Due matti non fanno uno sano, alle volte però sono bravi a tenersi la mano
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Andarono verso la camera piano piano, con calma e godendo l’uno della compagnia dell’altro. Le loro labbra si separavano solo quando avevano bisogno di ossigeno, erano una droga l’uno per l’altro. C’era tanto sentimento, tanto amore in ogni bacio, in ogni tocco, in ogni sguardo. Vera posò le mani sul suo petto e lo accarezzò lentamente fino al bordo della maglia. La prese con forza e la maglia volò da qualche parte della camera. Tornò ad appoggiare le mani sul suo addome e sul suo petto. Era un sogno di uomo, ed era tutto suo. La maglia di Vera non tardò a sparire, come i pantaloni di tutti e due. Marc la portò verso il letto e caddero senza separarsi nemmeno di un millimetro.
Le mani di Marc rincorrevano il corpo di Vera, percorrendo ogni sua curva. Vera infilava le unghie nelle sue muscolose spalle e Marc grugnì sulle sue labbra. -Vera-sussurrò Marc chiudendo gli occhi e respirando lentamente-Voglio andare piano, voglio farlo bene. Vera accarezzò la sua guancia e lo baciò, piano, dolcemente. Senza pretese. Volevano godere l’uno dell’altro come non avevano fatto per tutto quel tempo. Carezze, sussurri e baci. Sguardi che esprimevano tutto senza bisogno di alcuna parola. La complicità che avevano era fuori dal comune. Potevano leggere, capire e comprendere ciò che l’altro sentiva. Si amavano tanto e non volevano terminare quella notte. Marc la baciava ovunque, le sue labbra, la sua fronte, la guancia, il collo. Non voleva mancare un solo pezzo della sua setosa pelle.
Arrivarono insieme all’estasi, Vera gridò il suo nome e Marc cadde su di lei. I loro occhi chiusi e i loro respiri sincronizzati. Erano senza fiato. Senza dubbio, era stata la notte migliore della loro vita. Vera si accovacciò sul suo petto . -Sai?-disse alzando la testa per guardarlo negli occhi-Non ho mai smesso di amarti. Ho provato a farlo, a eliminarti dalla mia vita, di odiarti. Ma è stato inutile-sospirò e una lacrima scivolò lungo la sua guancia. Marc la raccolse. Era una donna così vulnerabile. -Ti amo ogni giorno di più-disse lei unendo le loro fronti e chiudendo gli occhi. Marc la abbracciò, forte, stringendola al petto, come se da un momento all’altro volesse andarsene via. -Ti amo tanto dolcezza-la baciò dolcemente facendola sorridere-Mi sentivo così solo, poi sei arrivata tu. Vera lo baciò e tutti e due chiusero gli occhi e si addormentarono. I suoi occhi azzurri si aprirono e li strofinò con forza. Si girò e contemplò un Marc addormentato, con le labbra semi aperte e i capelli spettinati. Sorrise e si alzò per infilarsi la biancheria e una delle camicie di Marc. La sua meravigliosa colonia la impregnava.
Tornò a letto e si sedette su Marc. Cominciò a dare piccoli baci sul suo addome fino al suo petto. Marc percepì il suo movimento e aprì gli occhi per vedere la ragazza su di lui guardarlo teneramente. -E se mi svegliassi così sempre? -Tesoro, non farci l’abitudine. Vera si mise accanto a lui e si abbracciarono. Per un lungo periodo, la loro posizione non cambio. Non avevano bisogno di parlare. Le loro carezze li trasportavano in un’altra dimensione.
-Marc, dove tieni le patatine? -Nella dispensa-disse mentre preparava il film che stavano per vedere. Vera portò il cibo in sala dove Marc aspettava insieme a una pizza che avevano ordinato. Si sedettero sul divano e il film iniziò. Vera aveva insistito per vedere ‘Cattivi vicini’, solo perché c’era Zac Efron, e Marc, rassegnato, dovette accettare. La prossima volta ne avrebbero visto uno con Megan Fox, quello era ovvio. -Zac Efron è troppo bello-sospirò Vera mentre mangiava una patatina. Guardava attentamente il film mentre Marc la guardò con gli occhi spalancati.
-Eh!-protestò. Sembrava un bambino a cui avevano rubato il suo gioco preferito. -Lo sai che preferisco te. Marc le sorrise e la prese per i fianchi per farla sedere sulle sue gambe e baciarle il collo lentamente. Sentiva il suo profumo. -Sei molto attivo oggi, eh?-chiese Vera. Marc rise e continuò a baciarla. Vera aveva un’altra idea in mente. Si alzò e Marc la guardò con lo sguardo di un cane abbandonato, provando a farla tornare. Però lei era testarda e andò verso la radio per mettere la sua frequenza preferita. Hung Up di Madonna suonava. -Adoro questa canzone!-gridò Vera mettendosi a ballare mentre Marc la osservava divertito. Osservava ogni movimento del suo prezioso corpo curvilineo.
In quel momento si sentiva fortunato. Lei era così diversa, le altre donne con cui era stato erano frivole e acide, lei era un altro mondo. Allegra, divertente e singolare. Vera si avvicinò a lui e gli tese le mani perché si unisse a lei e ballasse al ritmo della canzone. Ballarono insieme fino a quando la canzone non finì e Marc la fece girare e la strinse a se. Lei portò le braccia intorno a suo collo e lui la strinse con le sue forti braccia. -Perché a te la mia camicia sta meglio che a me? -Perché sono irresistibile. -Hai imparato dal migliore. Lei rise e lo bacio con dolcezza. Non avevano bisogno di altro. Il vuoto e la solitudine di Marc erano sparti e il cuore di Vera era stato curato.
____________________________________________________________________ Ed eccoci qui, il prossimo sarà l'ultimo capitolo ma non so quando lo posterò!
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