appellativo tanto divertente riferito al mio cervello. Nemmeno uno dei miei alunni. Molto divertente. Mah... però hai ragione. Forse ho bisogno di un'altra vacanza!

Tank: Ahahah... mamma!! Ci hai preso gusto?

Benny: Forse è la stanchezza che mi sta facendo parlare così. Oppure ci sto pensando un po' troppo. Meglio dormirci su.

Tank: Va bene. Ti lascio dormire allora. Buonanotte, mamma.

Benny: Buonanotte, Tancredi.

Messi i rispettivi pigiami e infilati nei rispettivi letti, comincia la notte di entrambi.
Tank va a dormire sempre soddisfatto dopo le chiacchierate con sua madre, sempre così profonde e mai banali.
Quello che Tank non sa è che non è stato l'unico ad aver ascoltato sua madre parlare di riposo mentale. Qualcun altro ha ascoltato i loro discorsi...



Tristo Mietitore Allora! Qualcuno ha detto che ha bisogno di un'altra vacanza? Proprio oggi nel regno dei morti c'è l'Happy Hour e la gara di Limbo! Tranquilla... da morti si può imbrogliare passando attraverso l'asta così non ci si spacca la schiena!! Ehi, Benny! Sei tu? É la terza volta che ci vediamo... stavolta però sono venuto a prendere te!

Benny: Dunque è la mia ora?

Tristo Mietitore Suvvia!! Come dici sempre tu. Cos'è quella faccia funerea? Su con la vita (si fa per dire...)! Dai che tua madre è diventata campionessa di Limbo e nessuno è ancora riuscito a toglierle il titolo! La dovresti vedere! É proprio uno spasso!

Benny: Mio figlio sta dormendo! Vorrei dirgli almeno addio...

Tristo Mietitore Uff... e va bene, scrivigli un biglietto! Poi però sbrigati, altrimenti i mojito finiscono e a te non ne rimane neanche uno!

É arrivata la fatidica ora per Benny. Raggiungerà così il suo Giulio per stare insieme a lui per l'eternità. Così come incontrerà di nuovo i suoi genitori che la stanno aspettando, conoscerà finalmente i suoi nonni... insomma... avrà una bella accoglienza lassù!
Benny prende la penna per l'ultima volta. Scrive le ultime parole per il suo Tancredi.

Tristo Mietitore Ma quanto ci mette? Io sono venuto di notte perché fin ora ho dovuto aspettare addii strazianti... e invece mi sono trovato peggio ora con questa che non si spiccia più. Allora!! Che stiamo scrivendo, la Divina Commedia?

Benny: Un attimo!

Tristo Mietitore E dai che i mojito finiscono! Se mi fai perdere pure lo spettacolo di cabaret... quando c'è Charlie Chaplin è sempre uno spasso! Daiii!! Senti Benny, ti faccio conoscere Dante Alighieri se fai subito!

Dopo un po' di attesa, il Tristo Mietitore dà il via al trenino samba per il regno dei morti e Benny si accoda un po' impacciata, ma soddisfatta e senza rimpianti!

Tristo Mietitore Tutti insiemeeee!!! A, E, I, O, U, IPSILON PA PA PA...

E il mattino dopo, la scoperta per Tank è stata molto amara.

"Caro Tancredi,
durante la notte il mio tempo è giunto. Il Tristo Mietitore è venuto a prendermi per portarmi da tuo padre.
Non era mia intenzione rovinare il tuo riposo notturno, dunque ho pensato di lasciarti questa missiva per dirti che laggiù starò bene... almeno a giudicare dalle parole che mi ha rivolto il Tristo Mietitore.
Mi ricongiungerò con tuo padre e questo pensiero mi riempie di emozione. Ora ti proteggeremo insieme. Tornerò inoltre a rivedere i miei genitori che mi sono sempre mancati e tu non hai mai conosciuto. Mi sarebbe piaciuto vederli nei panni di nonni. Chissà se tu lo diventerai.
Cosa aggiuntiva, meno importante, ma la scrivo poiché penso che possa farti piacere, è che il Tristo Mietitore ha parlato di gare di limbo e mojito che da quello che ho letto sembra un cocktail. Dunque da quelle che sono le prospettive, sembra che il divertimento che non mi sono goduta in vita, me lo godrò nella morte. Sembra che tua nonna Luisa sia diventata campionessa di Limbo. Spero che questo pensiero ti abbia fatto sorridere.
Ti lascio soltanto con una preghiera: non voglio assolutamente che tu pensi di non essere stato un bravo figlio per me, per via delle tue scelte e dalle tue priorità, diverse dalle mie. La diversità è una ricchezza e tu sei ricco. Ricco di bontà, di simpatia e di solarità. Sono fiera di te anche per il fatto che mi hai insegnato tante cose... e sai quanto mi piace informarmi e imparare. Mi hai insegnato tutto senza l'aiuto di alcun libro. Semplicemente vivendo. La tua vita è stata il mio insegnamento.
Sei diventato un uomo meraviglioso. Il sole della mia vita. Il mio orgoglio.
Ti voglio tanto bene e te ne vorrò sempre.

Tua madre.
Benny Ying Charvat"



Per Tank inizia ora un momento difficile.
Inizialmente non sapeva cosa fare. Qualunque cosa guardava gli ricordava la sua mamma.
Perfino quella cyclette del giardino che Benny ogni tanto utilizzava per tenersi in forma, l'altalena che Benny spingeva tante volte quando lui era piccolo e ci stava per ore.
Tank è molto istintivo, quindi la prima cosa che ha fatto in un impeto di rabbia mista a tristezza, è stata...



... cambiare il giardino! Troppi ricordi.
Adesso i ricordi tristi non ci sono più ed il giardino rispecchia di più i gusti di Tank.

Inoltre, la tristezza di Tank l'ha portato ad una decisione.



Tank: Basta viaggi. Devo dedicarmi al lavoro e alla carriera come mamma mi ha insegnato.

Ma come "Basta viaggi"?! Tank!! Le parole di tua madre non sono servite a niente?
E su... non posso far intervenire mie adepte ogni volta che i vostri cervelli svalvolano! Ma come puoi rinunciare alla ragione della tua vita! Devi ancora visitare i Tre Laghi!
Allora... facciamo così. Qui ci vuole il mio intervento divino, ma ci vuole qualcosa di eclatante se no questo capoccione non si smuove!
Ci vorrà un po' di preparazione, quindi ci vediamo al prossimo capitolo... e vedrete di cosa sarò capace. Non ammetto affatto che Tank rovini la sua vita rinunciando alla sua grande passione! Non posso proprio permetterlo!

SPOILER (clicca per visualizzare)

Mi dispiace, PokeElysa... Benny è morta quando avevo deciso di far prenotare a Tank la sua vacanza decisiva che forse gli avrebbe fatto trovare l'anima gemella!

EPISODIO 12
GENERAZIONE 3

Questa storia del giornale sembra più misteriosa di quanto sembri in realtà. Si perché se ci pensate bene, a volte ciò che sembra complicato non è che la cosa più semplice.
Sicuramente vi sarete immaginati qualche maniaco che ruba i giornali alla ricerca di foto di belle signorine o un barbone dalla storia strappalacrime che cerca nel giornale qualche coupon per poter fare la spesa senza soldi... e invece la soluzione del mistero è semplicissima.
Non vi lascio sulle spine. Ve la mostro subito.



Tadaaaan! Mistero risolto!!

Tank: Ma allora sei tu che rubi sempre il giornale!!



Zoe: Tank!

Tank: Mi dici cosa diavolo ti salta in mente? Mi hai mentito, mi hai rovinato la laurea e ora ti apposti pure sotto casa mia per rubarmi il giornale?

Zoe: Questo era mio! L'avevo dato a tua madre in prestito!

Tank: E continui a dire bugie! Mia madre sta cercando di leggere il giornale come le piace fare tutte le mattine da tre giorni perché tu le rubi il giornale!

Zoe: E va bene! Ecco il tuo giornale, se proprio ci tieni così tanto!

Tank: Oh! Grazie tante per avermi gentilmente concesso il MIO giornale!

Zoe: Ma prego!! Facci quello che vuoi! Non mi interessa!

Tank: Si può sapere perché rubi il giornale a mia madre?

Zoe: Non lo rubavo a tua madre, ma a te! O non sai leggere?

Tank: So leggere benissimo! Non rigirare la frittata cambiando argomento! Rispondimi! Perché l'hai fatto?

Zoe: Perché sei partito senza di me!

Tank: Tu non ci volevi venire!! Volevi stare a poltrire in ciabatte! Me l'hai detto tu!!

Zoe: Allora se mi amavi non dovevi partire nemmeno tu!

Tank: Quindi se io ti dicevo di rinunciare a diventare insegnante, tu avresti rinunciato perché mi amavi?

Zoe: Che c'entra? Fare l'insegnante è il mio sogno! Su quello non si discute! Ho il diritto di volerlo realizzare!

Tank: E viaggiare era il mio! Non mi puoi togliere il diritto di realizzarmi!!

Zoe: E ora hai viaggiato! Contento? Tutte queste storie per un viaggetto!

Tank: Ma mica è finita qui? Io voglio farne altri di viaggi e li farò con o senza il tuo permesso pantofolaio!

Zoe: E allora io insegnerò tre materie!

Tank: Ti avrei sostenuta e appoggiata se fosse stato davvero il tuo desiderio... quando ti amavo!

Zoe: Ah, usiamo il passato?

Tank: Certo! Chi potrebbe mai amare una che tarpa le ali alle persone?

Scusate... non vi voglio sfinire con tutta la litigata. Anche perché hanno litigato per parecchio tempo...



... fino a sera.

Zoe: E adesso che fai? Mi tieni il muso come i bambini piccoli?

Tank: Senti chi parla... quella che ruba i giornali per fare il dispetto.

Zoe: Quello di rubare il giornale era un pretesto!!

Tank: Per cosa?

Zoe: Per incontrarti...

Tank: Per incontrarmi, rimetterti con me e costringermi a vivere una vita in ciabatte sul divano senza mai uscire di casa se non per lavorare? No grazie.

Zoe: Basta! Mi stai insultando e mi sto arrabbiando!

Tank: Ho solo detto qual è la tua vita ideale... allora ti insulti da sola?



Ok... evidentemente Zoe non aveva altre argomentazioni, quindi ha deciso di ricorrere alle mani.
Mi ha proprio delusa.
Pensavo di aver creato una brava ragazza e invece... dovrò sperare che incontrerà un ragazzo, magari un po' sovrappeso, amante del divano e della tranquillità. Forse solo allora si calmerà un poco.
Vuole pure fare l'insegnante... è molto diseducativo il suo comportamento!

Comunque... povero Tank! Per il fatto di trovarsi con una donna, ha scelto di non picchiarla a sua volta, ma di muoversi solo sul piano difensivo ed è stato difficile. Quindi praticamente le ha solo prese aspettando la stanchezza di Zoe che infatti, per via della sua pigrizia, dopo poco ha smesso di picchiarlo... e si è procurato un bell'occhio nero prima di vederla sparire per sempre.



Benny: Cos'era quel chiasso? Tancredi! Il tuo occhio! Cosa è successo?

Tank: Lo so che sembra strano, ma ho fatto a botte con Zoe... cioè... io non ho fatto nulla, ovviamente. É lei più che altro ad aver fatto a botte con me.

Benny: Zoe?! La tua fidanzata?

Tank: Ex... per fortuna.

Benny: Sembri stanco... da quanto tempo eri lì con lei?

Tank: Quattro ore.

Benny: Caspita... quattro ore di botte? Non sa esprimersi in altro modo quella ragazza?

Tank: No, mamma. Abbiamo prima parlato. Comunque ho risolto la cosa dei giornali. Era lei che li rubava tutte le mattine.

Benny: Oh... non la facevo così infantile.

Tank: Io non la facevo in tanti modi...

Benny: Come ti senti?

Tank: Strano.

Benny: Cioè?

Tank: Da un lato mi sento come liberato da un grosso peso... dall'altro mi sento svuotato.

Benny: Hai comunque fatto la cosa giusta. Sei stato un gentiluomo.



Il giorno dopo, Tank... rullo di tamburi...
🥁 🥁 🥁 🥁 🥁 🥁
Ha trovato un nuovo lavoro!
L'hanno assunto ad un cinema. Il suo compito sarà quello di stare in cabina regia e azionare tutto il meccanismo per proiettare i film.
Certo, non è come fare il medico, l'avvocato, il professore... ma a lui piace molto. Ne approfitta anche per guardarsi un sacco di film... e viene anche pagato! Meglio di così per lui, si muore!



E Benny ha di nuovo il suo giornale mattutino, finalmente!
Tutto è bene quel che finisce bene!



Tank: Evvivaaa! Mamma! Guarda questo nuovo ballo! L'ho imparato alle isole Twikki!

Benny: Impressionante.

Ecco... diciamo pure che il nuovo lavoro di Tank gli piace perché gli dà tanto tempo libero!



A proposito di lavoro, anche la carriera di Benny ha fatto un salto.
Da oggi è Preside di Liceo!

Tank: Waaaaaaaa!! Sono il figlio della Presideeee! Che effetto strano!

Benny: Mi mancherà un po' insegnare Psicologia e tenere relazioni, devo ammetterlo. Però il mio sarà un posto di prestigio. Sono contenta.

Tank: Per una volta, quando ti verrò a trovare a scuola, potrò dire di essere finito in presidenza senza essere guardato con aria di rimprovero! Ahahahah...

Benny: Ma tu non ci sei mai finito in presidenza.

Tank: Noooo... infatti.

Tre volte. Benny non l'ha mai saputo e mai lo saprà se non dopo la sua partenza per il regno dei morti.



Tank: Comunque sono davvero contento per te. Brava, mamma!

Benny: Ti ringrazio.

Tank: Allora che facciamo? Si festeggia?



Benny: Sai che non è una cattiva idea?

Tank: Bene! Cosa proponi? Pizza? Ristorante? Cinese? Giapponese?

Benny: Ecco, si. Qualcosa di simile. Vedi, Tancredi. Quando ti ho visto tornare dal tuo viaggio ho visto una luce nuova nei tuoi occhi pieni di tutte le meraviglie che hai visto. Quella luce ha destato la mia curiosità. Sai... non si finisce mai di imparare e bisogna sempre essere curiosi altrimenti la nostra mente diventa come una palude con l'acqua ristagnata che non è adatta nè a dare la vita a pesci ed altre creature nè a dissetare. Dobbiamo sempre essere fiumi in piena.

La adoro quando fa queste metafore!

Tank: Non capisco, mamma. Vuoi festeggiare andando ad un convegno sull'acqua?

Benny: Fammi terminare, per cortesia. Dunque, sono andata a visualizzare il motore di ricerca sul computer. Ho cercato e ho visto delle immagini meravigliose. Inoltre ho scoperto un villaggio, il villaggio Takemizu. Ho comprato qualche libro e ho letto cose interessanti e meravigliose sulla loro cultura, la loro lingua così complicata ed allo stesso tempo unica, sulle loro divinità, sul loro modo di vivere la vita, i cibi tipici, i giardini zen... e devo dire che la cosa mi attira molto. Quindi ho pensato: vorresti andarci con me?

Tank: Aspetta, aspetta... tu... che vuoi fare un viaggio?

Benny: Perché no?

Tank: Ma tu volevi a stento venire a vedere la mia laurea per non spostarti da casa... hai cambiato idea?

Benny: Solo gli sciocchi non cambiano mai idea. Dovresti saperlo, filosofo.

Tank: Giusto. Beh allora... si! Dai! andiamo al villaggio Takemizu!!



Tank: Tranquilla, mamma. Organizzo io e faccio tutto io! Ormai sono esperto!

Benny: Va bene. Mi raccomando, l'albergo lo vorrei comodo. Non vorrei ritrovarmi a dormire su strane e scomode stuoie alla mia età...

Tank: Ma così costerà di più!

Benny: Non è una tua preoccupazione dal momento in cui finanzio io.

Tank: Ah beh... se paghi tu...!



Neanche il tempo di due giorni... e promuovono di nuovo Benny come Docente Anziana.

Tank: Evvivaaaaaa!! Festeggio con una bella danza del fuoco in attesa del Villaggio Takemizuuuu!!!

Benny: Oh, cielo. Ammetto di non gradire molto il nome della mia carica, ma sono onorata per questo riconoscimento.

Tank: Allora io ti chiamerò "Docente Diversamente Giovane"!

Benny: Suvvia...



E tra promozioni e organizzazioni dei giorni di ferie... si parte per la seconda avventura di Tank e la prima di Benny!! Sicuramente si divertiranno tantissimo!



Ecco il loro bellissimo albergo.
Tipico come piace a Tank e comodo come piace a Benny. Tank ha saputo prenotare proprio quello giusto.



Benny: Oh... questo deve essere un giardino zen!

Tank: Si, ma prima di mettersi a rastrellare (e fare figure di m... ehm... brutte), andiamo a fare il check-in!

Benny: Mi sembra ovvio. Facevo solo un commento. Perché alle isole Twikki te ne sei dimenticato?

Tank: Mi sono tuffato direttamente in piscina! Poi mi sono ricordato e sono andato alla reception zuppo d'acqua lasciando laghi al mio passaggio!

Benny: Oddea...

Eh si...



Tank: Buongiorno. Sa che somiglia molto al receptionista delle isole Twikki? Siete tutti uguali?

Receptionista: No. Forse è mio cugino. Siamo tutti receptionisti in famiglia.

Tank: Tutti uguali vi hanno fatto! Ahahah...

Receptionista: Eh si. Benvenuti al villaggio Takemizu.

Tank e Benny: Grazie.



Benny: Proprio una bella stanza confortevole.

Tank: Allora, mamma! Dove andiamo? Alle fonti? Alla pagoda? A fare acquisti? Dove?

Benny: Sono un po' stanca per il viaggio. Potrei riposare cinque minuti?

Tank: Ah. Va bene... andiamo dopo allora!

Povera Benny... la sua età avanza e ce la fa fino ad un certo punto. Però ci prova. Il desiderio di viaggiare con Tank ha stupito anche me, devo ammetterlo. Ma la mente di Benny è talmente superiore che a volte nemmeno io riesco a controllarla.



Fatto il riposino, Benny è pronta per cominciare l'avventura!

Benny: Un'escursione per me e mio figlio. Vorrei fare la passeggiata storica.



Ed eccoli salire sul pullman che li porterà nel centro storico del villaggio Takemizu.
Lì vedranno antichi palazzi dalle architetture particolari. Ogni palazzo ha una storia precisa che la guida illustra e che Benny segue con molto interesse.



Al ritorno dall'interessante gita, Tank ha voluto collaudare il giardino Zen.

Benny: Rilassante, suppongo.

Tank: Già.

Benny: In uno dei libri che ho comprato sul villaggio Takemizu ho letto che i giardini zen sono luoghi di pace, relax e meditazione. Le loro linee minimali e l’aspetto rigoroso creano uno spazio intimo dove rilassarsi e connettersi con lo spazio circostante, lasciando andare le tensioni e lo stress accumulato nel corso della giornata.

Tank: Non pensavo che rastrellare rilassasse così tanto infatti.



Dopo un pomeriggio di rastrellata, una bella cena a base di prodotti tipici Tank se la merita proprio.

Benny: Ordina pure ciò che vuoi.



Ed infine eccoli in camera. Tank già in pigiama. Pronti a commentare questo primo giorno di vacanza. Stanchi (almeno Benny!), ma contenti.

Tank: Ti sei divertita, mamma?

Benny: Devo ammetterlo: si. Ogni cosa di questo villaggio ha stimolato il mio interesse e devo dire che sono molto entusiasta.

Tank: Mi fa ancora strano il pensiero che questo viaggio l'hai proposto tu e non ti ci ho portato io con la forza e opere di convincimento!

Benny: Ecco... quando si arriva ad una certa età, è normale guardarsi un po' indietro e fare un resoconto della propria vita. Io come bimba ero un po' vivace, ma con il passare del tempo, ho deciso di dedicare sempre più tempo allo studio e sempre meno al divertimento. Diciamo così. Mi sono divertita molto poco nella mia vita. Me ne sono accorta solo quando ho visto te divertirti.

Tank: Hai rimpianti?

Benny: Adesso no. Se avessi fatto scelte diverse nella mia vita, probabilmente non sarei quella che sono. Solo che... ecco... un po' di divertimento in più quando avevo l'età per farlo, non mi sarebbe guastato. Ormai però è passato. Non posso più tornare giovane per recuperare. Però posso cercare di fare quel che posso adesso. Schiena permettendo.

Tank: Ti fa male?

Benny: Leggermente. Saranno stati tutti quegli spostamenti o la camminata al centro storico. Magari domani sceglierò un'escursione sedentaria.

Tank: Oppure possiamo andare dove fanno i massaggi così ti rimettono loro in forze. Ho imparato anche io a fare un massaggio alle isole Twikki, ma non c'è un lettino adatto qui, poi non sono un professionista. Meglio portarti da chi ha molta più esperienza, no?

Benny: Se non intralcio i tuoi programmi...

Tank: Macchè! Ci dobbiamo divertire tutti e due! Mentre tu fai il massaggio, io mi terrò occupato in qualche altro modo!

Benny sta cominciando a parlare come una persona anziana. Molto anziana. Sembra quasi che abbia un sentore o si sia semplicemente resa conto soltanto adesso che il tempo è passato anche per lei.
Però quando si è messa a parlare di guardarsi indietro, fare il resoconto della propria vita... ha fatto un po' impressione a Tank che ha continuato a pensare a quelle parole per tutta la notte fino alla mattina successiva.
Sta per succedere qualcosa o è stata semplicemente una delle piacevoli conversazioni intellettuali che piacciono tanto a Benny?
Lo scopriremo nel prossimo capitolo.

EPISODIO 11
GENERAZIONE 3

Ancora tanti auguri a Tank per la sua laurea in Filosofia!
La festa è stata meravigliosa. Tutti erano contenti e soddisfatti, compresa quella musona di Zoe che si è rimpinzata di manicaretti gustosi (prima di bisticciare con Tank riguardo il viaggio che avrebbero dovuto fare!).
Tank, a maggior ragione, ha voluto cercare di staccare i pensieri dalla litigata con Zoe. Infatti ha portato sua madre Benny a Spassolandia così come le aveva promesso. Le ha fatto fare tutti i giochi, comprese le montagne russe e dovevate vedere la povera Benny com'era spaventata, mentre Tank rideva a crepapelle!
Per farsi perdonare l'ha portata sul gioco dei cavallini che dondolano lentamente intorno alla giostra e le ha fatto vedere uno degli spettacoli che gli artisti del parco divertimenti propongono per i loro ospiti nell'apposito teatro.
Insomma si sono divertiti tanto e alla fine...



... ecco Tank di ritorno a casa sua. La casa in cui è nato.
É andato via che era un ragazzino incerto sul suo futuro e che ha deciso di intraprendere la carriera universitaria per dare almeno una soddisfazione a sua madre ed ora eccolo qui. Un uomo fatto e formato.
Pensate che l'università gli abbia donato un po' di maturità?



Tank: Tra pocooo... vado a navigareee... per i sette mariiiii... la la la la laaaaaa....

Come non detto. É sempre come un ragazzino con tanta voglia di giocare!



Benny: Dunque, Tancredi. Deduco che sei contento di essere tornato a casa, anche se ancora per poco.

Tank: Già mi vuoi cacciare?

Benny: Affatto. Dovessi assecondare solo i miei desideri, rimarresti qui finché non passo all'altro mondo. Non l'avrei mai detto, ma mi è mancato il tuo chiasso infernale.

Tank: Ahahah... lo vedi che come animatore ti servivo?

Benny: Forse. Allora hai deciso? Parti domani?

Tank: Certo! Ormai ho prenotato tutto. Questo viaggio volevo farlo e con o senza Zoe lo faccio.

Benny: Bene. Hai messo in valigia tutto l'occorrente?

Tank: Si, mamma. Verrà a prendermi un taxi alle 4 di domani mattina.

Benny: Sei emozionato, suppongo.

Tank: Tanto, mamma.

Benny: Nonostante l'emozione, è bene che tu dorma. A maggior ragione del fatto che il taxi arriva alle 4. Come mai così presto?

Tank: Ho scelto tutte le soluzioni più economiche non avendo ancora un lavoro mio. Dopo il viaggio vedrò di trovare un lavoro così per il prossimo viaggio posso concedermi orari più comodi.

Benny: Bene. Buonanotte allora. E se non riesco a svegliarmi in tempo, buon viaggio.

Tank: Grazie, mamma.



Alle 4:00 infatti, arriva puntualissimo il taxi per portare Tank all'aeroporto.
E dopo un lungo viaggio in aereo...



Eccolo, finalmente arrivato alle isole Twikkii!!
Il primo di una lunga serie di viaggi è iniziato.
Comincia così la prima avventura di Tank che non sta proprio nella pel...



... non mi ha lasciato nemmeno il tempo di pensare una frase che già si è tuffato in piscina lasciando vestiti ovunque! Non mi dite che ha viaggiato con il costume da bagno al posto dell'intimo per essere già pronto a questo momento?
Però... è strano che uno che arriva in un albergo già si tuffa in piscina senza dire nulla a nessuno. In effetti qualcuno nei dintorni lo sta guardando in un modo un po' strano. Non dovrebbe tipo fare il check-in?



Tank: Accidenti!! Mi stavo già godendo la vita senza fare il check-in!!

Ecco, appunto.



Tank: Eccomi! Buongiorno! Scusate il lago, ma mi stavo dimenticando di registrarmi. Sono Ying. Ho prenotato un viaggio qui circa tre settimane fa.

Receptionist: Ehm... bene. Meglio tardi che mai, direi. La prossima volta, magari potrebbe utilizzare un asciugamano.

Tank: Scusi.

Receptionist: Dunque... Ying e signora?

Tank: Non c'è nessuna signora. Diciamo che ha avuto un impedimento.

Receptionist: Vuole lo stesso la stanza matrimoniale o preferisce che troviamo una stanza singola?

Tank: Va bene anche la singola.

Receptionist: Bene. Mi dia i documenti che sistemiamo tutto e le mostro la sua stanza.



Tank: Piccola. Molto piccola. Ma va bene per quel poco che ci devo stare.

Infatti ci è stato proprio 5 minuti. Il tempo di posare le valigie, vestirsi e si è subito fiondato fuori alla ricerca della sua prima avventura nelle Isole Twikkii!



Prima tappa: le antiche rovine di Numchuck!
Un villaggio costruito tanti millenni fa dai Sim che abitavano queste isole. In particolare questo era il loro tempio a me dedicato. Me lo ricordo quando l'hanno costruito... ci hanno messo davvero tanto impegno!



Ed ecco arrivare i primi segni di benvenuto prima dell'esplorazione delle rovine!
Molto carini questi costumi tipici!



Tank: Oooh... questa deve essere una fonte sacra! Dai... esprimo un desiderio e lancio una moneta. Chissà che la fonte mi aiuti.

Ci metto una buona parola io, magari...



Tank: Ok. Desiderio espresso e... lancio!



Guida: Escursioniiii! Chi vuole fare un'escursioneeeee!!

Tank: Iooooo!!!

Guida: Tenga l'opuscolo con tutte le escursioni disponibili.

Tank: Ho già scelto! Voglio andare sulla barca dal fondo trasparente!

Guida: Bene. Si aggreghi a quel gruppo!

La barca dal fondo trasparente. Un'attrazione che spesso attira molti sim perché vedere pesci tropicali e spettacolari cristalli senza necessariamente fare i subacquei, è un'esperienza a dir poco meravigliosa.



Eccolo di ritorno dopo l'escursione, con gli occhi ancora pieni delle meraviglie che ha potuto vedere, delle persone nuove che ha conosciuto e delle risate che si sono fatti nel vedere il pesce palla gonfiarsi come un palloncino. Era proprio buffo!



E dopo un'escursione, non c'è nulla di meglio delle acque termali!

Tank: Aaahh... che relax!



Dopo un bel relax, tra le cose che ha sempre desiderato fare, c'è quella di provare i cibi del luogo.

Cuoca: Il Theryaki Mahi Mahi che ha ordinato!

Tank: Grazie! Assaggiamo... mmh... buono!!



É stata proprio una bella giornata piena di emozioni. E ora, a letto. Domani sarà un altro giorno.



Ecco il posto della sua prima meta della giornata: la spiaggia Punta Sud!
Non ha fatto nemmeno colazione. Si è vestito e si è fiondato fuori!



Tank: Lo sapevo che fare colazione qui sarebbe stata una buona idea... caspita che buono... e che panorama!! Che figata!! Appena finisco devo esplorare la nave pirata!!




Ha provato a camminare sull'asse come fanno i prigionieri dei pirati, è salito di vedetta e ha anche gridato...

Tank: TERRAAAAAAAAAAAAA!!!! Ho sempre sognato dirlo!

... è andato al timone per fingere di guidare la nave ed infine ha simulato un combattimento di sciabola con un fantoccio pirata! Si sta proprio divertendo!



Tank: E questa? Deve essere la cabina del Capitano!!



Fantasma del Capitano: Buuuuu!!!

Tank: AAAAAAAAAAAAAHH!! Scusa! Non volevo entrare nella tua cabina!!

Fantasma del Capitano: Aaarrrhh... certo che volevi! Come tutti! Ma io che ci guadagno a farti vedere la mia cabina? Nemmeno un doblone! Non posso nemmeno prenderlo un doblone perché mi attraverserebbe!

Tank: Invoco il PARLER!!

Fantasma del Capitano: Per tutti i lupi di mare... un fan di "Pirati dei Caraibi"! E va bene dai... solo perché hai visto la saga mi sei simpatico. Perché l'hai vista tutta la saga, si?

Tank: Si, si! Tutta!!

Fantasma del Capitano: Bene, pesciolino smidollato. Allora se mi fai ridere ti dò una piccola ricompensa.

Tank: Ah... tutto qui?

Fantasma del Capitano: Preferiresti finire in pasto agli squali?

Tank: No no! Ehm... va bene, racconto. Allora. Questa potrebbe piacerti. Un pesciolino rosso chiede ad un pesce di un'altra specie: "Come fate voi a fare l'amore?" e l'altro pesce risponde: "Non chiederlo a me... io sono un pesce sega!"

Fantasma del Capitano: AHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHAHAH!!!! BELLISSIMA!!!

Certo, un po' volgare... ma da fan di "Pirati dei Caraibi" Tank sa benissimo che ai pirati piace l'umorismo un po'... come dire... colorato.

Fantasma del Capitano: Meriti proprio una bella ricompensa! Ti insegnerò la canzone dei marinai!

Tank: Fantastico!!



Fantasma del Capitano:
Yar ahr, vai col violin
Sono un pirata e va bene così
Fai quel che vuoi perché libero vai
Sei un pirata!
Sei un pirata!
(Yeah!)

Insieme!!

Fantasma del Capitano e Tank:
Yar ahr, vai col violin
Sono un pirata e va bene così
Fai quel che vuoi perché libero vai
Sei un pirata!
Sei un pirata!
(Yeah!)


Fantasma del Capitano: Ben fatto!!



Dopo una cantata non c'è niente di meglio di una nuotata nell'oceano!



Cara: Aloha, giovane Tank! Come va la vacanza? Hai già preso qualche souvenir?

Tank: Il souvenir!!! Grazie per avermelo ricordato!



Comprato il souvenir, si cambia location...



... Paradiso d'Acqua Salsa! Non è una meraviglia?



Tank: Nooooooooooo... la danza del fuocoooo!! La voglio imparare! Subito! Adesso! Ti pago!!

Danzatore: Tranquillo... faccio anche corsi! Vieni qua che ti insegno!



Dopo aver imparato la breakdance all'università, è facile imparare altre danze... più che altro, quando il suo insegnante accenderà le torce, dovrà stare attento al fuoco!
Però dai... se la cava il ragazzo! La danza del fuoco è stata abbastanza facile da imparare per lui. Stancante, ma facile!



Ecco. Un bel massaggio con le pietre calde ci vuole proprio!

Tank: Aaah... è bellissimo! Questo a mia madre farebbe proprio bene! Me lo insegni?

Massaggiatrice: Certo. Sono 100 simoleon per il corso accelerato.

Tank: Ma si, dai...

Tank tornerà a casa danzatore del fuoco e massaggiatore!
Ed ora cosa vorrà provare? Lo vedo adocchiare la sauna...

Tank: Ne ho tanto sentito parlare... chissà com'è!



Tank: ..............................................................
.............................................................................................................
...........................................................................................................
...........................................................................................................
.............................................................................................................
Che palle... questo è tutto?
Vado via... sto perdendo fin troppo tempo e ho un milione di cose da fare!

Sembra che la sauna sia troppo sedentaria per lui! Sicuramente alla prossima vacanza cercherà di evitarla.
Nel frattempo si è fatta sera ed è ora di tornare in albergo. Doccia, profumo, vestito e... a quanto pare in albergo si è diffusa la voce del suo rapido apprendimento della danza del fuoco. Evidentemente il suo insegnante è rimasto colpito dal suo talento.



Eh beh... quando si tratta di esibirsi, il nostro Tank non si tira mai indietro!
Tutto bello però... questa è la sua ultima notte. La vacanza è finita.
É stato difficile per lui il giorno dopo!



Tank: Mi dispiace che la vacanza sia finita. Sono stato benissimo.

Receptionist: Ci fa piacere.

Tank: É stato così bello...

Receptionist: Immagino...

Tank: Avevo ancora tante cose da fare e da vedere...

Receptionist: Può sempre tornare un'altra volta.

Tank: Si. Credo proprio che tornerò... magari non da solo. O magari arrivo da solo e torniamo in due! Chissà...

Il povero receptionist ha fatto un po' fatica a fargli mollare il bancone. Tank non se ne voleva proprio andare. La mente del receptionist è stata più volte sfiorata dall'idea di cacciarlo letteralmente accompagnandolo all'uscita per un braccio perché continuava a sospirare e cercare motivi per chiacchierare pur di rimanere qualche altro minuto in più, ma alla fine...



Tank: Arrivederci, isole Twikki!

Oh... ce l'ha fatta ad andare via!



Tornato a casa, la prima cosa che ha fatto è stata montare una mensola vicino al letto per metterci il souvenir che aveva comprato e la stella marina che ha trovato sulla spiaggia vicino al vascello pirata.



Benny: Allora. Com'è andato il tuo primo viaggio? Ti trovo rigenerato. Deduco che tu sia felice.

Tank: Felicissimo, mamma! Volevo rimanere lì ancora per un po', ma poi saresti stata senza sapere la canzone dei marinai!

Benny: La canzone dei marinai?

Tank: Si! Me l'ha insegnata il fantasma del Capitano!

Benny: Il Capitano di cosa?

Tank: Della nave, mamma!! Dai! Canta con me!!
Yar ahr, vai col violin
Sono un pirata e va bene così
Fai quel che vuoi perché libero vai
Sei un pirata!
Sei un pirata!
(Yeah!)


Benny: Confesso che il canto non è esattamente la mia dote. Mi accontento di ascoltarla solo con la tua voce. Bene. Ora ascoltami un...

Tank: Aspetta, mamma! Vieni in giardino! Ti faccio vedere cosa ho imparato!

Benny: ... e andiamo in giardino.



Tank: Guarda, mamma!

Benny: Oddea... stai attento!

Esilarante! Tank che muove quel coso infuocato a destra e a manca e Benny che suda freddo per paura che si incendi il giardino o peggio, la casa!
Però alla fine dopo un fiume di racconti (e dopo aver spento il fuoco!) Benny ce l'ha fatta ad ottenere l'attenzione di Tank.



Tank: Ok ho finito. Cosa volevi dirmi, mamma?

Benny: Ecco. So che probabilmente questa notizia ti disturberà, ma è mio dovere farti presente che durante la tua assenza ho ricevuto una telefonata da Zoe. Pensava che non saresti partito senza di lei e mi è sembrato di sentire una voce alquanto scontrosa nel momento in cui le ho detto che eri partito per il tuo viaggio. Non vorrei aver causato qualche guaio inconsapevolmente.

Tank: Macchè, mà... anzi, hai fatto bene a dirglielo. Sono contento che sa che sono partito lo stesso! Non avevo certo bisogno di lei per farmi una vacanza. Guastafeste...

Benny: Mi rincuora non aver causato nulla di irreparabile. Anche perché sinceramente ho già un altro problema da risolvere.

Tank: Che problema?

Benny: Sai che la mattina adoro tenermi aggiornata con le ultime notizie. Tutte le mattine attendo che arrivi il giornale per poterlo leggere. Ecco. Il giornale non sta più arrivando da tre giorni.

Tank: Possibile? Forse il ragazzo che porta i giornali si è ammalato...

Benny: Avrebbero chiamato un sostituto se così fosse. Fatto sta che stiamo subendo un disagio. Tu dovresti anche trovarti un lavoro. Come fai senza giornale?

Tank: Posso usare il computer. Non è quello un problema.

Stranissima questa storia del giornale.
Infatti il mattino dopo, Tank si affaccia fuori.



Tank: Il giornale non arriva. Zero tracce del ragazzo...



Tank: Menomale che ho il computer per trovare lavoro...

Cosa sarà successo al ragazzo dei giornali? Cosa sarà successo ai giornali? Tank troverà il suo primo lavoro?
Lo scopriremo nel prossimo capitolo!

EPISODIO 10
GENERAZIONE 3

Eccoci qua. Dove eravamo arrivati? Ah si.
A quanto pare il nostro Tank se la sta passando bene all'università, luogo in cui per forza di cose, si è dovuto trasferire perché questo mondo è fatto così. Per andare all'università ci si trasferisce e poi una volta laureati si torna nel quartiere di origine. É sempre stato così.
C'è chi soffre di questa condizione perché magari è più pantofolaio e preferirebbe studiare a casa ed uscirne solo per dare gli esami, ma non Tank. Lui in questa condizione ci sguazza! Eh si... con la scusa di studiare, cambia momentaneamente posto in cui vivere... come quando si viaggia, ma questo non è proprio un viaggio, nè tantomeno il viaggio della sua vita.
In effetti... che tristezza sarebbe considerare l'università un viaggio! Ve lo immaginate?
"Sto partendo per un viaggio!"
"Che bello! Dove vai?"
"A sgobbare sui libri e dare esami!"
"Ah... wow... che divertimento... contento tu..."
No, no. Non è il viaggio ideale direi... è semplicemente un momentaneo cambiamento di posto. Un "allenamento" a quelli che saranno i suoi viaggi in futuro. Infatti per venire a Bellavista ha potuto almeno prendere l'aereo e vedere com'è. Così quando lo prenderà dopo la laurea (prima è un po' difficile!) per il suo primo vero viaggio di piacere e non di studio o lavoro, allora sarà già preparato su tutte le procedure da seguire prima di prendere un aereo.



Ed eccolo qui il nostro Tank. Tra un tiro a freccette, una lezione di breakdance e (anche, ogni tanto) un po' di studio, la vita di Tank procede bene.


Inoltre, a quanto pare, il signorino è sbocciato! Si, perché ricordate Asya? Quella che credeva di essere la ragazza di Tank e che gli ha fatto una scenata esagerata da tradimento (che non c'è stato perché Tank non sapeva nemmeno di essere il suo ragazzo)? Ecco. Nei giorni seguenti, ha sfoderato tutte le sue abilità teatrali (è una studentessa della facoltà di Arte Drammatica) per raccontare a tutti la storia strappalacrime tra lei e Tank "il filosofo breaker senza cuore".
Il suo intento era quello di convincere le altre ragazze a non avvicinarsi a lui per paura che spezzi il cuore anche a loro e invece... ha ottenuto l'effetto opposto!



In particolare Zoe, come dicevamo nel capitolo precedente, sembra essere particolarmente (e si spera sinceramente) interessata a lui...

Zoe: Sei troppo forte... non fai altro che parlare sempre di viaggi!

Tank: E pensa che non ne ho ancora mai fatto uno! Quando ne farò, parlerò solo di quello che ho visto e dei posti in cui sono andato!

Zoe: Mi hai fatta stancare solo al pensiero di tutte le camminate che ti farai! Ahahah

Tank: Perché sei proprio una pigrona! Ahahah

Zoe: Ma poi... da solo, non ti annoieresti troppo?

Tank: Naaa... con tutti quei posti da vedere...!

Zoe: Si, però... se non puoi condividere ciò che vedi con nessuno... immagino che ti verrà voglia di commentare ciò che vedi ogni tanto. Che fai, commenti da solo?

Tank: Ma no! A che serve commentare?

Zoe: Io quando vedo qualcosa che mi piace, mi giro sempre per dire a qualcuno "Hai visto che bello?" ed è bello sentirsi rispondere.

Tank: Mi stai dicendo tutto questo per dirmi che vuoi venire con me?

Zoe: Ah... ehm... cioè... no, cioè... si.

Tank: Si o no.

Zoe: Forse se viaggio con te mi potrebbe piacere...



Ed ecco l'inizio di una nuova storia d'amore per Tank.
Sarà amore? O finirà male anche stavolta?
Io la risposta la so ovviamente, ma non voglio spoilerare. Posso dirvi solo di stare tranquilli perché avverrà tutto quel che deve accadere, così come dovrà accadere.
Ecco. Più indizio di così si muore (tranne io che in quanto Dea sono immortale!)



Ah ecco! Qua addirittura si passa all'azione!
Non sono mai stata una Dea guardona. Non mi piace. Facciamo quindi godere a Tank la sua prima volta sotto le lenzuola con una ragazza e andiamo avanti!



Questo secondo amore per Tank lo sta aiutando molto, sia a dimenticare Tosha che a concentrarsi sullo studio. I voti di Tank sono molto migliorati infatti da quando lui e Zoe usano questo metodo per ripassare.

Zoe: Allora, solito metodo. Io ti lancio la palla dicendoti il nome di un filosofo e tu me la lanci dicendomi una frase detta da lui così ti aiuto per l'esame! Cominciamo con Platone!

Tank: Ah così? All'improvviso? Ehm... "Sii gentile, perché ogni persona che incontri sta già combattendo una dura battaglia"

Zoe: Aristotele!

Tank: Allora... "C'è solo un modo per evitare le critiche: non fare nulla, non dire nulla e non essere nulla"

Zoe: Socrate!

Tank: Salutame a Socrate!

Zoe: E daiiii!! Ahahah...

Tank: Ahahah... ok dai, sono serio! Ehm... "L'unica vera saggezza è sapere di non sapere nulla"

Zoe: Ok... Eraclito!

Tank: Ogni giorno, quello che scegli, quello che pensi e quello che fai è ciò che diventi!

E così via...
Devo ammetterlo. Questo metodo di studio per Tank è l'ideale! Si vede che Zoe sta studiando per diventare insegnante. Ha trovato il metodo di studio adatto a Tank che difficilmente vuole passare il tempo seduto con la testa sui libri.



No, vabbè... guardatelo com'è innamorato... ha proprio perso la testa!
Perfino i membri del Club Breakdance si sono stancati di sentirlo parlare di Zoe. Se non nomina Zoe almeno una volta per ogni lezione di breakdance, non è lui.
Speriamo che non si stanchino e che non lo mandino a quel paese... anzi... ora che ci penso, nel caso di Tank essere mandato "a quel paese" potrebbe essere interpretata come una cosa positiva! Ahah... umorismo divino...



E dopo le lezioni di breakdance, si balla anche al campus con Zoe che non è così brava però ci prova ad andargli dietro. Un po' è anche lui che sceglie i movimenti più semplici così che lei possa seguirlo senza difficoltà.

Tank: Dai che diventiamo due campioni di ballo!

Zoe: Esagerato...

Tank: No, davvero! Te lo immagini se diventassimo bravi bravi bravi? Potremmo magari iscriverci a delle gare, ballare in tutto il mondo, fare dei tour...

Zoe: E ti pareva che andavi a parare sempre con 'sti viaggi! Ma non si può fare sempre come stiamo facendo ora? Che balliamo quando ci pare per conto nostro?

Tank: Non è la stessa cosa... e poi prima o poi l'università finirà e da qui ce ne dovremo andare. Dove balliamo poi?

Zoe: Non so... a casa mia, a casa tua...

Tank: In casa?

Zoe: Perché no?

Tank: Perché no! É squallido!

Zoe ha preferito stare zitta anche se vedendo la sua espressione in quel momento chiunque direbbe che c'è qualcosa che non va. Non si direbbe davvero entusiasta quanto Tank dei progetti sul futuro.



Chi conosce bene Tank, sa che quando ci impiega ore per fare una doccia, sta riflettendo.
Evidentemente la conversazione con Zoe l'ha scosso un po'.

Tank: Ma come si fa a dire che ballare a casa col pigiama come i vecchi di 80 anni è più bello di scatenarsi in una discoteca o una balera... e poi andare in un'altra e poi in un'altra ancora? Ancora meglio visitare un paese e imparare le danze tipiche! Io vorrò impararle tutte eh... anche il flamenco!
Poi ogni volta che io parlo di viaggi lei si lamenta che parlo sempre di viaggi... ma che ho che non va? Che c'è di male a voler viaggiare? Ok. Ho deciso. Devo metterla alla prova in qualche modo. Davanti alla prenotazione di un viaggio non si potrà tirare indietro!

Cos'avrà in mente Tank? Prenoterà davvero un viaggio per due all'insaputa di Zoe?
Beh... tutto sommato non è una cattiva idea. Io che sono una Dea posso raggiungere più luoghi diversi solo con la forza della mente, ma immagino che per un Sim un viaggio regalato sia una cosa bella. Da accettare per forza. A meno che... non so.
E intanto l'acqua scorre... speriamo che non addebitino troppe spese sul conto di Benny!
Però ha ragione Tank, eh... forse nella creazione di Zoe ho un po' esagerato con l'amore per la pantofola e l'ho fatta un po' troppo musona. Però è bravissima ad aiutare le persone a studiare. Diventerà un'ottima insegnante.
A proposito...



Tank: Mamma... ciao sono io!
Sto bene
ho mangiato
sono coperto
ho venti coperte sul mio letto, mamma mi ascolti un attimo?
Grazie. Ecco... ieri ho dato il mio ultimo esame e ho preso 28!
Grazie, mamma
Eh si. Significa che tra poco mi laureo! Prepara il biglietto d'aereo per venire a Bellavista!!
Ok... documentati pure sull'affidabilità dell'aereo, ma ti garantisco che è un mezzo affidabile. Non mi dire che hai paura?...
Ma no! Ma non puoi morire sull'aereo... è un po' difficile portare un cadavere a Spassolandia. Ti ricordi che te l'avevo promesso?
Ahahahah... e dai, non posso nemmeno scherzare?
Ok dai mamma... devo andare. Compra il biglietto!
Ciao!



Intanto il piano di Tank passa all'azione.

Tank: Ehi... un uccellino mi ha detto che il giorno della tua laurea sarà il giorno dopo la mia!

Zoe: E dai però... volevo dirtelo io! Come l'hai saputo?

Tank: Ho le mie fonti alate... e siccome so quale sarà il giorno in cui tutti e due saremo liberi dagli studi, volevo farti una proposta.

Zoe: Una... ehm... proposta? E quale?

Tank: Reggiti forte, amore. Il giorno dopo la tua laurea, ovvero due giorni dopo la mia... io e te partiremo per L'Isola Twikkii!!

Zoe: Ah...



Tank: "Ah"?! Questo è tutto? Ci faremo un bel viaggetto insieme in un luogo esotico, libero da libri, scartoffie e solo relax e divertimento! Non sei contenta?

Zoe: Oh... si, è fantastico, ma... io volevo prima un po' assestarmi...

Tank: Siamo assestati da quando ci siamo iscritti all'università... ora basta! É ora di muoverci, spostarci, guardare cose che non sono lettere stampate! A meno che non siano stampate su cartelli stradali... dai! Che andiamo ad imparare la hula!!

Zoe: Eh, ma... non ho il costume...

Tank: Si compra!

Zoe: E se non si trova quello della mia taglia?

Tank: Si trova, si trova... non ti preoccupare! Ma che c'è? Non vuoi venire? Lo sai che il mio sogno è viaggiare... poi se lo faccio con te, è ancora meglio!

Zoe: Certo che lo so che il tuo sogno è viaggiare... non parli di altro!

Tank: Ti dà fastidio?

Zoe: No, è che... mi chiedevo perché hai già prenotato senza sapere se a me va bene o no?

Tank: Volevo farti una sorpresa!

Zoe: Non mi piacciono molto le sorprese...

Tank: Quindi non vieni?

Zoe: Non lo so... il caldo afoso, la sabbia che scotta, i bambini che buttano palloni in faccia... ci devo pensare...

Tank: Ah... ok.



Brutto, brutto segno.
Tank non chiude occhio tutta la notte al pensiero di questo dialogo avvenuto con la sua ragazza.
I giorni passano e tra i due i rapporti diventano sempre più freddi.
Di tanto in tanto Tank cerca di rianimare il tutto con i suoi sorrisi, la sua solarità e il buon umore che è capace di trasmettere, ma... boh... non so cosa pensare.

Però Tank non si perde d'animo. Si concentra sullo studio e sulla tesi di laurea, infatti alla fine il giorno della laurea arriva e con lui...



... arriva anche Benny che ha preso l'aereo per la prima volta in vita sua!
Poveretta... è ancora sconvolta!

Benny: Perdinci che viaggio! Beh... almeno i miei piedi sono a terra ora. Sulla terra sicura e ferma. Questo dev'essere il campus di Tancredi. Molto carino!

Si, però vogliamo vedere Tank in versione laureato, daiiii...!!



Ed eccolo qui in tutto il suo splendoreeee!!
Ovviamente la tesi di laurea è andata benissimo. I professori si sono tutti complimentati con lui!
Certo, non ha avuto il massimo dei voti con lode come è stato per Benny, ma ha avuto comunque un bel voto alto e a lui basta.



Tank: Mamma!

Benny: Tancredi! Piccolo mio...

Tank: Insomma... non più... sono più alto di te!

Benny: Per me sarai sempre il mio piccolo. Sono fiera di te!

Tank: Grazie mamma.

Benny: Adesso cosa farai? Quali sono i tuoi progetti?

Tank: Beh... ho prenotato un viaggetto all'Isola Twikkii per me e... ah si... non ti ho parlato di Zoe.

Benny: Zoe? Chi è?

Tank: La mia ragazza... vieni, te la presento.

Benny: Con piacere.



Tank: Amore... vieni, ti voglio presentare mia madre.

Zoe: Oh... che onore!

Tank: Mamma... lei è Zoe.

Benny: Molto lieta.

Zoe: Il piacere è tutto mio, signora.

Benny: Siete proprio una bella coppia. Mi ha detto Tancredi che state organizzando un viaggio insieme.

Zoe: Ehm... si... diciamo...

Benny: Orbene, buon divertimento.

Zoe: Grazie...

Benny: Chiedo perdono... percepisco un certo disagio. Ho per caso detto qualcosa che non...



Tank: Com'è andato il viaggio, mamma? Hai visto che alla fine l'aereo non era così terribile?

Benny: In effetti, no. Non era così terribile. Al tempo stesso continuo a confidare maggiormente nella stabilità di ciò che tocca terra.

Tank: Senza dubbio, oh mia genitrice. Ordunque cogliamo l'occasione, orsù, di appropinquarci sul morbido sofà ove le nostre terga troveranno ristoro...

Benny: Ma perché mi prendi sempre in giro?

Tank: Perché parli sempre come una dama del medioevo, mamma!

Benny: Ma non è vero, suvvia!



Ok. Ora che madre e figlio sono soli, possono parlare liberamente. Ovviamente l'argomento principale ora è Zoe.

Benny: Ti dirò: per quanto possa valere per te l'opinione di una dama del medioevo, ti ricordo che sono anche laureata in Psicologia. Dunque i miei studi e le mie pubblicazioni hanno riguardato esclusivamente questo campo, così come le mie ricerche. Sai che noi Psicologi, osserviamo molto il linguaggio non verbale che a volte è più comprensivo di quello verbale. Spesso il verbo dice una cosa e il corpo ne dice un'altra...

Tank: Cosa vorresti dire, mamma?

Benny: Ecco... i muscoli facciali di Zoe erano leggermente contratti quando le ho accennato al vostro viaggio. Così come il sorriso che mi ha fatto era decisamente forzato. Quando una persona sorride naturalmente, il viso è più rilassato, mentre i lineamenti di Zoe non erano affatto rilassati. Ne ho dedotto che forse devo aver inavvertitamente toccato un tasto dolente in quella ragazza. Come le hai proposto il viaggio?

Tank: Ho prenotato e gliel'ho detto.

Benny: Hai prima prenotato? Forse si sarà sentita mancata di rispetto per il non averle chiesto prima la sua opinione a riguardo.

Tank: Veramente l'ho fatto apposta, mà... perché io parlavo di viaggi e lei continuava a brontolare sul fatto che parlo sempre di viaggi...

Benny: É vero che parli sempre di viaggi. L'hai sempre fatto da quando eri alto quanto il tavolo della nostra cucina a casa. Però è anche vero che io ti sento parlare di viaggi da molti più anni rispetto a Zoe... eppure la cosa non mi stanca.

Tank: Perché sei mia madre... e a te va bene tutto...!

Benny: Non basta. Ci sono madri che pur essendolo biologicamente brontolano il doppio di Zoe quando i loro figli hanno passioni che non corrispondono esattamente alle loro. Io ci stavo cadendo in questa fase per un periodo, ricordi quando ti chiedevo ossessivamente di iscriverti alla scuola privata?

Tank: E chi se lo scorda? Eri diventata la mia stalker.

Benny: Me ne scuso. Ci stavo cascando con tutte le scarpe, ma per fortuna ho superato quella fase con un lavoro su me stessa ed ora mi fa piacere vederti parlare di una tua passione, anche se non corrisponde a quelle che sono le mie passioni. Ho perfino viaggiato in aereo, anche se l'idea non mi entusiasmava affatto. E sai cosa significa comportarsi così?

Tank: Cosa?

Benny: Voler bene a una persona. Chi ti vuole bene, queste cose le fa. Indipendentemente dai legami di sangue.

Tank: Hai ragione, mamma. Tra poco vado e le parlo. Il viaggio sarà dopo domani. Se non vado con lei, ci vado da solo.

Brava Benny! Il suo occhio da psicologa non sfugge mai!
Ma... ci avrà preso?
Con i miei poteri cosmici (senza "minuscolo spazio vitale" per fortuna!) possiamo vedere cosa si stanno dicendo Zoe ed Asya mentre Tank e Benny stavano parlando!



Asya: Ah... eccoti qua. Sei venuta per sbattermi in faccia la tua vittoria?

Zoe: Che vittoria?

Asya: Non fare finta di non capire! Hai vinto. Tank è tuo.

Zoe: Non è colpa mia se tu ti sei messa a fare l'isterica e l'hai fatto scappare!

Asya: Evidentemente non sono abbastanza brava con gli uomini... e pensare che sognavo tanto un bel viaggio con lui... e invece ci vai tu!

Zoe: Ti consolerebbe sapere che non ci vorrei andare?

Asya: Cooooosa?!?! Il pane a chi non ha i denti!!

Zoe: Ok. Non ti consola.

Asya: Certo che non mi consola sapere che tu hai la fortuna sfacciatissima di avere un viaggio assicurato alle Isole Twikkii e non lo vuoi fare, mentre io darei l'anima per farlo!! Ma perché non vuoi andarci?

Zoe: Perché viaggiare mi scoccia. I preparativi, le prenotazioni, i bagagli, aspettare i mezzi che arrivano in ritardo, prendere posto con tutto il peso delle valige, aspettare ore per arrivare alla meta, riprendere i bagagli... praticamente quando si viaggia è più il tempo per queste cose che il tempo effettivo in cui ci si gode il posto!

Asya: Gliel'hai detto a Tank?

Zoe: No, ma... sto cercando di farglielo capire in qualche modo...

Asya: Non la prenderà bene quando lo saprà...

Zoe: Mi sa di no...

Asya: ... e sarà allora che tornerò in gioco io!!

Zoe: Tu?! Tu te lo sei giocato definitivamente Tank con quella scenetta di gelosia squallida! Lui non sapeva nemmeno di stare insieme a te e tu scommetto che avevi anche fissato la data del matrimonio!

Asya: Ma è normale!!

Zoe: No, non è normale! Tu di uomini non sai proprio niente...

Asya: Nemmeno tu visto che gli hai fatto prenotare un viaggio, hai fatto passare i giorni e ancora non gli dici che non ci vuoi andare! Quando glielo vuoi dire? Quando arriverà l'aereo?

Zoe: Su questo hai ragione. Glielo devo dire. Altrimenti se accetto di fare questo viaggio, poi me ne chiederà un altro e un altro ancora e un altro ancora... rabbrividisco solo al pensiero!



É il momento della verità.

Zoe: Ehi... simpatica tua mamma...

Tank: Ehi... già. Le ho detto di noi e del viaggio... a proposito. Hai fatto le valige? Domani tocca a te laurearti e non avrai il tempo di farle tra tesi e festeggiamenti. Il giorno dopo si parte!

Zoe: Veramente no.

Tank: Come no?! Ma è tardi!

Zoe: Tank... questa cosa te la volevo dire da un po'... ecco... non mi entusiasma proprio l'idea di questo viaggio...

Tank: Forse ho sbagliato meta? Posso cambiare i biglietti con una meta che piace a te!

Zoe: No... è che non mi piace nessuna meta.

Tank: Nessuna meta? Possibile?



Zoe: Insomma, io non voglio viaggiare! Come te lo devo dire? La mia vita ideale è a casa mia in ciabatte e uscire solo per andare a lavorare e fare la spesa!

Tank: Cosa?! Ecco perché non ti ho mai vista nei pub che stanno qui vicino!!

Zoe: Per carità... lungi da me pub e locali!!

Tank: Ma allora perché mi hai fatto credere di amare i viaggi e i balli?

Zoe: Non l'ho mai detto! Tank... io sarò stata anche incapace di esprimere con chiarezza ciò che voglio, ma tu non sei molto capace di ascoltare. Ho cercato di dirtelo in tutti i modi cortesi... non hai capito i miei segnali?

Tank: Ma quali segnali? Non lo potevi dire direttamente? E adesso come faccio con i biglietti?

Zoe: Vai con tua madre!

Tank: É già tanto se ha preso l'aereo per vedermi laureato...

E niente... la discussione tra i due continua e a giudicare dai modi in cui gesticolano, non dev'essere affatto facile. Per nessuno dei due.
Come andrà a finire? La coppia scoppierà o si chiarirà? E se scoppierà rimarranno amici o taglieranno completamente i ponti? Lo scopriremo al prossimo capitolo.

EPISODIO 8
GENERAZIONE 3

Eccoci qui. Ci eravamo lasciati con Tancredi... ecco... sinceramente quel nome è diventato "troppo" anche per una dea come me. Non me ne voglia Benny, ma in effetti Tank è un bel diminutivo. Penso di fare un piacere anche a lui chiamandolo così. Allora è deciso. Tank.
Dunque dicevo, avevamo lasciato Tank alle prese con una rivelazione sconvolgente. Cosa vorrà dire a sua madre? Le parlerà di Tosha? Le dirà che ha deciso di andare all'università? Le dirà che vuole lavorare come fotomodello? Fremiamo per l'attesa, ma il momento è giunto!



Tank: Mamma...

Benny: Dimmi, Tancredi.

Tank: Ecco io... so che ti ho dato qualche delusione non facendo la scuola privata.

Benny: Non sono delusa, caro. Cercavo di darti il meglio come l'ho avuto io.

Tank: Ecco... quindi siccome non ho scelto "il meglio" ti ho delusa.

Benny: Ti ripeto: non mi hai delusa. Hai solo effettuato una scelta. Avevo dimenticato che sei cresciuto e che era ora di farti fare le tue scelte nella consapevolezza della tua maturità. Se la scuola pubblica è stata una tua scelta consapevole, dunque era quella giusta. Perché era la più adatta a te. Ho fatto l'errore di confondere le mie esigenze con le tue.

Tank: Non ti devi scusare di niente, mamma. Hai fatto fin troppo ed hai avuto tantissima pazienza con me. Papà è morto quando ero piccolo e hai dovuto farmi da madre e da padre da sola. Insomma... sei stata... come dire... ganza!

Benny: Ganza?!

Tank: Insomma... sei ok.

Benny: Ok. Bene. Deduco che sia un modo in gergo giovanile per rivolgere un complimento, per questo ti ringrazio. Dunque cosa volevi dirmi?

Tank: Ecco... ci ho pensato. L'idea di continuare a studiare... come dire... non è così terribile... insomma, si può fare...

Benny: Vuoi dire che hai deciso di andare all'università? Hai già parlato con il Rettore? Posso aiutarti a fare la domanda.

Tank: Ehi ehi! Mamma! Non cominciare a partire come un treno ad alta velocità! Volevo dire che, si, ho deciso di andare all'università, ma non a quella di Aridia.

Benny: Ah no? E dove?

Tank: Hai presente Tosha?

Benny: La ragazza con la quale sei uscito l'altra sera?

Tank: Si. Lei viene da lì e mi ha parlato di Bellavista come città. Dice che è piena di... come dire... di vita!

Benny: La vita c'è anche qui.

Tank: Ma che c'entra? A te basta un libro in mano e sei la più felice del mondo... a me non basta. Voglio altro.

Benny: Beh... per quanto trovi discutibili le motivazioni, in quanto all'università si va per studiare, non per divertirsi, la scelta è tua. A me basta che tu abbia deciso di continuare gli studi. Ti servirà per il tuo futuro.

Tank: Grazie mamma.

Benny: Certo che... quattro ore di aereo...

Tank: Non mi dire che hai paura dell'aereo, mamma?!

Benny: Confesso di non esserci mai andata, ecco. L'ignoto mette sempre un po' di timore.

Tank: Daiii! Che il giorno della mia laurea ci divertiamo e ti porto anche a Spassolandia! Mi sono informato! Ci sono anche le montagne russe!!

Benny: Le montagne... oh dea...

Si?

Tank: No, vabbè... che fifona!! Ahahahah...

Ooooh!! E la rivelazione è stata fatta! Tank andrà all'università di Bellavista! Si farà un bel po' di strada in aereo, visiterà una nuova città, conoscerà nuova gente e un nuovo ambiente!



E così è deciso. Certo che Tank ha omesso di rivelare a sua madre che la scelta sull'università di Bellavista è ricaduta per le numerose discoteche e locali notturni presenti nei dintorni (sempre secondo i racconti di Tosha) e perché le facoltà presenti a Bellavista sono meno impegnative rispetto all'università di Aridia che è più per gente che vuole diventare avvocato, dottore, ingegnere, professore, ecc... mentre a Bellavista sembra ci sia molto materiale anche per chi vuole fare lavori che abbiano più a che fare con l'avventura, l'esplorazione degli oceani, la natura, ecc... ovvio che le attenzioni di Tank sono andate subito lì.
Fatte le valige, si parte! E dopo le fatidiche quattro ore di volo...



Tank: Che figata!

Si... se magari si facesse vedere... ma cosa si è messo?



Tank: Ehi, Bellavista!! Sono arrivato!!

Ma guardatelo com'è felice! Il suo primo viaggio in aereo! E guardate che look! Certo... che con quella canottiera sembra una via di mezzo tra uno scaricatore di porto e un cantante neomelodico, ma spero che questa sia solo la mia opinione e non quella di tutti.
Appena scelta la sua stanza, la prima cosa a cui pensa Tank è quella di fare amicizia con qualcuno... quindi, vediamo un po' che effetto fa questo look ai mortali.



Tank: Ehi, ciao, pupa! Sono Tank. La mia stanza è quella con il divieto d'accesso, ma con la chiave giusta, ehi... puoi entrare!

Cherry: Ma vaff*****o pure tu!!



Tracy: Lascia perdere Cherry, soprattutto oggi. Si è appena lasciata con il suo ragazzo, quindi per lei ora gli uomini sono tutti str***i. Io sono Tracy.

Tank: Ehm... capisco... sarà stato anche il mio look che l'avrà sconvolta. Vengo direttamente dall'aereo.

Ah, ci sei arrivato al look da scaricatore di porto! Comunque volevo giusto ricordare una certa Tosha che è ad Aridia come Penelope in attesa del suo laureato... così... giusto per promemoria.

Tracy: Sei venuto in aereo? Da dove vieni?

Tank: Da Aridia.

Tracy: Mai sentita nominare.

Tank: Eh, lo so... sembra che la conosca solo la dea E che l'ha creata.

Ma che volete da me? Io l'ho creata... a farla conoscere ci dovete pensare voi! Per chi mi avete presa? Per l'Assessore del Turismo?? Avete mai visto Visnu che attira turisti in India? O Allah che sponsorizza le crociere in Medioriente? No. Quindi perché dovrei fare lo stesso io con Aridia?

Tank: Comunque forse è meglio che mi vada a cambiare. Forse vestito così le ho fatto una cattiva impressione, ma volevo stare comodo per il viaggio per godermelo fino in fondo!

Tracy: Beh, si... hai fatto bene! A dopo allora!



Ecco. Meglio.

Tank: Decisamente meglio. Ora. La doccia l'ho fatta, i vestiti li ho cambiati... cosa faccio adesso? Ho visto una pista di pattinaggio fuori... la provo subito!!



Tank: E vaiii!! Mi è venuta un po' di fame ora... ma... ora che ci penso, mamma non mi ha ancora ricaricato la carta, quindi non ho il becco di un quattrino... fantastico! Le avevo detto di ricaricarmela subito!

No, Benny non è diventata improvvisamente una madre irresponsabile. Menomale che in quanto dea sono onniscente, quindi posso spiegarvi com'è andata veramente.

Tank: Mamma, la carta di credito è vuota. Mi servono i soldi per il pranzo di oggi quando arrivo al campus e non ho nemmeno contanti... me la ricarichi tu?
Benny: Te la ricarico mentre sei in viaggio, oppure stasera. Nel frattempo ti do questi in contanti. Basteranno per un pranzo abbondante come piace a te.
Tank: Grazie, mà.

Ecco. Non le ha detto: "Mi dai anche qualche soldo in più nel caso in cui voglio comprarmi qualcos'altro?".
No.
Quindi lui è partito, si è comprato snack e bibite in aereo (che si sa... in aereo lievita tutto: sia il mezzo di trasporto che i prezzi degli snack!), si è andato a fare l'ora di pattinaggio pagando la quota di affitto della pista e... non gli è rimasto più niente per il pranzo. Zuccone sprovveduto... tsè... cominciamo bene la vita universitaria!

Tank: Vabbè... troverò il modo per arrangiare almeno il pranzo di oggi...



Tank: Mi dai 5 simoleon se ti canto una canzone? Sono bravo!!

Cherry: Te ne do 10 se non canti e te ne vai!

E giusto lei gli doveva capitare! Beh... per lo meno può pagare la quota di oggi per il pranzo. Poi ci penserà mammina alle altre!
Dopo pranzo, eccolo scegliersi la sua facoltà universitaria... vediamo cosa sceglierà.



Tank: Allora. Vediamo quali facoltà ci sono qui. Forse dovevo vedermi l'elenco delle facoltà già quando ero ad Aridia... vabbè... le guardo ora.

Che "organizzazione" proprio...

Tank: Matematica no... Fisica lungi da me... Biologia scordiamocela proprio... ma non avevano detto che erano tutte leggere? Ah ecco... Filosofia. Beh... alla fine i filosofi passano il loro tempo a... filosofeggiare e dire frasi sagge e questo posso farlo dovunque, anche in viaggio. Magari mi insegnano qualche frase saggia per conquistare qualche ragazza, poi posso scambiare le mie frasi sagge con le frasi sagge dei posti che visiterò! Ok dai. Scelgo filosofia.

Ecco. La scelta è fatta. Con un criterio un po' inusuale, ma almeno ha scelto la sua facoltà. Chissà se Benny sarà contenta di saperlo!
Scelta la facoltà... via di nuovo alla socializzazione!



Tank: Scusa. Sono Tank, un nuovo studente alla facoltà di Filosofia. Puoi dirmi dove posso consultare gli orari delle lezioni?

Scarlett: Ciao, mi chiamo Scarlett. Certo. C'è una bacheca all'entrata con gli orari di tutte le facoltà di questo campus, inoltre ci sono i nomi dei Club Universitari se non ne hai ancora scelto uno.

Tank: Club Universitari?

Scarlett: Si. Sono... come dire... dei ritrovi di studenti che organizzano feste, attività, eventi in base al tipo di Club. Nel Club "Party" si organizzano feste caotiche e si parla di musica, nel Club "Breakdance" si impara a danzare l'omonima danza e si ascolta musica rap, nel Club "Gossip" si organizzano riunioni dove si spettegola e si fa una specie di giornalino della Facoltà con tutti i pettegolezzi più piccanti... lo so perché faccio parte io di quel Club e le foto le faccio io!

Ok. Ora Tank sa che se vuole fare qualcosa di folle deve farlo in sua assenza. Ci riuscirà? Non so.

Scarlett: Poi c'è il Club dei "Nerd", ovvero gli appassionati di videogiochi e D&D con voti vertiginosi quanto i tacchi delle mie scarpe e infine il Club degli "Sportivi" dove si organizzano partite da fare o da vedere in televisione.

Tank: Caspita... non sapevo dell'esistenza dei Club! E se volessi entrare in uno di questi Club come dovrei fare?

Scarlett: In bacheca c'è il numero del capo. Lo chiami e fissi un colloquio.



Ovviamente gli orari delle lezioni sono passati in secondo piano. La prima cosa che ha cercato tra le bacheche è stata l'elenco dei Club. É stato indeciso fino all'ultimo tra il Club "Party" e il Club "Breakdance"... ma alla fine ha deciso.

Tank: Pronto? Parlo con il capo del Club "Breakdance"? Ecco... la break mi ha sempre affascinato e mi piacerebbe impararla. Vorrei far parte del vostro Club.

... e che Breakdance sia!
Ovviamente... sapete come sono fatti certi club universitari. I ragazzi non se lo sono fatto dire due volte.



Ragazzi del Club: Woooohoooooo!!! Siamo i ragazzi della "Breakdance"!! Spacchiamo tuttoooo!! E vaiiii!!! Yo!



Tank: Ciao! Sono io Tank.

Jad5: Ehi! Il nuovo candidato! Eccoti qui! Io sono Jad5... sono entrato da poco, quindi sarà facile conquistarmi. Fammi ridere e ti metto una buona parola...

Tank: Ah... devo solo farti ridere? Non vuoi vedere come ballo?

Jad5: Frena, bro... quello viene dopo!

Tank: Ah, bene! Allora senti questa. Un uomo arriva in Paradiso e inizia a fare amicizia con le altre anime. Ad un certo punto vede un signore tutto infreddolito gli chiede:
“Tu di che cosa sei morto?”
E quello: “Io sono morto congelato, e tu di che cosa sei morto?”
"Sono morto di gioia!”
“Come sei morto di gioia? Raccontami!”
“Sono tornato a casa dal lavoro convinto che mi moglie mi tradisse, allora ho cominciato a cercare l’amante, ho cercato sotto il letto, in bagno, in cucina, negli armadi e non ho trovato niente, allora sono morto di gioia!”
E l’altro: “Cretino, se aprivi il congelatore a quest’ora eravamo vivi tutti e due!

Jad5: Ahahahahah!!! Sei uno spasso! Davvero!! Per me sei dentro, bro... ma ora devi conquistare anche i pesci più grossi. Io sono solo un gamberetto! Buona fortuna, bro!

Tank: Grande! Ok!



O.C.: Ehi ciao... sei tu, Tank? Ti ho visto parlare con Jad5.

Tank: Si, sono io. Sembro essere simpatico a Jad5... almeno così mi ha detto.

O.C.: Non mi dire che si è fatto raccontare la solita barzelletta?

Tank: A dire il vero, si.

O.C.: Ahahahah... che cretino! Vabbè... è comunque un tipo divertente. Gli piace scherzare. Tu piuttosto. Che mi dici? Parlami di te.

Tank: Sono iscritto alla facoltà di Filosofia.

O.C.: Ottimo! La Breakdance non è solo una danza, ma è anche una filosofia. Quindi direi che sei partito bene! E cosa ci vuoi fare con la laurea in Filosofia?

Tank: Non lo so ancora... sicuramente filosofeggerò durante i miei viaggi perché ho intenzione di farne tanti. Non per forza in alberghi. Mi va bene anche dormire per strada pur di viaggiare.

O.C.: Sei un tipo tosto. Filosofo e gattaccio di strada. Mi piace. Penso che la break possa fare per te. Anche per me sei dentro. Ora però devi conquistare il boss che è anche mio fratello... in bocca al lupo!



J.C.: Ehi, mucca Lola! Piantala o ti pianto io un pugno e ti trasformo in un hamburger di scottona!

Bene...

Tank: Ehm... ciao.

J.C.: Ma fa sempre così quel cretino vestito da mucca?

Tank: Si. Mi hanno detto che è la mascotte della squadra di calcio del Bellavista. Un tipo litigioso.

J.C.: L'avevo capito dall'insulto che mi ha rivolto appena mi ha visto sulla toga che indosso e da lì ho capito che oltre che cretino è pure ignorante. Vabbè... lasciamo perdere. E così tu sei Tank.

Tank: Si.

J.C.: É il tuo vero nome?

Tank: A dire il vero mi chiamo Tancredi Ying, ma a me non piace molto, quindi gli amici mi chiamano Tank.

J.C.: Beh, Tancredi Ying... il tuo nome è sempre meglio del mio. Mi faccio chiamare J.C. perché in realtà mi chiamo Joachim Cademann.

Tank: É carino Joachim...

J.C.: In molti scoppiano a ridere sentendo un nome tanto elaborato abbinato a un breaker. Come se la Breakdance fosse una danza per ignoranti, invece c'è molta cultura nella Break.

Tank: Quindi? Come sono andato? Sono dentro?

J.C.: Ehi ehi... sei partito in quarta! Frena! Devo prima consultarmi con gli altri.

Ci ha messo solo cinque minuti, tranquilli.



O.C.: Ehi, Tank! Mio fratello mi ha dato il compito di dirti che sei dentro! Complimenti! Ci vediamo a lezione di Break allora, matricola!!

Tank: Grande! Sono contentissimo!!

Ed il primo bel risultato l'abbiamo ottenuto! Grande Tank!! Ora è tempo di relax...



Tank: Meglio riposare... la break è tosta.

Si, ma non è il caso di cominciare il riposo tre giorni prima della prima lezione!

Tank: Che palle però...

Ecco... lo sapevo che si annoiava! Magari va a studiare visto che non l'ha fatto per niente fin ora!



Tank: Wohooo! Ora va meglio!!

É ancora un bambino. Un bambinone un po' troppo cresciuto!
E ovviamente dopo qualche saltello sul divano gli è venuta fame. Stavolta la carta di credito è ricaricata e si è potuto pagare il pranzo senza chiedere elemosina in cambio di canzoni di dubbia qualità.



Tank: Ciao. Io sono Tank.

Zoe: Io Zoe. Ti ho visto parlare con quelli della Breakdance.

Tank: Infatti mi hanno preso! Non vedo l'ora di cominciare e di esibirmi alle feste! A proposito... mica bisogna per forza far parte del Club "Party" per poter fare delle feste al campus?

Zoe: Naa... tranquillo! Le feste si fanno più o meno in tutti i club, anche se ognuno ha una propria concezione di "festa". Per dire... quelle del club "Gossip" per me non sono feste. Musica di sottofondo e chiacchiere, chiacchiere, chiacchiere.

Tank: Immagino... e feste comunitarie ci sono? Insomma... con tutti i club insieme e anche chi non è di nessun club?

Zoe: Certo, ci sono anche quelle! Ma se ti piacciono tanto le feste, perché non ti sei iscritto al Club "Party"?

Tank: Perché penso che non serva partecipare ad una festa se non sai essere al centro dell'attenzione. Quindi ho deciso di imparare la breakdance così appena c'è una festa almeno so cosa fare e lo faccio bene, al contrario di certi che si muovono come degli orangotango e credono di saper ballare.

Zoe: Ha senso. Si vede che sei della Facoltà di Filosofia!

Alla fine del pranzo, squilla il telefono del Campus.

Studente: Tank... è per te!



Tank: Pronto... Tosha! Ciao! Come stai? Volevo chiamarti prima, ma ero un po' troppo occupato in... come dire... cose universitarie. Sai com'è. Tu ti sei iscritta ad Aridia?... Ah, hai scelto Medicina. Tosta. Brava. Io ho scelto Filosofia... Ma che è successo?... Non so. Ti sento fredda. É successo qualcosa da te?... Ah. Devi parlarmi? E di cosa?

Eh... quando si pronunciano le parole "Ti devo parlare" è sempre brutto.
Di cosa vorrà parlare Tosha con Tank? Si trasferirà ancora? Tornerà a Bellavista e potrà studiare nella stessa facoltà di Tank? Gli chiederà la follia di trasferirsi da lei? Cosa? Cosa? Cosaaa?!!?
Beh... io lo so già. Voi dovrete scoprirlo nel prossimo capitolo!

EPISODIO 7
GENERAZIONE 2

Eccoci qua!
Eravamo arrivati al piccolo Tancredi che non ha affatto voglia di andare alla scuola privata come Benny voleva. Per fortuna Benny sembra si sia messa l'anima in pace. Ha capito che i figli devono essere guidati verso ciò che rispecchia la loro personalità. Come diceva la Strega mia devota, se non si fa nulla di male, va bene tutto.
Infatti Tancredi ha scelto di frequentare la scuola pubblica per non lasciare i suoi amici. Anche alle scuole superiori.
Eh si. Tancredi è diventato proprio un bel ragazzo! Volete vederlo?

Eccolo!



Ehm... ecco... in questo momento non è proprio un grande esempio di maturità. Diciamo che è molto diverso da Benny e Giulio.

Benny: Tancredi!! Per l'amor del cielo! Siamo in una civile abitazione, non in una piscina!

Tancredi: Uffa mà...

Benny: Mamma. Non "mà".

Tancredi: Vabbè è uguale.

Benny: Non è affatto uguale, signorino. Piuttosto vieni qui. Devo parlarti.

Ogni volta che Benny pronuncia questa frase, per Tancredi significa solo una cosa: predicone.



Benny: Stai per terminare le superiori. Ti ho concesso di passare questi anni alla scuola pubblica. Spero siano stati ugualmente consoni alle tue esigenze intellettuali.

Tancredi: Oh, spettabile illustre genitrice! É con gaudio e tripudio che soavemente annuncio che la mia istruzione alla scuola della plebe immonda è stata consona alle mie aspettative.

Benny: Non mi prendere in giro! Mi innervosisco quando fai così.

Tancredi: E dai mà... stavo scherzando!

Benny: Io non scherzo affatto. Sono seriamente preoccupata per la tua istruzione. La scuola pubblica non è certo come quella privata. Almeno l'università vuoi sceglierla come si deve?

Tancredi: L'università?!

Benny: Certo. Ovvio. Non mi dire che non ci avevi nemmeno pensato?

Tancredi: Beh... non è nelle mie priorità in questo momento.

Benny: E di grazia, quali sarebbero le tue priorità in questo momento?

Tancredi: Ecco... espletare le mie regolamentari funzioni in campo sociologico e antropologico al fine di giovare alla salute psichica.

Benny: Tancredi...

Tancredi: Insomma sono adolescente! Mi voglio divertire! Si è adolescenti una volta sola! Poi l'ultimo anno è appena cominciato...

Benny: Ma se non scegli adesso l'università, le iscrizioni chiuderanno e...

Tancredi: Vabbè è arrivato il pullmino della scuola, ciao mà.



Benny: Ma... si è pure dimenticato di fare i compiti!!



Conflitti in corso direi...
Certo che Tancredi è sempre stato un discolo da bambino. Adesso che è adolescente è tutto il contrario di quello che era Benny. Me la ricordo: studentessa esemplare. Avrà preso qualcosa dai geni dei nonni? In effetti Luisa era un peperino da adolescente. Ecco. Abbiamo trovato la colpevole: nonna Luisa!
Lei però con gli anni si è calmata. Speriamo che si calmi pure Tancredi, anche se le mie speranze sono molto poche perché guardate un po' qua. Secondo voi appena tornato a scuola Tancredi si è reso conto di aver lasciato i compiti di ieri NON eseguiti a casa e si è messo a recuperare?



Tancredi: Ehi bro! Stasera a ballare? Le ragazze che fanno?

Benny: Devi fare i compitiiiii!!!

Tancredi: Come non detto, mia madre rompe... ci vediamo domani a scuola. Che palle...

Si, caro mio. Benny rompe abbastanza. La vecchiaia l'ha trasformata in una specie di Signora Rottermeier, ma pure tu...



Benny: MISERICORDIA! COSI' ROMPERAI IL FRIGORIFERO! NON SEI PIU' UN BAMBINO!!



Tancredi: UFFA MA'! NON POSSO NEMMENO MUOVERE UN DITO!!

Benny: OGNI DITO CHE MUOVI É UN DANNO ALLA CASA! DEVI PENSARE AL TUO FUTURO!!

Tancredi: É DA QUANDO SONO PICCOLO CHE MI DICI DI PENSARE AL FUTURO SENZA FARMI GODERE IL PRESENTE! NON VEDO L'ORA DI ANDARE VIA DI QUA E FUGGIRE LONTANO!!

Benny: Va bene, calmiamoci. Innervosirsi e bisticciare non porterà a nulla. Tancredi. Io sono solo preoccupata per te. Lo sai com'era questa casa quando tua nonna Luisa l'ha comprata? Un tugurio. C'era una stanza sola escluso il bagno ed era quella dove ora c'è quel divano comodo, ma prima ce n'era un altro scomodissimo. Me lo ricordo ancora. Non ci si poteva neanche saltare. Io invece voglio che tu possa studiare ed avere un lavoro tanto prestigioso da poterti permettere anche una villa lussuosa. Oltretutto studiare arricchisce la tua cultura.

Tancredi: Ma a me non importa nulla di stare chiuso in casa. Anche se è una villa. Io voglio viaggiare, voglio respirare, voglio vedere come si vive in montagna, nelle isole tropicali, in Oriente... voglio esplorare!

Benny: Beh... puoi farlo anche all'università. Cambi comunque posto. Non trovi?

Tancredi senza parole. Spettacolo più unico che raro. Forse la mamma ha colto il segno.

Benny: Suvvia. Prova a telefonare all'Università di Aridia per sapere se almeno con i tuoi voti scolastici hai ottenuto una borsa di studio. Pagherai di meno l'iscrizione e per il resto ci penserò io.

Non si sa ora per quale motivo Tancredi sta andando verso il telefono per chiedere delle borse di studio. Si sarà convinto che l'università gli farà bene? Vuole solo liberarsi della madre assillante? Non si sa. Fatto sta che...



Tancredi: Ok... cerco di parlare come mamma. Ehm... pronto? Buonasera. Sono Tancredi Ying e frequento la scuola superiore pubblica di Aridia. Gradirei conoscere il mio punteggio per ottenere una borsa di studio all'università... si... si... capisco. Bene. La ringrazio. Buonasera.



Benny: Allora?

Tancredi: Ecco... hanno detto che ho vinto una borsa di studio di 1000 simoleon.

Benny: Oh! Magnifico! Me ne compiaccio! Lo vedi che hai tutte le carte in regola? Ora sta a te scegliere.



Certo, l'università non era proprio nei pensieri di Tancredi che preferisce divertirsi e far festa. Non gli piace molto studiare, infatti l'idea di continuare a studiare non gli piace tantissimo. Però vuole fare questo sforzo per la mamma. Non ha frequentato la scuola privata che Benny avrebbe voluto per lui preferendo la scuola pubblica... vuole almeno tentare di farla contenta con l'università. Ci prova. Poi può darsi che gli piacerà anche. Infatti si è subito messo al lavoro per cercare un'Università in qualche posto molto lontano da Aridia in modo da poter comunque viaggiare, esplorare posti nuovi. Ce ne sono tante di università fuori Aridia e lui è davvero indeciso.

Tancredi: Mi si sta fondendo il cervello. Ora basta. Mà... io esco!

Benny: Torna presto!



Tancredi: In acqua rifletto meglio... WOHOOOO!!

E dopo una bella nuotata e una bella doccia, eccolo avviarsi verso uno dei tanti locali ricreativi di Aridia dove Tancredi si reca spesso per incontrare i suoi amici.



Tancredi: Oh... ciao. E tu chi sei?

Tosha: Sono Tosha. Un'amica di Morena. Sono nuova di qui, quindi devo conoscere ancora tutti!

Tancredi: Piacere, io sono Tancredi... ma puoi chiamarmi Tank!

Come potete ben immaginare, il suo nome non gli è mai piaciuto. Dagli amici quindi si fa chiamare Tank.

Tancredi: Da dove vieni? Come ti trovi qui ad Aridia?

Tosha: Vengo da Bellavista. Infatti qui c'è molta... calma!

Tancredi: E ci credo! Vivevi praticamente in una metropoli! Ahahah...



Tancredi: MORENAAAAA!!!

Morena: Aaaaah!!

Tancredi: Non mi avevi detto di avere amiche interessanti! Grazie per avermela fatta conoscere!

Morena: Prego, ma LASCIAMIII!!



Tra una chiacchierata con la nuova amica e una freccetta al bersaglio, Tancredi cerca di svagarsi un attimo, di non pensare alla sua scelta universitaria. Ha bisogno di liberare un po' la mente.

Solo che lui la mente la libera un po' troppo a volte. Anche una volta tornato a casa, il mattino dopo, Tancredi è ancora a questo punto...



Benny: Tancredi... ancora con l'altalena?

Tancredi: Beh... c'è: la uso.

Benny: Che significa? Se non avessi mai buttato i pannolini, useresti anche quelli perché ci sono?

Tancredi: Ma quelli non mi vanno!

Benny: Lasciamo perdere. Hai scelto l'università alla quale vorresti iscriverti?

Tancredi: Non ancora. Ci sto pensando.

E quando scende dall'altalena, ecco che arriva il fatidico:

Tancredi: Ciao, mà! Io esco!



Benny: Ma...! Oh... che disdetta. L'ultimo anno di liceo sta per terminare e non ha ancora scelto. Il tempo stringe!

E secondo voi dove è andato Tancredi? Anzi. Da chi è andato?



Eh si. A quanto pare Tosha gli ha dato un'impressione positiva tanto che le ha chiesto un appuntamento. I due sono andati a mangiare un panino insieme (beh... da adolescente, Tancredi non può certo permettersi di portarla al ristorante! E a Tosha va bene anche così!) e hanno approfittato per chiacchierare durante la luuuunga fila che conduce al bancone dei panini.

Tosha: Capisco la tua situazione, Tank. Anche i miei genitori rompono abbastanza, infatti mi sono già iscritta all'università di Aridia. Andrò là quando finirò il liceo.

Tancredi: Io invece non ho ancora deciso. La verità è che io non ci voglio andare all'università. Lo sto facendo solo per fare piacere a mia madre che rompe l'anima.

Tosha: Immagino... dai... magari se scegli un bel posto, può essere che ti piace! Prima di venire qui ho visitato anche l'università di Bellavista, quando si è laureato mio fratello più grande e devo dire che è niente male!

Tancredi: E qual è la differenza con quella di Aridia? Hai visitato anche quella?

Tosha: Si. L'ho visitata prima di iscrivermi perché i miei genitori che sono l'ansia fatta a persona, hanno voluto sapere in che letto dovrò dormire, se è comodo, se il materasso è ergonomico, se c'è il servizio di pulizie, se c'è ordine... perché a Bellavista è tutto pulito, c'è la cameriera che ti fa il letto, pulisce i bagni... mentre ad Aridia non c'è. Fanno tutto gli studenti. Però io ci vado lo stesso. Non voglio farmi 4 ore di aereo per andare fino a Bellavista di nuovo!

Tancredi: Io invece me ne farei anche 5 al giorno per visitare tutti i posti del mondo!

E dopo il panino, lui l'ha riaccompagnata a casa...

Tosha: Menomale che mi sono portata una giacchetta più pesante. Cominciava a fare freddo.

Tancredi: Io non ho freddo.



Il primo bacio di Tancrediiiii!!!
EEEEEEEEEEEEE!!! (quest'ultima non è una bestemmia... io posso nominare me stessa invano!)

Il mattino dopo, Tancredi si ritrova così:



Tancredi: Accidenti... chissà per quanto tempo Tosha mi ha guardato con questi brufolacci ieri sera! E nemmeno sapevo di averli!

E dopo aver fatto... ehm... un "bagno" nella crema per brufoli (il solito esagerato...), la mamma cerca di riavvicinarlo. La discussione che i due hanno avuto tempo prima l'ha particolarmente scossa. Benny sta semplicemente cercando di recuperare un rapporto che si era un po' incrinato, quindi lo chiama a raccolta per invitarlo a giocare con lei a scacchi. Come faceva con il suo Giulio. É un'azione che glielo ricorda molto.



Tancredi: Io non sono tanto bravo però...

Benny: Tuo padre era bravissimo.

Tancredi: Ma come vi siete conosciuti? A scuola?

Benny: All'università. Era il mio professore.

Tancredi: Aaah!! Te la sei fatta col professore? Caspita, mamma!!

Benny: A dire il vero, quando la nostra storia d'amore è cominciata, non era più il mio professore. Ero già laureata e stavamo collaborando insieme per la stesura di quel libro che teniamo in mostra sulla libreria.

Tancredi: Ah, quello rosso circondato di lucine al led?

Benny: Esatto. Io non le volevo le lucine, ma tuo padre ci teneva tanto, quindi le ho tenute. Così potranno ricordarmi lui. Così come mi ricordo di lui giocando a scacchi. Giocavamo sempre.

Tancredi: Me lo ricordo. Aveva detto che mi avrebbe insegnato a giocare a scacchi. Mi manca...

Benny: Anche a me. Tantissimo. Dai. Tocca a te.

Tancredi: Ma io... ehm... guarda mamma! Una macchia sul muro!

Benny: Dove?



Come al solito, quando la mamma lo incastra al gioco degli scacchi, lui cerca di imbrogliare mischiando le pedine! Benny ovviamente se ne accorge tutte le volte, ma finge di non accorgersene.

Tancredi: No, mi ero sbagliato. Non era una macchia. Era un moscerino che ora è andato via.

Benny: Oh. Capisco.

Tancredi: Mamma. Ti devo dire una cosa.

Benny: Si?

Cosa starà per dire il giovane Tank a sua madre? Le racconterà del primo bacio con Tosha o le dirà che ha finalmente scelto l'università?

Lo scopriremo nel prossimo capitolo!