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.Un capitolo breve ma molto carino!
Il fatto che sia Tori che Colin la appoggino è dolce. E quanto ha patito a causa di Derek e vogliono che sia di nuovo felice...Però Damon!!
La fai aspettare da sola un'ora? Ah caro Miller è meglio se ti sbrighi a tornare!
Diciamo che tutti(tranne Trevor) pensano che lei dovrebbe andare oltre alla storia con Derek, ha già sofferto abbastanza ed al momento Damon sembra il più vicino a Charlotte.
Damon è giusto un pochino sbadato ahahahche teneri i genitori... ma non lo sapeva che aveva un esame...
far aspettare ad un appuntamento...anche per prendere qualcosa in caffetteria
vedremo come andrà la prossima volta
Damon potrebbe essersi...dimenticato di dirglieloDerek torna e fa vedere a questo Damon come si tratta una ragazza!
Ma sarà che al primo appuntamento arrivi con un'ora di ritardo?? Robe da matti o:
Ridateci Milleeeeeeer!
ahahhaahha #teamDerek all'attacco.
Io trovo Damon molto dolce
Ma? Ma comeeee! Era il primo 'non appuntamento' come direbbe Carrie B. (Sex&The city) e lui cosa fa? Pfff! Sti uomini!! Ma solo a me sembra che a lei un pochino sto Damon piaccia? La vedo dura per Miller sta botta. Molto carino il capitolo anche se breve. Tori e Colin sempre due gran fighi
E ti sembra giusto. Charlotte, per quanto poco possa conoscerlo, sta bene con Damon, veramente bene.
Eh ragazze, non poteva essere tutto rose e fiori per Miller no? -
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Avvolsi il mio corpo con l’asciugamano ed uscii dal bagno.
-Sono le 6 del pomeriggio. Pronti per un’altra magnifica ora di musica?-disse il conduttore alla radio.
-Sì, grazie-risposi.
Aprii l’armadio e iniziai a cercare qualcosa di decente da mettermi.
-Posso entrare?-chiese mia madre aprendo la porta lentamente.
-Certo.
-Hai bisogno d’aiuto?-si sedette sul bordo del mio letto e mi guardò dolcemente-Non sai cosa metterti?
-Be’ no…con Derek era tutto più facile: non dovevo pensarci molto.
-E allora non capisco perché tu debba pensare tanto con Damon.
-Non lo so…-mi sedetti accanto a lei e sospirai-Ho paura. E se le cose non vanno bene?
-Se le cose non vanno bene incontrerai un altro. Sei una ragazza bellissima ed intelligente, non avrai problemi.
-Tu sei tutto questo e hai incontrato un uomo incredibile come papà.
-Tuo padre non era incredibile come sembra-rispose divertita-Era antipatico e molto geloso.
-Ed era anche bello e ti piaceva-risposi ridendo.
-Anche questo. Vediamo…-si alzò dal letto e iniziò a guardare dentro il mio armadio-Prendi, con questi sarai perfetta.
-Sicura?-chiesi dubbiosa.
-Dubiti di tua madre?
-No, per niente.
-E allora forza.
Mi alzai ed entrai in bagno a cambiarmi.
-Non mi sta così male-dissi uscendo dal bagno.
-Sei molto bella-rispose con un sorriso sul volto-Ora ti metti queste scarpe e sei pronta.
Qualcuno bussò alla porta e mia madre si alzò ad aprire. Apparve mio padre con un sorriso sul volto.
-Qualcuno ha bisogno di un autista?
-Credo di sì-risposi alzando la mano innocentemente.
-Ti aspetto di sotto.
Uscirono entrambi dalla mia stanza e sorrisi. Presi la borsa e feci un respiro profondo. Stavo solo andando a prendere qualcosa da bere con lui, non era nulla di che. Uscii dalla stanza e scesi fino all’entrata dove mi aspettava mio padre.
-Andiamo?
-Con una ragazza così bella accanto probabilmente mi fermerà la polizia. Credo che tu non debba uscire-rispose divertito e lo guardai male-Scherzavo, scherzavo.
Salimmo e mi accompagnò fino alla mia solita caffetteria.
-Grazie per avermi accompagnata-lo ringraziai. Slacciai la cintura e gli diedi un bacio sulla guancia-Ti voglio bene.
-Se hai bisogno di qualcosa, chiamami.
Gli sorrisi e scesi. Lo vidi andare via e respirai affondo. Entrai e cercai Damon con lo sguardo, ma non lo trovai. Pensai non fosse ancora arrivato così mi sedetti ad un tavolo per aspettarlo.
Quante volte ero andata in quella caffetteria e quante storie erano successe fra quelle pareti. La prima volta che entrai lì fu perché Trevor non mi aveva avvisata che avesse allenamento e dovetti aspettarlo. Decisi di fare una passeggiata e vidi che stessero inaugurando quella caffetteria. Entrai ed un odore di caffè mi invase e mi conquistò.
-Char, che fai qui?-chiese James avvicinandosi a me.
-Aspetto un amico.
-Ma è da un’ora che sei da sola-rispose-Sicura sia un amico?
-Pensavo di sì-guardai l’orologio-Vado via.
-Prenditi una brioche per il cammino.
-Grazie-dissi accettandola-Ci vediamo domani.
-Lo spero.
Mi alzai dal mio posto e andai verso l’uscita. Mi scontrai con qualcuno.
-Dove vai, piccola?
-A casa-mi allontanai da lui infastidita e camminai per la strada.
-Aspetta, aspetta-mi prese per il braccio e mi fece girare.
-No!-esclamai-E’ da un’ora che ti aspetto.
-Mi dispiace, avevo un esame e non pensavo sarebbe durato così tanto.
-Avresti potuto chiamarmi.
-E l’ho fatto, ma non hai risposto.
Presi il cellulare e vidi due sue chiamate.
-Va bene, però devo andarmene.
-Così presto?
-Ho un esame domani e non mi sento pronta.
-Lasciami accompagnarti a casa-rispose-Per favore-supplicò.
Lo guardai e non potei evitare di abbozzare un sorriso.
-Va bene, dov’è l’auto?
-Sono venuto correndo.
-Correndo?
-Sì-rispose divertito-Mi piace stare in forma. E poi mi sono dimenticato dove ho parcheggiato.
Risi, non pensavo fosse così disastroso.
-Forza andiamo.
Iniziai a camminare e mi seguì con un sorriso sul volto. Non parlammo di nulla di speciale, camminavamo semplicemente uno accanto all’altro commentando qualsiasi stupidaggine ci passasse per la testa.
-Siamo arrivati-disse fermandosi all’angolo di casa mia-Non mi avvicinerò di più, non voglio che tuo padre mi veda e decida di uccidermi.
-Non ti ucciderà, ti torturerà soltanto-risposi divertita-Grazie per avermi accompagnata.
-E’ il minimo-si grattò la nuca e abbozzò un sorriso-Ti prometto che la prossima volta andrà meglio.
-Lo spero-mi avvicinai a lui e gli diedi un bacio sulla guancia-Buona notte, stupido.
-Buona notte, piccola.
Gli sorrisi e mi voltai dirigendomi verso casa mia. In fondo la serata non era andata così male.
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Un capitolo molto easy ma in realtà mi è utile per il prossimo capitolo ahahahah
Il prossimo aggiornamento potrebbe arrivare domani dato che questo è molto corto, ma soprattutto non succede nulla di che -
.caro damon sei un bellissimo ragazzo percarita ma io credo che finche non torna dereck voglia uscire per distrarsi un pò ..ma poi quando arrivera dereck sara tutta per lui
Secondo te è così? -
.ahahahah
Martina, vedo che sei sempre quella che rema contro tutti E non è una cosa negativa, eh ahahah
Fantastica. Non so se riuscirò a farti piacere Damon come ho fatto con Colin e Derek però ci provo eh
Ma è il modo di approcciarsi di questa gente che me li fa odiare sta gente che sbuca dal nulla e pretende di chiamare una ragazza "piccola" o di uscirci insieme mi fa salire il nazismo presentarsi e farsi conoscere prima di chiedere di uscire non è così difficile cafoni
sìsì...ma capisco cosa vuoi dire
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.Bah. Uno come Damon deve subito prendere le distanze da me, voglio dire, ma chi ti conosce!! Non ti ho mai visto in vita mia e mi chiedi anche di uscire?! Ma scherziamo?! Cosa ti preoccupi per Char se l'hai vista si e no 4-5 volte
Derek dove sei? Vieni a dare un pugno in faccia a sto tizio
quoto in pieno
DEREK TORNA!
ok ho capito ahahah siete tutte d'accordo riguarda a Damon e volete che Derek torni. Ovvio che Derek tornerà -
.Bah. Uno come Damon deve subito prendere le distanze da me, voglio dire, ma chi ti conosce!! Non ti ho mai visto in vita mia e mi chiedi anche di uscire?! Ma scherziamo?! Cosa ti preoccupi per Char se l'hai vista si e no 4-5 volte Derek dove sei? Vieni a dare un pugno in faccia a sto tizio
ahahahah
Martina, vedo che sei sempre quella che rema contro tutti E non è una cosa negativa, eh ahahah
Fantastica. Non so se riuscirò a farti piacere Damon come ho fatto con Colin e Derek però ci provo eh -
.Le lezioni di piano sono molto belle. La nostra Char è un genio musicale a quanto pare!
Oh Damon mi piace però che succeda o no qualcosa sappiamo che alla fine lei ritornerà da Derek...
Trevor è stato molto carino. È riuscito a mettersi nei panni di sua sorella alla fine.
Già, è veramente bravissima.
Vedo che siete tutte #teamDerek fino alla fine
A Trevor c'è voluto un po' ma alla fine ce l'ha fatta a capire che sua sorella è quella che soffre di più -
.Ah, l'amore. Adoro! Damon è un tipo carino chissà. Sarà lui che farà felice la nostra Char oppure sarà solo un sostituto che le starà accanto per poi lasciar spazio a Miller? Mmh! Devo dire che come tipo me piase, non è male e penso che possa farsi piacere da lei e farsi largo nella vita di Char soprattutto in questo periodo buio che lei sta attraversando. Ma alla fine ovviamente penso che quando tornerà il nostro carissimo Derek (dopo parecchi corteggiamenti) lei si lascerà cadere nelle sue braccia muscolose e mascoline per poi vivere una vita felice insieme... THE END.
Credo che tu sia una delle poche a cui piace Damon
Be'...non ti resta che continuare a seguirmi per scoprire cosa farò accadere -
.Molto belle le immagini durante la lezione di piano!
Questo Damon è stato dolce stavolta, ed è sembrato un po' meno un marpione XD
Certo che di questo passo,quando Derek tornerà,potrebbe trovare una Char felice e in compagnia di un altro bellissimo ragazzo. Sarà dura riconquistare la sua fiducia dopo averla abbandonata così.
Miller,Miller, preparati al peggio!SPOILER (clicca per visualizzare)che skin usi per fare i maschi così belli e mascolini??
Ma in fondo Damon non è cattivo ahahah ha dei modi di fare un po' così
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Guardavo il pezzo di carta con il numero di Damon scritto sopra. Dovevo scrivergli o no? Quel ragazzo mi aveva sorpreso varie volte e mi divertiva molto.
-Cos’è?-chiese Thomas prendendomi il foglietto dalle mani.
-Ehi!-provai a recuperarlo, ma era molto più rapido di me.
-Chi è Damon?-chiese. Si sedette accanto a me e mi ridiede un pezzo di carta-Non lo chiami?
-Faccio ciò che voglio-gli feci la linguaccia e rimisi il foglietto nella borsa.
-Bello?
-Molto-risposi imbambolata.
-E allora non so cosa aspetti-guardai Trevor che passò davanti a noi e sospirò-Non so perché continui a stare al seguito di tuo fratello.
-Lo hai detto tu stesso: è mio fratello.
-Ci sono volte in cui devi essere egoista. Comunque se gli scrivi non morirai-mi diede un bacio sulla guancia e si alzò-Vado a cercare un libro in biblioteca. Ci vediamo dopo.
Se ne andò ed io tornai a concentrarmi sul mio cibo senza pensare a Damon. Giselle e Brittany avevano già mangiato e Trevor non voleva mangiare con me così mi ritrovai da sola.
-Di nuovo da sola?-quella voce fastidiosa…-Sarebbe meglio che te ne andassi in biblioteca, così non dovremmo vedere la tua faccia.
-E’ sempre un piacere vederti, Amber-risposi senza togliere lo sguardo dal mio piatto-Hai bisogno di nuovi neuroni?
-Ho bisogno che tu sparisca dalla mia vita, cosa che sembra non farai mai.
-Lo sai, mi piace darti fastidio-le dissi sorridente-Altro?
-Mi piacerebbe avere il numero di Derek-la guardai stranita senza capire.
-Scusa?
-Il numero di Derek-si avvicinò e fece quel sorriso che tanto detestavo-Sai, potrei andare a trovarlo per divertirci un po’.
Charlotte hai due opzioni: puoi saltare su di lei e finire di tirarle le extension oppure sorridere falsamente, alzarti dal tuo posto ed andartene senza causare problemi.
La prima opzione mi tentava molto…ma optai per la terza.
-Certo, hai un pezzo di carta?-mi guardò sorpresa e mi porse un foglio e una penna-Grazie-scrissi su qualcosa e glielo porsi-Salutalo da parte mia.
Camminai verso l’uscita.
-Maverick!-gridò infuriata.
La caffetteria sprofondò in un completo silenzio e mi girai con un sorriso sul volto.
-Dimmi.
-Se cercate la puttana del quartiere chiamate Amber Williams-lesse ciò che avevo scritto.
-Non ti piace?-chiesi triste-Se vuoi appunto il tuo numero.
-Non sai con chi stai parlando.
-Certo che lo so, con la puttana del quartiere-il mio sorriso si allargò ancora di più.
Le risate inondarono la caffetteria. Il viso di Amber era un poema facile da leggere: il suo volto era diventato rosso ed era tesa.
-Me la pagherai-sussurrò prima di andarsene infuriata.
La vidi andarsene e buttai fuori tutta l’aria che avevo trattenuto nei miei polmoni. Non so come avessi fatto ad accumulare così tanto coraggio per confrontarmi con lei, ma c’ero riuscita, dopo tutti quegli anni. Uscii dalla caffetteria sotto l’attento sguardo di vari ragazzi.
Camminai per i corridoi, mi fermai davanti al mio armadietto e lo aprii. I miei occhi si fermarono su un piccolo regalo che si trovava sopra il mio libro di letteratura.
-E questo?-mi chiesi.
Lo scartai lentamente e lo aprii. Trovai due orecchini a forma di luna. Erano gli orecchini più belli che avessi mai visto in tutta la mia vita.
-Ti piacciono?-chiese qualcuno dietro di me.
-Sono bellissimi-dissi-Perché?-mi girai e vidi mio fratello-Sei orribile-aveva occhiaie e i suoi capelli erano spettinati.
-Perché sono stato un fratello terribile e non mi sono comportato correttamente.
-Non fa niente…
-Non è vero, Char-mi abbracciò-Non ho pensato a quanto male potesse farti questa situazione e mi sono concentrato solo su che stessi passando io. Ho provato a giustificarlo in mille modi diversi, ma ciò che ha fatto non ha giustificazione. Mi dispiace.
-Dimentichiamocelo, ok?-gli diedi un bacio sulla guancia-Mi metto questi orecchini.
Li tirai fuori dalla scatola e li misi al posto di quelli che portavo già.
-Ti stanno molto bene.
-Lo so. Andiamo a lezione?
Annuì e ci incamminammo.
Dopo le lezioni mi portò fino in accademia.
-Buon pomeriggio signorina-salutò il professore al vedermi-Pronta per un altro giorno di emozioni?
-Pronta.
-E allora andiamo. Sono tutto orecchi.
Mi sedetti al piano, respirai profondamente e chiusi gli occhi per un secondo.
-Una cosa-disse appena prima che iniziassi a suonare-Voglio che pensi ad uno scenario surreale.
-Surreale?
-Sì, un posto in cui non sei mai stata e in cui ti piacerebbe stare.
-Va bene.
Tornai a concentrarmi ed iniziai a suonare. Nella mia mente apparve una stanza completamente vuota e senza luci, ma si riusciva a vedere una figura al centro. Una luce si accese e lasciò vedere una ragazza seduta sul pavimento con il viso nascosto da una maschera. La mia melodia la fece alzare e cominciò a ballare. Saltò da un lato all’altro. Ero curiosa di sapere chi fosse.
All’improvviso comparve un’altra figura con un’altra maschera, ma era un uomo: le sue spalle erano lavorate e le sue braccia erano marcate sotto la camicia che portava. Provava ad avvicinarsi, ma lei si allontanava sempre da lui. Mi sarebbe piaciuto sapere perché. Sembrava volesse stare con lei, ma lei doveva essere molto testarda e non accorgersi dei tentativi dell'uomo.
All’improvviso lei iniziò ad avvicinarsi lentamente e finì per baciarlo. Sembrava si fosse innamorata di lui. Ballavano insieme ed erano felici. Ogni movimento, ogni dettaglio, ogni nota mostrava che fossero fatti l’uno per l’altro.
Lui scomparve senza avvisare, senza dirle niente. Semplicemente scomparve come un foglio di giornale dentro il camino acceso. Lei lo cercò da tutte le parti, ma non lo trovò. Dove era andato? Perché se n’era andato? Non l’amava già più? I passi iniziarono ad essere maldestri fino a quando non cadde al suolo. Tolse la maschera e coprì il suo volto con le mani lasciando che le lacrime uscissero dai suoi occhi, senza controllo. Aveva solo voglia di stare lì, stesa al suolo a piangere. Alzò il viso e riuscii a riconoscerla: ero io.
Smisi di suonare all’istante e aprii gli occhi. Tornai nella sala di musica con il professore che mi guardava.
-Magnifico-disse-Crei opere d’arte e credo che tu non lo sappia.
-Grazie-risposi.
Mi alzai dal mio posto e lo salutai. Una volta in strada tirai fuori le mie cuffie e mi misi a camminare verso casa. Era bello camminare per la città a quell’ora; non c’era rumore e c’era poca gente. Alcuni erano seduti nelle caffetterie a bere una cioccolata calda, altri uscivano da lavoro e tornavano a casa.
Una mano toccò la mia spalla e mi girai bruscamente a vedere chi fosse.
-Ma…Damon?-chiesi sorpresa al vederlo-Che fai qui?
-Vedo che ricordi il mio nome, piccola-rispose divertito-Sono appena uscito da lavoro-disse indicando un edificio di fronte all’accademia-Ti ho vista passare e non potevo perdere quest’opportunità di parlare con te.
-E che lavoro fai?
-Aggiusto auto, tu che fai qui?
-Sono uscita da lezione.
-A quest’ora?
-Extracurricolari.
-Ballo? Pittura?
-Musica.
-Oh. C’è un artista davanti ai miei occhi-non potei evitare di sorridere-E sai anche sorridere.
-Certo che so sorridere-risposi infastidita-Perché non avrei dovuto?
-Ti vedo sorridere poco, ma quando lo fai…-si avvicinò a me-mi piaci.
-Devo andare-mi girai disposta ad andarmene, ma mi prese la mano.
-Aspetta, lascia che ti accompagni.
-Non fa niente, posso camminare.
-La strada è lunga e sta per fare buio.
-Prenderò l’autobus.
-Puoi smetterla di essere così testarda per un momento ed accettare la mia proposta, per favore?
-Va bene-accettai dandomi per vinta.
-Vieni-mi prese per mano e mi portò verso la sua auto. Passammo davanti ad una libreria e mi fermai.
-Devo comprare quel libro-dissi appuntandomi il titolo in mente.
-Quale?-chiese curioso.
-Quello-risposi indicando un libro con la copertina azzurra e delle lettere dorate-Domani verrò a prenderlo.
-Bene-entrò nella libreria lasciandomi fuori. Uscì 5 minuti dopo con il libro in mano e me lo porse-Per te.
-Non posso accettarlo.
-Certo che puoi. Devi solo dire grazie.
-Damon-provai a ridarglielo indietro, ma non mi lasciò farlo-No voglio che mi regali niente.
-E allora non sarà un regalo.
-E come lo chiami?
-Sarà…uno scambio.
-Scambio?
-Sì, tu mi lasci regalarti questo libro e in cambio tu mi regali una serata con me.
-Questo è un ricatto.
-Chiamalo come vuoi-mi fece l’occhiolino e continuò a camminare verso la sua auto-andiamo.
Mi aprì la portiera dell’auto e salii senza dire nulla. Guidò in silenzio fino a casa mia senza parlare, mi risultò abbastanza scomodo. Perché era così misterioso?
-Guarda-disse spegnendo il motore-Il libro è un regalo, non voglio che tu pensi che debba per forza uscire con me, ok?
-Ma…
-Volevo solo tirarti su il morale perché non mi piace vederti piangere-abbozzò un sorriso e mi guardò con tenerezza-Ti staranno aspettando.
-Damon, io…
Non sapevo cosa dire. Cosa avrei potuto dirgli? Mi avvicinai a lui, gli diedi un bacio sulla guancia e lo ringraziai. Scesi dall’auto e camminai verso la porta mentre lui scomparve dalla strada.
Salii in camera mia, tirai fuori il cellulare e il suo numero e lo chiamai.
-Sì?
-Domani ti va bene?
-Certo, piccola.
Riattaccai e non potei evitare di sorridere.
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Insomma Charlotte pensa ancora a Derek(come potete notare da tutte le sue lezioni di pianoforte(e, fra le altre cose, spero vi piacciano)), ovviamente, però ora è arrivato Damon. Succederà qualcosa tra i due? O come Thomas sarà solo un amico? Lo scoprirete nella prossima puntata di 'E poi Miller'! -
.Ma non lo dico sotto un punto di vista negativo, anzi sarebbe bello in un certo senso se Derek tenesse talmente tanto a lei da fidarsi da uno dei suoi amici e controllarla da lontano. Oppure metterla alla prova e vedere il suo amore per lui.
Non so, nn lo vedo come corteggiatore perché nn credo che tu ripeta la scena come con Thomas ( anche se sarebbe diverso ), ma come te nn si sa mai! ☺
ahahahah vedrete vedrete
Non posso svelare niente. -
.Fratelli o non fratelli secondo me Damon é li come controllore e non come corteggiatore!
Perché dici così? -
.Un'altra distrazione molto ...ehm... bella.. bello... Ahahah
Tornando serie.. ho una teoria.. il fatto che sia amber che damon l'abbiano chiamata piccola e che lui dica che ha una sorella mi fa pensare che damon e amber siano fratelli anche se per il momento non capisco l'utilità.. detto questo sono curiosa di scoprire di più... 😍😍
Oddio spero di No! Ti immagini, dover sopportare Amber.. a meno che non sia un suo piano malefico.. nono non voglio nemmeno considerare quest' idea xD
No dai ragazze ahahah mi criticate tanto ma alla fine voi siete più malefiche di me
Non sono così cattiva e no, i piccola di Amber e quello di Damon sono due piccola completamente diversi. Quello di Amber era riferito all'altezza di Charlotte(infatti lei non arrivava a prendere il libro dalle mani di Amber in quanto più bassa) e quello di Damon è molto più amichevole. -
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Sono moooolto curiosa di sapere come andrà la cena di Natale anticipata.
Non i aspettavo un ritorno di Lee però pensavo...fra Daph e lui non ci può essere assolutamente niente? No perché all'inizio della storia sembravano intendersi alla grande.
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