Due matti non fanno uno sano, alle volte però sono bravi a tenersi la mano
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-Char…svegliati…-sussurrò una voce. -Char…andiamo…-sussurrò un’altra. -Altri cinque minuti…-mormorai. -Alzati!-gridò qualcuno. Mi alzai di soprassalto e mi guardai intorno: Giselle e Brittay erano davanti a me. -Sei diventata pazza?-gridai arrabbiata a Giselle-Non sai che sarò di malumore tutta la giornata se mi alzo così?-Sospirai-Vado a fare la doccia. Mi infilai sotto la doccia. Non volevo essere diffidente, ma non era normale che quelle due ragazze venissero a quell’ora a casa mia. Sicuramente stavano pianificando qualcosa e non me lo volevano dire. Uscii dalla doccia e mi avvolsi nell’asciugamano. Uscii dal bagno e vidi Giselle e Brittany parlare a bassa voce. -State tramando qualcosa…-canticchiai mentre mi avvicinavo all'armadio. -Perché lo pensi?-chiese Gis offesa-Guarda, ti aspettiamo di sotto perché oggi sei davvero insopportabile. -C’è qualcosa sotto-gridai prima che chiudesse la porta-Andrò io un giorno a casa sua a svegliarla, vedremo se le piacerà… Mi vestii ed andai al piano di sotto. -Andamo?-chiesi andando verso l'auto di Trevor. -Non possiamo usare la mia auto-disse Trevor prendendomi per un braccio-Devo portarla dal meccanico.
-Perché? -Perché sta perdendo benzina e non voglio che saltiamo per aria. -E allora niente… Andai verso l’auto di Brittany, ma lei mi fermò. -Che c’è ora?-chiesi infastidita. -Non puoi salire sulla mia auto. Devo andare a prendere Duncan-disse provando a sembrare triste ma notai provasse a trattenere un sorriso. -E tu dirai che non sei venuta in auto-dissi a Giselle che annuì-Devo andare da sola in autobus? -Puoi venire con me-sussurrò una voce al mio orecchio-Principessa. Fulminai con lo sguardo Giselle e Brittany che avevano un sorriso da un orecchio all’altro. Almeno mio fratello dissimulava un po’ di più. -Che grande idea!-esclamò Trevor-Ne avevamo bisogno! Grazie, Derek. Rettifico: dissimulava peggio di Giselle e Brittany. Mi girai e vidi il viso di Derek a pochi centimetri dal mio. Cosa avrei dato per baciarlo in quel preciso momento…Ma dovevo concentrarmi! -Andiamo?-mi chiese sorridente. Non risposi e camminai verso la sua moto ignorando le risatine delle ragazze. Mi sarei vendicata e nella peggior maniera…Presi il casco e me lo misi senza aspettare Derek. Mi appoggiai alla moto ed aspettai si sistemasse.
Lo guardai mettersi il casco e salire davanti a me. Non lo presi per la vita e lui non mi chiese di farlo. Derek partì e feci di tutto per evitare di tenermi a lui. Perché? Vediamo, era stato assente vari mesi senza dare segnali di vita e credeva che tornando con quel sorriso e quegli occhi mi avrebbe riconquistata. BE’ NO. Avrei fatto di tutto per renderglielo il più difficile possibile e non solo perché stavo con Damon. La moto si fermò nel parcheggio della scuola e provai a scendere, ma il corpo di Derek me lo impedì. -Mi lasci scendere?-chiesi. -No-si tolse il casco e si girò a guardarmi-Se prima non mi dai un bacio, io non mi sposto. -Derek non ho voglia di stupidaggini-risposi togliendomi il casco-Lasciami scendere. -Bacio o non scendi. -Ho un findazato. -Non ti ho chiesto un bacio sulle labbra, pervertita-rispose divertito-Io bacio solo la mia fidanzata. -E allora vattela a cercare. -L’ho già incontrata-notai le mie guance bruciare e spostai lo sguardo-Vedo che continui a diventare rossa-lo colpii sulla spalla con il casco e lo fulminai con lo sguardo-Non sei cambiata. -Derek. -Voglio solo un bacio-avvicinò la sua guancia alle mie labbra e sospirai. -Solo uno. Annuì e si avvicinò ancora un po’. Avvicinai le mie labbra alla sua guancia. La sua mano si mise sulla mia guancia e le labbra di Derek si stamparono sulle mie. Il mio cuore accelerò e senza pensarci chiusi gli occhi, ma poco dopo lo separai da me.
Scese dalla moto e camminò verso la scuola lasciandomi seduta lì. -Miller!-gridai infuriata. Scesi e corsi verso la scuola-Avete visto Derek?-chiesi a delle ragazze, ma negarono. Corsi lungo il corridoio cercandolo fino a quando una mano mi prese per il braccio e mi obbligò ad entrare in uno stanzino buio. -Ora mi cerchi?-chiese Derek. -Sei un idiota!-gli gridai colpendolo in quello che credo fosse il suo petto. -Il tuo idiota. -Non mi interessa!-mi liberai dalla sua presa e mi passai la mano per il viso-Non mi puoi baciare così. -Tardi-rispose divertito. -Derek non è divertente-la luce si accese e notai fossimo dentro lo sgabuzzino delle scope-Sul serio? Ti sembra un buon posto?
-Nei film lo è sempre. -Questo non è un film. -Perché tu non vuoi. -Smettila!-esclamai. Lo guardai e sospirai-Derek…-mi avvicinai a lui-Non puoi farmi questo. -Cosa? -Apparire come se niente fosse e pretendere che tutto torni come prima. Sei andato via e non ti sei più fatto sentire. -Non ho mai smesso di pensare a te. -Ma non hai chiamato. -Ma non ho chiamato-si appoggiò alla parete e si coprì il viso con le mani-Mi dispiace. -Lo so e ti perdono, ma ora sto con Damon. Si tolse le mani dal viso e il suo sguardo era freddo. -Non vuoi stare con lui. -Lo voglio. -Bugia. -Verità. -Tu ami me. -Basta, Derek-aprii la porta e uscii nel corridoio. -Non mi arrenderò!-mi girai e vidi varie persone guardarci-Charlotte Maverick tornerai ad essere mia costi quel che costi. ________________________________________
La campanella suonò e tutti uscimmo in corridoio per sistemare le nostre cose negli armadietti e tornarcene a casa. Camminai insieme a Giselle e Brittany fino all’uscita. -C’è l’auto di Damon-mi disse Giselle indicando l’auto parcheggiata lì di fronte. -Ci sentiamo dopo-mi diressi verso di lui. -Ciao-mi salutò Damon. -Ciao-gli diedi un bacio sulla guancia e mi sedetti-Andiamo? -Certo-rispose con un sorriso. Partì e frenò all’improvviso quando una moto gli passò davanti.
-Che fa quest’idiota?-gridò arrabbiato. Lo guardai e riconobbi Derek. -Che idiota-mormorai. -Cosa hai detto?-mi chiese Damon. -Niente-risposi abbozzando un sorriso falso. Ripartì e durante tutto il tragitto rimanemmo in silenzio. Io non avevo nulla da dire e sembrava lui nemmeno. Parcheggiò davanti la scuola di musica e spense il motore. -Tutto bene?-mi chiese. -Certo, perché? -Non hai parlato per tutto il tragitto. -Nemmeno tu!-esclamai colpendo la sua spalla-Sei un ingegnere molto serio-scherzai. -E tu una musicista poco chiacchierona.
-Io parlo con le mani-mi guardò ed abbozzò un sorriso perverso-Non in quel modo! Una risata uscì dalla sua bocca e non potei evitare di unirmi a lui. Con lui era tutto così facile… -Parliamo dopo?-chiesi sorridente. -Chiamami quando esci. Mi avvicinai a lui e gli diedi un bacio sulle labbra. Le sue mani si misero sulle mie guance per intensificare il bacio. -Arriverò tardi-dissi separandomi da lui con un sorriso-Ti amo-gli diedi un ultimo bacio e scesi. Camminai verso la porta e sentii un grido. -Ti amo anche io!-mi girai sorpresa e lo vidi salutarmi. Un sorriso apparve sul mio volto e continuai a camminare verso la sala di musica. -Ciao Char-mi salutò il professore sorridente. -Ciao. -Hanno anticipato la tua prova. -Cosa?-chiesi sorpresa-Quando? Perché? -Tranquilla, tranquilla-si avvicinò a me e mi chiese di sedermi-Sarà questo fine settimana al festival che organizziamo tutti gli anni per raccogliere soldi per i malati di leucemia. -Ma è molto presto. Non sono pronta. -Charlotte sei più che pronta. -Non so nemmeno cosa suonerò-sospirai frustrata. -Ciò che ti viene dal cuore-rispose-Hanno chiesto originalità e niente pezzi classici. Charlotte sei molto brava, più di quanto pensi. Credici-lo guardai e sorrisi-E ora, proviamo. Dopo due ore di pratica, uscii e cercai con lo sguardo l’auto di mio padre o di mio fratello. -Ti accompagno, principessa?-chiese qualcuno al mio orecchio. -Derek?-mi girai rapidamente e lo vidi con quello stupido sorriso-Che fai qui?
-Sono venuto a prenderti. -Ci mancava solo questa-camminai arrabbiata verso la sua moto e presi il mio casco-Ti muovi?-chiesi scontrosa. -Arrivo, arrivo-si avvicinò e si fermò a pochi centimetri da me-Char…-mise la sua mano sulla mia guancia ma lo spostai. -Possiamo andare? Mi guardò con tristezza e annuì. Mi stavo comportando troppo male? Se lo meritava e non potevo comportarmi in un altro modo. Parcheggiò la moto davanti casa sua e scese, si tolse il casco e lo lanciò di lato. Scesi anch'io, un po’ impaurita. -Derek…-dissi, ma lui rimase in silenzio-Derek, per favore-mi avvicinai a lui ed appoggiai la mia mano sulla sua spalla-Guardami-misi la mano sul suo mento e alzai la sua testa. I suoi occhi erano lucidi e ciò mi distrusse l’anima. -Non voglio perderti, Char-si passò le mani per gli occhi e si avvicinò a me-Dimmi che non sei innamorata di me e ti lascerò in pace.
-Non farmi questo…-dissi spostando lo sguardo, ma mi obbligò a guardarlo. -Dimmelo e farò qualsiasi cosa per dimenticarti. Lo guardai negli occhi e mi persi nel suo sguardo. Misi le mie mani al suo collo e lo baciai. In quel momento tutto scomparve, la mia famiglia, i miei amici, Damon…eravamo solo Derek ed io, ma era veramente ciò che volessi?
Mi separai da Derek e tornai a guardarlo negli occhi. Sentivo tante cose ogni volta che lo guardassi; era qualcosa di inspiegabile. -Avevo così tanta voglia di baciarti-disse abbozzando un sorriso.
-Anche io-risposi un po’ timida. -E ora dovrai dire a quel tipo che vuoi stare con me-mi separai da lui di colpo e feci qualche passo indietro-Perché è questo ciò che vuoi, no? -Non lo so…io… -Sul serio vuoi stare con lui piuttosto che con me? -Non sono sicura. -Charlotte. -Non mi angosciare!-gridai irritata-Sei stato via per parecchi mesi e lui è stato con me tutto il tempo.
-Ma se non state insieme da più di un mese!-gridò arrabbiato. -Ma lo amo! -E anche me!-si passò una mano sul viso e sospirò-Char-si avvicinò a me e mise le sue mani sulle mie spalle-In un futuro, vedi lui o me? Chi vedevo nel mio futuro? Derek? Damon? Nessuno dei due? -Non lo so-risposi quasi piangendo-Sono solo confusa. -Se sul serio pensi che lui sia adeguato, va con lui. Ho vissuto senza di te quattro mesi, posso sopportare che mi abbandoni per lui-disse serio-Ma se decidi di rimanere con me, sarà difficile perché siamo molto complicati.
-Derek… -Discutiamo, ci gridiamo contro, ci arrabbiamo, ma non so perché non riesco a smettere di amarti. Ti darò il tempo di cui hai bisogno, ma deciditi. Prese il casco dal suolo e camminò fino a casa sua senza girarsi nemmeno una volta a guardarmi.
_______________________________ Se nello scorso capitolo i suoi dubbi erano riguardo Damon, ora Char è dubbiosa riguardo a Derek Quale sarà la sua decisione?
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