Due matti non fanno uno sano, alle volte però sono bravi a tenersi la mano
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Ed eccomi qui con un nuovo capitolo Prima di iniziare volevo avvisare tutte le mie care lettrici amanti di Colin che ho postato le prime due foto del suo calendario >>QUI<< Detto questo, buona lettura ______________________________________
Ogni nota era un mondo. Chiusi gli occhi e lasciai che la melodia invadesse le mie orecchie. Mi immersi nella canzone che continuavo a praticare da qualche giorno. Mi immaginavo la scena del balletto che avrei dovuto accompagnare: ogni movimento, ogni dettaglio, ogni espressione…tutto. -Perfetto-disse una voce alle mie spalle-E’ perfetto. -Non esagerare, papà. -Io non esagero mai-rispose sedendosi accanto a me. Toccò qualche tasto e abbozzò un sorriso-Mi ricordi tua madre: chiudeva gli occhi e lasciava che le sue dita si muovessero da sole, come fai tu-sospirò e mi guardò sorridente-Non esci oggi? E’ venerdì.
-Che ora è?-chiesi preoccupata. -Le sei e mezza. -Arriverò tardi!-mi alzai e gli diedi un bacio sulla guancia-Ciao!-gridai prima di uscire. Colpii qualcosa che mi fece perdere l’equilibrio ma non finii per terra. Alzai lo sguardo e vidi quegli occhi color miele che mi piacevano tanto. -Dovresti stare più attenta-commentò divertito. -Dovresti venire meno a casa mia, Miller-risposi secca.
-Casa tua mi piace di più, ci sono viste migliori-mi spostò delle ciocche dal viso-Così va meglio-il mio cuore cominciò a battere veloce. La porta si aprì e mi separai da lui bruscamente. -Sei ancora qui?-chiese mio padre sorpreso al vedermi-Derek, come stai? -Molto bene. Dov’è Trevor? -Entra, è nella sua stanza-mi guardò ancora una volta ed entrò-Ti accompagno?
-Sì, grazie. Salii in auto e ripresi a respirare. -Stai bene?-mi chiese mio padre preoccupato. -Sì, non preoccuparti-risposi sorridente-Oggi vengono le ragazze a dormire. -Bell’idea. Tua madre ed io andiamo a cena-mi strizzò l’occhio e iniziai a ridere-Posso chiederti una cosa? -Certo. -Cosa c’è fra te e Derek?-la domanda mi prese alla sprovvista.
-Niente, assolutamente niente-risposi rapidamente-Ecco! Siamo già arrivati. Ciao!-scesi dall’auto ed entrai correndo nella caffetteria. Non avrei mai potuto parlare di ragazzi con mio padre e ancora meno se il ragazzo di cui volesse parlare fosse Derek. -Ciao!-esclamai entrando-Come stai, James? -Char! Le ragazze ti aspettano da un po’!-rispose sorridente-Io sto bene. -Ottimo-mi avvicinai al tavolo dove mi aspettavano Brit e Gis che stavano discutendo di qualcosa. -Char! Dì a Brit che gli One Direction sono meglio dei 5SOS-disse Gis al vedermi. -Char sai che non è vero.
-Vediamo-dissi sedendomi-Il gruppo migliore di tutti sono i Maroon 5 e punto-stavano per rispondere e le interruppi-Sono io quella che sa di musica quindi non vi lamentate, capito? Comunque, One Direction e 5SOS sono tutti e due dei buoni gruppi. -Come dici tu-dissero insieme. -Così mi piacete-risposi orgogliosa. Mi alzai dalla sedia e mi avvicinai al bancone per ordinare il mio caffe. -Come va con Brad?-chiesi a Brit prima di bere un sorso.
-Non lo so-rispose un po’ triste-Non parlo con lui da tutta la settimana visto che parlare con me potrebbe influenzare la sua reputazione. -Quel tipo è un idiota e lo sai. Ti meriti di meglio-disse Gis arrabbiata. -Gis ha ragione. Non devi aspettarti niente di buono da un ragazzo che non è capace nemmeno di salutarti quando ti incontra in corridoio. -Però durante l’estate è stato fantastico-rispose malinconica-Mi portava fuori a pranzo e a cena, passeggiavamo in riva al mare, andavamo a ballare… -E’ finita-esclamò Gis-Sono passati più di 3 mesi, superalo.
-Va bene, parliamo di te e Trevor-disse Brit cambiando tema-Quando uscite? -Non uscirò con il fratello di Char-rispose secca-E’ un idiota. -Stai parlando di mio fratello-le dissi-E’ solo un po’ prevenuto. -Solo un po’?-gridò facendo girare varie persone a guardarci-Sono tre anni che spero mi chieda di uscire, tre anni! -Però non è necessario che lo sappia tutta la caffetteria, Giselle-risposi a voce bassa-Comunque, a differenza di Brad, a Trevor tu piaci e tanto. -Questo non vuol dire che non è idiota-sospirò e mi guardò sorridendo-Parliamo di Derek. -Lui sì che è un idiota.
-Un idiota molto sexy e che ti guarda sempre-rispose alzando le sopracciglia. -Miller ed io siamo legati solo da mio fratello. Fine. -Smettila di ingannarti. Ti piace Derek-disse Brit sorridente-Ogni volta che ti è vicino diventi nervosa e finisci per gridargli contro. -A me non piace. -Chi non ti piace?-mi chiese qualcuno.
-Dylan? Che fai qui?-chiesi sorpresa. -Passavamo di qui e vi abbiamo visto-disse indicando Brad-Quindi, chi è che non ti piace? -Uno famoso-rispose rapidamente Gis. -Possiamo sederci con voi?-chiese educatamente. Annuimmo e Dylan si sedette accanto a me e Brad accanto a Brit. Passammo la serata a parlare di cose senza senso. -Char, sei fidanzata?-mi chiese Dylan all'improvviso mentre bevevo il mio caffè. Mi andò di traverso e iniziai a tossire-Non sapevo questa domanda ti rendesse nervosa-commentò divertito.
-No, mi hai solo presa alla sprovvista-mi pulii la bocca con un tovagliolo. -Non esci con Derek Miller? -Io? No-risposi rapidamente. Non volevo un altro interrogatorio-Non devi discutere con lui. -Bene, mi ha innervosito vederlo così vicino a te e che ti stesse trattenendo-rispose serio. -Grazie lo stesso-abbozzai un sorriso. -Quindi potremmo uscire qualche volta, che ne dici?-commentò cambiando tema. Il capitano della squadra di calcio mi aveva chiesto un appuntamento. UN APPUNTAMENTO. -Certo, è un’idea fantastica-risposi sorridente.
-Potremmo fare la prossima settimana-mi diede un bacio sulla guancia e si alzò-Brad, andiamo. Ciao ragazze.-ci guardarono un’ultima volta e uscirono dalla caffetteria. -Hai un appuntamento con Coleman!-gridò euforica Gis.
-Devo pensare a ciò che indosserai!-gridò Brit emozionata. -Dovreste calmarvi-dissi tranquilla-Usciremo e basta. -Uscirete e basta? Ti ha chiesto un appuntamento-disse Brit senza smettere di guardarmi. -C’è altro che mi preoccupa-guardammo Gis che si era messa a pensare-Cosa farai con Derek? -Come?-chiesi senza capire. -L’ultima volta che sei uscita con un ragazzo non l’ha presa molto bene. -E non era nemmeno un appuntamento-affermò Brit. -Ti ricordi? Ha provato ad appenderlo ad un palo-commentò Gis divertita. -E’ vero! Dovrai inventarti qualcosa-contestò Brit ridendo-E’ capace di appendere Coleman alla bandiera dell’istituto. -Non è un mio problema-risposi di malumore. Provai a togliermi dalla mente il suo sguardo, ma era impossibile. I suoi occhi color miele non scomparivano dalla mia mente.
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