Due matti non fanno uno sano, alle volte però sono bravi a tenersi la mano
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Ero nella mia stanza a guardarmi per un’ultima volta allo specchio. La verità è che il completo che Brittany aveva scelto per me era perfetto. Non sapevo da dove tirasse fuori tutta quella roba, ma la adoravo.
Il mio cellulare suonò. “Sei già pronta? Sicuramente sei bellissima. Ovvio che lo sei perché ho scelto io il tuo completo” Sorrisi. Le ragazze riuscivano sempre a strapparmi un sorriso. Risposi al messaggio e presi la mia borsa prima di uscire dalla mia stanza. -Char! Dylan è qui!-gridò mio fratello-Gli dico che non ci sei? Scesi correndo le scale e trovai Dylan con quel fantastico sorriso che aveva sempre. -Smettila-dissi a mio fratello arrabbiata. -Sei bellissima-disse Dylan al vedermi. Mi diede un bacio sulla guancia e prese la mia mano-Andiamo?
-Certo-risposi sorridente-Non tornerò tardi-dissi a mio fratello che non smetteva di fulminare Dylan con lo sguardo. Uscimmo di casa e andammo verso la sua auto in silenzio. Non mi piaceva che mi tenesse la mano. Perché? Non lo sapevo. Sapevo che il quel preciso istante molte ragazze avrebbero voluto essere al mio posto e che ne sarebbero state felicissime, ma io non mi sentivo così. Pensavo solo a Derek e al nostro litigio del giorno prima. Non capivo perché non potessi uscire con un ragazzo senza che lui si arrabbiasse. Non mi stavo per sposare con Dylan né niente del genere. Mi girai per guardare la casa accanto e vidi la porta chiudersi. E' Derek? pensai. Dylan mi aprì la porta dell’auto e mi sedetti sussurrando un grazie. Mise in moto qualche secondo dopo e guidò fino al cinema. Parlammo di cose senza importanza. -Che cosa vediamo?-gli chiesi mettendoci in fila alla biglietteria. -Un film d’amore, di quelli che vi piacciono tanto-rispose sorridendo. Un film d’amore? Sul serio? Davano “The Avengers” e lui mi voleva portare a vedere un film d’amore. Era diventato pazzo? Questo con mio fratello e i suoi amici non sarebbe mai successo. -Fantastico-dissi il più emozionata possibile, ma non mi riuscì molto bene.
Entrammo nella sala e ci sedemmo. Iniziarono gli annunci e le luci della sala si spensero. Volevo morire. Non avevo mai visto film peggiore di quello. Per favore, sapevo già che alla fine i due si sarebbero sposati e avrebbero avuto mille figli. La mano di Dylan passò per le mie spalle e accarezzò dolcemente il mio braccio. Perché mi toccava? Dio mio, dovevo dire di no quando mi aveva chiesto di uscire. A me non piaceva Dylan. Era un bel ragazzo ed era dolcissimo, ma a me non piaceva per niente. A me piacevano i ragazzi divertenti, che mi facessero ridere, con i capelli scuri e gli occhi color miele, che avessero una moto… Stai descrivendo Derek Miller… Smettila. Ancora quella voce…e no, non era Derek. Il film finì. -Ti è piaciuto?-mi chiese.
-Sì, molto bello-mentii. Non era una buona idea dirgli che fosse stato il peggior film che avessi mai visto nella mia vita. -Andiamo a mangiare qualcosa-mi prese per mano e camminammo tranquillamente alla ricerca di un posto dove mangiare-Come vanno le lezioni di musica? -Come fai a saperlo?-chiesi sorpresa. -Ho sentito Derek parlare con tuo fratello riguardo a quanto bene suoni-un sorriso apparve sul mio viso. -Be’, non sono così brava.
-Sicuramente lo sei. Spero di poterti sentire un giorno-abbozzò un sorriso-Entriamo qui. Ci sedemmo e ordinammo due hamburger e delle patatine. -Pensavo avresti ordinato un’insalata-commentò prima di dare un morso. -E’ da stupidi venire qui e ordinare un’insalata-risposi. Adoravo quel ristorante. Per ogni compleanno di uno del gruppo andavamo lì per celebrarlo. Avevano i migliori hamburger del mondo e la torta al cioccolato era buonissima. -Quella sei tu?-chiese indicando una foto sulla parete. Mi girai a guardarla e risi. C’era Brit che stava spalmando della torta sulla faccia di Joe, Trevor leccava la faccia di Giselle che faceva delle facce buffe, Duncan guardava tutta la scena sorridente e Derek mi stringeva da dietro mentre gli macchiavo la faccia di torta. -E’ la foto del compleanno mio e di Trevor-risposi dopo aver smesso di ridere-Un giorno fantastico. -Ve la passate molto bene-commentò divertito.
-Ci conosciamo da anni-risposi con un sorriso. Quando finimmo di cenare andammo a bere qualcosa. Dopo un paio di birre, mi sentivo un po’ nauseata, ma riuscivo a camminare bene. Andammo verso l’auto. -Sono stato molto bene-disse Dylan una volta arrivati all’auto. Mise una sua mano sulla mia vita e mi avvicinò al suo corpo.
-Anche io-risposi un po’ incomoda-Sei un buon amico-Aveva colto il messaggio? Il suo viso si avvicinò al mio e sfiorò le mie labbra. -E tu sei una ragazza meravigliosa-e mi baciò. Rimasi bloccata per qualche momento. Non volevo mi baciasse e ancora meno nel parcheggio di un centro commerciale. Accarezzò la mia schiena dolcemente e provai a pensare ad altro. Baciava molto bene, però non sentivo nulla. Il bacio si intensificò sempre più e le sue mani cominciarono a percorrere il mio corpo. -Basta-dissi. -Dai Char-aprì i primi bottoni della mia camicetta e infilò la sua mano. -Ti ho detto di smetterla-spostai la sua mano e provai a separarmi da lui. -Molte ragazze vorrebbero essere al tuo posto in questo momento-mi spinse contro l’auto. -E allora vattene da quelle ragazze perché ti assicuro che non voglio stare qui in questo momento-risposi secca. Mi stava scocciando. -Ma io voglio te-non so come ma riuscì ad aprire la portiera e mi infilò dentro. -Che fai?-chiesi provando a liberarmi, ma mi prese dalle braccia-Lasciami! -Divertiamoci un po’-e riprese a baciarmi. Provai a liberarmi, ma non ci riuscii, lui era molto più forte di me. Prese la mia camicetta e osservò il mio seno, iniziò a baciare il mio collo. Le lacrime iniziarono ad uscire dai miei occhi e singhiozzi uscirono dalla mia bocca.
-Smettila!-piagnucolai, ma non mi diede conto-Per favore! Lasciami! Voglio andare a casa! -Non gridare così tanto, mi distrai-osservò il mio corpo un’altra volta-E’ da tanto che aspetto questo momento. -Non voglio! Aiuto! Che qualcuno mi aiuti!-provai a colpirlo ma prese la mia mano prima che colpisse il suo viso-Papà! Trevor!-gridai sperando di ricevere una risposta come quando entravano nella mia stanza quando avevo un incubo, ma quella volta non c’erano-Derek!-gridai inconsciamente-Derek! -Credi che Miller ti senta? Non verrà a salvarti-rispose ridendo. -E’ ciò che pensi tu-disse qualcuno. Qualcuno lo prese per il colletto della camicia e lo tirò fuori dall’auto lanciandolo al suolo. -Che fai tu qui?-chiese infuriato e sorpreso.
-Faccio ciò che avrei dovuto fare tempo fa-lo prese per il colletto della camicia e gli diede un pugno in piena faccia. Iniziarono a picchiarsi e io guardai la scena da dentro l’auto. Le lacrime continuarono ad uscire dai miei occhi e non riuscii a reagire. Qualche minuto dopo, Dylan era steso al suolo ritorcendosi dal dolore. Derek si avvicinò alla portiera dell’auto e mi guardò preoccupato. -Stai bene?-chiese, ma non gli risposi. Il suo labbro sanguinava e aveva un livido sull’occhio-Vieni-allungò la sua mano e prese dolcemente la mia-Va tutto bene, ok?-uscii lentamente senza smettere di guardarlo-Charlotte? L’abbracciai e iniziai a piangere. -Avevi ragione-dissi singhiozzando-Sono un’idiota.
-Non sei un’idiota-prese le mie guance con le sue mani e mi guardò-Tu non hai fatto niente-tornò ad abbracciarmi e rimanemmo così per un po’-Ti riporto a casa. Camminammo lentamente fino alla sua moto che era parcheggiata qualche metro più in là. -Derek-dissi sussurrando-Ho la nausea. -Hai bevuto qualcosa?-mi chiese preoccupato. -Birra-risposi. Mi appoggiai al suo petto ed alzai lo sguardo-Mi ami? -Certo che ti amo-rispose con le sopracciglia aggrottate. -E perché non mi baci?
-Perché il giorno in cui ti bacerò, voglio che tu te ne renda conto perfettamente-abbozzò un sorriso e mi diede un bacio sulla guancia. -Andiamo a casa. -Aspetta-disse prima di darmi il casco. Si tolse la felpa e me la fece mettere dopo aver visto che i bottoni della mia camicetta non erano più al loro posto. Mise il casco sulla mia testa e mi aiutò a salire. Strinsi la sua vita il più forte possibile in modo che nessuno potesse separarmi da lui e partì. Parcheggiò la moto davanti casa mia e mi accompagnò fino alla porta. Tutte le luci erano spente e non si sentiva nessun rumore. Presi le chiavi e aprii la porta. -Io vado-sussurrò, ma presi la sua mano e lo feci entrare. Salii le scale con lui e lo feci entrare nella mia stanza. -Siediti sul mio letto e non dire niente-entrai in bagno e presi una cassettina dall’armadietto. Mi misi in ginocchio e lasciai la cassettina sul pavimento. La aprii e presi del cotone e dell’acqua ossigenata per disinfettare la ferita-Questo ti farà un po’ male-passai il cotone sul suo labbro e i suoi occhi si spalancarono-Te l’avevo detto-commentai divertita-Dove ti fa male?-alzò la maglia e vidi un livido sul suo addome-Perché non me l’hai detto quando eravamo sulla moto, idiota? -Non volevo che mi lasciassi-rispose semplicemente.
-Vado a prendere del ghiaccio-mi alzai dal pavimento, ma non mi lasciò camminare. -Non è necessario-si alzò dal letto e accarezzò la mia guancia-Me ne vado-baciò la mia fronte e andò verso la porta. -Aspetta-sussurrai. Si girò a guardarmi-Non te ne andare, ti prego. Annuì e si avvicinò di nuovo al letto. Tirai fuori un paio di pantaloni del pigiama di Trevor e glieli diedi. Entrai in bagno e mi lavai il viso mentre aspettavo che si vestisse. Non è che mi vergognassi, ma mi rendeva un po’ nervosa. Mi misi il pigiama ed uscii dal bagno. Derek era steso sul mio letto senza maglia. Merda. Mi stesi accanto a lui e lo guardai.
-Come hai fatto a trovarmi?-chiesi poco dopo. -Al vederti uscire di casa con lui, mi sono arrabbiato e sono uscito a correre. Quando sono tornato a casa, era tardi e tuo fratello mi aveva lasciato tre messaggi dicendo che non fossi ancora tornata e che fosse preoccupato-sospirò e accarezzò la mia guancia-Sono venuto a vedere se stessi bene e ti ho vista baciarlo. Non sono nemmeno sceso dalla moto. Vi ho guardati un’ultima volta dallo specchietto retrovisore fino a quando non ho visto che hai provato ad allontanarlo e che lui ti ha infilata nella sua auto-spostò una ciocca di capelli dal mio viso e unì le nostre fronti-Non ero mai stato così arrabbiato. L’ira percorreva tutto il mio corpo. Mi sono tolto il casco e ho iniziato ad andare verso l’auto per dirti quattro cose. Come ho potuto pensare che tu andassi con qualcuno dentro un’auto?-chiese a se stesso-Quando ti ho sentita urlare il nome di Trevor e poi il mio ho capito che qualcosa non andasse bene. Ho corso il più velocemente possibile e ti ho vista piangere e lui ridere. L’avrei ucciso. -Sto bene, Derek-dissi accarezzando la sua guancia al vedere che raccontarlo lo stesse rendendo nervoso. -Se ti fosse successo qualcosa… -Tranquillo-appoggiai la mia testa sul suo petto e iniziai ad accarezzarlo-Sto bene-Mise il suo braccio sulle mie spalle e mi avvicinò a lui-Grazie per avermi salvata-dissi prima di addormentarmi profondamente.
___________________________________________ E finalmente in fatidico appuntamento...spero di non avervi shockate troppo
Edited by KimbraFox - 19/4/2017, 21:06
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