Due matti non fanno uno sano, alle volte però sono bravi a tenersi la mano
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Per questo capitolo ho deciso di scriverlo in parte in terza persona e in parte secondo il punto di vista dei personaggi, come sempre. Spero sia una scelta che sia di vostro gradimento, ho fatto del mio meglio per descrivere al meglio tutto Buona lettura! _________________________________________
Giovedì mattina Suo padre entrò silenziosamente nella stanza e si avvicinò al letto. Si sedette sul bordo e accarezzò i suoi capelli. -Buongiorno piccola-le sussurrò. Lasciò un bacio sulla sua guancia-E’ ora di alzarsi. Lei, con calma, si girò e sbuffò. Un altro giorno da affrontare, pensò. -Buongiorno-rispose con voce roca. -Vado a prepararti la colazione-le diede un bacio in fronte e uscì dalla sua stanza. Lei si alzò dal letto e andò lentamente verso il bagno. Chiuse la porta e si guardò allo specchio: continuava a non capire perché piacesse a Derek. Sospirò e aprì l’acqua della doccia. La radio si accese qualche secondo dopo. Si infilò sotto la doccia e lasciò che l’acqua scorresse lungo il suo corpo.
Intanto, nella casa accanto, Derek uscì dalla doccia e avvolse la vita con l’asciugamano. Si avvicinò alla finestra e guardò la finestra chiusa che aveva di fronte. Deve star ancora dormendo, pensò. Aprì l’armadio e si vestì. Una volta fatto si avvicinò allo specchio e si guardò. -E’ il giorno-disse a se stesso. Uscì dalla stanza e scese le scale. In cucina trovò suo padre e sua madre ridere mentre facevano colazione.
Sorrise. Anche lui voleva fare colazione così con l’amore della sua vita. Char aprì la porta della sua stanza e un odore dolciastro arrivò dal piano di sotto. Scese correndo le scale e vide suo padre sporcare con l’impasto il viso di sua madre. -Colin!-esclamò lei sorpresa-L’impasto è per i biscotti! -Bene, quella sarà la tua colazione. Io voglio mangiare te-e iniziò a darle baci per tutto il viso mentre lei rideva. -Sei un idiota-commentò ridendo. -Ma sono il tuo idiota-rispose lui prima di baciarla.
Charlotte guardò la scena divertita e sorrise. Anche lei voleva essere la colazione dell’amore della sua vita. Derek uscì di casa e andò verso la sua moto mentre giochicchiava con le chiavi. Dalla casa di fronte uscì Amber Williams di evidente mal umore. Lei si accorse della sua presenza e si infilò rapidamente in auto. Non aveva voglia che qualcuno la vedesse in quello stato, aveva una reputazione da mantenere. Lui salì sulla sua moto e guardò per un’ultima volta la casa a lato. L’auto del suo amico era ancora davanti casa. Accese la moto e guidò tranquillamente verso la scuola.
Charlotte e Trevor uscirono qualche minuto dopo. -Cadrai se non smetti di leggere-disse Trevor alla sorella. -E’ il momento più emozionante della storia-rispose lei senza spostare lo sguardo dal libro. -E per questo non ti sei pettinata sta mattina?-chiese divertito.
Lei si toccò i capelli e spalancò gli occhi. Si era dimenticata di pettinarsi. Guardò nella sua borsa e prese un elastico. Mi tocca farmi una coda, pensò. Raccolse i capelli e salì in auto ignorando le risa del fratello. 15 minuti dopo parcheggiò accanto all’auto del suo amico Duncan, che era appena arrivato. Scesero Duncan e Brittany sorridenti che non si resero conto della presenza di Charlotte e Trevor. -Ciao-salutò Charlotte divertita-Come state? I due si girarono sorpresi e sorrisero. Brittany si avvicinò a Charlotte e la abbracciò. Giselle arrivò e si unì all’abbraccio. -Vado a lasciare questo nell’armadietto-disse Char sorridente indicando il libro-Ci vediamo in classe. Derek era appoggiato al suo armadietto ad aspettare i suoi amici ma vide qualcosa di meglio: coda mal fatta, zaino azzurro appoggiato sulla spalla destra, la giacca appoggiata sull’altra spalla e i suoi occhi verdi non smettevano di guardare il libro che aveva in mano. Lui la vide passare e seguì il suo cammino con lo sguardo, ma lei non se ne rese conto e continuò a camminare senza smettere di leggere.
Vide come si allontanava e si fermava davanti al suo armadietto. Un’idea gli venne in mente e abbozzò un sorriso. Questa volta non avrebbe fallito. I ragazzi comparvero nel corridoio parlando e lui corse verso di loro. -Ho bisogno del vostro aiuto-li supplicò ed indico Charlotte che posava il libro nel suo armadietto. -Tutto ciò che vuoi-rispose Brittany con un sorriso. -Qual è la tua idea?-chiese Trevor. -Bene, questo è il piano.
NARRA CHARLOTTE Un’ora dopo… Avevo una pausa di dieci minuti prima della lezione di matematica e volevo terminare le ultime pagine del libro. Era da due settimane che lo leggessi e avevo bisogno di sapere il finale. Uscii dalla classe con le ragazze e mi avvicinai rapidamente all’armadietto. La mia faccia si convertì in una smorfia quando non vidi il mio libro. -Dov’è?-chiesi guardando da tutte le parti-L’avevo lasciato qui! -Che succede?-chiese Brittany con un sorriso. Perché sorride?
-Non trovo il mio libro-risposi triste. -Il libro che leggevi prima di andare a lezione?-chiese una sorridente Giselle. Annuii-Ho visto Derek prendere un libro dal tuo armadietto. -Cosa?-chiesi sbattendo lo sportello. Mi girai arrabbiata e lo cercai con lo sguardo-Miller!-gridai arrabbiata. Mi avvicinai rapidamente spingendo chiunque incrociasse il mio cammino. Lui era appoggiato al suo armadietto con le braccia incrociate a marcare i suoi perfetti e tonici muscoli. Perché lo pensavo? -Dimmi principessa-rispose con un sorriso divertito sul viso.
-Dammi il mio libro! Lo hai preso dal mio armadietto! -Ti riferisci a questo?-tirò fuori un libro. Mi lanciai a prenderlo, ma non ci riuscii-Aspetta, aspetta. Ora è il mio libro. -Scusa? Me lo hai rubato! -Qualcuno potrebbe aver aperto il tuo armadietto e avere ora stesso il tuo libro. Questo è il mio-lo aprì e iniziò a sfogliare le pagine. -Derek, per favore-dissi allungando il braccio-Lasciami finirlo e poi te lo regalo. -Di che parla?-chiese interessato. -Sul serio?-lui annuì-E’ una storia d’amore-mi guardò-Lui si innamora di lei, ma lei sta con un altro, ma poi si rende conto che lei ama lui ed esce correndo a cercarlo, ma non so se riuscirà a raggiungerlo o no. -Tipico-rispose. -Dammelo!-provai a prenderglielo ancora una volta, ma non ci riuscii di nuovo. -Ti rimane solo questo?-disse indicando il segno che avevo lasciato su una delle pagine. Annuii e lui abbozzò un sorriso-Bene-iniziò a leggere e poco dopo chiuse il libro. Aprì il suo armadietto e lo mise dentro-Ecco, ho finito. -Sei stupido?-chiesi disperata-Ridammelo! Devo sapere il finale!
-Si baciano. -Però non dirmelo!-gli diedi un pugno sul petto-Idiota! -Tu hai detto volessi sapere il finale e io te l’ho detto. Che altro vuoi?-chiese accarezzando il punto in cui l’avevo colpito. -Devo sapere come accade e come è il bacio! -Bene, te lo dico-si avvicinò a me-Lei arriva correndo gridando il suo nome alla stazione del treno e lui la sente prima di salire. Si avvicinano l’uno all’altro e si guardano-si posizionò davanti a me e mi sorrise-Lei dice di essere innamorata di lui e che è l’uomo della sua vita. Lui sposta una ciocca di capelli dal suo viso e la mette dietro il suo orecchio-spostò una ciocca e la mise dietro il mio orecchio.
-E poi?-chiesi con voce tremante. -Lui si avvicina di più e mette le sue mani sulle sue guance-mise le sue mani sulle mie guance e mi accarezzò dolcemente-E le dice che anche lui è innamorato di lei. -E…?-guardai i suoi occhi color miele che tanto mi piacevano e passai la lingua per le mie labbra. -Lui la bacia-mi guardò dubbioso per qualche secondo e avvicinò il suo viso al mio. Chiusi gli occhi e sentii le sue labbra sopra le mie. Le nostre labbra si erano solo unite e nel mio stomaco sentivo un mucchio di farfalle svolazzare.
Si separò da me e aprii gli occhi incontrando ancora una volta i suoi. -Tutto qui?-chiesi triste. Annuì e tolse le mani dalle mie guance-Non mi piace questo finale. -Perché? -Mi aspettavo un bacio da film-risposi malinconica-Di quelli che lasciano la protagonista senza fiato e il suo corpo che trema-abbozzò un sorriso-Perché sorridi così? -Perché renderò i tuoi sogni realtà-mise le sue mani sulla mia vita e mi avvicinò a lui-Principessa. Mi baciò di nuovo e io chiusi gli occhi assaporando il momento. Misi le mie braccia intorno al suo collo e sorrisi. Lui lo notò e sorrise. Mi strinse ancora di più al suo corpo e approfondì il bacio. Sentii di nuovo le farfalle nel mio stomaco e il mio cuore batteva sempre più veloce.
Qualche minuto dopo si separò da me con un sorriso trionfante sul volto. -Idiota-gli dissi con un sorriso. -Il tuo idiota-rispose lasciando un altro bacio sulle mie labbra. -Il mio idiota-annuii e lo baciai. -Finalmente!-gridò qualcuno accanto a noi. Ci separammo e vedemmo i ragazzi avvicinarsi-C’avete messo…Una vita!-Giselle mi abbracciò e guardai sorpresa Derek che si imbarazzò. -Comportati bene sennò…-gli disse Trevor colpendolo al petto.
-Un’altra coppietta nel gruppo-si lamentò Joe. -Aspetta, coppia? Che coppia?-dissi, Derek mi guardò sorpreso e anche tutti gli altri-Non siamo una coppia. -Cosa?-il suo viso si scompose e un sorriso apparve sul mio viso-Perché no? -Miller, credi che dopo un bacio già io sia la tua fidanzata?-le ragazze mi guardarono divertite-Non funziona così-gli diedi un bacio sulla guancia e presi il mio libro dal suo armadietto. -E che faccio?-chiese senza capire. Guardai il resto dei ragazzi che avevano la stessa faccia. -Sii originale-gli dissi andandomene insieme a Brittany e Giselle. -Sei crudele-disse Brittany ridendo-Non ti sembra che già abbia sofferto abbastanza? -Non gli farà male. Andammo a lezione di matematica e ci sedemmo in fondo alla classe. -Pronte per un’ora interminabile?-dissi prima di sedermi. -Non sono mai pronta-rispose a testa bassa Brit. La professoressa entrò e iniziò a scrivere formule e a spiegare qualcosa riguardo a derivate che in quel preciso momento non mi interessavano. Nella mia testa c’era una piccola me che stava saltando di gioia dopo il bacio. Derek Miller mi aveva baciata! Era una cosa che non mi sarei mai immaginata e baciava…Come baciava! Non immaginavo quel giorno sarebbe arrivato. Lui era sempre uscito con ragazze molto belle e a volte più grandi di lui, ma aveva baciato me e gli piacevo io. Continuavo a non crederci.
Dei rumori provenienti dagli altoparlanti mi fecero tornare alla realtà. Si sentì qualcuno schiarirsi la voce e una melodia iniziò a suonare. -Il direttore ha acceso per sbaglio il microfono-commentò Giselle. -Aspetta…-dissi riconoscendo la melodia. Non avrei mai potuto dimenticarla. -Buongiorno, principessa!-si sentì dagli altoparlanti-Ti ho sognata tutta la notte! Andavamo al cinema e tu avevi quel vestito rosa che mi piace tanto. Penso solo a te, principessa. Penso sempre a te e ora…-fece una piccola pausa e la porta della classe si aprì, entrò Derek con un sorriso sul viso e una rosa in mano-Principessa, vuoi essere la mia ragazza? -Signor Miller-disse la professoressa guardandolo incredula-Pensa che sia il momento giusto per interrompere la mia lezione?-annuì e le fece l’occhiolino-Almeno rispondigli-mi disse la professoressa provando a nascondere un sorriso.
Mi alzai e mi avvicinai a lui sorridente. -Ti piace la mia originalità?-mi sussurrò in modo che nessuno ci sentisse-Se non ti piace, posso fare qualcos’altro. Per te farei qualsiasi cosa-misi il mio dito sulle sue labbra per farlo stare zitto. -Sì-risposi. -Sì?-chiese non capendo a cosa mi riferissi. -Sì, sarò la tua ragazza-mi avvicinai a lui e gli diedi un bacio sulla guancia-E ora vattene. -Ragazzi! Ha detto di sì!-gridò emozionato. Trevor, Duncan e Joe entrarono saltando e abbracciandolo. -Quanto sei fortunato!-gli gridò Joe dandogli una pacca sulla spalla-Esci con la ragazza più bella della scuola. Non ti offendere, Amber-le disse facendole l’occhiolino.
-Avete cinque secondi per uscire dalla mia classe prima che vi punisca per tutta la settimana assegnandovi equazioni da risolvere. -Addio-mi disse Derek prima di baciarmi davanti tutta la classe-Ci vediamo dopo-chiuse la porta e rimasi ferma davanti a tutti che mi guardavano divertiti. -Charlotte, visto che sei in piedi, perché non risolvi questa derivata alla lavagna?-annuii e presi il gessetto-E’ per non far vedere a tutti la tua faccia così rossa-mi sussurrò divertita. Gliel’avrei fatta pagare cara, ma come dice mio padre: la vendetta è più bella quando l’altro non se l’aspetta. ________________________________________ Ecco quiiii! Perdonate eventuali errori ma come potete notare sono le 1:05 di notte(sì...non ho molto da fare ) e potrebbe essermi sfuggito qualcosa.
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