Al di là dei mie ricordi

*Storia Sospesa*

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    Clary Clery Cù

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    Come immaginavo ha detto no, mi dispiace per Adam.
    Mmmm anche per me Richard sa qualcosa, la sua reazione alla collana è stata strana.
     
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    CITAZIONE (Miwakoo93 @ 15/2/2015, 10:56) 
    Come immaginavo ha detto no, mi dispiace per Adam.
    Mmmm anche per me Richard sa qualcosa, la sua reazione alla collana è stata strana.

    già, Richard è piuttosto misterioso :be:
     
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    Capitolo 8



    Richard: stai scherzando vero?!
    Mia: perché?
    Richard: tu vuoi realmente che io venga con te a Parigi!



    Mia: non vorrei nessun’altra persona insieme a me in questa avventura.
    Richard non sembrava entusiasta della mia proposta e del resto come dargli torto. Parigi non era esattamente dietro l’angolo e non avevo ancora pensato ad una sistemazione una volta arrivati li.
    Richard: non so cosa dirti Mia. Si alzò dal divano per riflettere nuovamente.



    Mia: Richard ascolta, lo so che non ci conosciamo da molto e non sappiamo praticamente nulla l’uno dell’altro ma ….
    Sento che sei l’unica persona in questa città di cui mi possa fidare veramente.
    Con un’irrefrenabile impulso lo strinsi forte a me. Restammo per qualche secondo così, impassibili, quasi a nutrirci del calore che quell’inaspettato gesto aveva innescato nei nostri animi.



    Il giorno seguente partimmo per la Francia. Dopo diverse ore di viaggio arrivammo in piccola contea che si trovava a qualche chilometro di distanza da Parigi. Avevamo bisogno di una sistemazione e Richard sperava che un suo vecchio potesse ovviare al nostro problema.



    I mie occhi iniziarono a guardarsi intorno come una bambina curiosa. Quella cittadina era così pittoresca che sembrava quasi di essere in una favola.



    Mia: credi che il tuo amico ci potrà aiutare?
    Richard: non preoccuparti. È il mio più caro amico e non si rifiuterà di certo.



    Louis, questo era il suo nome, lavorava in una modesta taverna che si trovare nel cuore della piazza.



    Richard: tu riposati un po’ mentre io cerco Louis. Mi accomodai ad un tavolo di un piccolo caffè a pochi metri di distanza dalla taverna. Non sapevo perché ma avevo come la sensazione che Richard volesse tenermi all’oscuro di qualcosa.



    Louis: Richard!
    Richard: Louis!
    Louis: amico mio, quanto tempo.
    Richard: hai ragione è passato troppo tempo.



    Louis: cosa ti porta qui?
    Richard: ho bisogno del tuo aiuto.
    Louis: si lo so, questo me lo avevi detto per telefono. Spero non ti sia messo in qualche guaio.



    Richard: no, niente di tutto ciò. Ho solo bisogno di una sistemazione per la notte.
    Louis: beh se è solo per questo, posso ospitarti nella mia camera.
    Richard: in realtà non sono solo.
    Louis: ah, ti sei portato una conquista eh?
    Richard: no ti sbagli, non è come pensi.
    Louis: ah no? E allora dimmi com’è.



    Richard: è complicato da spiegare ma se mi aiuti te ne sarò per sempre grato.
    Louis: beh amico, tu sai come la penso. Se non ne vuoi parlare non sarò certo io ad insistere ma dato che non sei solo come dici o paura che non potrò esserti di grande aiuto.



    Richard: ti prego Louis, ho davvero bisogno che mi aiuti!
    Louis: beh… ci sarebbe sempre quella casa ma non so se tu…
    Richard: a questo punto non credo di avere scelta. Ma perché ora non vieni a conscere Mia. È qui fuori che ci sta aspettando.



    Richard: Mia, ti presento Louis. Louis ti presento Mia.
    Louis: molto piacere di conoscerti Mia.
    Mia: il piacere è tutto mio.
    Louis: sei già stata a Parigi?
    Mia: ecco … è un po’ strano da sentire ma … ho perso la memoria e non ricordo niente del mio passato.
    Louis: caspita! Mi dispiace davvero tanto.
    Ma proprio mentre io e Louis stavamo facendo conoscenza Richard tagliò corto.
    Richard: forse è meglio che andiamo. È stato un viaggio piuttosto lungo.
    Louis: certo hai ragione. Del resto anche io devo andare. Il lavoro chiama!. È stato un piacere conoscerti Mia, spero di rivederti presto.
    Mia: grazie,anche per me è stato un piacere.



    Era ormai sera quando raggiungemmo un’adorabile casetta vicino ad un lago.



    Richard: eccoci arrivati. Disse facendomi strada nel soggiorno.
    Mia: è meravigliosa!.



    Mi domandavo di chi potesse essere quella casa.
    Richard: questa è la camera da letto. Tu puoi dormire qui.



    Cerano molti oggetti personali in quella stanza, tra cui abiti, scarpe e persino un libro rimasto aperto sul bordo del letto. Senza ombra di dubbio, quella stanza apparteneva ad una donna. Ogni cosa era rimasta così come doveva averla lasciata ma ciò che più mi incuriosiva era il perché nessuno avesse toccato nulla. Non appena entrammo in casa capì che era stata chiusa per diverso tempo e che nessuno vi era più entrato ma perche?
    Mia: e tu dove dormirai?
    Richard: non preoccuparti, ci sono molte stanze in questa casa.



    Richard: cerca di riposare ora, domani ci aspetta una lunga giornata.
    Non appena Richard mi lasciò sola nella mia stanza, mi sdrai sul letto. Avevo fatto molto strada da quando ero a Granite Falls e sentivo che il viaggio era quasi al termine. Persino quella stanza sembrava parlarmi e inaspettatamente mi sentì a casa.

     
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  4. MartyArt
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    Richard ha accettato di venire a Parigi, Mia conosce un suo caro amico e tutti e due vanno in una splendida casa per la notte...secondo me Mia si ricorderà qualcosa lì dentro! :ride:
     
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    CITAZIONE (MartyArt @ 21/2/2015, 17:54) 
    Richard ha accettato di venire a Parigi, Mia conosce un suo caro amico e tutti e due vanno in una splendida casa per la notte...secondo me Mia si ricorderà qualcosa lì dentro! :ride:

    grazie di essere passata a leggere la mia storia :*.*: . in quanto a Mia, non dovremmo attendere ancora molto per scoprirlo :hihi:
     
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    Non appena Richard mi lasciò sola nella mia stanza

    sono sicura che quella stanza sia proprio la sua. il fatto è... chi è richard?? cosa c'entra lui in tutto questo??
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    CITAZIONE (DalaiLama @ 21/2/2015, 21:58) 
    CITAZIONE
    Non appena Richard mi lasciò sola nella mia stanza

    sono sicura che quella stanza sia proprio la sua. il fatto è... chi è richard?? cosa c'entra lui in tutto questo??

    nel prossimo capitolo ci sarà un nuovo personaggio che svelerà qualcosa sul passato di Richard. rimani sintonizzata
     
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    Secondo me quella casa era la casa di Mia. Voglio sapere cosa nasconde Richard, sono troppo curiosaaaa :rido:
     
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    Azz.Io invece credo che quella fosse la casa di Richard in cui viveva con magari la sua ex-moglie.Probabilmente è morta o sparita ecco la ragione di quelle strane voci su di lui...Ma chissà che c'entra lui con Mia...Su su aggiorna presto che devo sapere ù.ù
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    CITAZIONE (Miwakoo93 @ 23/2/2015, 14:41) 
    Secondo me quella casa era la casa di Mia. Voglio sapere cosa nasconde Richard, sono troppo curiosaaaa :rido:

    nel prossimo capitolo ci sarà un nuovo personaggio che ci parlerà un pò di Richard e forse capiremo qualcosa in più su di lui :shifty:

    CITAZIONE (Lïgeia/Niklaus Mikaelson @ 23/2/2015, 17:41) 
    Azz.Io invece credo che quella fosse la casa di Richard in cui viveva con magari la sua ex-moglie.Probabilmente è morta o sparita ecco la ragione di quelle strane voci su di lui...Ma chissà che c'entra lui con Mia...Su su aggiorna presto che devo sapere ù.ù

    è ancora tutto da scoprire. la casa potrebbe essere di Richard o addirittura di Mia, questo ancora non lo sappiamo :shifty:. le ipotesi du Richard possono essere tante ma posso dirti che non sei lontana dalla verità :occhiolino:
     
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    "Grazie. Sai, per essere il mio guardiano".

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    Che storia interessante *-* ti seguo molto volentieri, la storia mi ha presa troppo!
    contattiwww
     
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    CITAZIONE (LyLy. @ 24/2/2015, 23:04) 
    Che storia interessante *-* ti seguo molto volentieri, la storia mi ha presa troppo!

    grazieeee :*.*: sono felice che la storia ti piaccia, tra non molto posterò un nuovo capitolo, perciò rimani sintonizzata su questo canale :P
     
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    Capitolo 9



    scusate, il capitolo è venuto piuttosto lungo ma avevo promesso di svelarvi qualcosa in più su Richard. buona lettura :)


    ?:Mia… Mia…



    Mia:mmh…
    Aprì gli occhi e vidi Richard in piedi al lato del letto.
    Richard:Svegliati pigrona. disse sorridendo.
    Richard: non vorrai mica restare tutto il giorno a letto.



    Ero ancora addormentata e per un momento mi dimenticai dov’ero. Mi tolsi le coperte di dosso, mi misi a sedere e cercai di riordinare i pensieri.



    Mi trovavo a Parigi in una bellissima casa insieme a Richard. Ero andata fin li per ritrovare il mio passato, un sogno che da tempo mi tormentava ma non era il solo.
    Richard: hai dormito bene stanotte?
    Mia: oh si, molto bene! Anche se…
    Richard: anche se?
    Mia: c’è un sogno che faccio ricorrente.



    Richard: che tipo di sogno?
    Mia: beh… c’è una persona che mi chiama, mi dice di… svegliarmi…
    Richard: beh, non so davvero cosa voglia dire questo sogno ma... temo che la colpa sia mia stavolta.
    Mia: che vuoi dire?
    Richard: sono stato io a chiamarti.
    Mia: tu?
    Richard: si e ho anche preparato la colazione ma se non ti sbrighi la mangerò tutta io. Disse facendo l’occhiolino. Infine si alzò dal letto e si avviò verso la porta.



    Dunque non era solo un sogno?.
    Scesi per fare colazione. Ero stupita dalla grande quantità di cibo che aveva preparato Richard.



    Mia: accidenti, non avevo mai visto una colazione così ricca!



    Richard: ecco…. Non sapevo cosa preferissi al mattino così…
    Mia: è stato molto carino da parte tua. Spero mi darai una mano.
    Richard: in realtà ho già fatto colazione.



    Mia: vuoi dire che dovrò mangiare tutto quanto da sola?!
    Richard: ci aspetta una lunga giornata e hai bisogno di energie.
    Mia: non credi di aver esagerato un po’?!
    Richard: credimi, niente è mai abbastanza. Avvertì una nota di rimpianto in quelle parole. Mi metteva a disagio non conoscere il motivo del suo malessere. Cosa mai poteva aver passato? E perché i suoi occhi così belli e grandi diventano improvvisamente così tristi quando incontrava il mio sguardo?.

    Qualche ora più tardi giungemmo finalmente a Parigi. Non sapevo esattamente dove andare ne tanto meno cosa cercare ma per la prima da quando avevo perso la memoria mi lasciai andare. Agli occhi dei passanti sembravamo una normalissima coppia che passeggiava per le vie di Parigi.
    Mi sentivo a mio agio in quella città. Questo pensiero mi diede la forza di continuare a sperare. Sentivo che da qualche parte o in qualche luogo, si celava una parte del mio passato.
    Mia:Sei già stato a Parigi?
    Richard: si, per un po’ ci ho anche vissuto. All’inizio era bello ma adesso… ha perso tutto il suo fascino.
    Mia: io ti invidio.
    Richard: che vuoi dire?
    Mia: anche se brutti, tu hai dei ricordi, io non so nemmeno se ne avrò mai.



    Richard: ma questo non toglie il fatto che potrai averne di nuovi.
    Quelle parole mi colpirono nel profondo.
    Richard: una volta una persona mi ha detto “va al di là dei tuoi ricordi”.
    Mia: che cosa vuol dire?
    Richard: credo volesse dire che la vita è fatta di emozioni oltre che di ricordi. Un ricordo è come un quadro. Non ammiriamo la bellezza dell’immagine ma l’emozione che ci trasmette.
    Mentre pronunciava quelle parole, notai un barlume nei suoi occhi.
    Mia: deve essere una persona molto saggia.
    Richard: già lo era.
    L’aria iniziò a farsi più fredda mentre il sole stava lentamente calando all’orizzonte.
    Richard: voglio mostrarti una cosa. Disse alzandosi
    Mia: dove andiamo?
    Richard: fidati!.
    Mi prese per mano e ci incamminammo lungo le vie della città.



    Man mano che camminavamo il suo passo iniziò a diventare sempre più veloce e In men che non si dica quella che sembrava una tranquilla passeggiata si trasformò in una maratona.
    Mia: perché stiamo correndo? Dissi quasi senza fiato.
    Richard: dobbiamo far presto!.
    Mia: ma presto per cosa?
    Richard: non parlare e risparmia il fiato.
    Finalmente dopo un’estenuante corsa ci fermammo.
    Richard: adesso chiudi gli occhi.
    Mise una mano sui mie fianchi e mi guidò per un breve tratto.
    Richard: adesso apri.
    Davanti ai mie occhi la Torre Eiffeil si innalzava su uno spettacolare tramonto.



    Mia: Richard è bellissimo! Sono davvero senza parole. Non riuscivo a contenere il mio stupore.
    Richard: ero certo ti sarebbe piaciuto. Questa era il posto che preferi…vo in assoluto. E come gli si poteva dar torto.
    Allungò il suo braccio sopra di me. Rimasi paralizzata dal quel gesto. Avrei voluto quanto meno incontrare il suo sguardo ma avevo il timore che si distaccasse. Così senza aggiungere altro, restammo a guardare il tramonto.

    Qualche ora più tardi tornammo a casa.
    Richard: che ne dici di mettere un po’ di musica mentre io preparo la cena?



    Mia: si d’accordo. Vuoi ascoltare qualcosa in particolare?
    Richard: no, scegli tu. Troverai un paio di cd sullo scaffale sotto lo stereo.
    Mi avvicinai allo stereo e notai qualcosa che pendeva sopra un mucchio di riviste. Ero due biglietti per il teatro.



    Richard: ah vedo che li hai trovati!.
    Disse arrivando dietro di me.
    Mia: vuoi dire che quei biglietti….
    Richard: sono per stasera e vorrei che tu venissi con me.



    Richard: doveva essere una sorpresa per dopo cena ma non ho resistito.
    Mia: per la seconda volta in questa giornata mi lasci davvero senza parole.
    Richard: di solo che verrai.
    Mia: ma non ho portato niente per un simile evento!



    Richard: se è solo per questo, è presto fatto. Nell’armadio della tua camera ci sono un sacco di vestiti. Non dovresti avere problemi a trovarne uno.



    Aveva pensato ad ogni cosa. Ormai non potevo più tirarmi indietro. Salì in camera e mi misi alla ricerca di un vestito.



    Dopo un po’ di incertezza scelsi l’abito. Stranamente era della mia taglia.
    Scesi le scale. Richard era accanto alla porta d’ingresso che mi attendeva.


    Richard: sei davvero bellissima stasera.
    Mia: anche tu stai molto bene. Ammisi imbarazzata. Ed infine giungemmo al teatro.



    Mi sentì molto emozionata, forse perché nel mio io più profondo speravo che quello fosse lo stesso teatro che avevo visto nel mio recente ricordo.



    Quella sera c’erano molte persone. Tutti molto eleganti e tutti impazienti di assistere allo spettacolo.



    Mentre io e Richard stavamo conversando notai che una donna ci stava osservando. Portava un lungo abito rosso piuttosto scollato. Sembrava conoscerci e con fare circospetto venne verso di noi.



    ?:non riesco a credere ai mie occhi, Richard! Siete proprio voi?!
    Richard: Madame Flaubert! Che piacere rivederla. I due si scambiarono un’amichevole stretta di mano.
    M.Flaubert: Oh Richard, dove ti sei cacciato tutto questo tempo? sei sparito da Parigi e nessuno ha avuto più tue notizie.



    Richard: beh… sono successe parecchie cose.
    M.Flaubert: oh si ne sono stata messa al corrente. L’unica cosa che non riesco davvero a capire e perché tu abbia smesso di suonare. Ero così divino! Mi mancano i tuoi concerti sai? Nessuno suona il violino meglio di te. Hai buttato via la tua carriera da musicista e per cosa poi? Per una ragazza! Per fuggire insieme a lei!.
    Richard: le cose non sono andate esattamente cos…
    M.Flaubert: oh ma che maleducata che sono!, vedo che sei in compagnia e io non mi sono ancora presentata.



    Richard: ha ragione! Madame mi permetta di presentarle Mia, Mia questa è Madame Flaubert.
    Mia: è un piacere conoscerla.
    M. Flaubert: lo stesso per me cara.



    M.Flaubert: hai un viso vagamente famigliare cara, ci siamo già incontrati da qualche parte?
    Mia: veramente io…
    Richard: è la prima volta che Mia visita Parigi. Oggi le stavo giusto mostrando la citta. Mi interruppe Richard.
    M.Flaubert: e vi tratterrete molto?
    Richard: non abbiamo esattamente una data di scadenza.
    M.Flaubert: se le cose stanno così allora, dovete assolutamente partecipare alla mia festa in maschera che si terrà domani sera.
    Mia: sarebbe fantastico!. Dissi d’impulso.
    M.Flaubert: è deciso allora! Vi aspetto entrambi domani presso la mia villa, oh e mi raccomando, non dimenticate di venire mascherati!.
    Richard non sembrava entusiasta della proposta ma ormai era troppo tardi per rifiutare.



    M.Flaubert: adesso devo proprio lasciarvi mie cari. Godetevi lo spettacolo.

     
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    Quanto sono dolci :*.*:
    Richard , da come si capiva nel capitolo prima, abitava a Parigi e ok. Quello che adesso mi ha incuriosita tantissimo è quando lui dice:
    CITAZIONE
    Richard: ero certo ti sarebbe piaciuto. Questa era il posto che preferi…vo in assoluto.

    Poi anche la signora che quando la vede gli dice che aveva un viso conosciuto mi fa pensare per forza che loro due avevano una storia.
    Mmmm questa storia mi incuriosisce sempre di più, aggiorna presto :P :bacino:
     
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    CITAZIONE (Miwakoo93 @ 3/3/2015, 19:32) 
    Quanto sono dolci :*.*:
    Richard , da come si capiva nel capitolo prima, abitava a Parigi e ok. Quello che adesso mi ha incuriosita tantissimo è quando lui dice:
    CITAZIONE
    Richard: ero certo ti sarebbe piaciuto. Questa era il posto che preferi…vo in assoluto.

    Poi anche la signora che quando la vede gli dice che aveva un viso conosciuto mi fa pensare per forza che loro due avevano una storia.
    Mmmm questa storia mi incuriosisce sempre di più, aggiorna presto :P :bacino:

    mi fa tanto piacere sentirlo :*.*: . in effetti tra Mia e Richard può esserci stata una storia ma allora perchè Richard ha sviato il discorso quando la signora stava parlando con di Mia? :shifty:
     
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