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Posts written by kihaad

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    CITAZIONE (Clover~ @ 13/9/2021, 09:50) 
    Sarà pur grande la casa dell'eterocromatico, ma è strabella!

    Certe volte sembra talmente raffinato che credo sarebbe difficile anche per me dargli del tu, complimenti a June che ci è riuscita senza farsi troppi problemi. :XD: Ma è anche questo che lo rende affascinante~

    Perché la domestica della madre si sente a disagio con lui? Non è cosa 'fresca' quindi sono curiosa di sapere cosa è successo.

    Non ti preoccupare, anche io credo avrei timore a dargli del tu, è preoccupante dato che l'ho creato io, vero? :D
  2. .
    CITAZIONE (DalaiLama @ 12/9/2021, 11:18) 
    lawrence latin lover non lo avevamo mai visto :shifty: sempre composto ed educato, sembrava quasi che il sesso femminile non potesse in qualche modo turbarlo. certo everly è proprio una bella donna, mi dispiace che sia solo un passatempo per lui...
    la storia in cui bravi e buoni uomini amano donne fredde e calcolatrici, rimarrà sempre un mistero insoluto.
    chissà cosa c'è scritto nella mail del neuropsichiatra...

    Quella di Lawrence è più una reazione pensata per contrastare il muro che si trova di fronte di nome Sueli. Forse non proprio un iniziativa dettata dal suo modo di essere nel profondo.
    Il carattere di Everly non è proprio stato descritto, vedremo.

    🙂
  3. .

    Capitolo 8 - Lawrence




    " Amarti troppo è uno dei miei problemi.

    (Hervé Villechaize)

    "






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    Centosettanta metri quadrati, metà delle quali non li calpestavo da giorni.
    Vivere solo in una casa tanto grande aveva pregi e difetti.
    L'unico inconveniente consisteva nel fatto che ero obbligato a chiamare qualcuno delle pulizie, per il resto mi trovavo perfettamente a mio agio.
    Erano settimane che non incontravo di persona Matilda, la ragazza che veniva a sistemare casa, d'altronde passavo tutto il giorno università, uscivo prestissimo la mattina e rincasavo la sera.

    Prima di andare controllai la posta elettronica.
    Una mail del dottor Gantry, il neuropsichiatra di Sueli.
    Ottimo, l'avrei letta una volta arrivato in ufficio.

    Avevo delle abitudini a cui tenevo.
    Ogni mattina, ormai da qualche anno, dall'attico del mio appartamento scendevo a piano terra in galleria, prendevo un caffè dalla macchinetta, e poi andavo a fare lezione all'università.
    Ora che c'era il bar era ancora più piacevole, il caffè era migliorato, la qualità era quasi vicina a quello dell'espresso.
    E io tenevo molto al caffè.
    Soprattutto a quello del mattino.



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    Lawrence: " Ciao June "

    June: "Buongiorno a lei professore "

    Lawrence: " Potresti farmi un favore personale? "

    June: " Sicuro "

    Lawrence: " Mi daresti del tu? "

    June: " Va bene. Come lo vuoi il caffè, doppio? "

    Lawrence: " Si, grazie sempre doppio "



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    Perlomeno con lei era stato semplice.
    Farmi dare del tu da Sueli era una missione impossibile.
    Ci avevo perso le speranze.

    Gli ultimi mesi erano stati difficili sotto il punto di vista emotivo, non ero mai stato il tipo da scompormi per una relazione sentimentale.
    Ma con lei era tutto diverso.
    Era stato piuttosto complicato accettare della sua amnesia e non poter neanche starle accanto. Non era concesso a nessuno, per il suo bene, di rivelare troppo velocemente della sua vita, e poi...io ero un personaggio scomodo, se così si può dire. Era difficile spiegare ad una ragazza che si sentiva appena uscita dall'adolescenza che stava con il suo professore universitario.
    Avevo sofferto non poterla andare a trovare.
    Avevo sofferto contro ogni mia aspettativa.
    Esteriormente, agli occhi degli altri, ero quello di sempre, ma non era stato semplice accettare che per lei io non ero più nessuno.
    Chiedere a June qualcosa mi sembrava davvero fuori luogo.
    Ero un adulto, non mi sarei sentito a mio agio a fare una cosa del genere.



    Lawrence: "Grazie June. Buon lavoro "

    June: "Professore? Voglio dire Lawrence "

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    Lawrence: " Dimmi "

    June: " Hai un minuto? "

    Lawrence: " Certo "





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    June: " Ora che Sueli sta bene ed è finalmente fuori dall'ospedale possiamo parlarne. Ti sei fatto un idea di cosa le sia successo? "

    Lawrence: " No "

    June: " No, solo no? "

    Lawrence: " Stai pensando a qualcosa in particolare? "

    June: " Sembra un argomento taboo, nessuno parla e nessuno dice nulla. Ma non trovi strana la sua amnesia? "

    Lawrence: " Un amnesia retrograda può avere diverse cause, tantissime. Un trauma, abuso, encefalite, ictus, neoplasie, fase precoce dell' Alzheimer o del Parkinson, demenza degenerativa, effetti collaterali da farmaci..."

    June: " Oh mamma. Ti sei informato bene"

    Lawrence: "Di fatto non ho concluso nulla "

    June: " Meglio che lei non sappia di questo elenco. Spero non si sia messa a fare ricerche su google "



    Quell'argomento mi dava i nervi.
    E non era facile per niente mettermi di cattivo umore.
    Avevo avuto molto tempo per informarmi, le settimane che Sueli era ricoverata in ospedale erano state lunghe e difficili.
    E poi studiare mi era sempre piaciuto.
    Accennai un sorriso sforzato.
    Decisi di non dirle nulla del fatto che ero in contatto con il neuropsichiatra, mi avrebbe riempito di domande.

    Meglio tagliare corto, pensai.



    Lawrence: " Buon lavoro June "


    June: " Buona giornata "


    Prima di uscire dall'ingresso principale della galleria passai per il negozio di souvenir.
    Sueli e Vivenka stavano discutendo di qualcosa.
    Non mi fermai volutamente.
    Dovevo stare lontano da quella ragazza, o mi avrebbe fatto uscire fuori di testa.


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    Diedi loro il buongiorno, e risposero quasi all'unisono sentendomi arrivare.
    Immediatamente dopo ripresero a discutere.
    Meglio così, era mia intenzione guardarla meno possibile negli occhi.

    -----

    Un ora dopo



    Un'altra routine.
    Nel fine settimana non avevo lezione all'università, il sabato mattina era mia abitudine andare a casa di mia madre.
    Mio padre ci aveva lasciati per malattia cinque anni prima, ed era improvvisamente passato tutto in mano sua.
    La domenica, invece, mi piaceva rimanere da solo nel mio appartamento a dipingere, o a leggere qualcosa.
    Staccavo il telefonino e la mia giornata passava tra il letto, lo studio e i pennelli.
    Erano anni che passavo la domenica così.



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    Lawrence: " Buongiorno Marta "



    La villa era decisamente una struttura imponente, una dimora antica. Negli anni aveva subito dei cambiamenti, ma il suo valore era cresciuto invece che diminuire.
    Eravamo benestanti da generazioni.
    Mio padre, così come suo padre, aveva una società di acciaieria.
    Era la persona più buona che conoscessi, sicuramente il mio punto di riferimento.
    C'era una cosa non avevo mai capito, come aveva fatto mio padre ad amare così tanto mia madre?
    Ovviamente le volevo bene, ma ero consapevole del fatto che avesse un carattere molto forte, decisamente preponderante rispetto a tutti.
    E quando dico tutti, intendo davvero tutti.
    Era difficile tenerle testa.
    Andare a trovarla significava anche andare in battaglia, parlare con lei spesso non era semplice, caratterialmente io odiavo essere sopraffatto.

    Il suo carattere insopportabile aveva anche un lato positivo.
    Ero convinto che gli affari andassero ancora così bene dopo la morte di papà, soltanto perché lei si era imposta con il suo carattere a dirigere l'azienda.
    Forse un'altra persona non sarebbe riuscita.


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    Sorrisi verso Marta.
    Lei abbassò immediatamente lo sguardo verso il pavimento, di quanto tempo aveva bisogno prima di rilassarsi nei miei confronti? Dieci anni non bastavano?
    Arrivai alla conclusione che non l'avrebbe mai fatto, così come i miei alunni all'università.



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    Lawrence: " Mamma "


    Mia madre era intenta a osservare solennemente oltre la finestra. Ci passava ore in quella posizione, non perché guardasse davvero il terrazzo, piuttosto era solita riflettere e pensare a strategie lavorative guardando nel vuoto.
    Non aveva un ufficio, dirigeva tutto da casa, comodamente riverita nel suo ambiente.



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    Margareth: " Oh eccoti Lawrence, sei in ritardo "


    Sorrisi.
    Ma certo, per lei era un ritardo dieci minuti.
    Non le avevo dato appuntamento. Era sabato mattina, cercavo disperatamente di uscire dalla mia tabella di marcia per rilassarmi, ma raramente ci riuscivo.
    Quella mattina, con la nuova apertura del bar, avevo trascorso più tempo a fare colazione, se così si poteva definire un caffè. Ero certo ne avrei perso ancora di più con il passare delle settimane, era più facile rilassarsi in galleria seduto al bar con una tazza di caffè in mano.
    Avevo intenzione di rilassarmi di più.


    Lawrence: " Come stai? "

    Margareth: " Non hai risposto alla mia domanda "

    Lawrence: " La definizione di ritardo ha senso di esistere solo in presenza di un appuntamento. E poi un vero ritardo va da quindici minuti in su. Saresti contenta di sapere che ero con un essere umano di sesso femminile? Il ritardo sarebbe giustificato? "




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    Le sorrisi leggermente cercando di scherzarci su, peccato che il suo volto fosse una faccia di pietra, serissima.
    Erano per lo meno tre anni che mi ripeteva come un mantra sempre la stessa cosa.
    Ero lo scapolo d'oro di San Myshuno, mi diceva che dovevo stare attento a chi si avvicinava a me, perché sicuramente lo faceva per il mio patrimonio. A lei non importava molto che io mi sposassi per amore, anzi, aveva provato più volte a combinare un matrimonio tra famiglie importanti, aveva paura che tutte le ricchezze della famiglia si potessero disperdere con gli anni.
    Non mi mancavano le occasioni.
    Non mi ero mai precluso di sposarmi, così come quella di conoscere una ragazza e uscire con lei, ma spesso non ne avevo neanche il tempo, la vita lavorativa mi riempiva parecchio la giornata.
    Insomma stavo bene così, con il mio lavoro.
    Ma purtroppo mia madre non la pensava alla stessa maniera.

    Non osavo immaginare cosa avrebbe pensato se avesse saputo di Sueli, una ragazza decisamente lontana dal nostro stile di vita e con importanti difficoltà economiche.
    Nella sua mentalità, una ragazzina in grado di avvicinarsi a me solo ed esclusivamente per il mio denaro.




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    Margareth: " Rimani qui a pranzo? "

    Lawrence: "No, ho degli impegni "

    Margareth: " A proposito di impegni, l'hai più chiamata Everly? "

    Lawrence: " Ancora con questa storia? "




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    Non appena sentii quel nome mi girai incamminandomi verso la porta.
    Davvero pensava di convincermi a fare quello che voleva? Ero una persona adulta ormai, mi trattava ancora come un bambino, un oggetto che poteva comandare a suo piacimento.
    Forse lei era abituata a fare così con i suoi sottoposti, ma di certo non con me.



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    Margareth: " In fondo lo sai Lawrence, non puoi continuare così. Hai bisogno di qualcuno accanto a te "



    Si, ora faceva leva sui sentimenti come metodo di convincimento.
    Lei era fredda e calcolatrice, si, eppure c'era una piccola parte di me che pensava fosse sincera nella sua preoccupazione.
    Insomma, era pur sempre una madre, no?
    Comunque, non mi interessava.




    Margareth: " Sei un professore universitario, un imprenditore. Hai bisogno di una moglie, una figura di riferimento "


    Lawrence: " Ciao mamma "




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    Il vero problema ero io.
    Non sopportavo di sentire cosa avesse ancora da dire, salutai velocemente.
    E lei non era decisamente il tipo da correre dietro a nessuno.
    Prima di lasciare la casa andai fuori in terrazza, avevo bisogno di un drink.

    Ci misi qualche minuto a ragionare razionalmente.
    Mi domandai se avesse ragione, facendomi alcune domande.
    Avevo bisogno di una donna accanto a me per essere felice?
    No.
    Avevo bisogno di distrarmi da Sueli?
    Si.
    Per fortuna il mio lavoro mi distraeva, ma nei pochi momenti in cui ero libero, c'era sempre lei nei miei pensieri, ed era strano per me, abituato sempre a una sorta di egocentrismo personale.
    Ero talmente sicuro di noi che all'inizio avevo pensato, ingenuamente, che ci saremmo avvicinati spontaneamente, così come era accaduto una volta, sarebbero successo di nuovo.
    E invece no.
    Lei era letteralmente di ghiaccio nei miei confronti, non c'era uno, e dico uno spiraglio che mi avesse potuto spingere a corteggiarla di nuovo.
    Non ero mai stato un tipo insistente, la rispettavo troppo.
    Educazione.
    Rispetto.
    Forse un insieme di cose mi impediva di andarmi a schiantare contro un muro impenetrabile.
    Che poi, a pensarci bene, io che dovrei corteggiare lei?
    Era stata lei a decidere la nostra sorte in qualche modo.
    Ma quella era un'altra storia.
    Letteralmente un'altra vita.

    Volevo e dovevo assolutamente avere un atteggiamento distaccato nei suoi confronti.
    Come suo datore di lavoro, e come suo ex professore.
    Dovevo farlo.

    Mi tornò in mente il volto di Everly.
    Forse mi avrebbe fatto bene chiamarla.
    Considerato che ero già uscito con lei diverse volte, non era poi così male.




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    QUATTRO GIORNI DOPO


    Non ci era voluto molto.
    Il tempo di una telefonata, Everly aveva accettato subito di vedermi.
    Non ero stupito a dire il vero, aveva sempre avuto una cotta per me.
    L'avevo invitata a cenare in un esclusivo ristorante greco.
    Un vero e proprio appuntamento, quasi non ci credevo, mi stavo mettendo alle spalle tutto.


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    Era bella, Everly.
    Non riuscivo a trovarle un difetto.
    Erano passati due anni da quando non la vedevo, mi sembrava cambiata.
    Meno impostata e più emotiva.
    Notai anche un cambiamento nel vestiario, decisamente più semplice e fine.
    Eravamo gli opposti sotto questo punto di vista, ma non volevo qualcuno che si assoggettasse a me.
    Un ora dopo, al dessert, eravamo complici a tal punto da spingermi a imboccarla.


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    Un brindisi a noi.
    Al nostro appuntamento.
    Senza promesse, né obiettivi.



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    Non ero abituato a bere, probabilmente quella sera ero un pò brillo, ma presente.
    No, fu quel vestito di raso verde a farmi andare fuori di testa.
    O forse ero rimasto troppo tempo senza una donna.

    O ancora, la voglia di dimenticare tutto.

    Avevo un modo particolare di vivere il sesso.
    Amavo portare l'oggetto del desiderio a uno stato di eccitazione senza arrivare al culmine.
    Amavo essere pregato per farle stare bene.

    Abbassai lo sguardo verso il decolté, non aveva il reggiseno. I capezzoli rigidi facevano capolino sulla morbida seta.
    Alzai lo sguardo ai suoi occhi, si accorse dove era appena finito.. Inclinai il capo, spostai una ciocca bionda ribelle dietro l'orecchio.
    Lentamente.
    I suoi occhi sorrisero.
    I miei sensi si accesero.


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  4. .
    Marte
  5. .
    lettera I?
  6. .
    Elezioni
  7. .
    17.34
  8. .
    Esami
  9. .
    Giugno
  10. .
    CITAZIONE (Clover~ @ 11/3/2021, 15:00) 
    Non volevo far intendere che il capitolo mi fosse sembrato 'difficile', perché come hai detto tu non c'è molto da capire. Non mi è solo piaciuto come capitolo e basta.
    Sull'atto fisico non ho detto nulla perché non leggo quelle parti, forse posso dire che June mi sembrava più casta in quel senso, ma oltre non saprei cosa aggiungere. =/

    CITAZIONE
    I suoi punti di vista non saranno molti, ma ne inserirò qualcun'altro

    Non ti riferivi al prof qui? In caso contrario mi scuso, mia svista.

    Sisi mi riferivo a lui, non saranno moltissimi, ma di sicuro ci saranno.
    E anche se non parlerà lui in prima persona ci sarà modo di conoscerlo meglio, questo è poco ma sicuro.

    Comunque Cassy, non sentirti in obbligo, solo perchè sei admin, di leggere la storia se non ti va.
    Se ti sembra difficile, non ti piace la trama, o la tematica, o ancora un personaggio.
    La lettura dovrebbe essere un momento spensierato e divertente, se così non è, lascia stare, tranquilla.
  11. .
    CITAZIONE (Clover~ @ 10/3/2021, 23:02) 
    Disagio, disagio ovunque. Sueli continua a non arrendersi nonostante le ripetute friendzone di Shane. Per carità un ragazzo d'oro, ma Sueli, cambia aria che è meglio!

    Luca e June. Mmmh. Il loro appuntamento me lo aspettavo un po' più divertente, con qualche battuta e stuzzicata in più. Non so mi è sembrato scialbo come capitolo, troppe troppe soffermazioni sui dettagli! Ma son gusti, sto anche attraversando una fase in cui non mi va di leggere cose troppo ricche e complicate, quindi sorvola pure.

    Mi spiace che non approfondirai molto Lawrence, è proprio quello su cui ho più curiosità. Il suo dolore, ahimè, traspare anche nella sua compostezza. Ma chi non si sentirebbe triste dopo quello che è successo? E soprattutto chi non vorrebbe un professore così? XD

    Molto belle le foto della galleria! Mi auguro che Sueli faccia amicizia con la sua nuova collega, vedendone il carattere a primo impatto mi aspetto le migliori figure. :asd:

    Per quanto riguarda il capitolo 5, per intenderci quello dell'appuntamento, il mio intento era proprio quello che fosse divertente, mi spiace quindi sentire che sia stato letto in tutt'altra maniera. Per tutta la durata del capitolo nei dialoghi si stuzzicano a vicenda senza sosta 🤷 . Forse volevi vedere più dialogo che passaggio all'atto fisico, in quel caso la trama è esattamente quella, non potevo fare altro.
    Comunque ti posso assicurare che non c'è esattamente nulla da capire in questo capitolo, niente di difficile. C'è una ragazza che è attratta da un ragazzo, fidanzato. Tutti i commenti pensavo vertessero su questo, sulla moralità, non mi aspettavo che qualcuno mi dicesse che è difficile.

    Chi ha detto che non approfondisco il prof?? Il prossimo capitolo è di nuovo il suo punto di vista :)

    Grazie mille, le foto della galleria mi sono uscite con una luce particolare, non era voluto.
  12. .
    CITAZIONE (DalaiLama @ 10/3/2021, 20:45) 
    Ma come hanno perso il lavoro June e shane? Per fortuna June ne ha trovato uno al volo e shane aveva le spalle coperte.
    Si divertiranno a lavorare insieme le due amiche :)
    Sueli in Sisterzone :ride: poverina... Spero che questa cosa non crei troppo imbarazzo tra di loro.

    Nel capitolo 3 June accenna a una possibile riduzione del personale, insomma la cosa non è caduta proprio dal nulla.
    Sicuramente avrebbe creato un sacco di problemi a lei, dovendo pagare un affitto, delle bollette ecc...
    Per fortuna il prof l'ha salvata :)
    Sueli, peggio di così non la potevo trattare! Io sarei morta al posto suo XD
  13. .
    CITAZIONE (Hope« @ 9/3/2021, 23:49) 
    Sembrava uno di quei capitoli tranquilli, di passaggio, che ti fanno solo conoscere i personaggi, ma a un certo punto mi sono reso conto che ho giudicato troppo in fretta XD
    Dispiace un sacco per Sueli, sentirsi dire che sei vista come una sorella è la cosa peggiore, probabilmente, quando ti piace qualcuno e provi a fare un passo avanti
    In momenti come questi subentra la curiosità di sapere come andavano le cose prima dell'amnesia : a Sueli era mai piaciuto Shane? Che rapporto effettivo avevano? Perché erano addirittura così amici da considerarsi fratelli?
    Tutte domande che per adesso non hanno, purtroppo, una risposta
    Sueli mi ha fatto una tenerezza incredibile quando pensa di vivere l'esistenza di un'altra persona, perché di fatto è un po' questa la realtà, è come ritrovarsi nel corpo di qualcun altro all'improvviso

    June incantevole con quel top rosso **
    E Shane appariva effettivamente intrigante sul palco, il fascino del cantante 😜

    Noooo, ormai son finiti i capitoli di conoscenza personaggi! Ora ti puoi aspettare qualsiasi cosa :P
    Concordo, non c'è niente di peggio nel sentirsi dire che sei una sorella/fratello. Forse forse è meglio quando ti dicono - non sei il mio tipo - XD.
    Immagino che a questo punto ti stia chiedendo se qualcuno menta, se effettivamente erano così amici prima, se Shane sta esagerando, June...insomma tutti. Prima o poi tutto sarà più chiaro!
    Mi fa piacere ti sia arrivato il fascino di Shane sul palco, in qualche modo era quello che volevo trasmettere in questo capitolo :)
  14. .
    CITAZIONE (PokeElysa @ 9/3/2021, 22:38) 
    Ooooooohhh e Sueli fa il passoooo e brava ragazza 😍😍😍
    Dai Shane smettila di pensare a June! Non è brutto stare nella friendzone? Ecco, non farlo con Sueli!!

    È comunque, Violet è stupenda.

    Ma con questo Luca.. Mah, resto sospettosa, non me la conta giusta
    Non vedo l'ora di vedere come procede la loro (non) relazione

    Non c'è niente di più brutto dell'essere friendzonati!! Mi sento male ogni volta che rileggo questo capitolo :P
    Insomma Luca proprio non ti piace, ma è comprensibile, un ragazzo fidanzato non si presenta mai benissimo...
    In generale mi piace stupire, vedremo...
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    costanza
1241 replies since 9/7/2012
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