◊ The Clarkson Generations ◊

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +2   +1   -1
     
    .
    Avatar

    SuperLover

    Group
    *Lover*
    Posts
    2,993
    Reputazione
    +41

    Status
    Anonymous

    Buonday, popolo!
    È con grande piacere che introduco un'avventura cominciata il 27 Ottobre 2012 su un'altra piattaforma:


    ◊ The Clarkson Generations ◊

    ClarksonGenealogyProject

    Clicca QUI per visualizzare la copertina in formato maxi!

    Come suggerisce il titolo, in origine si trattava di una Legacy Generazionale, che seguiva delle indicazioni regolamentate e precise. Tuttavia, per una giocabilità più serena e libera da restrizioni, ho deciso di impostarla come una storia a tutti gli effetti, pur mantenendo il focus sul raccontare le dieci generazioni di questa famiglia.

    Bene, vi auguro un buon proseguimento nella lettura.
    Ci si vede tra le prossime righe~
    Intanto birretta per tutti :h:


    ♦ ◊ ♦ ◊ ♦ ◊ ♦ ◊ ♦ ◊ ♦ ◊ ♦ ◊ ♦ ◊ ♦ ◊ ♦ ◊ ♦ ◊ ♦ ◊ ♦ ◊ ♦ ◊ ♦

    TarghettaBritney

    ♦ Generazione 1: Britney Clarkson ♦

    1.1 L'arrivo a Moonlight Falls!
    1.2 La Bella e la Bestia!
    1.3 Baby Sabrina!
    1.4 Una nuova vita!



    Edited by Rozachi - 24/1/2021, 17:59
     
    .
  2.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Galaxy Lover

    Group
    ★Amministratore
    Posts
    28,636
    Reputazione
    +2,107

    Status
    Anonymous
    Seguo seguo seguo :h:
    www
     
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    SuperLover

    Group
    *Lover*
    Posts
    2,993
    Reputazione
    +41

    Status
    Anonymous

    TarghettaBritney

    1.1 L'arrivo a Moonlight Falls!

    In un tranquillo e sereno pomeriggio d'Ottobre, una fata bionda e vestita di colori vivaci arrivò finalmente a destinazione: un terreno tristemente vuoto, ma abbastanza vasto da garantire la costruzione di una villetta con tanto di giardino incantato.

    png

    Sarebbe il mio sogno riuscire nell'impresa. Ebbene sì, la fata bionda e colorosamente vivace sarei io, Britney Clarkson.

    png

    Dopo aver trascorso un lungo periodo di ritiro spirituale fuori città con altre mie amiche fate, che mi avrebbe preparata psicologicamente per un nuovo capitolo della mia vita, arrivò il giorno in cui mi sarei dovuta confrontare, da sola, con la vita di Moonlight Falls. Prima o poi, a tutti sarebbe toccato di sperimentare l'indipendenza personale, ed io non ero certamente l'eccezione alla regola. Anzi, ero eccitata all'idea di emanciparmi dalla mia famiglia, nonostante un po' di smarrimento non mancasse.

    Guardai di fronte a me. Non c'era nemmeno l'ombra di un mobile, un ortaggio, un prato fiorito. Tutti i miei risparmi son volati via per uno spazio poveramente verde. Quando avrei avuto una casa come si deve? Secondo una mia cara amica umana di nome Rosa, ne sarebbe passato di altro tempo affinché il mio desiderio fosse diventato realtà, così come potevo ancora sognarmi di cercare la mia anima gemella. Stavo fantasticando un po' troppo, avrei fatto meglio a cercarmi un lavoro...ok, ma non sapevo da che parte cominciare. Oh, vicino la cassetta delle poste c'era un rotolo di giornale piuttosto malconcio. Chissà se mi sarebbe stato d'aiuto, meglio cogliere la palla al balzo.


    3_0

    I miei occhi azzurri scorrevano rapidamente lungo ogni pagina del giornale, per fortuna ancora leggibile, alla ricerca di un qualche annuncio a caratteri vistosi, dando un'occhiata superficiale alle cronache locali e pubblicità di prodotti alimentari scontati sul momento. Dunque, le prime due pagine raccontavano della ricerca di personale in ben tre contesti lavorativi: Forze dell'Ordine, Medicina, Giornalismo. Che meraviglia! La mia scelta non poteva non ricadere sulla Medicina: adoravo prendermi cura dei più deboli, e chissà se avrei avuto la fortuna di assistere qualche paziente negli attimi che precedevano la nascita di una nuova creatura!

    «Sicura che non ci siano altri motivi dietro, signorina Clarkson?»

    Una voce femminile, dal timbro caldo e pulito, echeggiò nella mia testa. Qualcuno stava cercando di mettersi in contatto con me...ah già, Rosa.

    «In che senso, mia cara? Vorrei soltanto rendermi utile per il bene di tutti!»

    «Hai scelto proprio il lavoro più pagato...uhuh, suppongo ti piacciano i big money.»

    Non riuscii a trattenere una piccola risata. Cos'erano i big money? Ah, non importa. Ero felice e basta.

    Il resto del pomeriggio lo avrei trascorso esplorando un po' la città, il che mi avrebbe aiutato a schiarirmi le idee su come avrei dovuto organizzare i preparativi per il mio primissimo colloquio di lavoro. Al parco c'erano due scacchiere piantate sul terreno, ne approfittai per prendere posto e giocare una partita in solitaria, nella speranza di affinare ulteriormente le mie capacità intellettive. Provai a immedesimarmi nelle mosse del mio avversario immaginario, un compito piuttosto arduo ma necessario pur di migliorare la preveggenza delle azioni nemiche.


    png

    Mi sentii osservata da qualche passante e questo mi fece un po' deconcentrare. Ad un certo punto, un uomo barbuto si unì al gioco e, in meno di un'ora, ne uscì vincitore. Un po' rammaricata del mio esito perdente ma compiaciuta del vero confronto con un avversario, decisi che avrei ritentato la prossima volta. Iniziai ad avere un po' di fame, intanto che il cielo iniziò a scurirsi per la sera inoltrata.

    png

    Mi presi cinque minuti per sgranchirmi il corpo e le ali, volando un po' nelle vicinanze del parco. Non molto distante da me c'era una comitiva di persone radunata in un picnic, pertanto chiesi il permesso di unirmi in loro compagnia per mettere qualche bontà sotto i denti. A gratis.

    png

    Tra la gente seduta c'era lo stesso uomo barbuto che poc'anzi mi aveva fatto scacco matto; e non appena lui incontrò il mio sguardo, allungò le sue mani in direzione di un piatto di cheeseburgers, ne prese uno e me lo offrì tutto sorridente.

    png

    «La ringrazio, il premio di consolazione era squisito.»
    «Ne sono felice. Diamoci del tu. Ottima partita, sono certo che tu abbia un buon potenziale per fare meglio la prossima volta.»
    «Mi chiamo Britney Clarkson.»
    «Argus Brown, il piacere è tutto mio.»

    Simpatia e umiltà sono elementi che ho appena percepito in lui, oltre che rispecchiare i canoni del mio consorte ideale. Guardandolo meglio da vicino, aveva un aspetto che ispirava molta virilità. Cioè, notavo come i tratti del suo viso fossero abbastanza forti, definiti e spigolosi. Aveva anche molta peluria sulle braccia e questo non poteva che confermare il suo essere Licantropo. Poteva farmi paura, ma stranamente non era il mio caso. Anzi, tutt'altro.

    jpg

    «Dicono che esiste uno sciroppo magico in grado di ottimizzare l'attività cerebrale. E' questo il tuo segreto per avere successo a scacchi?»
    «Può darsi. Niente è impossibile, a Moonlight Falls...»

    «La città del soprannaturale.» lo completai, usando un tono di voce enfatizzante, come se avessi appena pronunciato uno slogan. «Stupendo, sono felice di parlare con un lupo mannaro. Prendimi, se ci riesci!»

    «Con piacere, fatina promettente!»

    jpg

    Feci un giro su me stessa e, in un attimo, mi trasformai in una lucciola birichina. In questa forma, tutti i miei sensi furono intensificati al massimo. Potevo ascoltare il battito cardiaco accelerato di Argus, così come i ruggiti da lupo dovuti alla foga del nostro piccolo combattimento magico.

    jpg

    «Sei rapida! Ma non mi sfuggi!»

    Continuai a stuzzicarlo, ronzandogli attorno per un paio di minuti. La trasformazione in lucciola non ha risparmiato neanche il timbro della mia voce, assottigliandosi e acutizzandosi ulteriormente, onde per cui all'udito di Argus potevo sembrare ridicolosamente divertente. «Prendimi, se ne hai il coraggio!»

    Tra risate e provocazioni piuttosto infantili, la nostra conversazione prese una piega un po’ più confidenziale, dal momento che riscontrammo un certo feeling. L’oroscopo di Ottobre non aveva tutti i torti, i nostri segni zodiacali erano compatibili. Lui Vergine, io Pesci.

    png

    In un modo o nell’altro, la serata fu talmente gradevole che mi lasciai un po’ andare con i corteggiamenti…

    jpg

    «Sono stata bene con te. Mi piace il tuo temperamento!»
    «La cosa è reciproca, Britney. Nessuna donna come te è stata così coraggiosa da sfidare un lupo mannaro. Hai del fegato.»

    jpg

    Ci guardammo negli occhi per qualche istante. Ero affascinata, aveva un suo carisma. Stavo correndo troppo? Forse era il momento di allontanarsi, complice la stanchezza che stava prendendo il sopravvento. Non avrei dovuto utilizzare quella trasformazione temporanea più del dovuto. Mi sento come se le energie mi fossero state sottratte da una forza superiore.

    «Arrivederci.»
    «Arrivederci…» il suo viso era più ammiccante del mio. La mia espressione facciale era più un’espressione deformata dal sonno, piuttosto che un'espressione carica di romanticismo.

    png

    Voltando le spalle, ritornai per la mia strada. I fiori di questo parco erano molto interessanti, ne avrei raccolto qualcuno ben volentieri se non fosse per l’interesse prevalente di appisolarmi su una panchina. Lo avrei rivisto non so quando…tuttavia, non potevo negare il presentimento che un nuovo incontro sarebbe stato immediato. Una persona interessante, pensai. Ed era proprio questo il pensiero che accompagnò il mio stato di dormiveglia.

    jpg

    To Be Continued...



    Edited by Rozachi - 24/11/2020, 15:33
     
    .
  4.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Galaxy Lover

    Group
    ★Amministratore
    Posts
    28,636
    Reputazione
    +2,107

    Status
    Anonymous
    Per essere stata inizialmente una legacy stai riscrivendo bene la storia, mi piace la forma scritta e anche le foto non sono male. Ci metterei un po' di nitidezza in meno.

    Gli occhi di Britney mi piacciono molto! Spero prosegua bene la storia con Argus. (Anche se, diciamocelo, su The Sims è tutto più facile e scontato XD )
    www
     
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    SuperLover

    Group
    *Lover*
    Posts
    2,993
    Reputazione
    +41

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (Clover~ @ 23/11/2020, 19:11) 
    Per essere stata inizialmente una legacy stai riscrivendo bene la storia, mi piace la forma scritta e anche le foto non sono male. Ci metterei un po' di nitidezza in meno.

    Gli occhi di Britney mi piacciono molto! Spero prosegua bene la storia con Argus. (Anche se, diciamocelo, su The Sims è tutto più facile e scontato XD )

    A quei tempi ero alle prime armi con le foto, non ero neanche consapevole di come aumentare la qualità grafica del gioco stesso. Grazie dei complimenti e del consiglio sulla nitidezza, ne terrò conto alle prossime revisioni.✨

    The Sims può sorprendere, in un modo o nell'altro.😆
     
    .
  6.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Ciao sono Dave Il tutto fare al vostro servizio con la Plusle e Minun Multiservice, l'azienda di Servizio di riparazioni con sorriso.😎vado ben oltre il cosplay🔧

    Group
    ❀Lover Elite
    Posts
    313
    Reputazione
    +50

    Status
    Offline
    Carina la trama, diciamo che la storia ha un suo fascino, belli'immaginazione, sarei curioso di vedere i prossimi lavori :ciao:
     
    .
  7.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    SuperLover

    Group
    *Lover*
    Posts
    2,993
    Reputazione
    +41

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (YT_Dave_X2.0 @ 23/11/2020, 19:41) 
    Carina la trama, diciamo che la storia ha un suo fascino, belli'immaginazione, sarei curioso di vedere i prossimi lavori :ciao:

    Grazie mille, mi sto già portando avanti con la revisione del prossimo capitolo. Se tutto va bene, lo pubblicherò in settimana.✨
     
    .
  8.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    ❀Lover Elite
    Posts
    6,679
    Reputazione
    +573
    Location
    Twin Peaks

    Status
    Anonymous
    Uh wow, una nuova storia!! Devo dire che mi incuriosisce già molto. Ti seguo!! *_*
    P.s mi piace molto anche il modo in cui scrivi :)
     
    .
  9.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    SuperLover

    Group
    *Lover*
    Posts
    2,993
    Reputazione
    +41

    Status
    Anonymous

    TarghettaBritney

    1.2 La Bella e la Bestia!

    Lentamente, mi risvegliai a stretto contatto con i suoni incantevoli della natura. Gli uccelli cominciarono a intonare il canto del buongiorno. Era prestissimo, quindi avrei approfittato di una manciata di istanti per godermi il sorgere di una nuova alba a Moonlight Falls.

    jpg

    Nonostante le più recenti giornate fossero particolarmente calde, questa volta mi risvegliai abbastanza infreddolita. Tutto sommato, è stata una gradevole esperienza passare la notte in una panchina, all'ombra di un albero. Niente cuscini, niente coperte, solo me stessa sdraiata su un pezzo di legno lavorato da mani umane o chicchessia. Poteva essere opera di un licantropo come Argus Brown: quel gran signore, in effetti, ce lo vedrei come falegname.

    Ad ogni modo, dovevo assolutamente darmi una mossa nel procurarmi un tetto e quattro mura entro cui rifugiarmi: non potevo continuare a fare la barbona per il resto dei miei giorni, il tempo stringeva. Avevo promesso che me la sarei cavata da sola e non avrei dipeso da nessun aiuto economico da parte di mia madre. Mi è stato insegnato che è bene essere onesti con se stessi e con il mondo, per quanto male possa fare.


    jpg

    Ma prima...uno spuntino per iniziare la giornata non me lo toglieva nessuno. Mi guardai intorno, attratta da un profumo che mi ricordava tanto i funghi boscaioli. Una volta individuata la direzione di questo profumo, non aspettai oltre. Sì, erano proprio funghi, la cui forma richiamava degli ombrelletti bianchi. Il mio istinto fatato diceva che mi sarei potuta fidare, perché percepivo un'essenza incontaminata e sicura. Ne strappai qualcuno dalle radici e ne feci un buon raccolto, mangiando qualche boccone. Ottimo. Un cibo più naturale e biologico di questo non lo trovavo da nessun'altra parte.

    jpg

    Terminata la breve ma sostanziosa colazione, diedi una sistemata al mio aspetto. I capelli erano un po' arruffati, invece per i vestiti avrei fatto meglio a indossare qualcosa di più formale in vista del colloquio lavorativo all'ospedale. Con un magico schiocco delle dita, mi ritrovai addosso un girocollo in argento con una gemma di ametista incastonata, una maglia sui toni del viola, a righe ed a mezze maniche, pantaloni fucsia scuro e un paio di décolleté bianche a punta nera. Ringraziai mentalmente mia madre per avermi trasmesso questo prezioso potere; peccato che il suo effetto sia riscontrabile soltanto con abiti già indossati in passato, ma meglio di niente.

    Decisi di valorizzare in maniera produttiva le poche ore che precedevano il mio colloquio, ponderando con lucidità sull'impostazione dei discorsi e delle presentazioni che avrebbero costituito il mio biglietto da visita. Quando arrivò il momento di prendere un taxi, capitò di sedermi alle spalle di una conducente che sembrava uscita da un film psichedelico. Quelle code pazze. Pareva essersi alzata con il piede sbagliato, speravo di non ritrovarmi nel bel mezzo di un incidente stradale...e speravo di non rimpiangere il giorno in cui mi sarei decisa a prendere la patente, dopo svariate bocciature per colpa del mio infantilismo che mi spinse a fare stupidi errori.


    jpg

    «Salve. Mi porti al “Bloom Institute of Wellness”, per cortesia.»
    «All'ospedale? Si sente male?»
    «Ma no! Devo recarmi là per ragioni di lavoro.»
    «Oh, perfetto.»

    Che gentile! Si stava preoccupando per me, nonostante fossimo perfette sconosciute. Durante il tragitto, mi chiese più dettagli a riguardo. Dal momento che la mia risposta fu un semplice «colloquio di selezione», non mi chiese alcuna mancia. Non era così pazza, in fondo.

    jpg

    A fine giornata, il tutto cominciò ad avere senso: fui assunta per un periodo di prova nel reparto infermieristico, ed i primi guadagni, per quanto ristretti, non tardarono ad arrivare. Non erano ancora sufficienti per potermi permettere le fondamenta di una casa, tuttavia me li sarei fatta bastare, almeno fin quando non avessi chiarito le idee in merito alla gestione della mia nuova routine quotidiana. Non avevo mai lavorato prima d'ora. Dovevo ambientarmi al più presto, se volevo crescere come medico.

    jpg

    Per adesso, mi sarei accontentata di una sistemazione temporanea in una caserma dei vigili del fuoco. Lì avrei potuto beneficiare di tutti i comfort, giusto lo stretto necessario per sopravvivere. Scambiai quattro parole con il direttore, spiegandogli la mia situazione, e grazie al cielo ebbe la bontà di concedermi un periodo di permanenza, seppur limitato, di un mese.


    jpg

    8_0

    Durante la mia prima settimana di lavoro, non feci altro che meditare sulla mia conoscenza con Argus. Rimasi piacevolmente colpita dai nostri momenti. Ma ancora più straordinaria fu una scoperta che mai mi sarei immaginata di riscontrare: potevamo ritenerci colleghi. Esatto, Argus lavorava nel medesimo ospedale in cui ero stata recentemente assunta. Mi venne quasi un colpo, il giorno in cui lo vidi di sfuggita per i corridoi dell'ingresso. Chi l'avrebbe mai detto...un lupo mannaro nelle vesti di un primario di neurochirurgia. Se aveva il coraggio di affrontare una responsabilità così grande, doveva essere in grado di controllare i suoi istinti animaleschi. Al parco mi diede tutt'altra impressione, lo immaginavo all'opera con ben altro, un mestiere come il falegname; magari mi sarò lasciata ingannare dai tratti rudi e quelle tenebrose fauci che mostrava, di tanto in tanto, con i suoi sorrisi ammiccanti. Promemoria: mai soffermarsi sulle apparenze.

    jpg

    Condividere lo stesso luogo di lavoro non poteva non influire sulla nostra relazione, che ben presto si rivelò abbastanza unita da permettere una bella evoluzione. Lo conobbi meglio: aveva trentadue anni, non era mai stato fidanzato e, come sospettavo, era un licantropo abbastanza consapevole dei suoi poteri.

    Un giorno di fine Ottobre, in larga parte dedicato alla coltivazione dei miei primi ortaggi sul territorio da me acquistato, avevo deciso di fare il grande passo: dichiararmi a lui. Doveva sapere cos'avessi provato per lui fino ad allora.

    12_0

    «Pronto, bel lupone? Ci vediamo oggi?» esordii simpaticamente al telefono. Lui mi rispose dopo qualche secondo di ritardo, forse per problemi di linea. «Sono a lavoro, ti raggiungo quanto prima.»

    Attesi una buona mezz'ora, prima di ritrovarmelo faccia a faccia. Indossava ancora il camice professionale e questo denotava una sola cosa: non era passato a casa sua per cambiarsi, era come se non vedesse l'ora di incontrarmi. Questo suo nobile gesto non fece che motivarmi ulteriormente a compiere il grande passo.

    13_0

    Il primo bacio...

    jpg

    ...e l'Anello dell'Amore, creato con gran parte della mia magia fatata! Ci ho lavorato durante un giorno libero, dal momento che una tale azione dispendiosa mi avrebbe stancata parecchio per almeno un pomeriggio intero. Ma quando si trattava di ascoltare il proprio cuore, niente e nessuno poteva fermarmi.

    Il dottore rimase scioccato per qualche istante: sgranò gli occhi e si mise a saltellare per la gioia, tutte azioni che probabilmente stonavano con un lupo mannaro. Ma il mondo era bello perché diverso, per cui buono a sapersi. Gli sorrisi di rimando, avevo ricevuto un gran bel feedback.
    «Ehi, nessuno mi ha mai regalato qualcosa del genere!»

    jpg

    Mi prese le mani e, all'apice della contentezza, continuò: «Britney Clarkson, ormai sei la mia donna! Vuoi sposarmi?» «Assolutamente sì, Dottor Argus Brown!»

    jpg

    Ci baciammo con più passione, confermando la nostra fede matrimoniale. Ero emozionata! Proprio ciò che volevo sentirmi dire. Da quegli istanti di pura intimità, niente sarebbe stato più come prima. Saremmo andati a convivere insieme. Avremmo progettato un nostro futuro insieme.

    Nel frattempo, iniziai ad ergere le prime mura casalinghe e procedere con l'acquisto dei primi mobili necessari. Purtroppo non riuscii a creare una stanza nel vero senso della parola, ma era già tanto se il letto matrimoniale si affacciasse al giardino, dove nessuno avrebbe lanciato occhiate indiscrete.


    jpg

    jpg

    La nostra prima notte insieme fu un qualcosa che andò oltre ogni aspettativa. Non ero mai stata meglio di così. Sembrava di aver combattuto sotto le lenzuola, ma ben oltre i livelli della piccola lotta combattuta il giorno che c'eravamo conosciuti. Già, una Lucciola contro una Bestia.

    jpg

    La mattina a seguire non prevedeva nessun turno infermieristico da sostenere, pertanto continuai a prendermela comoda. Argus, invece, diede sfogo al desiderio di cambiare look, optando per qualcosa che lo facesse apparire più giovanile, più cool. Stava molto bene, chissà se anche Rosa avrebbe pensato lo stesso. Era da un po' che non mi parlava telepaticamente, forse avrei fatto bene ad avviare una videochiamata con lei in quei giorni.

    jpg

    Quanto a me, decisi di mantenere il mio stile abituale. Purtroppo, mi svegliai con una spiacevole sorpresa in corpo: avevo una forte necessità di vomitare, che per un'istante mi fece vedere le stelle quanto spaventare. Possibile che i cereali della caserma li abbia digeriti in malo modo?

    jpg

    In ogni caso, ero troppo scossa dal pessimo risveglio che cercai di distrarmi con un po' di giardinaggio. Le piantagioni di pomodori, uva e lattuga erano sulla buona strada, cominciavo a intravedere i primi germogli sbucare dal terreno. Stupendo, la vita era pronta a sbocciare!

    Molto tempo dopo...

    jpg

    E a tal proposito...anche dentro di me stava cominciando a sbocciare qualcosa! Non potevo credere ai miei occhi. Stavo per diventare madre! Entusiasmo a mille, sia per me che per il mio consorte!

    jpg

    Furono tempi abbastanza difficili. Essendo la mia prima gravidanza, avevo tante paure che mi passavano per la testa...e al tempo stesso, nutrivo molte speranze. Come l'avrei cresciuto? Che educazione avrebbe ricevuto? Cosa dovevo o non dovevo fare? Queste erano le domande che, tra una scalciata e un mal di schiena, riempivano ormai le mie giornate di maternità.

    jpg

    Nel frattempo mio marito aveva scoperto la passione per la pesca. Ogni tanto mi offrii di aiutarlo con la raccolta delle provviste fortunate; anche a me avrebbe fatto bene imparare qualcosa di nuovo, seppure cercassi di non affaticarmi troppo per il bene del mio bebè.

    jpg

    E quando meno me lo sarei aspettato, il momento più significativo arrivò senza alcun preavviso. Non importava se fosse notte fonda. Il corpo era un orologio svizzero, guai a contraddirlo.

    jpg

    «Ah...A-Arghy, forse ci siamo! Fa' presto!» biascicai appena, respirando con grande affanno. Lo sentivo, Il bambino stava scalciando per le ultime volte. Oh cielo, che male!!! «Finalmente! Resisti, mia cara...sali in macchina...» anche lui era un po' esaltato ma fece del suo meglio per mascherare l'agitazione e mantenere un comportamento professionale.

    jpg

    Un parto naturale che sembrò durare un'eternità. Un dolore indescrivibile, ma la cui attesa ha il suo valore inestimabile. Eccola qui, tra le mie braccia. Un fagottino rosa. Benvenuta al mondo, Sabrina Clarkson!
    Sarebbe stata un'impegnativa ma bellissima avventura. Non è mai facile prendersi cura di una piccola creatura. E se dispone di poteri fatati, ancora peggio.


    To Be Continued...

     
    .
  10.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Galaxy Lover

    Group
    ★Amministratore
    Posts
    28,636
    Reputazione
    +2,107

    Status
    Anonymous
    Un capitolo pieno di contenuti, non c'è che dire. Auguri per lavoro, matrimonio e nuovo arrivo XD
    Spero riescano a formare una stanza al più presto, l'autunno è alle porte~

    Ps. Argus sta molto meglio dopo il restyling
    www
     
    .
  11.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    ❀Lover Elite
    Posts
    6,679
    Reputazione
    +573
    Location
    Twin Peaks

    Status
    Anonymous
    Wow vero! Veramente tantissime cose in poco tempo! 🤣 Ma d'altronde se viene da una legacy ci sta. Bellissimo capitolo. Continuo a dire che mi piace molto come è scritto, specie le divagazioni sui pensieri di Breatney, rendono il tutto meno "ordinario" e più personale e realistico. Brava 😊❤️

    Concordo con Clover, il tipo così restylizzato mica male eh 😏

    A questo punto sono molto curiosa di vedere di che razza sarà Sabrina 🤔fatina o lupo mannaro??
     
    .
  12.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Ciao sono Dave Il tutto fare al vostro servizio con la Plusle e Minun Multiservice, l'azienda di Servizio di riparazioni con sorriso.😎vado ben oltre il cosplay🔧

    Group
    ❀Lover Elite
    Posts
    313
    Reputazione
    +50

    Status
    Offline
    il finale mi è piaciuto di +, forse avrà poteri di licantropo, poteri fatati, oppure sarà un licantropo fatato? un effetto suspance che nessuno potrà indovinare, metto un bel :b:
     
    .
  13.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    SuperLover

    Group
    *Lover*
    Posts
    2,993
    Reputazione
    +41

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (Clover~ @ 25/11/2020, 21:26) 
    Un capitolo pieno di contenuti, non c'è che dire. Auguri per lavoro, matrimonio e nuovo arrivo XD
    Spero riescano a formare una stanza al più presto, l'autunno è alle porte~

    Ps. Argus sta molto meglio dopo il restyling

    CITAZIONE (Lilywhite @ 26/11/2020, 00:43) 
    Wow vero! Veramente tantissime cose in poco tempo! 🤣 Ma d'altronde se viene da una legacy ci sta. Bellissimo capitolo. Continuo a dire che mi piace molto come è scritto, specie le divagazioni sui pensieri di Breatney, rendono il tutto meno "ordinario" e più personale e realistico. Brava 😊❤️

    Concordo con Clover, il tipo così restylizzato mica male eh 😏

    A questo punto sono molto curiosa di vedere di che razza sarà Sabrina 🤔fatina o lupo mannaro??

    CITAZIONE (YT_Dave_X2.0 @ 26/11/2020, 14:42) 
    il finale mi è piaciuto di +, forse avrà poteri di licantropo, poteri fatati, oppure sarà un licantropo fatato? un effetto suspance che nessuno potrà indovinare, metto un bel :b:

    Grazie a tutti, sono fiera di star facendo un buon lavoro di revisione! ✌🏼😄 mi sto adattando il più possibile alle foto raccolte durante le prime generazioni, molte purtroppo le ho perse per una mia svista ma non mi perderò d'animo nel ricostruire determinate scene, pur di rimanere fedele alla trama originale.

    A presto con il prossimo capitolo! :sm:
     
    .
  14.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    SuperLover

    Group
    *Lover*
    Posts
    2,993
    Reputazione
    +41

    Status
    Anonymous

    TarghettaBritney

    1.3 Baby Sabrina!

    Uno spettacolo per i miei occhi. Avevo partorito una meravigliosa creatura e, nonostante fossero passate solo ventiquattr'ore da una tale ventata di cambiamento, io stentavo a credere che in quel seggiolino dondolante ci fosse una parte di me e Argus. Era così bella e incantevole che sprizzava polvere magica da tutti i pori della pelle, anche quando teneva gli occhi chiusi per la stanchezza.

    1_0

    La decisione del nome è stata concordata sul momento, senza incappare in discussioni particolarmente accese. Mia madre, Janet, venne a trovarci per controllare come ce la stessimo passando e, soprattutto, per la nipotina. Rimase piacevolmente colpita dalla scelta di un nome italiano. Non avevo idea di come mi fosse venuto in mente, magari mi lasciai guidare dall'istinto materno. Più la guardavo negli occhi, più mi ripetevo che non c'era altro nome più bello che potesse rispecchiare la dolcezza del suo morbido viso.

    Ora come ora, non avevo ben chiara la prevalenza della genetica, di come questa si fosse divertita a mischiare le carte. Per scoprirlo, avrei dovuto aspettare giusto qualche mese. O meglio, qualche anno.

    2_0

    3_0

    Grazie al cielo, eravamo strettamente in tempo nel dare a nostra figlia un tetto e del cibo per ripararla dal freddo incombente dell'autunno. Le giornate avevano cominciato ad accogliere un clima più instabile e umido, per cui non sarebbe stato facile trovare dei momenti buoni per dare un tocco di colore alle mura esterne. Le piogge diventarono sempre più frequenti, ma non era ancora abbastanza da stimolarmi a indossare una pelliccia. No, ma quale pelliccia...non potevo sopportare l'idea di maneggiare qualcosa di origine animale. Chissà quali maltrattamenti si nascondevano, dietro quei tessuti. Poveri animali.


    «Le pellicce ecologiche, Brì! O preferisci morire di freddo?» intervenne una voce femminile, echeggiante nella mia testa, che un po' mi fece sobbalzare. «Rosa! Potresti parlarmi più piano, quando mi piombi così all'improvviso?» «Ehi, sappi che una conversazione telepatica non è mai facile da sostenere. Non aspettarti grandi miracoli.» non mi capacitavo di come riuscisse a entrare nel mio pensiero e parlarmi come se nulla fosse. Un potere che non mi aspettavo di riscontrare da un'umana. E se Rosa non fosse affatto umana? Questo potrebbe aprire le porte di un nuovo mistero.

    6_0

    Strinsi mia figlia al petto per ritrovare la calma. I suoi dolcissimi gemiti, tipici di una neonata, mi riscaldarono il cuore, abbastanza da permettermi di sostenere una conversazione tranquilla con la mia amica proveniente da un futuro abbastanza lontano. Assurdo, ma vero: lì la vita era abbastanza diversa, e il tempo scorreva molto diversamente. Era come se, in un modo a me sconosciuto, la gente di Moonlight Falls invecchiasse in tempistiche più strette, rispetto al popolo di Oasis Landing. Un paradosso del genere non me lo sapevo spiegare. Rosa non era mai entrata nel merito: conoscendola, certe sue affermazioni erano apparentemente incomplete per il nostro bene. Se c'era qualcosa di vitale importanza da dirmi, lo avrebbe fatto senza peli sulla lingua.

    RosaHolographicProject640x480

    «Ci siamo perse, stai bene? Fatti sentire, una volta ogni tanto...» «Presente! Sono stata impegnata con gli studi. Non ho risposto alle videochiamate per questo motivo. Ti ricordo che per le batterie dell'Ologrammogio non devi preoccupartene: si ricaricano con l'energia solare o qualunque fonte particolarmente luminosa tu abbia a portata di mano.»

    L'Ologrammogio era il dispositivo attraverso il quale potevamo comunicare faccia a faccia. Me lo aveva regalato pochi minuti prima che facesse ritorno nel suo mondo. Da allora, lo tenevo al sicuro in una tasca della mia gonna.

    RosaBritneyLightDef3

    La mia conoscenza con Rosa risale da qualche anno: durante una piacevole giornata estiva, lei si trovava a girovagare per la mia città natale, forse per studiarne gli usi, i costumi e le culture locali. Ero incuriosita dal suo viso sbarazzino, aveva un'aria straniera. Mai avrei pensato di stringere amicizia con una ragazza che dichiarava di venire dal futuro, e che quello strano marchingegno posto ai confini di Moonlight Falls, ormai scomparso fino a un nuovo ritorno della ragazza stessa, fosse un portale spazio-temporale. Per quanto io stessa avessi dei poteri che mi rendevano una creatura soprannaturale, l'universo non avrebbe mai finito di stupirmi con nuove scoperte, che mi avrebbero fatto provare le stesse emozioni di un umano alle prese con un vampiro o qualunque altra razza a lui dissimile.


    13_1

    Persa tra i pensieri, guardai ciò che mia madre aveva lasciato a fine visita come regalo di benvenuto a Sabrina: una bambola di stoffa molto sobria nei colori. Aveva un'espressione simpatica, forse erano i bottoni come occhi a rallegrarne la figura intera. L'avrei messa da parte per il suo primo compleanno, cioè quando avrebbe iniziato a perlustrare meglio ciò che la circondava...

    4_0

    Nei giorni successivi, cominciai lentamente a prenderci la mano con il cambio di pannolini, allattamenti e sacrifici vari, che misero a dura prova le mie conoscenze da neo-madre e chi, come me, poteva davvero capirne l'intensità. Ciò nonostante, Sabrina si dimostrò una neonata abbastanza tranquilla, diversamente da come mi aspettavo. Piangeva raramente, giusto quelle volte in cui mi dava il segnale di voler dormire tutto il pomeriggio. Alla faccia di noi adulti, che faticavamo ad orari indicibili per portare a casa i soldi.

    In tutto questo, non mancavano i momenti paterni, dove sembrava regnare una particolare intimità tra i due.


    «Chi è la principessina del lupo? Ma certo, sei tu!»

    Rideva, rideva e rideva. Aveva preso da sua madre, nel trovarsi a proprio agio con un licantropo. Entrambi giocavano a bubù settetè, finché la piccola non si sarebbe stancata a sostenere il gioco e quindi riscontrare un calo dell'attenzione, volgendo lo sguardo altrove. Una dolcezza unica, oserei dire.

    5_0

    Il tempo scorreva senza fermarsi un attimo e, gira e rigira, arrivò il momento in cui realizzai di avere a disposizioni pochi giorni liberi prima della conclusione della mia maternità, quindi ne avrei approfittato per fare i conti con le mie facoltà intellettive in una manciata di partite a scacchi. Muovere cavalli e alfieri si stava rivelando un ottimo scaricatore dello stress, una meditazione alternativa. Tutto sommato, avevo bisogno di ritagliarmi del tempo per me stessa nella mia nuova casa, tra una pausa e l'altra dai miei doveri genitoriali. Non avrei trascurato nemmeno il giardinaggio, poiché necessitava di almeno un controllo quotidiano. “I pomodori non si annaffiavano da soli”, ribadiva Rosa durante la nostra ultima videochiamata...

    15_1

    Si stava avvicinando il primo compleanno di mia figlia e, com'era giusto che fosse, avrei fatto del mio meglio per renderla piacevole. Cominciai a spolverare le mie doti culinarie preparando frittelle, passando a qualcosa di più complesso come una cheesecake.

    27_0

    I risultati non erano come previsto, ragione per cui mi arresi alla tentazione di comprare una torta da pasticceria, una candelina rosa e qualche trombetta festaiola per movimentare un po' la casa.


    7_0

    «Forza piccola, spegniamo le candeline!» esclamò Argus, dondolando un po' la nostra sfavillante figlia per incitarla a spegnere la prima candelina della sua vita. Naturalmente non era ancora in grado di capirci bene ma l'importante era dimostrarle la nostra presenza, partecipazione più che sentita per l'imminenza della sua crescita.

    Aveva partecipato anche Rosa, seppure a distanza. Attualmente, le ordinanze politiche del suo mondo non le permettevano di spostarsi liberamente come meglio credeva. Preferiva non parlarmene nel dettaglio, in quanto motivazioni strettamente personali. Chissà quando l'avrei incontrata di nuovo dal vivo, mi metteva un po' tristezza questa situazione...ma sapevo che non dipendeva dalla sua volontà, e questo un po' mi rincuorava.


    9_1

    «Ma...agli uffici dell'ospedale hai toccato qualche stampante?» «Perchè?» «L'hai fotocopiata!»
    «Tranne lo sguardo. Non c'è niente di meglio di una fatina che abbia uno sguardo lupesco. È la mia principessa, ve l'avevo detto!»

    Rosa e Argus avevano ragione. Sulla schiena della bimba spuntarono le mie stesse ali, azzurre e vorticose, seppure fossero di dimensioni molto più ridotte. Ecco cos'era quel luccichio particolare che avvolgeva il corpicino fin dalla nascita. Tuttavia, c'è da smentire una cosa, fermo restando che si tratta della mia cultura generale: una fata che partorisce i suoi figli, questi saranno puntualmente avvolti da un'aura luminosa, da molti ritenuta come il rimasuglio del periodo di gestazione che, col tempo, sarebbe scomparso. A prescindere da quanto fosse forte o debole la magia della madre fata, un tale evento era verificabile per natura. A cambiare le sorti, sarebbe stata l'evoluzione fisica e biologica del figlio nel corso del tempo, un qualcosa di assolutamente imprevedibile. Il che non era affatto scontato: se i geni fatati non erano abbastanza forti da garantirne la trasmissione alle nuove generazioni, il figlio sarebbe stato considerato un umano a tutti gli effetti. Ma non era il caso di Sabrina: lei, a quanto pare, era destinata a diventare una mini-me. Con uno sguardo più furbastro e duro, però.

    10_1

    Per festeggiare il suo primo giorno ufficiale da fatina, decisi di prepararle una zuppa sostanziosa a base di carne e verdure. Non me la sentivo di imboccarle gli avanzi della sua torta di compleanno, al momento era più importante focalizzarmi su un'educazione alimentare salutista. La lasciai tranquillamente esplorare il piatto, godendomi in silenzio quei bellissimi istanti che, un giorno, avrei sicuramente ricordato con le lacrime agli occhi. Senza rendersene conto, il brodo macchiò il suo vestitino floreale...e perbacco, nemmeno i capelli aveva risparmiato.

    11_0

    Ma non erano questi i dettagli per cui valeva la pena arrabbiarsi, piuttosto mi concentrai sulla bellezza dei suoi capelli biondi e lisci: erano lunghissimi per la sua giovane età, molto più lunghi rispetto a quelli di una bebè umana. Anche legati con degli elastici, superavano il petto. Questo mi lasciava presagire che la magia di Sabrina sarebbe stata così anomala da influire anche sulla crescita dei capelli. Alla sua età, non ricordavo di averceli così lunghi.

    Da un momento all'altro, la vidi ridacchiare più forte del solito: le sue ali cominciarono ad agitarsi più forte ed emanare uno scintillio più intenso: aveva cominciato a sollevarsi in aria! Prima che facesse cadere il piatto di porcellana dal quale aveva appena pranzato, cercai di essere svelta nel prenderla in braccio...ma la mia intenzione fallì miseramente. Per miracolo divino, da quel piccolo incidente ne uscimmo illese.
    «Vai a giocare, non è successo niente.» la rassicurai, ridendo con lei, mentre mi accingevo ad afferrarla dalle ascelle per spostarla nell'angolo dei giochi, vicino alla camera da letto matrimoniale. La lasciai con la sua bambola di stoffa, un regalo di sua nonna materna che era rimasto imballato in un cassettone per un anno intero, mentre mi avviavo in cucina per raccogliere i resti del piatto danneggiato e sistemare un po' la cucina.

    14_0

    Dall'altra parte della stanza, potevo ascoltare i versi canterini di mia figlia rivolti al suo giocattolo, ripetendoli almeno cinque volte. «Wendy...wendy-ndye...» ad un certo punto, strillò ancora più forte un «WENDY!» euforico che mi fece ribaltare dalle risate. Perfetto, aveva anche una voce esilarante. Non potevo chiedere di meglio dalla vita.

    23_0

    Perfino mio marito aveva il sorriso sulle labbra, al punto da vederlo allontanarsi fuori casa, in quello stato, per un turno ospedaliero. Cominciammo a renderci conto di essere già ricchi, e non mi riferisco ai soldi.

    12_1

    Purtroppo, capitavano con una certa frequenza dei turni lavorativi che s'incastravano reciprocamente, per cui non era insolito assentarci entrambi dalle mura domestiche. Per Sabrina sarebbe stato un problema abbastanza rilevante: l'idea che rimanesse sola era inconcepibile. A maggior ragione se si trattava di una fatina inesperta nell'auto controllo, in grado di oltrepassare ogni barriera di sicurezza in casa con totale inconsapevolezza, per esempio raggiungendo credenze di detersivi abbastanza alte con uno sprint delle ali.

    20_0

    Arrivò il giorno in cui, finalmente, prendemmo la decisione di assumere un baby-sitter affidabile, finché le acque non si fossero un po' calmate. Si chiamava Celeste Joseph, un adolescente umano che vantava un'esperienza pregressa di tre anni con bambini soprannaturali. Proprio ciò di cui avevamo bisogno, peccato che la ricerca non era stata facile.

    29_0

    Dai resoconti di fine giornata, si ricava che per tenerla a bada le faceva spesso il solletico, il che questo spiegava che, in nostra assenza, Sabrina era un po' monella con gli estranei.
    «Volaaa!» «Yuppiii!»

    21_0

    C'erano giornate in cui di dormire non ne voleva proprio sapere. Nel momento in cui il ragazzo adagiava Sabrina dietro le sbarre del suo lettone, quest'ultima lasciava cadere il ciuccio per fare spazio alle lamentele e allungava le braccia come se ricercasse qualche attenzione in più, magari per effetto di una qualche crisi di astinenza delle coccole.

    22_0

    Ci furono, però, giornate senz'altro migliori, in cui Sabrina tornò a essere la brava bambina che avevo conosciuto. Cominciò a fidarsi del suo nuovo amico, vedendolo come una sorta di fratello maggiore, al punto da riuscire a consumare i pasti senza fare troppe storie.

    30_0

    Ma la cosa meravigliosa era che, da un giorno all'altro, la piccola di casa cominciò ad essere ricettiva nei miei insegnamenti. Le prime parole che cercava di imparare al meglio, sotto la mia supervisione, le trovava di suo gradimento.


    16_0

    «Libro. Come quello che utilizzi per colorare all'asilo!»
    «Iblo!»
    «Libro! Li-bro!»
    «No, iblo!» ribatté, un po' stizzita. Capricci in arrivo.
    «Ok mia cara, riprendiamo la prossima volta. Ti trovo un po' stanchina.»

    In quel preciso istante, si avvicinò il lupo di famiglia. Voleva rendersi utile nella spartizione dei compiti educativi, impegnandosi ad insegnarle a muovere i primi passi.

    17_0

    «Dai piccola, ci sei quasi! Vieni dal tuo lupo preferito!»

    I piedini della fatina traballavano un po', tra un passo e l'altro. Titubava quando cercava di stare in posizione eretta, ma l'incoraggiamento costante di suo padre bastava per infonderle la giusta sicurezza, che in un battibaleno riuscii a leggere in quei meravigliosi occhi ambrati ereditati dal padre. Continuavo a guardarli in silenzio, sorridendo per l'evento emozionante. Anche se un po' mi rodeva il fatto che Sabrina dasse più retta a lui che a me, ma poco importava. Era pur sempre mia figlia, le avrei voluto bene incondizionatamente.

    18_0

    «E brava la mia lupetta magica!» esclamò contento, non appena quelle manine lo toccarono a stento, quasi come a salvarsi da un'improvvisa caduta. La prese in braccio e festeggiò i progressi, sollevandola quanto bastava per stimolarle un gridolino di gioia ed entusiasmo. «Yuppiii!!!» «Yeeee! Avanti tutta!» decisi di unirmi al coro e alzare due pollici di approvazione, pur di non risultare distante alla creazione di un'indimenticabile ricordo.

    Mio marito aveva indossato con largo anticipo l'uniforme medica, consapevole che di lì a poco un nuovo turno al reparto di neurochirurgia lo avrebbe atteso.

    jpg

    Per lui si rivelò una giornata amministrativa abbastanza stancante, complice le ore precedenti dedicate all'educazione della figlia, al punto che preferì saltare la cena per compensare le ore di sonno represse. Ma prima di arrivare a ciò, sbollì lo stress accumulato in un urlo che lo fece trasformare per un'istante nella sua forma ferale.

    31_0

    24_0

    Aveva un gran bel sonno pesante. Rosa mi aveva confidato l'opinione che lui russasse come un facocero. E come darle torto, pensai divertita. Mi capitava di soffocare delle risate, quando mi trovavo in stato di dormiveglia, mentre lui stava già sprofondando sul materasso.

    25_0

    Tuttavia, non si poteva dire lo stesso per qualcuno di mia conoscenza, che aveva improvvisamente cominciato a strillare a più non posso. Benissimo. E anche oggi si dorme domani, pensai ruotando gli occhi al cielo.

    «Facciamo così, figliola: salpiamo sul passeggino, così smaltirai meglio questa monellagine che sono certa non ti appartiene. Che ne dici?»

    Si calmò, non appena associò il passeggino a una gita in mezzo alla natura. Probabilmente era ancora sconvolta dagli urli ferali di suo padre, perché erano abbastanza acuti da far tremare i piatti in credenza. Erano insopportabili ma questo non avrebbe messo in dubbio la fede matrimoniale che indossavo con soddisfazione. Lo amavo per la sua unicità.

    32_0

    «Mamma, ho visto una luciola!» «Lucciola, mia cara. Lucciola.»

    Dovevo ammettere che fu piacevole trascorrere un momento un po' alternativo, in compagnia di una luna calante. Già, non era comune girare con il proprio bambino a due passi dal calar della notte; ma ancora più insolito era che mia figlia insistesse così tanto nel rientrare a casa per un'improvvisa voglia di giocare alle costruzioni. Ma sì, quante paranoie. Animata da una strana foga, decisi di aprire l'Ologrammogio e avviare una videochiamata, facendo in modo che all'obiettivo si intravedesse prima la monella di casa.


    33_0

    «Sabri, guarda chi c'è! Un sorrisino! Saluta a Rosa!» «Ooosa! Giochiamo! Ti voio bene! Hihihi!» la biondina dalle orecchie a punta rideva e agitava le formine geometriche tutta esaltata in direzione dello schermo proiettato dall'Ologrammogio, dimostrando alla mia amica quanto fosse brava nel ragionare sul buco esatto in cui buttare un triangolo giallo. «Vedo che cresce in fretta! Brì, sei un'ottima educatrice.» «Ne sei sicura? Io mi sto un po' scoraggiando, sinceramente.» «Brì, è assolutamente normale. Magari non te ne accorgi, ma un giorno tua figlia ti ringrazierà di tutte le attenzioni che le stai dedicando. Ricordati che un bambino è un'essere in costante divenire. Ti vuole bene, e se lo ha detto contro la mia immagine virtuale, figurati se non farà altrettanto con te, che è abbastanza vicina da saltarti addosso. Parola di un'aspirante maestra.»

    Quelle furono le sue parole più belle e appaganti mai pronunciate nei miei confronti. Dannazione, quanto desideravo averla qui a casa mia, vicino a me. Mi mancava la sua presenza fisica. Ci augurammo la buonanotte, con mia figlia che mi saltò in braccio e agitò la manina destra per salutare la ragazza dal taglio ribelle riflessa sullo schermo. Quest'ultima rispose con un occhiolino d'intesa e due dita che esprimevano il simbolo della vittoria, poco prima che lo schermo si dissolvesse in un rumore simile a una scintilla elettrica. Un'aspirante maestra. Avevo il presentimento che, un giorno, mia figlia l'avrebbe disturbata abbastanza, quando i primi esami scolastici sarebbero arrivati alle porte.


    To Be Continued...

     
    .
  15.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Galaxy Lover

    Group
    ★Amministratore
    Posts
    28,636
    Reputazione
    +2,107

    Status
    Anonymous
    Molto tenero questo capitolo incentrato su Sabrina, è diventata una bella fatina, anche se il caratterino non le manca!
    Sono sorpresa che l'idea dell'ologrammogio non ti abbia abbandonato neanche nella Legacy. :P

    CITAZIONE
    E se Rosa non fosse affatto umana?

    Sarebbe moolto interessante.
    www
     
    .
21 replies since 23/11/2020, 10:35   896 views
  Share  
.