Dovevo andare via da quella casa. Le cose non si mettevano bene, se qualcuno mi avesse vista in quella camera da letto, come la moglie di Giulio mi avrebbe odiata, e la mia reputazione sarebbe andata in pezzi. Si sa come vanno a finire queste cose, passi sempre per la troietta di turno. Ed io non sono una qualunque, lo sapete.

Presi il telefono, chiamai un taxi e dopo aver messo di nuovo i vestiti addosso mi diressi in casa. Giulio non avrebbe fatto domande, nè tantomeno mi avrebbe richiamata. Non mi importava mica, lo sapevo benissimo che lui faceva esattamente quello che faccio io dopo ogni conquista.




Ero parecchio affamata, erano le 10 del mattino. Preparai uno stufato, tra poco sarei andata a lavoro. I soldi scarseggiavano, dopo il restauro della mia casa non mi era rimasto molto.



Passavano i giorni, troppi.Dovevo ottenere una promozione, perchè il mio capo non voleva concedermela??
Avrei lavorato sodo, per ottenerla.



Ma niente, non ci riuscivo...Forse per via del mio tratto Evasiva, forse perchè non mi mettevo abbastanza d'impegno. Guadagnavo troppo poco per i miei standard.
Avevo un po' di tempo libero...così decisi di chiamare Nicolò, per quelle "consulte" su come fare il padre...Almeno avrei passato la serata in ottima compagnia. Da quella notte con Giulio erano passati mesi, probabilmente il bambino era già spuntato fuori, ma tentai lo stesso.

*al telefono* Nicolò: Si Eva ciao, è un problema se passi tu da me? Ho appena festeggiato il mio 60° compleanno! Magari prendi anche una fetta di torta già che ci sei.
Eva: Preferirei di no, ma se insisti....*ritornare in quella casa forse avrebbe portato dei guai, ma chi se ne importava, non avevo mai avuto a che fare con degli uomoni più anziani di me, magari questa sarebbe stata l'occasione per aprire la mente.*



Mi preparai, tolsi quell'odioso camice e mi incamminai in casa Valentini, di nuovo...Sperando di non incontrare Giulio, o Arianna.

Per mia fotuna (o sfortuna) c'era solo Giulio in casa...Ne approfittai, senza che lui mi dicesse qualcosa salii al piano di sopra e lo fecimo di nuovo, Prima che tornassero tutti. Ah, sì, il bambino era già nato, poveri genitori.




Sentì il rumore delle chiavi. Tutti erano tornati dalla festa in giardino, io stavo per essere scoperta?!



Vidi Nicolò in lontananza, corsi subito da lui e gli dissi che avevo un forte mal di testa e che non riuscivo a guidare a casa sola...Così lui si offrì di accompagnarmi. L'avevo scampata, e a casa mia sarebbe stato tutto molto più semplice.


Nicolò: Ti senti meglio adesso Eva?
Eva: Si grazie, molto meglio, dopo il tè che mi hai preparato. Sei molto gentile. Non ti ho nemmeno fatto gli auguri per il tuo compleanno! Ah, e per il tuo....marmocchio.
Nicolò: Ah ma figurati, sono sciocchezze! E il bambino è come se non fosse mio. Tra mia moglie ed io ci sono sempre tensioni. Lei non era innamorata di me, purtroppo ho fatto uno sbaglio e ne pago le conseguenze.
Eva: Sai, io penso che le cose se accadono, succedono per un motivo ben preciso...Vedi, anche adesso che tu sei a casa mia, vedi, c'è un motivo ben preciso se tu sei qui...Il destino ti ha mandato da me.
Nicolò:P...P....Probabile...Del mio destino non so che farmene, visto che ho i giorni contati. Non voglio sprecare neanche un attimo. Neanche con te. Quindi...
Eva: Vedo che ci intendiamo subito...sai, ti parlavo proprio di quei libri sull'essere padre...sono sotto al mio letto...se magari mi aiuti a spostare un po' le lenzuola magari li troviamo...Sali...Dopo di me...Ah, se tolgo i vestiti prima di salire, non farci caso. E' normale routine
Nicolò: Cavoli...Beh se morirò a breve almeno avrò quest'ultima immagine di felicità.



Non era un bel vedersi, questo poco ma sicuro, in più la performance è stata del tutto deludente. Ma io avevo bisogno di uomini, ero a metà del mio obiettivo e prima di diventare vecchia dovevo assolutamente averli tutti ai miei piedi.
Uno per uno.
Nicolò compreso.







Mi addormentai e sperai che Nicolò andasse via morto dall'imbarazzo. Avevo avuto il mio amante quella sera, ma adesso era giunto il momento di andare oltre e cercarne altri. Il numero 9, sarebbe stato di sicuro tutt'altro che anziano.

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