Due matti non fanno uno sano, alle volte però sono bravi a tenersi la mano
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NARRA MAVERICK Cos’altro potevo fare? Sembrava la persona più infelice del mondo ed ero incapace di fare qualsiasi cosa per lei. -Potresti riportare suo fratello indietro-mi suggerì West. -Sì, e mi ucciderà prima di arrivare a casa solo perché esco con sua sorella. -Era solo un’idea… -Fa in modo che la prossima sia migliore.
Entrammo in caffetteria e andammo al tavolo dove si trovavano Liz e Tori. Mi sedetti accanto lei, ma lei non mi diede nemmeno conto. Guardai Liz che sospirò rassegnata. -Forza, Tori…-provò a dire-Potremmo guardare la nuova stagione. -Non voglio… -E poi potremmo bere della cioccolata calda-negò e si mise a giocare con il cucchiaio. -Sicuramente vi divertireste un sacco-disse West provando ad appoggiare l’idea di Liz.
-Ah, ciao West-salutò con tristezza-Dov’è Colin? -E’…E’ accanto a te-disse stupito. Tori si girò e mi guardò qualche secondo prima di tornare a guardare il suo piatto. -Ciao Colin-mi salutò-Come è andata la mattinata? -Bene, credo.
-Bene… Riprese a giocare con il cucchiaio e iniziai ad innervosirmi. -Preferisci andare al cinema?-suggerì Liz. -Non voglio… -Basta-mi alzai e la feci alzare-Non possiamo continuare così. -Che fai?-mi chiese. Non risposi e me la caricai in spalla per portarla fuori dalla caffetteria. Dovevo fare qualcosa e subito. -Lasciami! -No.
-Colin! -Tori!-imitai la sua voce. -Mettimi giù o ti lascio-mi minacciò arrabbiata. -Sei pazza di me, Brooks. Non mi lasceresti. -Smettila-rispose. Iniziai a ridere e continuai a camminare per il Campus fino ad arrivare in un giardino totalmente isolato. -Bene-la misi giù ma non la lasciai-Grida. -Come?-chiese stupita.
-Grida, tira fuori tutto. -Come posso gridare in mezzo all’università? Penseranno che sia pazza. -Più di così?-scherzai divertito-Andiamo-la scossi un po’ di volte con gentilezza. -Smettila!-gridò spingendomi via. -Ecco-continuai a scuoterla. -Colin!-provò a separarsi da me, ma la ripresi per il braccio-Non voglio gridare! -Ma lo stai già facendo-si tappò la bocca e sorrisi-Se non vuoi gridare puoi saltare, correre, ballare, cantare, farti una ceretta, l’importante è che ti sfoghi.
Rimase ferma a guardarmi qualche secondo e poi mi baciò. -Be’, questo non me lo aspettavo-commentai separandomi un po’ da lei. -Smettila-tornò a baciarmi e io misi le mie mani sulla sua vita. Sicuramente esistevano mille posti migliori che quello, ma non me ne immaginavo nemmeno uno senza di lei. Cosa mi aveva fatto quella ragazza?
La amiiiiii. No, non è vero. Per favore, guardati. Sei pazzo di lei. Non è così. Ammettilo prima che la colpa ti invada del tutto. Mi separai da lei e la guardai negli occhi cercando un buon motivo per uscire da quella situazione. -Qualcosa non va?-mi chiese. -Non è niente-accarezzai la sua guancia e sospirai-E’ tutto meraviglioso, ma dovremmo tornare indietro prima che Liz pensi che ti abbia sequestrata.
-Va bene… Mi diede un bacio veloce e presi la sua mano per tornare di nuovo in caffetteria. Camminammo in silenzio, ma non uno di quelli incomodi. Avrei potuto passare il resto della mia vita in silenzio con lei. Sentii il suo sguardo su di me, ma quando la guardai lei spostò lo sguardo rapidamente. Iniziai a ridere. -Smettila di guardarmi-dissi ridendo. -Non so di cosa tu stia parlando-disse tranquillamente. -Certo che lo sai-le feci appoggiare la schiena contro la parete dell’edificio davanti a cui stavamo passando e unii le nostre fronti-Non puoi dirmi che non sai di cosa stia parlando perché ti ho vista. -Colin sei un matto-rispose scherzosa-Mi prendi e mi fai appoggiare contro la parete. Ti sembra normale?
-Quello che mi sembra normale è vedere come diventi nervosa quando ti sono vicino. -Io non divento nervosa-rispose. -Certo che sì e lo sarai ancora di più se sapessi a cosa sto pensando in questo momento-un sorrisetto apparve sulla mia faccia e lei diventò rossa-Non sai quanta voglia ho di te…-avvicinai le mie labbra alle sue e mi separai da lei-Vedi come diventi nervosa? Continuiamo a camminare. -Insieme? -Insieme-sorrise e mi prese per mano.
-Sei un’idiota, Maverick-disse sorridente. -Ma sono il tuo idiota-risposi. -Sì, sei mio e solo mio, idiota-e andammo al parcheggio dove ci aspettavano Liz e West. -Era ora!-gridò West al vederci-Pensavamo ve ne foste andati. -A quanto pare no-risposi sorridente-Che facciamo? -Potremmo andare a mangiare qualcosa-disse Liz-Andiamo al karaoke? Non credo ci sia molta gente oggi lì. -Mi va bene-rispose Tori senza eliminare il sorriso dalle sue labbra. -Avvisiamo gli altri-affermò Liz. -E’ meglio che io torni a casa-dissi con l’intenzione di andarmene, ma Tori mi prese per un braccio. -Non andare. Vieni con noi.
-Vuoi mettermi nello stesso tavolo con Alex?-chiesi incredulo-Non arriveremmo vivi a sta sera. -Dai, fallo per me-iniziò a farmi gli occhi dolci-Ti lascerò dormire con me-sussurrò al mio orecchio. -Va bene, ma non sono responsabile delle mie azioni. _________________________________________________________ Ci ritrovammo tutti seduti ad un tavolo. Stavano tutti parlando dell’università e degli esami che stavano per dare. Mancavano tre settimane alle vacanze di Natale e tutti non vedevamo l’ora. Dall’altro lato, io guardavo tutti quanti come se non capissi nulla. Era strano essere allo stesso tavolo di Alex.
-Vediamo, a chi tocca cantare?-chiese Helen-Becca? -Sono troppo stanca. Fate andare Liz. -Non salirò sul palco se Mike non viene con me. -Ma canto malissimo-si lamentò-Sicuramente viene a piovere prima che inizi a suonare la musica. -Che esagerato-rispose Liz-Ci saranno conseguenze. -Dai, tesoro… -Sei sempre lo stesso-Alex colpì Mike-Devi rendere felice la tua ragazza. -Era necessario colpirmi? -E’ sempre necessario. E continuarono a discutere. Avrebbero continuato così per tutta la sera? -Tori, canta con me-mi girai a guardarla, ma non cera-Tori? All’improvviso cominciò a suonare la musica e comparve Tori. -Sta per cantare?-mi chiese West. -Sembra di sì… -I, I’ve been in love before. I thought I would no more manage to hit the ceiling. Still, strange as it seems to me. You brought it back to me that old feeling. I, I don’t know what you do. You make me think that you possibly could release me. I think you’ll able to make all my dreams come true and you ease me.
Come era possibile cantasse così bene? La sua voce, i suoi gesti, la sua tranquillità…Non riuscivo a togliermela dalla testa. -You thrill me, you delight me, you please me, you exite me; you’re something I’d been pleading for-mi guardò e sorrise-I love you, I adore you, I lay my life before you. I’ll have you want me more and more and finally it seems my lonely days are through; I’ve been waiting for you-scese dal palco e si avvicinò al nostro tavolo. -I, I’m gonna make you mine-mi indicò e si avvicinò a me-You’re gonna feel so fine, you’ll never want to leave me; I feel you belong to me someday you will agree. Please, believe me. Mi accarezzò la guancia e tornò sul palco. -You thrill me, you delight me, you please me, you exite me; you’re something I’d been pleading for. I love you, I adore you, I lay my life before you. I’ll have you want me more and more and finally it seems my lonely days are through; I’ve been waiting for you. Oh, I’ve been waiting for you. La canzone terminò e tutti si alzarono per applaudire. Io rimasi bloccato sulla sedia, come se il mio corpo avesse smesso di funzionare. Sulle sue labbra aveva un sorriso immenso, i suoi occhi provavano a guardare tutti e io rimanevo fermo. -Vuoi alzarti?-disse West tirandomi per il braccio-Avvicinati alla tua ragazza. -E che le dico?-chiesi, ma mi spinse verso di lei-Hey-la salutai come se non l’avessi vista per tutto il giorno. -Hey-mi imitò.
-Questo…io…tu…meravigliosa…-dissi. -Questo…tu…grazie-si avvicinò a me e mi diede un bacio-Questa notte ti farò un altro concerto. Sorrisi inconsciamente e rimasi di nuovo imbambolato. -Dai, vieni-West mi tirò per il braccio e mi portò fuori-Hai bisogno di energia-tirò fuori il pacchetto di sigarette e l’accendino-Fuma. Reagii e li presi. -Grazie-presi una sigaretta e la accesi. -E’ stata incredibile-commentò West.
-Lei è incredibile. -E non riusciva a togliere gli occhi da te-scherzò divertito-Che cos’hai che fai diventare pazze tutte le donne? -Mi interessa che sia interessata lei, le altre non mi importano. -Colin Maverick, mi sorprendi ogni giorno di più. La porta del bar si aprì e uscì Alex. -West, posso parlare con Colin?
-Certo, avevamo già finito-tirò la sigaretta per terra e entrò nel bar. -Vuoi?-chiesi offrendogliene una. -Perché no-ne prese una e la accese prima di ridarmi il pacchetto-Canta bene, vero? -Sì, molto-risposi-Io… -Lo so, Colin. Volevo solo assicurarmi che lei stia bene con te e vedo che è così. Ti chiedo solo di prenderti cura di lei. -Lo farò-guardai dalla finestra e la vidi ridere-La amo-spalancai gli occhi e tornai a guardare Alex-Volevo dire, io…
-La gente cambia, Maverick. -Tutti siamo cambiati-mi diede una pacca sulla spalla-Anche io. -Lo vedo. Ricominciamo dall’inizio?-chiese porgendomi la mano. -Certo-la strinsi-Tutto dimenticato. -Meno male…-ritirò la mano e fece una smorfia di dolore e risi-Ecco, se le farai del male, ti succederà ciò che è successo al suo ex. -Immagino, gliela darei anche io una lezione. -Questo è lo spirito giusto. -Entrate o no?-chiese Tori uscendo.
-Subito, dolcezza-risposi e le feci l’occhiolino. -Smettila di provarci con me, idiota-mi lanciò un bacio e tornò dentro. -Ecco, smettila di provarci con lei-disse Alex indicandomi-Continua ad essere la mia protetta. -Ma è la mia ragazza-lo colpii e indicai il mio corpo-Ed è pazza di tutto questo. -Continuo a non capire il perché…-sussurrò. Lo guardai male e alzò le mani-Scherzavo, scherzavo. Guardai attraverso la finestra e la vidi guardarmi. Mi sorrise e lo feci uno dei miei migliori sorrisi. Si sentiva una pace nel guardarla…una pace che finalmente aveva fatto la sua apparizione. ____________________________________________ Speravate di scoprire qualcosa in merito ad Alex e Katy? E invece no! Ahahahah lo scoprirete nel prossimo capitolo!
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