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.omiodioooo!! 😍
Grandissima Vera, non bisogna dargliela subito vinta ! che fatichi un po' a conquistare appieno il suo cuore 😈
Vera ci prova a fare la forte ma credo non le riuscirà molto a lungo.Bellissimo questo aggiornamento!!!
Hai descritto benissimo il tormento dei due **
Vera ha fatto bene a fermarsi e a cercare di chiarire la situazione!
Grazie ClueOgni capitolo è sempre più intrigante e coinvolgente! Finalmente i due si stanno avvicinando, Marc si sta sciogliendo e anche lei. Ah Vera Vera non fare resistenza, lasciati andareee ahahah
Credo che tu sia l'unica a volere che Vera si lasci andare ahahahahOmmeodeooooooo wooooooooooooo dai Marc ora non fare il cretino e dimostra veramente cosa vuoi
Mai fidarsi di Marc, ormai l'abbiamo imparato.Siiiii ora Marc deve solamente non rovinare tutto altrimenti lo uccido giuro!
Saremo in tanti ad ucciderlo se rovinerà tutto ahahahah
Chissà chissà
Grazieaweh che materiale hai usato per i capelli? anyway, complimenti
Tutti i capelli che ho usato li trovi nella sezione download.. -
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Dopo quell’incontro con Marc, Vera tornò a casa, aveva bisogno di pensare.
Che cosa aveva fatto? In che pasticcio si era infilata per non aver chiuso la sua boccaccia? Marc era un uomo competitivo e calcolatore, non avrebbe dovuto sfidarlo, a lui piacevano le sfide ed era difficile sapere fino a dove sarebbe potuto arrivare.
-Te lo meriti.
Era la frase che si ripeteva da quando era uscita dall’ufficio. Era esausta, abbattuta. Le azioni di Marc le facevano perdere tutta la forza di volontà che aveva sempre avuto, tutta la sua convinzione spariva quando si trovava davanti a lui.
Suonò il telefono e lei si alzò dal divano per rispondere.
-Pronto?
-Ciao tesoro.
Vera riconobbe subito la voce di sua madre. Era così contenta di potere sentirla. Era da tanto tempo che non parlava con lei visto che un certo ragazzo l’aveva distratta da quando era arrivata in città.
-Mamma-esclamo-sono contenta di sentirti!
-Anche io-
Adorava sua madre, tantissimo. Da quando si era trasferita non aveva parlato con lei e sapeva che si sentiva tremendamente sola a causa dell’assenza di suo padre.
Le cose tra loro erano complicate, avevano litigato circa un anno prima e lui se n’era andato.
Non avevano voluto divorziare, e Vera sperava che un giorno i suoi giorni sarebbe tornati insieme. Lei sapeva che si amassero, tantissimo, ma il loro orgoglio non permetteva loro di cercarsi.
-Come stai? Hai trovato un lavoro?
-Sì, mamma.
Cosa avrebbe raccontato a sua madre? ‘Sì mamma, il mio lavoro è bellissimo, c’è una stronzetta che non mi lascia vivere e che è anche l’egocentrica ragazza del mio capo, che è un coglione che vuole solo venire a letto con me, tutto normale come puoi notare’.
Non poteva dirle tutto ciò, sarebbe stata capace di andare subito da lei e mettere Marc al suo posto.
-E come va a lavoro? Ti piace?
Sua madre era incredibilmente insistente. Vera voleva scomparire, o sperava ci fosse un problema alla linea, odiava mentire a sua madre.
-Sì, mi piace. Lavoro con Liza e i colleghi sono amichevoli.
In un certo senso non le stava mentendo, semplicemente non le stava raccontando tutto. Non voleva che sua madre si preoccupasse.
-Il tuo capo è un uomo o una donna?
E in quel momento non sapeva cosa fare, era sicurissima che sua madre conoscesse Marc Boer. Tutti lo conoscevano, sia per il suo lavoro che per la sua orribile reputazione.
-E’ un uomo.
'Ti prego non chiedermi il nome, ti prego non chiedermi il nome', pensò.
-Bene, spero ti tratti bene, altrimenti lo prendo a calci in culo.
Vera sospirò sollevata, se sua madre avesse scoperto chi fosse il suo capo sicuramente avrebbe preso a calci Marc.
-Bene, basta parlare di me, come stai tu?
-Lo sai, come sempre, non ho molto da raccontare.
Vera voleva chiedere se avesse parlato con sua padre, ma sua madre sembrava restia a darle qualsiasi informazione.
-Mamma, sai a cosa mi riferisco.
Riuscì a sentire sua madre sospirare, non sapeva come fare a farle capire che non erano fatti l’uno per l’altra.
-E tu sai che non voglio parlarne, fine.
-Però, mamma, se me ne parlassi potrei…
-Non insistere, ciao! Spero che stia bene, ci sentiremo.
Con quella frase sua madre riattaccò senza farla finire di parlare. Sempre la stessa storia.
Quando credeva che finalmente potesse stare da sola e in pace, qualcuno decise di scocciarla suonando al campanello.
Aprì la porta e incontro una sorpresa non molto grata. Strinse i pugni con forza e lo guardò profondamente negli occhi.
-Che ci fai qui?
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Suspance chissà chi è.. -
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Mi ero persa tanti capitoli, pieni di suspance e litigi.
Certo che questi due sono maledettamente testardi e orgogliosi. La cena era stata perfetta ma Marc ha rovinato tutto, complimenti volpe!
Lui proprio non vuole uscire dalla figura che si è costruito, quella del Don Giovanni, ma nel profondo sa che Vera non è come le altre e piano piano sta facendo breccia nel suo cuore.
Per fortuna Vera è una ragazza intelligente e forte, alla prima occasione non è cascata ai piedi di lui.
Ma dopo quei baci... bhè c'è poco da dire, adesso sta a Marc dimostrare che ci tiene veramente a lei.. -
•Lyta•.
User deleted
non puoi lasciarci cosiiiiii . -
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che faccia incazzata vera! xD
ma chi sarà mai?!?!. -
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Qualcuno che si rifà vivo dal passato sicuramente staremo a vedere, sono proprio curiosa di sapere chi è . -
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Mmm non penso sia la ragazza di Marc perchè hai scritto 'lo guardò' ... staremo a vedere . -
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Se è Marc di sicuro si prende un bel cazzottone in faccia, la vedo abbastanza aggressiva a Vera XD . -
Richard Dunn.
User deleted
Nooo ma sono modi di concludere un capitolo questi? Stai diventando come alcuni scrittori che terminano libri in questa maniera!! Spero che il prossimo capitolo esca subito! . -
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basta metti troppa ansia con queste conclusioni
spero esca presto il prossimo capitolo *.*. -
.Mi ero persa tanti capitoli, pieni di suspance e litigi.
Certo che questi due sono maledettamente testardi e orgogliosi. La cena era stata perfetta ma Marc ha rovinato tutto, complimenti volpe!
Lui proprio non vuole uscire dalla figura che si è costruito, quella del Don Giovanni, ma nel profondo sa che Vera non è come le altre e piano piano sta facendo breccia nel suo cuore.
Per fortuna Vera è una ragazza intelligente e forte, alla prima occasione non è cascata ai piedi di lui.
Ma dopo quei baci... bhè c'è poco da dire, adesso sta a Marc dimostrare che ci tiene veramente a lei.
Ormai siamo tutti a conoscenza dell'idiozia di Marc ahahahah
Chissà se cambierà mai idea...
Mi dispiaceeeee
prometto che aggiorno presto!
Chissà chissàQualcuno che si rifà vivo dal passato sicuramente staremo a vedere, sono proprio curiosa di sapere chi è
Lo scoprirai prestoMmm non penso sia la ragazza di Marc perchè hai scritto 'lo guardò' ... staremo a vedere
No, non è lei, vedrete vedreteSe è Marc di sicuro si prende un bel cazzottone in faccia, la vedo abbastanza aggressiva a Vera XD
Credo sia pronta per menare qualcunoNooo ma sono modi di concludere un capitolo questi? Stai diventando come alcuni scrittori che terminano libri in questa maniera!! Spero che il prossimo capitolo esca subito!
Mi dispiace il prossimo capitolo esce in settimana prometto!!!!basta metti troppa ansia con queste conclusioni
spero esca presto il prossimo capitolo *.*
Era proprio il mio obbiettivo
Esce presto, esce presto. -
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Vera lo guardava come se stesse guardando un morto. Era atterrita, ma non voleva mostrarsi vulnerabile, non davanti a lui. Non sarebbe caduta nel suo tranello.
-Anche io sono contento di vederti, che bel benvenuto.
Il ragazzo si infilò nel suo appartamento e Vera chiuse la porta bruscamente.
Mentre gli occhi del biondino ispezionavano la casa, Vera fissava lui. Non sapeva cosa diavolo stesse facendo in città e non sapeva perché fosse a casa sua.
-Cosa vuoi Eric?
Lui spostò i suoi occhi azzurri su di lei e sorrise.
Un tempo adorava vederlo sorridere, ma ora la ripugnava.
-Non posso venire a trovare una mia vecchia amica?
Il suo tono di voce la faceva infuriare. Vera sospirò, non voleva sapere nulla di lui, non voleva vederlo e lo voleva fuori da casa sua.
-Senti, non so come tu abbia fatto a sapere dove vivo, e non mi importa, mi pareva di essere stata chiara quando ti ho detto che non volevo vederti.
Eric provò ad avvicinarsi a lei ma lei si spostò.
Non lo voleva vicino. Lo disprezzava più di qualsiasi altra cosa nel mondo. Se pensava di poter andare nel suo appartamento e prenderla in giro aveva proprio sbagliato.
-Dai Vera, ricordiamo i vecchi tempi, sono venuto perché mi mancavi.
-Certo, continua la tua storiella, mi piace.
La voce di lei era carica di ironia che era palpabile. Si sentiva presa in giro nel dover guardare la faccia di quell’imbecille che le aveva fatto tanto male. Le aveva tolto la sua innocenza, il suo carisma e la sua dolcezza e l’aveva fatta diventare ciò che era ora, fredda e diffidente.
-Dai Vera, lo sai che le cose fra noi erano speciali, possiamo recuperare la nostra relazione. Ho fatto una stupidaggine.
Le urla di Vera riempirono l’appartamento.
-Non siamo mai stati nulla Eric, non venire a dirmi che era tutto rose e fiori.
‘Perché era così difficile riuscire a portarsela a letto?’ pensò Eric. Era molto più bella di quanto lo fosse una volta e sicuramente era bravissima sotto le lenzuola.
Il suono del campanello la interruppe e Vera sbuffò frustrata.
Non aspettava nessuno ma vista la situazione sarebbe potuto essere il Papa che fosse venuto a farle una visita.
Ma no, non era il Papa, era qualcuno di molto più bello. Marc era fermo davanti alla sua porta, aveva una maglia a maniche corte, un paio di jeans e delle scarpe da ginnastica.
Non lo aveva mai visto così, rilassato, ora dimostrava i suoi anni.
-Marc, che ci fai qui?
Marc la guardò con un sorriso enorme che se ne andò quando vide il ragazzo nel suo appartamento. Era andato da lei con tutta l’intenzione di passare la serata con lei e ora trovava lui.
Ma Marc si tranquillizzò, era sicuro di se stesso e nessuno di questi imbecilli poteva tenergli testa. Nessuno gli avrebbe portato via Vera, di questo era sicuro.
-E lui chi è?
Eric guardò Marc. Era basito. Sapeva bene chi fosse Marc Boer ma cosa ci faceva a casa di Vera?
-Come fai a conoscere Vera?
Marc lo guardò con superiorità e incrociò le braccia con un sorriso di sufficienza.
-Sono il suo capo.
Il sorriso di Eric si ampliò, era solo il suo capo, allora aveva qualche possibilità di convincere Vera. A vedere il suo sorriso Marc rise.
-Non cantare vittoria, non ho finito-cominciò Marc, facendo tornare serio Eric-sono anche il suo ragazzo.
A sentire quella frase Eric non fu l’unico a stupirsi, la faccia di Vera diceva ‘Chi si crede questo tipo?’. Ne aveva abbastanza con l’imbecille numero uno non voleva discutere anche con l’imbecille numero due.
-Senti principino, non mi prendi in giro, non crederti superiore grazie al denaro che possiedi.
Le sue parole non lo avevano nemmeno sfiorato, Marc aveva molta più classe ed era più intelligente di quel degenerato.
-Senti tu, ora, non mi credo superiore grazie al mio denaro, sono superiore perché il mio quoziente intellettivo e più alto di quello di un bambino della materna.
Vera dovette reprimere una risata o si sarebbe scatenata la Terza Guerra Mondiale. Ogni giorno si stupiva dell’astuzia di Marc.
-Vattene, non sei il benvenuto.
Marc prese la maniglia della porta e la aprì per far uscire il ragazzo, lo stava annoiando.
Eric guardò Vera sperando che lo difendesse, ma lei negò.
-Vattene-disse fredda.
Eric abbassò la testa e uscì dalla porta colpendo di proposito la spalla di Marc.
-Proprio maturo-disse lui guardandolo.
-Non è finita qui Vera.
E in quel momento Marc gli chiuse la porta in faccia. Si girò sorridente a guardarla, ma lei aveva una espressione serissima.
-Se n’è andato.
Vera alzò la testa e lo guardò. Per quanto fosse felice di vederlo non poteva sorridere, l’incontro con Eric l’aveva turbata.
Aveva riportato alla luce ricordi che le facevano molto male.
Da un momento all’altro Vera iniziò a piangere e Marc si bloccò. Non era abituato a vederla così indifesa. Era completamente perso e non sapeva cosa fare, così fece ciò che il cuore gli diceva.
-Ehi, stai bene?
Marc cercò di avvicinarsi ma lei lo fermò posando la mano sul suo petto. Le lacrime scorrevano sulle sue guance e le asciugò per poterlo guardare.
-No Marc, non sto bene! Non so cosa tu ci faccia qui ma voglio che te ne vada!
Marc portò la mano al suo petto, dove c’era quella di Vera, e la strinse. Lei avrebbe potuto togliere la mano ma non lo fece, il contatto l’aveva fatta sentire meglio.
-Sei pazza se pensi che ti lascerò da sola in questo stato Vera.
Lei lo guardò sorpresa, anche lui lo era.
Era la prima volta che la chiamava per nome, e l’aveva detto così dolcemente che lei si sentiva sciogliere.
Si morse il labbro provando a contenere le lacrime e lui sentì la necessità di abbracciarla.
Voleva che lei sapesse che lui fosse lì per lei.
La abbracciò forte e lei nascose il viso nel suo petto, bagnando la sua maglia di lacrime.
La situazione era strana per Marc, non era mai stato così con una donna, mai le aveva consolate perché non gli importava niente se piangessero o no.
Ma con lei era diverso e per quanto potesse negarlo, adorava stare così con lei, un semplice abbraccio che gli faceva sentire più cose di quante gliene facessero sentire le puttane con cui era stato in tutta la sua vita.
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•Lyta•.
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che dolci, devo dire che Marc sta iniziando a mostrare un lato nascosto, molto dolce..
speriamo non rovini tutto!!
BRAVA!. -
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Non so chi sia esattamente quel pallone gonfiato, ma non mi piace proprio per niente!
E Marc e Vera... B E L L I S S I M I. -
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OMIODIOOO quanto sono dolciii!! **
Questo nuovo lato di Marc mi piace da morire ** Spero che Eric non combini guai :c
OMIODIO LI ADORO **.