Due matti non fanno uno sano, alle volte però sono bravi a tenersi la mano
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Lo squillo continuo del mio cellulare mi sveglio. Il mio viso diventò pallido al leggere il nome di Damon. Dovevo rispondere o lasciar partire la segreteria? Non avevo voglia di parlare con nessuno e ancora meno quando non avessi idea di cosa dire. Guardai di nuovo lo schermo e lasciai il telefono sulla scrivania.
La radio si accese all’improvviso ed il presentatore iniziò a parlare.
-Buongiorno, dormiglioni. Spero che passiate un buon giorno e che vi rilassiate. Partiamo subito con la buona musica. Buon sabato!
Mi infilai nella doccia ed aprii l’acqua. L’acqua fredda cadde su di me e gridai terrorizzata. Mi misi in un angolo della doccia e mi appoggiai alla parete. Perché era tutto così difficile?
Mi misi sotto il getto dell’acqua e lasciai che le lacrime si mescolassero con essa. Damon o Derek? Derek o Damon? Cosa potevo fare? Mi sentivo impotente, inutile, distrutta, disorientata, stanca, triste…non sapevo nemmeno cosa sentissi.
Quando finii di fare la doccia, avvolsi il mio corpo in un asciugamano. Mi guardai allo specchio e sospirai, perché dovevano litigare per me quei due? Non ero poi tutta questa meraviglia.
Presi il mio smalto rosso, mi sedetti sul letto ed iniziai a tingermi le unghie mentre in sottofondo suonava la nuova canzone di Pink.
Mi vestii e mi diressi in cucina, tirai fuori dal frigorifero del succo d’arancia e mi sedetti al tavolo.
-Che fai?-chiese mio padre entrando. Indicai il bicchiere e continuai a berlo-Vuoi parlare di ciò che è successo ieri?
-E’ l’ultima cosa che voglio fare, papà-risposi alzandomi-Preferirei saltare in un burrone piuttosto che parlarne.
-Sei diventata masochista-disse divertito-Se vuoi parlare, sai dove sono.
-Aspetta-lo fermai prima che uscisse-Dove vai?
-I Miller hanno organizzato una grigliata ed hanno invitato tutto il vicinato.
-Ah.
-Immaginavamo tu non volessi venire.
-Trevor! Andiamo!-gridò mia madre comparendo-Hai visto tuo fratello?
-E’ nel salone.
-Sempre a dormire…Se vuoi venire, sei la benvenuta-si avvicinò a me e mi diede un bacio sulla fronte-Non torneremo molto tardi.
-Sto bene-sorrisi-Divertitevi.
-Senza di te non sarà lo stesso-disse mio fratello apparendo.
-Dai, andate-li spinsi verso la porta ignorando le loro lamentele e li cacciai di casa.
Chiusi la porta e mi ci appoggiai sopra. Una grigliata? Sul serio? Non avevo voglia di vederlo.
Andai in salone e mi sedetti sul divano a guardare la tv.
All’improvviso mi addormentai ma mi svegliai quando il campanello iniziò a risuonare per tutta la casa. Mi alzai infuriata e mi avvicinai alla porta.
-Ti sembra il modo di suonare il campanello?-gridai alla persona che non smetteva di suonare-Damon? Che fai qui?
-Non hai risposto alle mie chiamate e mi sono preoccupato-disse.
-Avevo il cellulare al piano di sopra-risposi sorpresa-Vuoi entrare?
-Sì, grazie.
Entrò e mi guardò intensamente senza dire una parola.
-Che succede?-chiesi poco dopo-Mi stai innervosendo.
-E’ ciò che mi chiedo io. Che succede?-incrociò le braccia e continuò a guardarmi.
-Se continui a guardarmi così ti caccio da casa mia-lo minacciai.
-E come vuoi che ti guardi? Ieri è comparso il tuo ex e tu sei sparita senza dire nulla.
-Io…mi dispiace-abbassai la testa e mi misi a guardarmi i piedi-Non sapevo cosa fare…
Lo sentii sospirare e mi sentii ancora peggio. Mise la sua mano sulla mia guancia e lo guardai. Osservai il suo viso: sembrava stanco e aveva…del trucco?
-Ti sei truccato?-chiesi stupita.
-Il tuo ex mi ha dato un pugno. Non volevo che lo vedessi.
-Sul serio?-chiesi senza poterci credere. Annuì e accarezzai il suo viso-Non so se possa servire a qualcosa, ma continui ad essere bellissimo.
-Lo pensi sul serio?-si avvicinò a me e mise le sue mani sulla mia vita. Annuii e sorrisi-Mi piace quando sorridi-Lo baciai.
-Charlotte…-disse separandosi da me-Devo chiedertelo anche se non vorrei-lo guardai negli occhi ed aspettai la sua domanda-Senti ancora qualcosa per quel ragazzo?
-Io…-non potevo mentirgli, avrebbe solo peggiorato le cose-Sì-si separò da me, ma lo fermai-Ma sento qualcosa anche per te. Ora voglio stare con te, Damon.
-E fra qualche mese vorrai stare con lui?
-Non lo so-questa volta mi allontanai io da lui-E’ tutto così difficile per me.
-E per me no? Vedere la persona che amo guardare un ragazzo esattamente come la guardo io non è facile.
-E che vuoi che faccia, Damon? Non posso smettere di amarlo e ancora meno di amare te.
-Ho bisogno che mi dimostri che mi ami e che vuoi stare con me.
-Vuoi che te lo dimostri?-annuì-E allora lo farò-mi girai e iniziai a salire le scale.
-Che fai?
-Aspetta qui.
Entrai nella mia stanza e mi diressi all’armadio. Mi vestii rapidamente e mi sistemai un po’. Una volta terminato tornai all’entrata dove mi aspettava Damon.
-Perché ti sei cambiata?-chiese guardandomi.
-Andiamo ad una grigliata.
Uscii di casa seguita da Damon. Non sapevo nemmeno cosa stessi facendo. Volevo davvero andare a casa di Derek con Damon? Volevo davvero stare con Damon invece che con Derek? Non sapevo cosa volessi, ma vedere soffrire un po’ Derek non mi avrebbe fatto male.
-Char, dove andiamo?-chiese Damon accanto a me.
-Andiamo alla grigliata che hanno organizzato i genitori di Derek per il loro ritorno.
-Ferma-mi prese per il braccio-Vuoi farlo sul serio?
-Sì-risposi il più sicura possibile.
Presi la sua mano e continuai a camminare fino alla casa accanto. Entrammo nel giardino che era pieno di gente.
-Tesoro, sei venuta-disse mia madre avvicinandosi a noi-Ciao Damon-lo salutò-Vi accompagno a prendere qualcosa da mangiare?
Ci portò fino alla griglia dove si trovava il padre di Derek.
-Signor Miller-salutai educatamente.
-Piccola Char!-mi salutò abbracciandomi-Quante volte ti ho detto di non chiamarmi così? Mi fai sentire vecchio.
-Scusami-mi scusai ridendo.
-Sei bellissima come sempre-mi guardò sorridente e poi guardò Damon-Ciao-lo salutò stringendogli la mano.
-Lui è Damon.
-Un piacere-disse il padre di Derek, ma il suo viso era diventato serio.
-Non ti disturbiamo oltre-presi un piatto ed andai insieme a Damon a salutare le ragazze.
Iniziammo a mangiare mentre chiacchieravamo di temi senza importanza. Giselle e Brittany si stavano comportando molto bene con Damon ed era qualcosa di cui fossi molto felice.
La musica iniziò a suonare e la gente iniziò a ballare con il proprio compagno o con i propri amici. Era bello vedere mio padre guardare mia madre di nascosto aspettando gli dicesse qualcosa. Mio fratello però si fece avanti e portò mia madre a ballare, mi divertì vedere la scena. La faccia di mio padre era un poema. Poco dopo, mi vide e si avvicinò a me.
-La mia piccola balla con me?
-Certo-gli sorrisi.
Ci avvicinammo al resto della gente ed iniziammo a ballare senza seguire il ritmo della musica. Appoggiai le mie mani sulle sue spalle e lui le sue sulla mia vita.
-Bene…-disse-Sei venuta…
-Sì.
-Con Damon…
-Papà…-lo fermai prima che dicesse qualcosa.
-Non dirò nulla di cattivo perché in ragazzo non ha nulla che non vada.
-Però…
-Però Derek non si è più visto alla festa da quando sei arrivata.
-Non è colpa mia.
-Lo so, tesoro.
All’improvviso, la musica cambiò ed iniziò a suonare She will be loved dei Maroon 5. Mi bloccai mentre mio padre abbozzava un sorriso divertito.
-Smettila di sorridere-gli dissi arrabbiata.
-Perché? Sto sorridendo perché mi piace la canzone.
-Certo…
Una mano diede qualche colpetto alla mia spalla e mi girai per vedere il colpevole di tutta la storia.
-Posso ballare con lei?-chiese il permesso a mio padre. Lui annuì e mi lasciò con lui. Mise le sue mani sulla mia vita ed io le mie al suo collo-Principessa.
-Idiota.
Iniziai a ballare con lui ma senza guardarlo. Non volevo guardarlo perché sarei stata capace di staccargli la testa in quel preciso istante.
-I don’t mind spending everyday. Out on your corner in the pouring rain-iniziò a cantare con un tono di voce tale che potessi sentirlo solo io e non potei evitare di sorridere-Look for the girl with the broken smile, ask her if she wants to stay awhile and she will be loved-lo guardai negli occhi e riuscii a vedere lo stesso dolore che avevo provato io durante gli ultimi mesi.
-She will be loved-cantai io.
-Mi uccide sapere che sono stato io colpevole della tua tristezza-stavo per rispondere, ma mi interruppe-Lasciami finire, per favore-annuii e riprese a parlare-Ho fatto tutto male e lo so, ma non sapevo cosa fare. Tutte le mattine suonava questa canzone ogni volta che mi svegliassi e prima di dormire. Non c’è stato nemmeno un giorno in cui non abbia pensato a te.
-Derek…
-Posso ballare con la mia fidanzata?-chiese una voce interrompendoci.
-Certo-rispose Derek e mi lasciò con Damon-Divertitevi.
Abbozzò un piccolo sorriso e tornò dentro casa seguito da Joe, Duncan e Trevor.
-Pensavo toccasse a me ballare con la mia fidanzata-disse Damon.
-Sì-abbozzai un falso sorriso e abbassai lo sguardo.
Volevo davvero stare con Damon?
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Questo tormento di Char avrà fine solo nell'epilogo, ve lo dico 
Comunque mancano 4 capitoli 
Edited by KimbraFox - 29/6/2017, 02:07
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.Kimbra mi sa che dovresti davvero prendere in considerazione l'idea di cambiare il finale
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e perciò diciamo che è una grande sfida ed egli ama le sfide, figurati!). Damon è quello che ne uscirà distrutto, anche se Char lo ama, ma alla fine si sa, sceglierà il barbone di Miller, giusto giusto. Damon questo lo sa, ma continua a sperare ed io insieme a lui. Char, mia cara, COME FARAI, chi sceglierai?
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