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Posts written by PokeElysa

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    Eccomi, pronta a recuperare il capitolo!!
    A me piacerebbe molto vederlo con Zoe II, però forse Kae è più adatta.. Non so!
    Comunque è bello vedere che è tornato a viaggiare, piano piano si ritorna alla normalità Tank! Benny manca tanto a me :(
  2. .
    up
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    Ho bisogno di un momento per commemorare la vita della mia dolce Benny 😔🩷
    Addio Benny, ora veglieremo sul tuo figlioccio, Tank.
    Sono sicura che troverà presto la sua anima gemella, che possa condividere con lui gioie e passioni.

    Brava dea E, non permettergli di rinunciare ai suoi sogni! Che possa trovare un lavoro che gli faccia inseguire le sue passioni? Li speriamo tutti!!

    Vai Tank, tifo per te e per una degna compagna 😍😍
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    CITAZIONE (*E* @ 19/4/2023, 14:20) 
    Ma si... secondo me Jennifer e PJ sono fratello e sorella! Apriamo le scommesse!!

    Ci stiamo avvicinando alla verità 😏
  5. .

    CAPITOLO 18.4 – JHONATAN

    Giovedì 13 Novembre



    Era passata poco più di una settimana da quando avevo scoperto la relazione tra mia madre e il coach Stevenson; il giorno dopo ne parlai con Jennifer (che tra l’altro, quella sera non chiamai), anche se tralasciai la parte che riguardava PJ ed i suoi consigli.
    Comunque, la mia ragazza in un primo momento mi chiese per quale motivo avrebbe dovuto nascondermi una cosa simile, non c’era niente di male, del resto (come mi aveva detto PJ) era una donna adulta.

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    Quel Giovedì mattina passò abbastanza in fretta tra Matematica, Lettere ed Economia e la giornata sembrava essere abbastanza calda, per essere in pieno Autunno.
    Quando finirono le lezioni, alle 14, io Teem e Jennifer ci trovammo fuori da scuola alle panchine in giardino: fuori c’era bel tempo e si stava bene anche solo col maglione addosso.

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    Jennifer: Aaaah sono stanchissima, non vedo l’ora di tornare a caaasa!
    Jhonatan: Ed è solo Giovedì!
    Teem: Già.. Che fate questo fine settimana?
    Jhonatan: Io non ho niente in programma.. Anche se, visto che Martedì è festa, Lunedì sera dovrebbe esserci una festa al Club House.. Tu ci sei?
    Teem: No, io e i miei andiamo a sciare sul Monte Komorebi..
    Jennifer: Oh no, eddai.. Viene anche Alicia?

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    In quel momento il telefono di Jennifer vibrò sul tavolo: il nome “Patrick” era in anteprima.
    Questa storia stava iniziando ad infastidirmi, anche se non le avevo ancora chiesto niente non volevo pensasse che volessi controllarla o che fossi geloso.

    Teem: No, penso che però lei verrà alla festa, mi aveva detto che avrebbe lavorato. Ultimamente le cose non vanno bene a casa sua..

    Io e Jennifer ci guardammo.

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    Jennifer: ..come mai?
    Teem: Non lo so.. durante la cena la scorsa settimana suo padre mi sembrava un po’ nervoso.. I suoi si sono messi a litigare davanti a me per il colore dei tovaglioli..
    Jhonatan: Ahah, che strano, eh?

    Jennifer mi fulminò con lo sguardo.

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    Teem: Già.. Ali non la sta vivendo benissimo..
    Jhonatan: E Terry? E’ tanto che non la vedo, nemmeno a scuola

    Già, era da tanto che non ci sentivamo.

    Teem: Non c’era a cena, era uscita con il suo “bello”

    Disse mimando delle virgolette per aria e fingendo un conato di vomito.
    Jennifer rise ed io feci lo stesso.
    Pochi secondi dopo il cellulare le vibrò di nuovo sul tavolo, ovviamente era di nuovo quel Patrick.

    Jennifer: Bene ragazzi, io vado. La mia carrozza è arrivata. Ci vediamo domani?
    Jhonatan: Certo.

    Mi diede un bacio veloce e salutò Teem con la mano prima di allontanarsi.

    Jhonatan: Che dici, andiamo anche noi?

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    Ci alzammo dal tavolo.

    Jhonatan: Quindi non hai visto Terry?
    Teem: No.. A proposito, il suo “ragazzo” è il tuo allenatore, giusto?
    Jhonatan: Sì, perché?
    Teem: Ali dice che Theresa ha intravisto dei messaggi tra lui e una ragazza.. Tu lo hai per caso visto con qualcuna fuori dalla palestra?
    Jhonatan: Hey Sherlock, che ti prende?

    Risi.

    Jhonatan: Comunque no, anzi, mi sembra un tipo molto serio.. In che senso dei messaggi con una ragazza?

    Nel momento stesso in cui feci quella domanda, qualcosa mi scattò in testa.

    Teem: Ma niente.. Secondo me non è niente di importante, sai come sono le ragazze, paranoiche.. Dice che ha visto sull’anteprima del suo telefono dei messaggi da una certa “Jen” salvata con il cuoricino.

    Rise.

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    Jen!?



    Jhonatan: Cosa!?
    Teem: Hey, ma che ti prende?
    Jhonatan: Devo andare

    Corsi il più veloce possibile verso l’uscita della scuola, entrai nei corridoi rischiando di andare a sbattere contro un gruppo di cheerleaders nell’atrio e mi lanciai fuori dall’ingresso.

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    Jen ♥
    Patrick.
    PJ.
    “Ok principessa, ti vengo a prendere io a scuola”
    “La mia carrozza è arrivata.”


    Iniziarono a tornarmi in mente tutti quei piccoli avvenimenti.
    Patrick era PJ?
    Quella Jen che aveva visto Theresa, era la mia Jen?
    Jennifer stava uscendo anche con lui?
    Cercavo con lo sguardo quel maledetto pickup rosso.

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    Eccolo lì.



    E nella sua direzione, Jennifer e PJ, che camminavano a braccetto, come una coppietta.

    State scherzando spero.


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    Restai a guardarli salire in macchina: ridevano, come ridevamo io e Jennifer.
    Non mi notarono uscendo dal parcheggio.
    Teem mi seguì con il fiatone.

    Teem: E-e-ehi.. Ma che ti prende??
    Jhonatan: Credo di aver scoperto chi è quella Jen.

    Teem mi guardò con una faccia da punto interrogativo.
    Io lo guardai serio e il suo sguardo si illuminò.

    Teem: No.. no Jho, non può essere, non ce la vedo proprio.. Tu credi che..?
    Jhonatan: Andiamo a casa..

    Sulla strada verso casa, raccontai cosa mi aveva spinto a correre così: dei messaggi, dei comportamenti strani che aveva.
    Lui non voleva crederci, Jennifer non era quel tipo di persona, ne era sicuro.
    Sapevo solo che, dopo aver visto il padre di Theresa, non ero più sicuro di niente e bastava pochissimo a far vacillare le mie sicurezze.
    Lasciai il mio amico a casa sua e mi avviai verso la mia: mentre camminavo, mi tornò in mente che il giorno dopo avrei avuto allenamento.
    Iniziai a provare rabbia per il mio vice: se la mia ragazza stava tenendo il piede in due scarpe, anche lui faceva lo stesso con Theresa, ciò significava che avrei dovuto parlarle al più presto.
    Tuttavia, dopo quello che mi aveva detto Teem, non volevo darle altre sofferenze.
    Sapevo che le piacesse molto quel ragazzo, così come piaceva a me Jennifer, ma volevo troppo bene alla mia amica per vederla soffrire senza fare nulla.
    Mi sentivo ancora in colpa per aver scoperto di suo padre.

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    Tutte a me capitano?


    Le mandai un messaggio..

    “Hey, è da un po’ che non ci si vede.. come stai?”


    Mi rispose quasi subito.
    Dopo qualche messaggio concordammo con il vederci il giorno successivo a scuola.
    Passai il resto della giornata a fare i compiti e a oziare, fino a quando non andai a dormire.

    VENERDì 14 NOVEMBRE


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    Il giorno successivo, faceva più freddo: il tempo era grigio, non pioveva ma la temperatura era decisamente più bassa del giorno precedente.
    Io e Theresa avremmo avuto la seconda e la terza ora in comune: Fisica di Base, ma (s)fortunatamente il professore non c’era, due ore buche.
    Mi mandò un messaggio chiedendomi di incontrarci al suo armadietto e poco dopo la prima ora la raggiunsi, mentre i nostri compagni si sparpagliavano per il resto del campus.

    Theresa: Hey Jho!
    Jhonatan: Hey Terry!

    Mi abbracciò, cosa strana per lei; solitamente era una persona poco espansiva, quella mossa mi lasciò una sensazione strana, ma ricambiai pienamente.

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    Theresa: Mi sembra che sia passata una vita dall’ultima volta che ci siamo visti..

    Si voltò per aprire l’armadietto dentro la quale re-inserì i libri della lezione precedente.

    Theresa: Allora, come stai?
    Jhonatan: Non c’è male, dai.. tu?

    Sembrava stanca, a giudicare dalle occhiaie e dal trucco pesante che aveva usato per camuffarle.

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    Theresa: Sta succedendo un po’ di tutto sai.. Ma dimmi di te, Teem dice che tua madre e il tuo coach..?
    Jhonatan: Non sa proprio tenere la bocca chiusa quel ragazzo eh?

    Dissi ridacchiando.

    Theresa: Già

    Ridacchiò anche lei.
    Le confermai quanto anticipato dal mio amico.

    Jhonatan: Beh, dice anche che a te le cose non vadano molto bene.. a casa, PJ..

    Theresa rise sarcasticamente ed abbassò la testa per non incrociare il mio sguardo.

    Theresa: Non sa proprio tenere la bocca chiusa quel ragazzo eh?

    Fece una pausa e mi raccontò delle discussioni che avevano i suoi, mi disse che non li aveva mai visti litigare così spesso, per delle stupidaggini, però i litigi continuavano ad aumentare, litigavano ormai quasi tutti i giorni. Si augurava fosse solo un periodo “no”.
    Io mi sentivo un peso sullo stomaco.
    Quando il discorso virò su PJ, notai quasi dell’imbarazzo..

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    Theresa: L’ultima volta che l’ho visto abbiamo passato tutta la sera in macchina.. Ad un certo punto gli è arrivato un messaggio da una ragazza, “Jen” e si è affrettato a nascondere il cellulare..
    Jhonatan: Che significa “si è affrettato”?
    Theresa: Significa che come si è illuminato lo schermo e ha letto il mittente si è messo in tasca il cellulare.. Mi sento un po’ strana a pensarci..

    Probabilmente in un’altra circostanza le avrei detto che non era nulla, che avrebbe dovuto chiedergli chi fosse, semplicemente, ma siccome anche Jennifer aveva uno strano atteggiamento e li avevo visti insieme fuori da scuola, non ero nelle condizioni di tranquillizzarla.

    Jhonatan: Terry, ascolta.. A proposito di PJ, c’è una cosa che devo dirti..

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    Lei mi guardò con aria preoccupata, dato il tono apprensivo della mia voce.
    Le raccontai dei messaggi che avevo trovato sul telefono di Jennifer e che li avessi visti insieme il giorno prima, cosa che confermò i miei dubbi sulla loro frequentazione.
    Ciò che mi aveva detto Teem il giorno prima mi aveva portato a quella conclusione, della quale ero anche abbastanza sicuro.
    Terry fece saltare lo sguardo tra me e il pavimento più di una volta.

    Theresa: M-ma che stai dicendo?
    Jhonatan: Che secondo me Jennifer e PJ..
    Theresa: …
    Jhonatan: Terry mi dispiace tanto..
    Theresa: Ammettiamo che sia vero.. perché prenderci in giro entrambi?
    Jhonatan: Non lo so, io non farei mai questo genere di cose..

    Esitai qualche secondo.

    Jhonatan: Che ne dici di andare fuori a prendere una boccata d’aria?

    Ci avviammo verso il giardino, deserto, del campus.
    Ci sedemmo sul prato, dietro ad un mucchio di foglie rosse, gialle ed arancioni.

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    Theresa: Sei sicuro di quello che hai visto?

    Mi chiese.

    Jhonatan: Terry, se non fossi sicuro nemmeno te lo direi.
    Theresa: Ora che cosa intendi fare?
    Jhonatan: Non lo so.. Penso che dovrò parlare con Jennifer, affrontarla.. The che intendi fare?
    Theresa: Non lo so nemmeno io..

    Passò qualche minuto e mi alzai dal terreno.
    Mi avvicinai a lei, che nel frattempo si alzò e la abbracciai.

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    Jhonatan: Dai, non dobbiamo pensarci adesso.
    Theresa: Che ore sono?

    Erano quasi passate entrambe le due ore di pausa.
    Tornammo nell’atrio della scuola, dove pochi minuti dopo, suonò la campanella.
    La giornata passò abbastanza velocemente, non ebbi lezioni particolarmente interessanti.
    Fortunatamente non incontrai Jennifer per i corridoi nelle ore successive e nemmeno all’uscita della scuola, non le avevo nemmeno scritto per chiederle come stesse o come fosse andata la mattina.

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    Verso le 15 mi avviai verso la palestra per gli allenamenti del pomeriggio.
    Come al solito arrivai per primo negli spogliatoi: nessuno dei miei compagni e nemmeno il coach erano ancora arrivati.
    Mi cambiai velocemente e iniziai a fare un po’ di riscaldamento; nei venti minuti successivi iniziarono ad arrivare tutti, compreso PJ.
    Vederlo i faceva un effetto strano: la settimana precedente pensavo fosse una persona di cui potermi fidare, mentre in quel momento mi dava l’impressione opposta.
    La sua incredibile sicurezza nel gioco e i suoi atteggiamenti risultavano ai miei occhi quelli di uno spaccone.
    Tornai piano piano a rivalutarlo.
    Arrivarono tutti i miei compagni, eccetto uno, il capotano e mi sembrò strano che proprio lui saltasse l’allenamento nel bel mezzo della stagione; ci posizionammo tutti in cerchio non appena il coach ci chiamò a raccolta e PJ prese parola.

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    PJ: Allora, come ben sapete, questa Domenica non ci sarà la partita, quindi avrete un weekend libero.

    Ci fu una manifestazione di felicità da parte di tutti, me compreso.

    PJ: Tuttavia, ci sono stati dei piccoli cambiamenti..
    All’unisono: Uuuuh

    PJ rise.

    PJ: Dunque, come alcuni di voi avranno già notato, Edwards – il capitano – non è presente. Questo perché è stato selezionato per la squadra delle matricole della Britechester.

    Ci fu un malcontento generale.

    PJ: Silenzio! Dicevo. Noi siamo molto felici per lui, ovviamente. Questo ci ha portati a dover trovare un nuovo capitano.

    Si voltò verso di me.

    PJ: Jhonatan da oggi, sarà il nuovo capitano della squadra, complimenti!
    Jhonatan: Che!?

    Tutti i miei compagni applaudirono, contenti.
    Tutti eccetto uno.

    Compagno scontento: E ti pareva.
    PJ: C’è qualcosa che non va?
    Compagno scontento: Lo sappiamo tutti che il motivo sta nel fatto che il coach si fa sua madre, eddai.

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    Sentii la rabbia salire e prima che me ne potessi rendere conto gli ero già addosso, con PJ a tenermi fermo.

    Compagno scontento: Ma che problemi hai!?
    Jhonatan: sei fortunato che non riesca a spaccarti la faccia.

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    Gli dissi sottovoce e il suo sguardo spaventato mi diede molta soddisfazione.

    Jhonatan: E tu toglimi le mani di dosso!

    Dissi a PJ, scrollandomelo dalle braccia.
    L’allenamento passò in fretta.
    I miei compagni mi avevano dato man forte, intimando a quel cretino di starsene zitto, ma ormai ero già arrabbiato.

    Aveva ragione? Ero stato eletto capitano solo per la relazione tra il coach e mia madre?



    Uscii per ultimo dagli spogliatoi e quando arrivai all’entrata della palestra, trovai PJ ad aspettarmi.

    PJ: Jho, fermati.
    Jhonatan: E ora che vuoi?

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    L’espressione calma sul suo viso lasciò spazio alla preoccupazione.

    PJ: C’è qualcosa che non va? Ti ho visto particolarmente arrabbiato oggi, è per quello che ha detto-?
    Jhonatan: E anche se fosse a te che te ne importa?
    PJ: Jhonatan..
    Jhonatan: Ok, vuoi sapere che c’è!? C’è che ho scoperto giusto ieri, che tu e la mia ragazza ve la intendete e alla grande direi.
    PJ: Aspetta un secondo.. Terry è la tua ragazza? I-io non-
    Jhonatan: No, idiota, non sto parlando di Theresa. Fai anche il finto tonto eh? Vi ho visti, ieri, sei andato a prenderla a scuola. Lascia perdere, tanto avete mentito sia a me che a Theresa, che potevo aspettarmi.
    PJ: Aspetta un attimo stai parlando di Jennifer!?

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    Sembrò fuori di sé.

    Un bravissimo attore.


    Pensai.

    PJ: Jhonatan sei completamente fuori strada, credimi. Jhonatan, fermati!
    Jhonatan: Sì, sì, come no, buon weekend.

    Uscii dalla palestra sentendo un tonfo fortissimo provenire da dietro di me: probabilmente aveva tirato un calcio alla macchinetta.
    Due ore più tardi, mi trovavo in camera mia; Jennifer mi aveva chiamato e mandato diversi messaggi alla quale non avevo risposto.
    Decisi di rimandare quella conversazione a dopo il weekend: avevo bisogno di distendere i pensieri e rilassarmi, mi sarei sicuramente divertito alla festa di Lunedì sera.
    Scrissi un messaggio a Terry chiedendole come stesse, ma mi addormentai prima di leggere la risposta.
  6. .
    CITAZIONE (*E* @ 27/3/2023, 11:46) 
    Lo sospetto anche io infatti! :D Saranno fratelli o cugini!
    Jennifer non mi pare proprio il tipo da "tiri mancini" del genere. Mi sembra troppo una brava ragazza...
    (anche Madre Gothel sembrava una bravissima mamma agli occhi di Rapunzel però...)

    Eh eh, mai dire mai.. Quel visetto angelico potrebbe nascondere qualche segretuccio, ma di questa portata? Lo scopriremo presto.. 😝

    CITAZIONE (DalaiLama @ 14/4/2023, 21:13) 
    ormai è palese che PJ sia il fratello di jennifer!! che poi... jennifer frequenta tutti i corsi offerti dalla scuola?? XD

    Ahahah, è una ragazza molto diligente xD

    CITAZIONE (DalaiLama @ 14/4/2023, 21:13) 
    il povero Jhonatan ha parecchie cose da digerire... doveva beccare anche la madre in intimità!! però dai il coach mi sembra apposto e poi sono già 3 anni che sono insieme.

    Mi chiedo solo se non esplodi alla fine (Jho), scoprendo tutte queste sorprese.. 👀

    CITAZIONE (DalaiLama @ 14/4/2023, 21:13) 
    c'è stata una svolta inaspettata anche per Naomi! ha fatto un buon lavoro ed è stata premiata.
    spero che le passi dalla testa l'idea di pubblicare quella foto compromettente...

    Sembrerebbe che non abbia intenzione di pubblicarla, probabilmente ha capito che ferirebbe soltanto persone a cui vuole bene, Alicia e Jane.. Ma non eclisserei del tutto questa storia, ci saranno delle svolte interessanti nei prossimi capitoli :ahah:

    Intanto, vi ringrazio per aver continuato ed essere arrivati fino a qui <3
    Il prossimo capitolo è pronto ed anche le foto sono complete, domani avremo degli aggiornamenti (più o meno interessanti, PJ è davvero il fratello di Jennifer o sta tenendo il piede in due scarpe?)

    Per ora, grazie Loverini, stay tuned :five: :caffe: :sm:
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    Up!
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    Benny non sono ancora pronta a salutarti 😥
    Resta con noi almeno fino a che Tank non avrà trovato una degna compagna.. :oh: :cry:
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    Ciao!! Eccomi qui anche io
    Sto leggendo la tua storia :ahah:
    E mi piace molto!!
    Anche io quoto per il ricercare piano piano i cc, con calma, quelli che ti soddisfano di più.
    Non disturberà la lettura in alcun modo, anzi, non vedo l'ora di continuare a leggere per scoprire il resto :sm: 3_3
  10. .
    Tank! Sono contenta anche io che ti sia liberato di Zoe!
    Non rinunciare ai tuoi sogni per una partner che è EVIDENTEMENTE sbagliata per te!

    Ora vorrei sapere anche io perchè non ti consegnano più il giornale, ma soprattutto sono curiosa di sapere quale sarà il tuo primo lavoro!! Spero non un lavoro noioso <.<
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    Eccomi qua anche io Lovers!!

    CITAZIONE
    Diversi cancelli, recinti e scale proiettavano ombre anomale. Abbiamo parlato con i loro architetti istruendoli sul corretto comportamento della proiezione delle ombre.

    Questo mi sembra un ottimo fix 😂

    Va beh, a parte gli scherzi, sono contenta che siano riusciti a correggere tanti piccoli errorini per consolidare al meglio il nuovo aggiornamento e la nuova EP (che tra l'altro sono pesanti entrambi).
    Non mi resta che giocarci e verificare tutte queste cosine 👀
  12. .
    CITAZIONE (Clover~ @ 24/3/2023, 12:18) 
    Mmmh, Patrick eh? Abbiamo scoperto per cosa sta la 'P', ora ci resta sapere cosa sta per 'J'. :shifty:

    Mi piace un sacco che alcuni di voi siano convinti che PJ e Jennifer possano essere fratelli :eheh: :ride:
    Io non confermo o smentisco nulla :ahah:
    Vedremo più avanti l'evoluzione di questa possibile o improbabile parentela :asd:

    Di sicuro c'è che sono sospetti entrambi :caffe:
  13. .

    CAPITOLO 18.3

    MARTEDì 4 NOVEMBRE – JHONATAN



    Ore 10.15
    Intervallo.

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    Alla terza ora avrei avuto Biologia.
    Presi il mio zaino dall’aula di letteratura e mi avviai verso l’armadietto e poi in laboratorio, ero quasi al limite dell’orario.
    Sulla soglia del laboratorio, Jennifer mi aspettava raggiante.
    La sera precedente mi aveva raccontato della sua giornata e del fatto che sarebbe stata il “nuovo volto del mese di dicembre”: ero molto felice per lei e per questa notizia.
    Ormai era passato più di un mese da quando avevamo iniziato a frequentarci e mi trovavo bene.
    Tuttavia, non potevo dire di stare bene del tutto: parlammo più di quanto visto al Parco delle Luci, io non tirai mai più in ballo l’argomento e lei faceva lo stesso.
    Ogni tanto mi capitava di pensarlo ma subito dopo succedeva qualcosa che mi togliesse quella scena dalla testa; tuttavia quella mattina non c’era niente che riuscisse a togliermelo dalla testa.

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    Non fui particolarmente attento alla lezione, tant’è che Jennifer mi beccò distratto più di una volta e non mancò nel farmelo notare.

    Jennifer: Jho, segui!

    Bisbigliò poco prima del suono della campanella.
    Non ne avevo proprio voglia, non che fosse una novità, io ero negato in Biologia.

    Jhonatan: Mh-mh..

    Dissi annuendo.
    Ero talmente distratto che non sentii il suono della campanella avvisare la fine della lezione.
    Jennifer volò fuori dall’aula per l’ora successiva, ma, vedendo che non mi muovevo, dovette risvegliarmi dai miei pensieri.

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    Jennifer: Hey, che ti prende? Stai bene?
    Jhonatan: Sì, sì, certo.. Sono solo un po’ stanco

    Mentii.
    Mi lanciò un’occhiata sospetta, non mi credeva.

    Jennifer: Mmh..
    Jhonatan: No, davvero, sono solo stanco Jen.. Piuttosto, ci vediamo dopo la scuola?
    Jennifer: Uhm.. Non posso, devo.. Ho già un impegno con mia madre più tardi.. A pranzo ci vediamo?

    Mi chiese in modo quasi imbarazzato.

    Jhonatan: Sì sì certo! Magari domani vieni a vedermi giocare, ti va? Ho allenamento
    Jennifer: Ne parliamo stasera! Ora vado, o farò tardi!

    Disse scoccandomi un bacio sulla guancia, mentre si avviava a lezione.
    Io le sorrisi mentre la guardavo andarsene.
    Avevo un’ora di Informatica e Sistemi di base ed, ovviamente, la avrei passata con il mio amico Teem, che già aveva notato qualcosa che non andasse in me.
    Mi si leggeva tutto in faccia, ero troppo espressivo.
    In quei giorni avevo cercato di evitare Terry come la peste: fortunatamente lei era troppo impegnata con il suo universitario per accorgersi che non ci vedevamo da un po’.
    In un’altra circostanza mi sarei sentito abbandonato o me la sarei presa un po’, ma in quel momento la cosa mi faceva sentire piuttosto sollevato.
    Mi avviai nell’aula di Informatica con un peso allo stomaco fin quando non vidi Teem seduto di fronte al suo computer.

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    Teem: Hey Jho! Com’è andata Biologia?

    Mi sedetti a fianco a lui.

    Jhonatan: Bene, sono stato un po’ distratto..
    Teem: Come al solito.. Allora, ti va di dirmi che ti prende o..?
    Jhonatan: No, non adesso. Te l’ho detto, sono solo stanco.

    Anche lui come la mia ragazza, annuì poco convinto della cosa.
    Anche la lezione di Informatica passò in fretta, non ascoltai una sola parola.
    Ovviamente Teem se ne accorse, perché dovette rispiegarmi tutta la sequenza di HTML da capo.
    Uscii dall’aula sempre con la solita poca voglia e Teem mi fermò fuori dall’aula..

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    Teem: Ehi Jho, fermati un secondo! Ora non te ne vai finché non mi dici che ti prende.
    Jhonatan: Ma che avete tutti oggi? Vi ho già detto che sono solo stanco!
    Teem: Fermati e non prendermi per il c_lo.
    Jhonatan: Non ti sto prendendo per il c_lo. Ora a dire il vero ho fame e vorrei andare a pranzo, vieni con me o..?

    Si arrese abbastanza facilmente e ci avviammo verso la sala comune.
    Jennifer era già seduta al tavolo.
    La sala era quasi vuota, c’erano pochissimi studenti.
    Theresa e Alicia erano in palestra, due ore di fila, alcuni erano in gita o a pranzo fuori, altri avevano attività di laboratorio a cui partecipare.

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    Teem: Almeno spero che tu abbia detto qualcosa alla tua ragazza..
    Jhonatan: Ancora che ricominci?
    Jennifer: Di che parlate?
    Teem: Di lui che è “stanco”..

    Disse mimando delle virgolette per aria.

    Jhonatan: Ma perché è vero!
    Jennifer: No non è vero, sei andato a dormire dopo le 21 ieri sera.
    Jhonatan: E tu che ne sai?
    Jennifer: Ti sei addormentato mentre eravamo al telefono Jho..

    Teem cercò di soffocare una risata ma senza successo.
    Io mi sentivo in imbarazzo e la mia ragazza se la ridacchiava.
    Ad un certo punto, il suo cellulare sul tavolo vibrò e si illuminò: riuscii ad intravedere il nome “Patrick” sullo schermo.

    Patrick?

    Jennifer e Teem, che stavano chiacchierando tra di loro: Teem sarebbe andato a cena da Alicia la sera stessa, avrebbe cucinato suo padre.
    Per un attimo non mi soffocai con la Coca Cola.
    Il telefono di Jennifer vibrò di nuovo e questa volta riuscii a leggere l’anteprima del messaggio..

    “Ok principessa, ti vengo a prendere io a scuola.”


    Veniva ancora da “Patrick”.
    Mi intromisi nel discorso..

    Jhonatan: Allora, se più tardi non ci vediamo posso almeno accompagnarti a casa?

    A quella domanda mi sembrò quasi preoccupata.

    Jennifer: Uhm no, torno da sola..

    Ma che diavolo..!?

    Notai che finse di guardare l’orario prima di avvisarci che avrebbe avuto lezione imminente.
    Mi sembrò strana questa fuga improvvisa.

    Più che altro, chi diavolo è Patrick? E perché chiama la mia ragazza “principessa”?

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    Teem la salutò ed io feci lo stesso.
    Mi scoccò il solito bacio sulla guancia e si dileguò.
    Teem a sua volta guardò l’orario e disse che doveva andare anche lui.
    Io avevo un’ora di Disegno Tecnico, che passò velocemente§: anche durante questa lezione la mia mente vagava tra i pensieri, ma questa volta mi chiedevo chi diavolo fosse Patrick.
    Ma soprattutto, perché Jennifer mi aveva palesemente mentito?
    All’uscita da scuola, Jennifer non c’era già più.
    Le scrissi un messaggio per capire se fosse ancora lì ma mi rispose quasi subito dicendomi che era già andata via.

    “Stasera ti chiamo”.


    Si affrettò a scrivere.
    Mi sentii più tranquillo, ma ancora una piccola parte di me si chiedeva per quale motivo lei mi avesse mentito.
    Mi avviai verso casa un po’ più tranquillo rispetto a quella mattina.

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    Mia sorella e mia madre dovevano essere ancora a scuola.
    Varcai la soglia d’ingresso e sentii delle voci provenire dalla camera di mia madre.

    Che strano.. Mamma dovrebbe essere al lavoro a quest’ora.

    Spalancai la porta e trovai davanti a me una scena che mai avrei voluto vedere..
    Mia madre era avvinghiata ad un uomo.
    Quell’uomo era il coach Stevenson.

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    Jhonatan: Ma che diavolo..!? Mamma?!
    Sharon: Jhonatan!
    Coach: Jho!

    Chiusi la porta di scatto mentre sentivo dei rumori provenire dall’altra stanza.

    Jhonatan: Non ho visto niente!! Uhm.. è meglio se vado a farmi un giro, ci vediamo più tardi.

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    Prima ancora che potessero rispondermi, ero già uscito di casa; corsi via, non avevo una direzione precisa, mi importava solo andarmene da lì.
    Perchè? Da quanto andava avanti quella storia?
    Quell’uomo mi ha visto crescere.. Da quanto si frequentavano?
    Avevo la sensazione che tutti attorno a me mi stessero mentendo.
    Il Coach, mia madre, Jennifer.. Il padre di Theresa..
    La testa mi girava, il cuore batteva fortissimo nel petto, l’adrenalina era a mille.
    Quelli che pensavo fossero ore erano minuti, secondi.
    Mi sedetti su una panchina: senza rendermene conto, stavo letteralmente correndo.
    Nella mia testa avevo solo una domanda: Perchè?
    Era davvero così facile mentire, per tutti?
    Mi sentii a disagio. Avevo bisogno di sfogarmi.

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    Mi incamminai verso la palestra, poco distante da lì: qualche tiro era quello che mi ci voleva.
    La porta era aperta: entrai e notai con mia piacevole sorpresa che non ci fosse nessuno all’interno.
    Tirai fuori il carrello con i palloni ed iniziai ad allenarmi; i minuti scorrevano veloci e io spingevo sempre di più, schiacciavo, tiravo da metà campo, saltavo, urlavo.
    Buttai fuori tutta la frustrazione di quei giorni.
    All’ennesima schiacciata sentii la porta della palestra aprirsi.

    ???: E’ così che ci si allena adesso, in solitaria?

    Mi voltai per riconoscere quella voce familiare.

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    Jhonatan: Coach.. c-che ci fa lei qui..?
    PJ: Potrei farti la stessa domanda.. Mi ha chiamato Stevenson mi ha raccontato quello che è successo e-
    Jhonatan: E lei si è scomodato a venirmi a cercare? Beh, non doveva.

    Risposi secco.
    Sentii la rabbia tornare e feci un’altra schiacciata.
    PJ non rispose, si limitò a fissarmi.

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    Jhonatan: Se non vuole unirsi a me per qualche tiro, se ne può anche andare.


    Non se lo fece ripetere due volte si legò i lunghi capelli rossi in una coda alta e prese un pallone.
    Alternammo tiri liberi a terzi tempi, dribbling a scontri uno a uno.

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    Mi insegnò a mantenere meglio la posizione di difesa, a migliorare l’entrata e la schiacciata.
    Quando guardai fuori, ormai era buio pesto; avevo il fiatone, ero stanco morto e lui se ne accorse.

    Jhonatan: Time-out..

    Dissi con un filo di voce.

    PJ: Direi più “basta per oggi”, che dici?

    Annuii.

    PJ: Dai, prendiamo da bere.

    Ci avviammo verso le macchinette all’entrata.
    Inserii cinque Simoleon all’interno della macchinetta ma questa se li mangiò senza darmi la bibita.

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    Iniziai a scuoterla con l’intento di far scendere quanto avevo selezionato, ma questa si bloccò.
    Sentii dietro di me PJ ridacchiare..

    Jhonatan: Che c’è di tanto divertente?
    PJ: Nulla.. Potresti prendere una bibita da questodi frigorifero, anziché fissarti sulle macchinette mangiasoldi.

    Disse indicando il minibar.

    Jhonatan: Se avessi la chiave, lo farei

    Tirò fuori dalla tasca della tuta un mazzo di chiavi ed aprì il lucchetto del frigo-bar.
    Solo il coach e lo staff della palestra ne avevano accesso e dimenticavo che anche lui facesse parte dello staff.
    Mi allungò una soda al lime e si mise a sedere sulla panca dietro di noi, facendomi segno di seguirlo.

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    PJ: Allora.. che è successo?

    Ma perché continuate a chiedermelo tutti?

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    Jhonatan: Niente, non è successo niente.
    PJ: A giudicare da questo allenamento, non si direbbe “niente”..

    La sua preoccupazione sembrava sincera.
    Inizialmente mi aveva dato l'impressione di essere solo un pallone gonfiato, uno spaccone, ma il suo tono di voce era calmo e gentile.
    In quel momento sentivo che volesse davvero togliermi un peso di dosso, così decisi di parlargli di ciò che era successo quel pomeriggio.

    Jhonatan: Ho beccato mia madre e.. il coach..
    PJ: Oddio spero non a fare cose..?
    Jhonatan: Per carità, no!

    Rise.

    PJ: E quindi? Li hai beccati a darsi un bacetto?

    Disse tirandomi una spallata.

    Jhonatan: Non c’è niente da ridere.. Mia madre è..
    PJ: Una donna adulta in grado di intendere, di volere e di scegliere per sé stessa?
    Jhonatan: Sì, però..
    PJ: Però è il tuo coach?
    Jhonatan: Sì, anche..

    Calò il silenzio per qualche secondo.

    PJ: In effetti non so come avrei reagito io se avessi beccato mia madre con il mio coach, alla tua età..
    Jhonatan: Tuo padre è..?
    PJ: Uno stronzo, per quello che mi riguarda.. però lui e mia madre si vogliono ancora bene dopo tanti anni..
    Jhonatan: Cosa devo fare?

    Chiesi più a me stesso che a lui.

    PJ: Da quanto va avanti?
    Jhonatan: Non lo so.. è questo il punto.. Io sono entrato, ho visto e sono scappato via.. non so..
    PJ: Beh.. io parlerei con tua madre prima di tutto.. E poi, a seconda di quello che ti dice, vedi come ti senti.. Però ricordati che tua madre è una donna adulta, non deve per forza chiederti il permesso o l'approvazione.
    Jhonatan: Già..

    PJ rise di nuovo ed io risi imbarazzato a mia volta.

    PJ: Andiamo, ti riaccompagno a casa.

    Annuii ed uscimmo dalla palestra: parcheggiato fuori un grosso pick-up rosso fiammante ci stava aspettando. Intuì fosse la sua macchina perché mi fece segno di saltare su.
    Pochi minuti dopo mi lasciò davanti alla porta di casa mia. Le luci erano ancora tutte accese; ormai erano passate le 21 di sera, avevo fatto tardi senza rendermene conto; probabilmente mia madre era furiosa, visto che il giorno dopo avrei avuto scuola.

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    Quando varcai la porta di casa, trovai il coach seduto sul divano e mia madre seduta al PC del salotto.
    Si voltò a guardami con aria apprensiva, non era per nulla arrabbiata, anzi, sembrava aver appena finito di piangere; la cosa mi spezzò il cuore.
    Uscii sul retro e mi sedetti a terra.
    Subito dopo sentii la porta riaprirsi e chiudersi nuovamente: il coach si sedette di fianco a me e restammo in silenzio per diversi minuti.

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    Jhonatan: Allora..
    Coach: Chiedimi quello che vuoi..

    Non sapevo da dove cominciare.
    PJ mi aveva consigliato di parlare con mia madre, ma penso che anche il coach mi dovesse delle risposte tanto quanto lei, anche lui mi aveva visto crescere.

    Jhonatan: Quando è iniziata?
    Coach: Circa tre anni fa..

    Sentii i nervi tirare di nuovo. Tre anni?
    Mi appoggiai con la testa contro la parete.

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    Jhonatan: E’ una cosa seria?
    Coach: Sì.. Sì, Jhonatan è-è una cosa seria.. Io e tua madre te ne avremmo parlato tra qualche giorno.. Non volevamo di certo che-
    Jhonatan: Che lo scoprissi aprendo la porta della sua camera? Lo credo bene..

    Rimase in silenzio, l’imbarazzo si poteva sentire nell’aria.

    Coach: Jhonatan ascolta.. Io amo tua madre.. Ma capisco se tu non sei d’accordo e non andrò oltre senza la tua approvazione..

    Ma sono io il sedicenne o mi sono perso qualcosa?

    Ripensai alle parole di PJ: mia madre era adulta e sapeva prendere una decisione da sola.
    Non aveva bisogno che suo figlio adolescente le facesse una ramanzina o le impedisse di uscire con chi voleva; e poi il coach mi aveva visto crescere, lo consideravo ciò che di più vicino c'era ad un padre..

    Jhonatan: La mia approvazione? E a che ti serve? Ormai state insieme, o no?
    Coach: Beh-
    Jhonatan: Coach..

    Sospirai.

    Jhonatan: Non ricordo molto di mio padre.. Uno dei pochi ricordi che ho che lo riguardano, è del suo funerale. Mia madre ha dovuto crescere me e mia sorella da sola, senza alcun aiuto. Penso che si meriti un po’ di felicità. Lei è in grado di dargliene?

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    Lui annuì deciso, senza rispondere verbalmente.
    Io tirai un altro sospiro e chiusi gli occhi.

    Jhonatan: Bene. Allora non abbiamo nient’altro da dirci. Io voglio che lei sia felice.
    Coach: Ti ringrazio. Però, che ne dici se ci sediamo su quelle belle sedie comode?

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    Risi e mi alzai con calma, lui fece lo stesso.
    Ci accomodammo al tavolo e pochi minuti dopo ci raggiunse anche mia madre, che mi abbracciò e mi diede un bacio sulla guancia.
    Passammo la successiva mezz’ora a chiacchierare: raccontai loro del pomeriggio con il vice, PJ e dei trucchetti che mi aveva insegnato, fin quando il coach non si alzò per tornare a casa.
    Io andai a fare la doccia e subito dopo in camera mia.
    Mi distesi sul letto, esausto e mi addormentai in pochi minuti.

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    Il cibo decorativo!!
    Che buono il cibo, anche se fintoooo
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    Anche io sono molto contenta di questo aggiornamento! Finalmente stiamo piano piano avvicinandoci verso una maggiore considerazione per tutte le fasce d'età il che rende (come dice Morphine) il tutto più realistico e dinamico!
641 replies since 20/8/2015
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