Nonostante la decisione di posticipare l'uscita di questo atteso Game Pack, in cui si sperava vedere risolti i moltissimi bug della versione lasciata in anteprima al Game Changer, quest'ultimo presenta ancora dei difetti che colpiscono le attività principali del matrimonio, rendendolo ingiocabile.



Tuttavia il team dell'EA, dopo ben una settimana di attesa, ha pubblicato nella sua rubrica Laundry Day un articolo in cui promettono di risolvere suddetti bug, ve li riporto qui sotto tradotti:

Tuttavia il team che ha provato il DLC in anteprima ne sconsiglia vivamente l'acquisto finché queste problematiche non saranno risolte.

Trailer ufficiale

Capitolo 11 - Sueli

" L’imbarazzo è il suono delle difese che crollano. Anonimo
"











Erano settimane che ci pensavo.
Avevo aspettato fin troppo, era arrivato il momento di capire qualcosa in più sulla mia amnesia.
Non sapevo esattamente cosa stessi cercando e qual 'era il mio fine, ma sentivo che andare a parlare con il neuropsichiatra dell'ospedale, il Dottor Gantry, colui che mi aveva seguita quando ero ricoverata, fosse la cosa più giusta da fare.










Purtroppo quell'incontro servì a ben poco.
Avevo un mare di domande. Quali potevano essere state le cause che mi avevano portare a perdere la memoria? Il dottor Gantry disse che le motivazioni potevano essere tantissime. Un evento traumatico, epilessia, malattia mentale, intossicazione ecc... In linea generale erano state escluse malattie gravi come tumori o ictus, dopo un risonanza magnetica che mi fu fatta quando ero ancora in stato di incoscienza.
Insomma nulla di fatto, uscii da quello studio con le stesse domande di prima.

Due giorni dopo, Università di San Myshuno

La decisione di iscrivermi di nuovo all'università era stata graduale, ma in fin dei conti avevo sempre saputo che un giorno sarei tornata a studiare.
Non ricordavo nulla degli studi precedenti, avevo sempre stare sui libri, e non era mia intenzione fare la commessa per sempre.
Come pensavo di pagarmi l'altissima retta dell'università di San Myshuno? Con l'intero stipendio del lavoro alla galleria.
Durante l'adolescenza avevo le idee chiare, volevo una famiglia, ma ero anche una tipa abbastanza ambiziosa.
Dopo quello che mi era capitato i miei pensieri erano però cambiati, non mi interessava più fare carriera.
L'amnesia aveva sicuramente modificato qualcosa in me, quello che più di tutto mi interessava era essere consapevole delle mie capacità, finalmente elice di quello che facevo, e scoprire me stessa.
Insomma, non volevo una laurea per avere uno stipendio da paura, volevo solo essere soddisfatta di me stessa.
Lavorare e studiare non era semplice, ma fattibile.
In qualche modo avevo trovato la mia strada?
Lo speravo davvero, cominciavo a essere più serena anche per il solo fatto di aver finalmente intrapreso un percorso.
Non era di certo la fatica a preoccuparmi.








Quell'aula ormai mi risultava familiare.
L'odore di legno e di vecchi libri mi rilassava.
Forse si apriva qualche cassetto della memoria?
Chissà...
Il prof non sapeva della mia scelta, sicuramente per lui sarebbe stata una sorpresa.
Se ero preoccupata della sua reazione?
No.
Non particolarmente.

Occhiali in mano.
Occhiali sugli occhi.
Cambiava di continuo, ormai era un vezzo a cui mi ero abituata.
Faceva parte del rituale della lezione in qualche modo.









Avevo scelto di seguire Arte indirizzo Interior Design.
Insomma era un ramo della laurea già presa un anno prima, ma un indirizzo differente.
Avere una competenza di base a livello artistico e studiare design di interni permetteva di avere qualcosa in più.
Forse era una sognatrice, ma immaginavo un giorno di progettare una linea di oggettistica su fonti rinnovabili.
Nessun grande progetto, mi bastava pensare di riuscire a fare qualcosa tutto da sola.
In adolescenza avevo sempre uno sguardo su tutto quello che era ecosostenibile, mi chiesi se negli anni che non ricordavo avessi seguito quella scia.









Storia dell'arte contemporanea non era esattamente un esame da sostenere nell'indirizzo di laurea che avevo scelto, ma siccome era una materia che avevo già dato per la laurea e era nelle opzioni, avevo la possibilità di integrarlo per completare dei crediti.
Non erano molte le materie che potevo recuperare dai precedenti studi, per questo decisi di approfittarne.

Aprii un quaderno tenendo in mano una penna, era mia intenzione prendere appunti, ma di fatto fui rapita dalla lezione del prof.
Era un dato di fatto, amava il suo lavoro.
Anche un argomento lungo e prolisso come l'espressionismo, riusciva a fartelo amare senza accorgertene.
In aula erano tutti i rapiti dalle sue parole, io non ero da meno.
I nostri sguardi si incontrano più volte, così come successe con il resto degli studenti presenti in aula.
Era imperturbabile, deciso nella sua lezione.







A fine lezione raccolsi le mie cose e cominciai a scendere le scale, il prof mi venne immediatamente incontro.








Lawrence: " Sai che non ti è permesso seguire le mie lezioni? Sono solo per studenti dell'ateneo, e a numero chiuso "

Sueli: " Mi vuole denunciare? "

Lawrence: " Ci penserò "









Scherzammo entrambi sullo scambio di battute, sorrisi forse per la prima volta con lui.
Senza rendermene conto.
Poco dopo lui tornò a guardarmi con un espressione più seria, pur sempre con tutti i tratti del volto rilassati.
Si mise di nuovo gli occhiali.







Lawrence: " Che ci fai qui ?"

Sueli: " Mi sono iscritta all'università "

Lawrence: " No dai, seriamente "

Sueli: " Serissima "






Gli spiegai un pò la facoltà che avevo scelto e perchè.



Sueli: " Eccomi qui, spero non le dispiaccia avermi di nuovo tra i piedi. Sarà per poco "

Lawrence: " In realtà è stupendo averti di nuovo in quest'aula. Avere i tuoi occhi addosso mentre faccio quello che amo mi fa sentire completo "








E poi arrivò quella frase.
Improvvisamente, come se niente fosse.
Non so neanche come feci a non arrossire.


Ti aspetti che indori la pillola.
Ti aspetti che lo dica in maniera più velata.
Ti aspetti che menta anche un po'.
E invece no, lui te lo dice sinceramente e guardandoti negli occhi.


Lo disse tutto in una volta, senza fermarsi.
Aveva una sicurezza nel parlare che non avevo mai visto.
Eppure non era mai arrogante, anzi, sempre gentile e disponibile.

Immediatamente dopo fece un profondo respiro, ma non era imbarazzo.
Non so, ebbi l'impressione che gli fosse scappata quella frase.
E poi ancora, come se niente fosse, cambiò argomento.











Lawrence: " Dove stai andando ora? "

Sueli: " Vado in galleria, non è il mio turno, vado a prendere a June "

Lawrence: " Vieni, facciamo un pezzo di strada insieme fino all'incrocio dopo il bar"












Ci avviamo all'esterno dell'università, era una bella zona, piacevole per una passeggiata.




Lawrence:" Sono fiero di te, hai ripreso in mano la tua vita, hai scelto un nuovo percorso accademico. Brava "











Era bello sentirselo dire.
Non cosa fu, il fatto che fosse un professore universitario, che fosse il mio professore, o che fosse stata una persona importante della mia vita, sta di fatto che mi aveva fatta felice per quell'affermazione.
Gli sorrisi.



Sueli:" Grazie professore "

Lawrence: " Non ce la fai proprio a non chiamarmi professore, vero?"

Sueli:" No "









Sueli: " Come la chiamavo prima? "

Lawrence: " Beh... "

Sueli: " Non volevo mica sapere se la chiamavo con un nomignolo! "

Lawrence: " No? "

Sueli : " Perchè c'era? Oddio mi scusi. Di nuovo..."


Dio, un altra figura del cavolo!
Se stavamo insieme in qualche modo per forza avrei dovuto dargli del tu.
Decisi che dovevo rimediare, non potevo continuare a sembrare un idiota davanti a lui.
Non potevo assolutamente.

Sueli: " Mi perdoni se a volte faccio domande strane, sto ancora cercando di mettere insieme tutti i pezzi. La stimo molto come persona e come professore, di questo non deve dubitare "




Lawrence: " Ti ringrazio, ma questo che centra con il fatto che quando sei vicino a me ti impappini? "







Oh, che stronzo.
Era la prima volta che me lo faceva pesare.
Sottolineò la parola - impappini -.
Ovviamente non era una parola del suo vocabolario forbito, sorrisi all'idea che fosse davvero semplice parlare con lui.
Era già successo di essermi confusa davanti a lui, educatamente non aveva detto nulla.
Glielo concedevo.
Quello che forse non si aspettava era che rispondessi di conseguenza.
Il mio obiettivo era spiazzarlo.


Sueli: " Beh, non è mica da tutti i giorni avere un Prof così bello "

Lawrence: " Hai per caso ricordato qualcosa? "

Sueli: " No, perchè? "

Lawrence: " Quando sei sfacciata sei pericolosa "

Sueli: " Posso sapere perchè? "

Lawrence: " Meglio di no "











Nel frattempo eravamo quasi arrivati all'incrocio, mancavano pochi passi per la metro.
Menomale, una parte di me non vedeva l'ora di rimanere sola.
Ogni volta che ero con lui avevo l'impressione di flertassimo senza volerlo.

Era venerdì sera, c'era una serata dei Child of Moon, Shane e il suo gruppo presentavano il loro primo singolo, autoprodotto.
Era una serata importante, Shane era molto emozionato, e lo ero anche io.
A dire il vero non vedevo l'ora di vederlo.
Avevo promesso a June che sarei andata a prenderla in galleria per poi andare a casa, vestirci insieme e andare al locale.





La fretta con la quale aveva lasciato l'aula mi suggeriva un appuntamento importante, ma non avrei mai avuto il coraggio di chiedergli dei dettagli.
Da lontano si cominciò a vedere il bar.





Lawrence:" E' venerdì sera, che programmi avete? "

Sueli:" " Solitamente il venerdì suona un nostro amico in un locale, andiamo lì"

Lawrence:" Giusto, Shane. Prima suonava il giovedì "



Lo guardai stupita.
Non mi sarei mai abituata al fatto che sapesse tutto della mia vita, mai.
In realtà sapeva molte più cose lui di me, che io.

Accennai un sorriso in sua direzione, un attimo seguì il suo sguardo verso il bar e verso una ragazza in attesa.
Ecco il suo appuntamento.








Rimasi per qualche secondo a guardare in direzione del bar, della ragazza.
Perchè era ancora lì con me?






Lawrence:" Bello questo jeans "

Sueli:" Grazie. In realtà come tante altre cose me lo sono ritrovato nell'armadio "


Senza pensarci troppo abbassai le mani sul jeans, accarezzandomi i fianchi.
Sorrisi.
Ma certo, il professore era esattamente il tipo da abbigliamento particolare, e quel jeans lo era.
Senza volerlo mi ritrovai a cercare l'etichetta, non sapevo neanche di che marca fosse








Lawrence: " Macè, te l'ho regalato io "


Ingenua, estremamente ingenua.
Avrei dovuto capirlo.
Era troppo particolare, era decisamente il suo stile.





Mi guardò per qualche istante sorridendo, lo guardai con la bocca socchiusa, accennai un sorriso anche io.
Ero un misto tra divertita e sorpresa.
Rimasi senza parole.
Letteralmente.

Sueli: " Ah, ok. Grazie "

Lawrence: " Non ringraziarmi. Lo hai già fatto abbastanza quella sera "





Fuori a quell'incrocio c'erano quaranta gradi all'incirca.
Avrei potuto andare più a fuoco di quello?
No.
Non credo arrossii davvero, ma ci andai vicino.
Evitai di soffermarmi su quel doppio senso, obbligandomi a pensare che fosse una frase del tutto ingenua.


Lawrence: " Vado, buona giornata e buona serata. Divertitevi "

Sueli: " Anche a lei "

Il prof si avvio verso la ragazza, rimasi per qualche minuto a osservarli.
Era davvero troppo lontana per esserne sicura, ma mi sembrava fosse carina.
Davvero semplice e carina.
Il fatto che potesse uscire con una ragazza così poco costruita mi fece riflettere.
E comunque, per quanto la ragazza alla prima apparenza potesse sembrare di un estrema semplicità, jeans e un anonima camicia bianca, la monocromatica borsa nera rivelava ben più di quello che forse voleva far apparire.
Una Birkin come quella doveva costare più di duemila euro.

Dovevo davvero credere che io fossi così importante per lui?
Ebbene si, avevo ancora dei forti dubbi che un tipo dotato di una personalità quasi opprimente, con uno status sociale rilevante, potesse essersi accorto di una come me.
Avevo delle difficoltà a guardarmi dall'esterno, per quello che ero davvero.
Ero davvero una persona così semplice o negli anni era cambiata?
Senza volerlo abbassai lo sguardo verso il jeans, mai avrei pensato di indossare una cosa del genere a sedici anni.









Niente, in me c'era ancora troppa confusione.
Ma una cosa la sapevo, una parte di me era felice che lui avesse finalmente voltato pagina.
Così come io ero felice di incontrare di nuovo Shane quella sera.

Camminai a passo spedito, per allontanarmi da Rei, che era rimasto inerme di fronte alla mia confessione. Sbattere la faccia contro una porta sarebbe stato più piacevole.

Svoltai l'angolo perdendo di vista per la seconda volta la persona che amavo.
Che mi aspettavo in fondo? Mi ero comportata sempre come una stupida incoerente con lui,prima lasciandomi andare e poi nascondendomi dietro ad un dito. Se adesso lui non mi amava più era solo a causa del mio atteggiamento!
Sicuramente questo era stato un addio più dignitoso rispetto a quello precedente,ma altrettanto doloroso.
Ancora non ero pronta a tornare da Ravi e raccontargli del mio fallimento,perciò continuai a camminare senza una precisa direzione.
Quella era stata la giornata più lunga della mia vita: il mio matrimonio combinato era stato annullato,avevo viaggiato per ore per arrivare qua e mi ero messa alla ricerca di Rei per confessargli il mio amore ed essere respinta. Che altro avrei potuto fare per concludere in bellezza la giornata? Magari mi sarei potuta fare arrestare,o ancora meglio avrei potuto sperimentare il lancio col paracadute!
All'improvviso però,delle braccia cinsero la mia vita da dietro, interrompendo quel delirio.
Avrei riconosciuto quel profumo e quella voce profonda tra mille.
"Perdonami se non ho lottato per te.." Mi sussurrò all' orecchio,poggiando il mento sulla mia spalla.

"Avresti solo perso tempo,dovevo proteggere la mia famiglia.."
Accarezzai quelle mani calde poste sul mio ventre, mentre le lacrime facevano capolino. Non ci speravo più...
"Adesso però la tua famiglia è salva,no?.."
"È per questo che sono venuta qua..Loro sono liberi, e io sono libera.."
Rei,con un gesto rapido,mi fece voltare,ritrovandoci faccia a faccia.
Mi erano mancati così tanto i suoi occhi, e fino ad alcuni istanti prima credevo che non li avrei mai più rivisti.
Le pulsazioni del mio cuore erano fuori controllo ormai,e non mi sarei stupita se anche lui le avesse udite.
Era venuto per fermarmi?
"Sei sicura della tua decisione,Daph? Non potrai più tornare indietro e non voglio che tu abbia dei ripensamenti.."
"Non sono mai stata tanto sicura di qualcosa..Essere arrivata fin qui è una dimostrazione della mia decisione.. Sarei potuta fuggire dopo le parole di Rose,ma non avevo alcuna intenzione di arrendermi..."

"Sei venuta a cercare me..Proprio me..." Disse in un bisbiglio.
"Solo te, e non ho nessun pentimento.."
Mi scrutava con attenzione,accarezzandomi la guancia. Intorno a me in quell'istante,sarebbe potuto cascare un meteorite. Non me ne sarei accorta.
"Ascolta Daph.. Io sono un ragazzo comune. Non posso offrirti titoli nobiliari o regni da governare,nè posso ricoprirti di gioielli preziosi o abiti firmati. Tutto ciò che però posso offrirti è il mio amore. Se davvero mi sceglierai ti darò tutto me stesso e ti tratterò come una principessa..Anzi,come una regina!"

Le parole dell'indovina mi furono chiare come non mai in quell'istante: "sarai una principessa,anzi,una regina".
Disse anche di interpretare le sue previsioni. Sarei stata una regina,ma non di un regno,ma nel cuore di una persona cara.
Sorrisi,colta dall'eccitazione.
"Credi che mi importi qualcosa del lusso e dei titoli?"
Accorciò le distanze tra i nostri volti,infilando la mano tra i miei capelli.
"Ti accontenti di uno noioso come me?" Domandò ,sfiorandomi le labbra.

Chiusi gli occhi per un istante,assaporandomi quei sentimenti che stavano assorbendo tutta la mia razionalità.
"Se stare con la persona che amo significa accontentarsi,allora voglio annoiarmi tutta la vita!"
Lo vidi illuminarsi in una di quelle risate provenienti dal profondo del cuore, e finalmente mi strinse a sè.
Mi sollevai sulle punte per raggiungere meglio la sua altezza e poter osservare meglio quel viso che avevo tanto sognato in segreto.

Accadde così,al tramonto.
Quello fu il tanto bramato primo bacio tra di noi,e fu il primo di una lunga serie.

Il bacio più travolgente di sempre, con l'unica persona in grado di farmi provare simili emozioni.


Dopo quella fatidica sera, restai a San Myshuno con lui.
Mentre Rei continuava ad insegnare in una scuola privata,io avevo trovato un impiego part-time in una caffetteria,che mi permetteva di aiutare con le spese. Fortunatamente riuscivamo a trascorrere tantissimo tempo insieme,e quando dovevo studiare, cercavo di farmi dare ripetizioni da lui,anche se non ne avevo realmente bisogno!
Rei mantenne la promessa e mi trattò sempre come se fossi un tesoro preziosissimo,facendo il possibile per farmi sentire amata. Mi preparava la cena quando tornava a casa prima di me, mi veniva a prendere fuori da lavoro ogni giorno e mi portava in giro per la città,mostrandomi i luoghi che preferiva.

Io,amavo sorprenderlo ogni giorni con piccoli gesti,che lui apprezzava.

Durante le nostre passeggiate,avevamo trovato un grazioso parco vicino all'appartamento,dove ci rifugiavamo a leggere qualche libro. Era un momento che amavo,perché a volte leggeva ad alta voce,stringendomi forte a sè.

Stella,quando venne a conoscenza degli avvenimenti,durante una video chiamata,andò su di giri,confessando di aver tanto pregato che io e Rei potessimo stare insieme.
Rimasi in contatto anche con Hyun,che dopo aver fatto firmare il contratto al nonno, decise di godersi la vita per un po',governando il regno a distanza.
Insieme a Nari,partirono per un viaggio di alcune settimane e provarono ad avere una storia vera e propria.

Il nonno si era ritirato sulla sua isola,umiliato e con la coda tra le gambe. Provò a fare cambiare idea al nipote,ma fallì miseramente, perchè il caro Hyun non era più disposto a sottomettersi.
Un giorno,Hyun e Nari vennero addirittura a trovarci a San Myshuno,ma fu terribilmente imbarazzante ritrovarci tutti e quattro dopo quello che era successo.
Hyun era il più entusiasta di tutti e non faceva altro che chiacchierare, mentre Rei, che si sentiva in colpa verso di lui, rimase per lo più in silenzio.
Nari,poi.. Beh, non era mai stata una di compagnia e parlava solo con i ragazzi! Io e lei non saremmo mai andate d'accordo.
La foto che scattammo a fine giornata, mostrava a pieno l'impaccio generale. Era davvero terribile, ma a me piaceva molto.

Tra Nari e Hyun però, non funzionò come speravano..Questo mi confessò Hyun durante una telefonata, alcuni mesi dopo.
Lui si era reso conto di provare solo un affetto immenso, e lei si era forse rassegnata all'idea che tra loro non ci sarebbe potuto essere niente oltre un'amicizia vera e profonda.
Nari, infatti, iniziò a passare più tempo a casa sua che a palazzo e Hyun,pare che segretamente, avesse preso ad uscire con la cugina di un qualche duca.
Avrei sempre amato Hyun,per ciò che aveva significato per me, e gli auguravo di trovare qualcuno da amare davvero,proprio come era accaduto a me con Rei.



Newcrest, inizio settembre


"Piccola! Sveglia!"
Col collo dolorante,alzai la testa dalla scrivania,mentre una mano dal tocco delicato,mi accarezzava la nuca.

"Mmm?"
Rei mi guardò divertito "Ti sei di nuovo addormentata
mentre studiavi! È davvero un vizio il tuo!"
Mi stropicciai gli occhi "Ho sempre sonno,non so più che fare.."
"Lo credo bene! Fa caldissimo e stai dormendo troppo poco durante la notte.."

Mi alzai dalla sedia,con un'espressione maliziosa "Stai davvero incolpando il caldo per le mie notti insonni?"
Lui si grattò la nuca,aggrottando le sopracciglia.
"Se ti do così fastidio vorrà dire che non ti disturberò più!"
"No no no,dai scherzavo! Puoi disturbarmi quanto ti pare!" Gli buttai le braccia al collo,facendomi sollevare.

"Comunque gli altri sono già tutti fuori che ci aspettano!"
"Mi cambio velocemente allora.." Corsi verso al guardaroba,mentre Rei mi fissava con occhi sognanti.
"Starai lì a fissarmi mentre mi cambio?"
"No... Solo mentre ti spogli!" Gli lanciai la maglia colpendolo in pieno volto.
"Quanto sei scemo!"Lui rise di gusto.
"Sei pronta?"
Mi voltai verso di lui, sistemandomi il vestito e lui strabuzzò gli occhi.

"Direi che sei pronta...Sono davvero fortunato, e tu me lo ricordi ogni giorno!"
"Sapessi quanto sono fortunata io!"
Tenendoci per mano, scendemmo dagli altri in giardino.
La tavola era imbandita e papà e Lee erano presi a grigliare gli hamburger,seguendo le dritte di Ravi.
Stella stava spiegando a mia mamma la ricetta per una cheesecake,mentre Aria e Sorin spettegolavano.
"Finalmente i piccioncini ci degnano della loro presenza!" Urlò Sorin divertita.

"Vi ci concederemo giusto il tempo di qualche foto!" Risposi,fingendo un atteggiamento regale.
"Quanto sono belli i nostri bambini!"
"Già, sono proprio felice che alla fine la mia Daph possa stare con la persona che ama davvero!"

"Quei due si appartengono, non ne ho mai dubitato! E poi adesso siamo consuoceri!"
"Rei sei ancora in tempo a fuggire!" Scherzò Lee, e lo fulminai con lo sguardo.

"Non ho intenzione di fuggire senza questo splendore al mio fianco!"
"Avete sentito? Gente di poca fede!" Lo abbracciai,e scoppiarono tutti a ridere.

"Non permetterò più a nessuno di tenermi lontano da te.." Sussurrò.
"Sei sicuro?"
"Ma certo! Ho già rischiato di perderti ed è stato uno strazio.."

"Dimostralo!" Lo provocai come mio solito.
Mi spinse in disparte, baciandomi intensamente.
"Ti amo da impazzire mia bella principessa!"

Una parte di me sarebbe sempre stata riconoscente a Hyun,che quel giorno mi aveva lasciata andare dall'unica persona che avrei mai amato.
"Anche io ti amo,mio unico grande amore!"

Premessa: MI RACCOMANDO GLI SPOILER VANNO MESSI IN "SPOILER"!



Trama

Sette nobili famiglie lottano per il controllo della mitologica terra di Westeros. Robert Baratheon, re di Westeros, chiede al suo vecchio amico Eddard Stark di servirlo come suo principale consigliere. Eddard accetta, ma ha dei sospetti. Mentre la famiglia del re, i Lannister, cova un complotto per assumere il controllo del trono, dall'altra parte del mare, i Targaryen si preparano per un ritorno al potere. Il coflitto tra queste due famiglie e altre porteranno alla guerra, mentre a nord un'antica minaccia si risveglia.

Per chi ha Sky: ogni domenica notte in diretta alle 3 sottotitolato. In replica sempre sottotitolato lunedì alle 22.15.
Per chi non ce l'ha, Ligeia ha trovato un sito per voi: cliccami

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Ormai siamo alla settima stagione! Chi ha visto la diretta alle 3? Chi la vedrà stasera come replica?