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Erano passati 5 anni dall’ultima volta che l’avessi vista, dall’ultima volta che l’avessi vista sorridermi dolcemente, guardarmi con i suoi occhioni verdi.
Nulla avrebbe mai cancellato il ricordo di quell’ultimo giorno.
Charlotte aveva finito di salutare la sua famiglia dopo aver finito di suonare, era assolutamente fantastica, quando suonava lei ed il piano diventavano una cosa sola ed il risultato era meraviglioso.
Si voltò verso me e Derek, lo guardai con la coda dell’occhio e notai il suo nervosismo, chi non lo sarebbe stato in quella situazione? Charlotte era l’amore della mia vita, l’avevo capito subito, il giorno in cui l’ho vista piangere alla fermata dell’autobus. Avrei voluto passare la mia vita a stringerla fra le braccia se ciò l’avrebbe fatta stare bene.
Lei si avvicinò a noi con passo deciso e ci sorrise.
-Voi non sapete quanto tutto questo mi faccia male e mi renda triste. Siete due ragazzi fantastici e amo entrambi…
-Charlotte…-Derek la interruppe ma lei lo guardò storto.
-Ti prego fammi finire o rischio di non avere il coraggio di farlo dopo-sospirò-Ci ho pensato a lungo in questi giorni e mi sono resa conto di non essere pronta, per nessuno dei due.-guardò Derek-Derek io e te siamo sempre stati amici e siamo due persone complicate, abbiamo litigato spesso, ti ho amato ed all’inizio ho pensato fossi anche quello con cui avrei passato il resto della mia vita ma la verità è che ora non ti vedo più nel mio futuro in quel senso.
Sentii Derek sospirare pesantemente e lo vidi portarsi una mano ai capelli, in fondo lo capivo. La prima volta che ci siamo incontrati, a casa di Charlotte, avevo notato subito il suo amore per lei, era palese.
Lui se ne andò, senza proferire parola, Charlotte aveva preso la sua decisione non esisteva modo di farla tornare sui suoi passi.
Il prossimo sarei stato io. Lei si avvicinò a me e mi abbracciò.
-Grazie-mi disse.
-Per cosa?
-Hai sopportato il mio lunaticismo durante le settimane che abbiamo passato insieme e, Damon, sono state delle più belle.
-So che c’è un ma…
-Sì, c’è un ma. Come ho detto non mi sento pronta per nessuno dei due, per te ancora meno che per Derek. Tu sei fantastico, so che avresti fatto qualsiasi cosa per me, già il solo fatto che ti sia fermato a parlarmi quando mi hai vista alla fermata. Sei un po’ sbadato ma sai amare una persona e sai farla sentire speciale, ed io non mi sento alla tua altezza.
-Charlotte, tu sei perfetta.
-Damon, ti prego…
Cosa avrei dovuto dirle? La mia reazione fu esattamente la stessa di Derek, sospirai. Lei mi guardò dolcemente e mi diede un bacio sulla guancia, per poi andarsene.
Dopo quella volta non avevamo più parlato, ma non avevo mai smesso di pensare a lei. Qualsiasi ragazza conoscessi finivo per lasciarla dopo pochi giorni, nessuna di loro era lei.
Tutte le notti, prima di dormire, guardavo fuori dalla finestra e pensavo a lei, sperando di poterla riavere nella mia vita.
La riunione finì, non avevo ascoltato nemmeno una singola parola, come al solito Charlotte aveva invaso la mia mente, ancora una volta.
Salutai tutti i colleghi e tornai a casa.
Non potei credere ai miei occhi quando arrivai davanti la porta di casa.
Lei era lì, non era cambiata, aveva solo variato il modo di vestire e di portare i capelli. Il suo abbigliamento era più adulto, i suoi capelli erano in ordine, a differenza della sua coda sempre mal fatta che portava quando l’ho conosciuta.
Mi guardò e sorrise dolcemente, quanto mi era mancato il suo sorriso.
-Ciao Damon.
-Charlotte, sei…più alta.
Rise-Tutto merito dei tacchi-disse guardandosi i piedi-Ti disturbo?
-No, entra pure-aprii la porta dell’appartamento e la feci passare.
-Non è cambiato niente qui dentro-disse avvicinandosi ad una delle grandi finestre e guardando fuori-Amerò sempre questa vista.
Rimasi in silenzio, a guardarla, ero curioso di sapere quale fosse il motivo della sua visita. Il silenzio invase la stanza per qualche minuto, ma avrei passato la mia vita in silenzio con lei.
All’improvviso smise di guardare il panorama e si voltò verso di me, sorridendo.
-So che sei riuscito a realizzare il tuo sogno di diventare un ingegnere-annuii-Immagino ti starai chiedendo perché sono qui-continuai ad annuire-Mi sei mancato Damon.
Il mio cuore iniziò ad accelerare i suoi battiti, se le ero mancato voleva dire mi amasse ancora?
-Non ho mai smesso di pensare a te, Charlotte.
-Damon, so che sono passati anni e probabilmente mi odierai per ciò che sto per dirti ma-si avvicinò a me e mi prese le mani-Il mio sentimento per te non è mai cambiato, non riesco a smettere di amarti.
La guardai dritto negli occhi provando a capire se stesse scherzando.
-Dici sul serio?-lei annuì semplicemente-Non lo so Charlotte, è passato così tanto tempo.
-Non voglio una tua risposta adesso-mi lasciò le mani e mi guardò-Tu pensaci. La prossima settimana mi esibirò a teatro, mi piacerebbe che tu venissi.
Scossi la testa ed abbassai lo sguardo, era troppo difficile mantenere il suo-Ci penserò.
La sentii sorridere ed andò via senza dire un’altra parola.
Passai notti insonni per tutta la settimana prima del concerto di Charlotte. Non sapevo cosa fare. Dove accoglierla nuovamente nella mia vita? O liberarmi per sempre del suo ricordo e andare avanti? Il sentimento che provavo per lei era rimasto solido durante tutti quegli anni.
Avevo deciso di andare a sentirla, mi piaceva vederla così in pace con sé stessa mentre suonava. La verità è che non mi ero perso nemmeno un suo concerto.
Sistemai la cravatta e mi guardai allo specchio. Le cose avrebbero funzionato fra noi? Per quanto ne sapevo ci saremmo anche potuti lasciare qualche mese dopo se Derek non fosse tornato.
Arrivai a teatro e mi sedetti al mio posto, non ci volle molto prima che il concerto iniziasse e che ogni mio dubbio sparisse nel nulla. La sua musica mi arrivò dritto al cuore ed io presi la mia decisione.
Quando il concerto finì mi diressi verso il suo camerino. Lei aprì la porta prima che riuscissi a bussare.
-Damon-disse sorridendo, suonava così bene il mio nome pronunciato da lei.
-Questi sono per te…-dissi porgendole le rose che le avevo preso-Sei bellissima sta sera-probabilmente arrossii mentre pronunciai la frase-Ed ovviamente sei stata bravissima.
Lei rise dolcemente e mi fece entrare-E tu ti siedi sempre allo stesso posto-sgranai gli occhi e la guardai-Pensi che non mi sia mai accorta della tua presenza?-disse ridendo.
Le presi le rose di mano e le appoggiai sul tavolo da trucco, per poi prendere le sue mani.
-Charlotte, ci ho pensato molto durante questi giorni, in realtà penso a te tutti i giorni. Ho pregato affinché tu ricomparissi nella mia vita e qualcuno lassù deve avermi ascoltato. Io ti amo, non ho mai smesso di farlo, voglio passare la mia vita ad amarti.
Riuscii a guardarla negli occhi solo nel momento in cui finii di parlare, lei sorrise ancora una volta.
-Anche io ti amo, Damon.
La strinsi dolcemente a me e la baciai, dolcemente, volevo esprimerle tutti i miei sentimenti per lei, quei sentimenti che, nonostante gli anni, non erano mai spariti e che sicuramente non sarebbero mai cambiati.
Perché sì, Charlotte Maverick è l’amore della mia vita.
E Damon Mitchell è l’amore della mia vita.
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L'ultima frase è di Charlotte ovviamente.
Comunque, eccoci qui. L'avette attesa a lungo e finalmente la decisione di Charlotte è arrivata.
Sinceramente non so cosa aspettarmi dai vostri commenti ahahah So che molti di voi si aspettassero una CHAREK e invece vi ho propinato una CHAMON  non odiatemi! ma sono voluta andare contro al nome della storia.
Detto questo(per la terza volta, devo smetterla di scrivere storie ), non posso fare altro che ringraziarvi per aver sopportato il mio ennesimo viaggio mentale(tenendo conto che il prossimo sarà peggio, o meglio, di questo).
Ovviamente tranquilli, che col cavolicchio che vi abbandono! Sto già scrivendo un'altra storia che però sarà mooooolto diversa rispetto a quelle che ho scritto fino ad ora, ma vedrete 
Comunque. Grazie davvero! Vi adoro!    |
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Ma tranquilla, ne sto già scrivendo un'altra ahahah ultimamente sono piena di ideuzze
), mi piace, mi piace!! 
