E chi lo sa..

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    CITAZIONE (Lilywhite @ 17/3/2022, 12:35) 
    Uhm beh che dire... Naomi critica tanto questa Samantha ma poi alla fine non si dimostra essere poi tanto diversa da lei. Non so, non riesco ancora ad inquadrarlo come personaggio. Sembra "normale" nel senso che sembra avere un senso del rispetto sano ma la sua empatia verso il prossimo è "intermittente", inoltre ha un'onestà intellettuale e morale che a volte lascia veramente a desiderare. Fa dei discorsi sacrosanti alla sua amica Jane, quindi ha un cervello e una maturità per capire il modo più sensato di comportarsi, ma poi di nascosto da tutti vuole agire nel modo più sbagliato e traumatico possibile per tutti, soprattutto per Alicia, Theresa e la loro madre.
    Comunque complimenti, se le hai fatte tu le case WOW! Apprezzo tantissimo i dettagli ma anche le foto sono proprio belle, ci vuole talento per queste cose e anche tanto impegno *_*
    Comunque bel personaggio Jack, la sua storia è molto interessante. Sarei curiosa di vederlo di nuovo :caffe:

    Ciao Lily! Grazie anche a te per aver continuato ^^ <3
    Sì, Naomi è un personaggio enigmatico.. La vediamo un po' ipocrita in alcune circostanze, vediamo come si comporterà più avanti.. Come dici tu, sembra che alcune volte mostri di vere una morale, mentre poi parla di tutt'altro e sembra non essere tanto diversa da Samantha.. Vediamo cosa farà non appena troverà il modo di mandare quella foto 👀

    L'unica casa che ho fatto io è quella di Theresa e Alicia xD tutte le altre le ho scaricate dalla libreria.
    La casa di Santos l'ho trovata su Instagram, mentre girellavo tra i creators di The Sims e appena l'ho vista me ne sono innamorata! Ho pensato "E' lei, è lei la casa!" ed era appena uscito lo Stuff Pack delle Case Industriali (io amo lo stile Industrial) quindi ti lascio solo immaginare i miei occhi a cuoricino :wub:
    Quella di Jane l'ho ri-arredata io in parte, mentre quella di Naomi è scaricata dalla Libreria del gioco..
    Quella di Teem invece l'ho arredata io, mantenendo però le tende alle finestre (che come ha detto Dave sono un'idea geniale xD) che aveva inserito la Creator in origine,

    Molto presto però apparirà un'altra casa che penso possa piacerti, io la considero la migliore tra tutte quelle che ci sono nella storia (la struttura l'ho scaricata, l'arredo è a mio gusto :ahah: ).

    Anche io come te concordo su Jack, sono molto soddisfatta di come mi sia uscito dal CAS e sicuramente lo vedremo di nuovo.. Magari accanto a qualche personaggio già presentato :ahah: :ahah:
     
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    Che dire... Naomi ha trovato una degna avversaria in merito di acidità.

    CITAZIONE
    sembra che alcune volte mostri di vere una morale, mentre poi parla di tutt'altro e sembra non essere tanto diversa da Samantha

    Quoto, ma mi aspettavo che non avrebbe mai agito per morale. Secondo me minaccerà un qualche esperto di informatica, tipo Teem, per inviare quella foto in anonimato :=/:

    Ps. Forse non l'ho detto, ma Santos mi piace molto come sim, davvero carino. :ahah:
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    CITAZIONE (Clover~ @ 18/3/2022, 10:35) 
    Ps. Forse non l'ho detto, ma Santos mi piace molto come sim, davvero carino. :ahah:

    Oooohh :ahah: :ahah: :ahah:

    Ti anticipo che lo troveremo molto spesso :asd: :eheh:
     
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    questo capitolo che riguarda Naomi ci fa capire un pò di più sulla sua personalità. capisco perchè la sorella di theresa ci va d'accordo, è un pò stron***etta e altezzosa a tratti, ma fondamentalmente è una brava ragazza.
    fortunatamente ha capito che mandare quelle foto dal computer della sua amica poteva essere disastroso.
    ritorna ancora questo coinquilino misterioso.... sono sempre più convinta che sia il fratello di jennifer alias il ragazzo con cui sta uscendo theresa :ihih:
    sta samantha è proprio na gatta morta :baa:
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    CITAZIONE (DalaiLama @ 31/3/2022, 09:40) 
    questo capitolo che riguarda Naomi ci fa capire un pò di più sulla sua personalità. capisco perchè la sorella di theresa ci va d'accordo, è un pò stron***etta e altezzosa a tratti, ma fondamentalmente è una brava ragazza.
    fortunatamente ha capito che mandare quelle foto dal computer della sua amica poteva essere disastroso.
    ritorna ancora questo coinquilino misterioso.... sono sempre più convinta che sia il fratello di jennifer alias il ragazzo con cui sta uscendo theresa :ihih:
    sta samantha è proprio na gatta morta :baa:

    Ciao DalaiLama ! Grazie per aver continuato fino a qui! <3
    Scusami se rispondo solo ora 😢 ❤️

    Duunque.. Molto presto scopriremo di chi si tratta (coinquilino misterioso) non ti anticipo nulla.. Ma potrebbe anche trattarsi di un nuovo personaggio! E chi lo sa..... 👀

    Il pg di Samantha è proprio così, un po' gatta morta, può anche sembrare "ingenua" per certi versi, però posso anticiparti che sicuramente qualcosa in lei si nasconde, vedremo se si tratta di qualcosa di bello o di oscuro.. Più avanti scopriremo di cosa si tratta (non troppo avanti, prevedo un capitolo "di svolta" tra un paio di pubblicazioni..).

    Non ricordo se l'ho scritto in precedenza, se così non fosse, lo scrivo ora: il pg di Naomi sembra contraddirsi di continuo, di certo c'è che si, è una brava ragazza (più avanti la vedremo anche nei panni di un'amica molto leale).

    Che dire, spero che continui a piacervi! 😍
    Inoltre, per aggiungere ulteriori emozioni potrei aggiungere della musica (link di canzoni, se si può fare) in momenti "clue".

    :ahah: :ahah: :sm: :waa: :eheh:
     
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    CITAZIONE (PokeElysa @ 2/4/2022, 20:55) 
    CITAZIONE (DalaiLama @ 31/3/2022, 09:40) 
    questo capitolo che riguarda Naomi ci fa capire un pò di più sulla sua personalità. capisco perchè la sorella di theresa ci va d'accordo, è un pò stron***etta e altezzosa a tratti, ma fondamentalmente è una brava ragazza.
    fortunatamente ha capito che mandare quelle foto dal computer della sua amica poteva essere disastroso.
    ritorna ancora questo coinquilino misterioso.... sono sempre più convinta che sia il fratello di jennifer alias il ragazzo con cui sta uscendo theresa :ihih:
    sta samantha è proprio na gatta morta :baa:

    Ciao DalaiLama ! Grazie per aver continuato fino a qui! <3
    Scusami se rispondo solo ora 😢 ❤️

    Duunque.. Molto presto scopriremo di chi si tratta (coinquilino misterioso) non ti anticipo nulla.. Ma potrebbe anche trattarsi di un nuovo personaggio! E chi lo sa..... 👀

    Il pg di Samantha è proprio così, un po' gatta morta, può anche sembrare "ingenua" per certi versi, però posso anticiparti che sicuramente qualcosa in lei si nasconde, vedremo se si tratta di qualcosa di bello o di oscuro.. Più avanti scopriremo di cosa si tratta (non troppo avanti, prevedo un capitolo "di svolta" tra un paio di pubblicazioni..).

    Non ricordo se l'ho scritto in precedenza, se così non fosse, lo scrivo ora: il pg di Naomi sembra contraddirsi di continuo, di certo c'è che si, è una brava ragazza (più avanti la vedremo anche nei panni di un'amica molto leale).

    Che dire, spero che continui a piacervi! 😍
    Inoltre, per aggiungere ulteriori emozioni potrei aggiungere della musica (link di canzoni, se si può fare) in momenti "clue".

    :ahah: :ahah: :sm: :waa: :eheh:

    a me Samantha non sembra affatto ingenua, anzi...

    certo, puoi aggiungere della musica. basta inserire l'url con il link della canzone prima della parte che andremo a leggere.
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    Cap. 17.4 - NAOMI


    Mercoledì 22 Ottobre



    Ore 7.30

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    Che freddo.

    Era già tornato il freddo.
    Ci stavamo sempre più addentrando nell’Autunno: odiavo quella stagione.
    I colori, le temperature, la pioggia perenne.
    Mi faceva uno strano effetto, non in positivo.
    Mi sarei dovuto incontrare con Jane e Alicia quella mattina per far colazione tutte insieme, prima di andare all’evento per i Club della Scuola.
    Odiavo quell’evento: erano ormai 4 anni che Jane mi costringeva ad andarci e non ne potevo più. Quest’anno era riuscita a farmi promettere che sarei rimasta per più tempo, di solito restavo due ore prima di abbandonarla con i suoi “colleghi” di Giornalismo.
    Le avevo promesso, dunque, che sarei andata a dare un’occhiata alla proposta per il Club di Fotografia: ero sicura che non mi sarei iscritta, un’attività extra oltre alle mille cose che avevo da fare non mi serviva proprio. Quel mattino mi vestii pesante e mi resi conto del freddo che faceva solo quando erano ormai passati 10 minuti che aspettavo le mie amiche di fronte al bar dove avevamo concordato di incontrarci.

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    Ma dove caz.o sono?

    Mandai un messaggio a Jane che puntualmente non mi rispose.
    Decisi di entrare senza aspettarle, stavo congelando.

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    Mi sedetti al primo tavolino libero, da 4 posti e di fronte all’ingresso in modo che loro mi vedessero subito. Il locale non era molto distante da dove abitava Alicia: era un posticino in stile Industrial, molto accogliente e luminoso. Le luci interne erano soffuse, non c’era troppa gente e dal bancone provenivano aromi di caffè tostato e brioches alla crema molto intensi. Scrissi un messaggio ad Alicia che mi rispose quasi subito, avvisandomi che sarebbe arrivata da lì a 5 minuti.

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    Ordinai per me un cappuccino e una ciambella all’amarena mentre aspettavo l’arrivo delle mie amiche. Dopo esattamente 5 minuti, Alicia entrò nel bar tutta trafelata e con la borsa in spalla, mi vide subito e venne verso di me, accomodandosi al tavolino.

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    La cameriera si avvicinò subito a lei e le chiese cosa volesse ordinare: come al solito prese un succo di Mirtillo fresco, un Caffè e un Pain au Chocolat (il suo preferito).

    Naomi: Dov’è Jane?
    Alicia: Non lo so, non l’hai sentita?
    Naomi: Credevo fosse con te..
    Alicia: Hai provato a scriverle?

    Annuii. Per chi mi aveva presa? Certo che le avevo scritto, ero fuori a congelare mentre le aspettavo! Presi il telefono e chiamai subito Jane che rispose dopo tre squilli.

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    Naomi: Dove diavolo sei Jane, si può sapere??
    Jane: Scusa Naomi, sono corsa a scuola. C’è stata un’emergenza al Club e ho dovu-
    Naomi: Va bene va bene, non c’è bisogno che mi spieghi niente. Ci vediamo dopo.

    Riattaccai. Decisi di ordinare anche per lei un cappuccino a una brioche da portare via, che le avrei portato più tardi.
    Alicia: Che succede?

    Alicia sembrò preoccupata.

    Naomi: Niente, emergenza a scuola.
    Alicia: Che vuol dire?? Cos’è successo?
    Naomi: Calma Ali, sono sicura che non sia niente. Probabilmente avranno sbagliato qualche data di pubblicazione per qualcosa.. Che ne so, sono sicura che comunque non sia nulla di grave, non preoccuparti.
    Alicia: Se Jane dice “emergenza” penso che sia successo qualcosa di grave Naomi..
    Naomi: Conosco Jane meglio di sé stessa, rilassati. Piuttosto, come stai?

    Come sta Papino?

    Pensai.

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    Alicia: Bene bene, grazie! Sono un po’ stanca perché sono rimasta sveglia a studiare fino a tardi ieri, questa settimana faccio una prova al ristorante di mio padre per il Lounge e voglio farmi trovare pronta.
    Naomi: Ah, davvero? Che bello!
    Alicia: Sii, non vedo l’ora!

    Nascosi il mio disappunto dietro a un breve ma intenso sorso di cappuccino con cacao.
    Non mi entusiasmava l’iea che il padre di Alicia le avesse trovato un posto nel suo ristorante, più che altro per via della situazione che io e Jane avevamo scoperto: quando la cosa si sarebbe venuta a sapere, cosa avrebbe fatto Alicia? Avrebbe guardato suo padre come prima?
    Di certo quella che stavo per sganciare era una bella bomba.
    Dovevo trovare al più presto qualcuno a cui chiedere per l’invio di questo MMS anonimo.
    La mia popolarità e la mia posizione economica mi avevano permesso di entrare in possesso di tutti i numeri di cellulare e delle mail della scuola ma ovviamente i destinatari potevano vedere il mittente del messaggio/mail. Dovevo quindi trovare qualcuno ignaro delle reali intenzioni che avevo e che mi insegnasse solo il passaggio mancante.
    Ci alzammo dal tavolo dopo una buona mezz’ora passata a chiacchierare, io mi alzai e ritirai l’ordine di Jane, poi uscimmo entrambe dal locale.

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    Ci avviamo verso il parco che era stato scelto per l’allestimento di questo – stupido – evento, quanto intravidi lo stand di dove si trovava il gruppo di Jane. Erano tutti indaffarati: lei stava parlando con una ragazza animatamente, sembrava furibonda per qualcosa. Decisi di avvicinarmi e capire cosa stava succedendo, ma in un batter d’occhio la ragazza si allontanò con un’espressione mortificata in volto. Quando Jane si girò verso la mia direzione, sembrò rilassarsi e mi sorrise, uscì dallo stand e venne verso di me..

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    Naomi: Che sta succedendo?
    Jane: Niente, seccature per le pubblicazioni, qualcuno ha sbagliato l’orario per l’inizio di oggi, così verranno tutti in ritardo di almeno un’ora e dovremo chiudere più tardi!

    Lanciai un’occhiata verso Alicia che mi ricambiò.

    Gliel’avevo detto.

    Naomi: Beh, io e te non abbiamo proprio la stessa definizione di “emergenza” in mente, ma va bene così, l’importante è che si sia risolto tutto.
    Jane: Non posso stare qui fino alle 20 di stasera Naomi, ho altre cose da fare cavolo!
    Alicia: Significa che ti daremo una mano a smontare! Vero Naomi?

    Mi fece l’occhiolino.
    Non avevo intenzione di stare a perdere tempo in quel modo.
    Avevo delle cose da fare e non solo per quella maledetta foto.
    Quando non vide in me una reazione, Alicia mi tirò un pizzicotto al braccio: sapevo che non avrebbe smesso finché non avrei accettato. Non avevo via di fuga, dovevo restare con le mie amiche.

    Jane: Ragazze siete le migliori, non saprei proprio come farei senza di voi.

    Tirò un sospiro di sollievo e ci abbracciò.
    Maledii Alicia con il pensiero per quello che mi stava costringendo a fare, io non ne avevo proprio voglia, soprattutto visto che avrei dovuto aiutare a smontare degli stand o sicuramente a trasportare qualcosa. Speravo mi dessero solo poche cose da fare.

    Naomi: Quindi, che devi fare? Devi stare qua tutto il giorno?
    Jane: No, fortunatamente farò il giro degli stand ed intervisterò qualche studente, sai, per i feedback sul giornale scolastico..
    Alicia: Se vuoi io faccio da volontaria come prima intervistata!

    Alicia era davvero estasiata per questa storia delle interviste.
    Si mise d’accordo con Jane per aiutarla con le domande: Jane avrebbe tenuto la videocamera e il registratore, mentre Alicia avrebbe intervistato gli studenti.
    Io, invece, avrei fatto un giro per i vari club, fingendo interesse per tutti i referenti.
    Avevo un solo obiettivo per quel giorno: scoprire il modo per mandare l’MMS in modo anonimo a tutti i numeri della scuola, insegnanti e preside compresi.
    Prima o poi la povera signora Ransom sarebbe venuta a conoscenza della cosa e a quel punto sarebbe stato solo questione di tempo; inoltre, i pettegolezzi fanno più male di qualsiasi cosa.
    O quantomeno, questo era quello che mi aveva insegnato il vivere con un’attrice famosa come mia madre.

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    Mia madre era un’attrice molto richiesta, era bravissima in quello che faceva.
    In quel periodo stava girando una serie TV crime, nei panni di una detective eccezionale; mi capitava molto spesso di andar con lei sui set e di vedere come lavoravano fotografi e registi insieme a lei, per questo mi ero appassionata di fotografia ed anche per questo motivo Jane mi chiedeva spesso una mano per girare i vari documentare o le interviste che doveva fare per il giornale, le davo qualche dritta per creare dei filmati interessanti.
    Tornando a mia madre: ci fu un pettegolezzo quando ero piccola che le provocò molti problemi, soprattutto in famiglia. Mi ricordo che raccontai ad un’amichetta di aver visto mia madre far entrare un collega in casa.
    Lei lo disse alla madre, che, pettegola com’era una donna di paese da quattro soldi, vendette la notizia ai giornali. Mia madre attraversò un periodo molto difficile, tra lei e mio padre le cose si fecero sempre più fredde ed il rapporto in qualche modo si ruppe. Il tradimento non fu mai confermato ma nemmeno mai smentito. Però, il potere di un pettegolezzo può distruggere delle famiglie.


    Erano ormai passate due ore da quando ero arrivata sul posto con Alicia.
    Lei si era già separata da me per unirsi a Jane ed io mi annoiavo su una panchina.
    Il piccolo giardino era ormai stracolmo di studenti: chi urlava per attirare nuovi iscritti, chi passeggiava, chi studiava sul prato. Intravidi lo stand del Club di Informatica e vidi che anche Teem era tra i ragazzi. Sembrava essere addirittura quello che prendeva le candidature.

    Merd.a

    Avrei dovuto aspettare che se ne andasse o avrebbe sentito tutto.

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    Bene, dovrò passare qui anche il pranzo..

    Tanto valeva che andassi a parlare per davvero con quelli del Club di Fotografia.
    Mi avviai verso il loro Stand, e con mia sorpresa vidi tantissimi ragazzi e ragazze che si approcciavano ai già membri.
    All’interno erano presenti tre cavalletti per macchine fotografiche e sui tavoli c’erano alcune fotocamere. Una ragazza dai capelli neri e corti e con il rossetto scuro, era intenta a compilare moduli su Ipad rosa.
    Capii che era lei la persona a cui dovevo rivolgermi per avere informazioni, pensai che fosse lei ad aver fatto richiesta per l’ufficialità di quel nuovo Club.
    Mi avvicinai a lei..

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    Naomi: Ciao, avrei bisogno di alcune informazioni in merito a questo Club, posso chiedere a te?

    Alzò lo sguardo dal suo Ipad per guardarmi e fece una smorfia strana, alzando il sopracciglio.

    ???: Si?

    Che snob..

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    Naomi: Si, vorrei avere qualche informazione in merito al vostro club, ho sentito che vi serve un certo numero di iscrizioni per essere riconosciuti come attività extracurricolare ufficiale.

    Cercai di mantenere un tono pacato, per quanto mi fosse possibile in quel momento, di fronte a quella che sembrava la str.nza dell’anno.

    ???: E da quando in qua Naomi Sandler si interessa a qualcosa che non sia Moda, Ragazzi o feste da Urlo?

    Ma che caz.o?

    Naomi: Ascolta, non ho voglia di perdere tempo e sto iniziando a trovarti maleducata. E’ meglio se chiedo a qualcun altro.

    ???: Ferma.

    Mi fermai per ascoltare quello che aveva da dire.
    Sapevo di non essere molto apprezzata da certi personaggi (come questa qui) ma poco mi interessava.
    Volevo davvero avere qualche informazione in più a proposito di questo Club, poteva rivelarsi qualcosa di interessante, ma questa tizia mi stava facendo cambiare idea.

    ???: Puoi chiedere a me. Anche se non so come possa interessarti questa attività, sarò lieta di darti informazioni.

    Disse sarcasticamente.
    Str.nza.

    Naomi: Sorvolerò su questo tuo insulto molto velato e sottile, dato che non mi conosci nemmeno per sbaglio. Quindi?
    Meghan: Il mio nome è Meghan, ed ho fondato io questo Club, quindi se dovessi iscriverti, dovrai fare riferimento a me. Io resto in aula dalle 14 fino alle 18, se serve posso trattenermi anche oltre. Collaboriamo con alcune università e riviste e saremo a stretto contatto con i ragazzi di Giornalismo, immagino che tu conosca chi gestisce il loro Club, visto che molto spesso fanno fatica a gestire tutto ciò che riguarda le foto. Hai domande?

    Annuii quando mi accennò a Jane, era ovvio che la conoscevo, tutti lo sapevano.

    Naomi: All’inizio di cosa ci occuperemo, hai già qualcosa in mente?
    Meghan: Bene, ti vedo interessata. Si, ho già qualche incarico per chi si vuole iscrivere, ma ovviamente non posso anticiparti nulla, a meno che tu non voglia firmare qui.

    Mi mostrò il suo Ipad rosa Barbie e ci ticchettò sopra con le sue unghie nere opache.

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    Lo presi senza pensarci due volte: nella sua voce percepivo un tono molto sarcastico, come se secondo lei non potessi far parte della sua “setta”. Ma mi piaceva molto la Fotografia e volevo vedere cosa avesse da offrirmi questo Club, se non fosse andato bene, avrei sempre potuto lasciare.
    Firmai per l’adesione e notai con mia grande sopresa che avevano ampiamente superato il numero minimo di iscritti.

    Meghan: Molto bene, allora ci troviamo Lunedì pomeriggio nella vecchia aula di Pittura, mi raccomando puntuale alle 14.
    Naomi: C’è l’obbligo di presenza per tutti i giorni?
    Meghan: Inizi già con queste domande? Non credo tu possa durare molto..
    Naomi: E’ solo una domanda, prendi uno Xanax mamma mia. Se dovessi avere un impegno e non ci potessi essere? Che si fa?
    Meghan: Non è un problema, ovviamente. A dire il vero chiedo la presenza almeno per due giorni a settimana, a rotazione. Sono solo io che garantisco di esserci sempre, salvo casi eccezionali.
    Naomi: Tutto chiaro. Bene, c’è qualcos altro che devo sapere? Devo procurarmi l’attrezzatura o..?
    Meghan: Non penso tu abbia problemi a procurartela da sola, no?

    Santo cielo che nervoso.

    Meghan: Sto scherzando, ti prendo solo un po’ in giro. Certo che ne hai proprio poca di pazienza. Ne parleremo Lunedì, con tutti gli iscritti. Per ora siamo una ventina, te compresa.
    Naomi: Va bene. Ci vediamo allora, grazie.

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    Mi allontanai e guardai l’orologio: erano appena passate le undici.
    Tornai sulla panchina dove mi ero messa al mattino e guardai i miei coetanei passare da uno stand all’altro, entusiasti all’idea di iniziare quel nuovo anno scolastico con delle novità.
    Sapevo che Teem sarebbe andato a pranzo con Alicia di lì a poco, quindi decisi di aspettare per darmi un’altra occhiata in giro.
    Lo vidi mentre parlava divertito con dei compagni.
    Sembrava credere davvero in quello che faceva e trasudava passione.

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    Dopo mezz’ora passata a guardare il prato e ad annoiarmi, vidi Alicia andare da Teem per trascinarlo via verso la pausa pranzo. Ormai molti studenti se ne eran andati a mangiare, persino Jane se l’era svignata per andare a pranzare con i suoi “colleghi” del Club. Mi alzai dalla panchina solo quando fui del tutto sicura che Alicia a Teem se ne fossero andati: mi avviai verso lo stand e notai che era rimasto solo un ragazzo all’interno, come in tutti gli altri stand. Mi avvicinai..

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    Naomi: Hey, ciao

    Il ragazzo (sapevo si chiamasse Mark), che era seduto alla scrivania alzò lo sguardo verso di me e, alquanto sorpreso, balzò in piedi per venire verso di me.

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    Mark: C-ciao Naomi! C-c-come stai??
    Naomi: Non c’è male, grazie! Ascolta, avrei bisogno di un aiuto con una cosa, ti disturbo?
    Mark: Ma n-no, certo, c-come posso aiutarti?
    Naomi: Ecco, vedi.. Jane, la mia amica, conosci Jane, giusto?

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    Annuì. Certo che la conosceva, tutti la conoscevano.

    Naomi: Bene, ecco vedi, sta cercando di mandare notizie in maniera anonima attraverso gli MMS, e ho promesso che l’avrei aiutata ma sono una frana con la tecnologia e mi chiedevo se potessi darmi una mano, ecco..
    Mark: Oh, si, certo.. se mi mandi la notizia che dovete mandare posso farlo io!
    Naomi: Uh, no, ecco, volevo chiederti se mi potessi spiegare come si fa, non vorrei disturbarti di continuo per una cosa così stupida, ecco..

    Finsi imbarazzo per la richiesta che stavo facendo: sapevo che avrebbe reso il tutto più credibile.

    Mark: S-si, certo! Allora.. Ecco, non posso assentarmi dalla mia postazione a dire il vero..
    Naomi: Non preoccuparti, se vuoi posso entrare io, è una cosa veloce, giusto?
    Mark: S-si! Allora, vieni pure..

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    Entrai nello Stand, sulla scrivania c’era un grande computer e tanti soprammobili, sembrava il rifugio dei Nerd.

    Prese il mio cellulare mentre apriva il browser per andare su un sito che permetteva di inviare messaggi anonimi, dato uno o più numeri di cellulare. Potevano essere inviati messaggi normali o immagini: mi aveva mostrato tutto ciò che mi serviva. Gli chiesi il nome del sito e lui me lo scrisse su un post-it che misi in tasca.

    Mark: Ecco qua. Allora..

    Ti prego non chiedermelo..

    Mark: Ti andrebbe di uscire uno dei prossimi giorni?..

    Mi chiese con timidezza.
    Era quasi tenero.

    Naomi: Ecco Mark.. Io ti ringrazio molto..
    Mark: Ricevuto. Non mi devi spiegazioni. Quantomeno sono riuscito a parlarti!

    Rise.

    Mark: Ciao Naomi, buona giornata!

    Lo salutai imbarazzata.

    La giornata passò più veloce di quanto mi aspettassi. Fortunatamente non ci fu pioggia nel pomeriggio, così riuscii a stare tranquilla sulla mia panchina a leggere e guardare sempre più gente avvicinarsi allo stand di Fotografia per le iscrizioni. Contai almeno una quindicina di persone.

    Beh, se non altro non ci annoieremo.

    Verso le 20 di sera..



    Jane: E questo è l’ultimo scatolone!

    Disse poggiando l’ultima scatola su tavolo dello sgabuzzino, a scuola.
    Era uno stanzino squallido, pieno di roba e si trovava nei sotterranei dell’edificio.
    C’era un’umidità pazzesca e un odore intenso di chiuso.
    Non vedevo l’ora di andarmene.

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    Alicia: Sono distrutta!
    Jane: A chi lo dici! Non vedo l’ora di fare una doccia!
    Naomi: Già
    Jane: Allora Naomi, com’è andata a te oggi? Hai dato un’occhiata al club di fotografia??
    Naomi: S-si, mi ci sono iscritta..
    Alicia: Coosa?? Davveroo? Ma che bella notizia Naomi! Perché non mi sembri molto contenta..
    Naomi: Ma no, sono solo stanca.. Non vedo l’ora di tornare a casa. Che ore sono?

    Mi guardai l’orologio al polso e vidi che erano passate le 20.30

    Naomi: Ragazze io devo andare, mia madre darà di matto

    Cercai di stringere, non ne potevo più di stare in giro così tanto. Volevo tornare a casa, ero stanchissima.

    Jane: Certo, ci vediamo domani, ok? Ali mi dai una mano?
    Alicia: Certo! Ti accompagno a casa! Ciao Naomi, buonanotte, a domani

    Salutai le mie amiche e mi avviai verso l’uscita della scuola, per tornare a casa e buttarmi alle spalle quella stancante giornata.

    Intanto, da qualche parte..



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    Finalmente! :h:

    Capitolo tanto atteso e in cui si vede il tuo miglioramento, specialmente in termini di foto, brava ;)
    Da qui si capisce ancora meglio la meschinità di Naomi, ma non capisco perchè alla fine si sia iscritta per davvero nel Club di fotografia, quali altri trucchi vorrà imparare?

    Le ultime foto prospettano altri guai... Il tradimento verrà a galla molto presto. :ph34r:
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    Ciao Clover! Grazie per aver continuato la lettura ❤️ 😍

    Allora, il Club di Fotografia in realtà suscita davvero dell'interesse a Naomi, come vedremo lei è molto brava nella fotografia. In più, la sua scelta non è a sé stante rispetto alla storia, anzi, direi che è strettamente collegato. Ma non anticipo niente :ahah:

    Anche le dinamiche del tradimento saranno molto interessanti e segneranno una svolta nella storia e nelle vicende dei nostri personaggi. Ma ho già anticipato troppo! :3 <3
     
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    Li per lì non riuscivo a capire chi fosse la ragazza con il test di gravidanza in mano, ma poi ho capito che è l'amante del padre di Alicia e Theresa. Beh, a questo punto mi pare evidente che questo tradimento andrà complicandosi. :( Noemi alla fine non mi sembra così malvagia, all'inizio mi era tremendamente antipatica invece dopotutto la trovo molto umana e sensibile e alcuni suoi gesti li capisco. La storia dei genitori che hai messo nello spoiler spiega tutto, spiega la rabbia generale verso la rottura coniugale, e non solo. Anche questa forte esigenza di portare a galla la verità, seppur una verità scomoda per tutti, mi sembra un tentativo di riscatto verso il suo passato familiare su cui effettivamente non si è mai fatto chiarezza e di cui lei ha evidentemente sofferto molto. Ma anche questo accanimento verso lo smascheramento dell"impostore" ha il germe di una sorta di vendetta rancorosa, probabilmente inconscia, verso suo padre che ha deciso di chiudere la relazione con sua madre per dar credito a un semplice pettegolezzo. Ovviamente sono riflessioni personali, magari campate in aria, però insomma è bello quando una storia ti porta a riflettere sul perché di alcuni comportamenti, e questo si verifica solo per merito di chi scrive...quindi complimenti! :) Sono molto curiosa di leggere il seguito <3
     
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    Ciao Lily! Grazie mille anche a te per aver continuato la lettura! <3 😍

    Grazie mille per l'analisi che hai scritto, penso tu abbia perfettamente capito il personaggio di Naomi, che inizialmente può sembrare complesso, però man mano che andremo avanti, ci sorprenderà, non è così come sembra.

    Non ci anticipo nulla, ma tra non molto avremo diversi colpi di scena ed avremo modo di leggere la storia dal punto di vista di quasi tutti i pg coinvolti, quelli "cattivi" compresi.

    Naomi sarà compresa tra i pg cattivi? Non si sa :ahah: a voi l'analisi :ahah: :tie:

    Stay Tuned <3
     
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    Buonasera Loverini! Piccolo spoiler sul prossimo episodio..

    Qualcuno di voi vuole provare ad indovinare di cosa si tratta?? :ahah:

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    Neanche io avevo capito chi fosse la donna del test e poi ho letto il commento di lily e non posso che quotare...
    Adesso che Naomi ha capito come mandare l'mms non la fermerà più nessuno. 😖
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    CITAZIONE (PokeElysa @ 14/7/2022, 21:28) 
    Buonasera Loverini! Piccolo spoiler sul prossimo episodio..

    Qualcuno di voi vuole provare ad indovinare di cosa si tratta?? :ahah:

    spoilerino

    Queste cose si dovrebbero mettere negli studio :siz:

    Comunque... A primo impatto sembra un'uscita romantica, vedremo di chi. :=/:
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    CAPITOLO 18.1 - THERESA


    SABATO 25 OTTOBRE



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    Erano le 8.30 quanto suonò la sveglia.

    Che settimana.

    Furono giorni particolarmente pieni ed intensi: aiutai Jho e Teem nella giornata dedicata ai Club. Teem era particolarmente entusiasta a fine giornata: aveva ricevuto molte richieste e gli erano state fatte tantissime domande.
    Presenziai agli Open Day della Foxbury: ero interessata al corso di studi in Biologia, e volevo parlarne con i miei proprio quella mattina. Speravo nell’approvazione da parte dei miei.
    Mia sorella aveva desideri più affini a quelli di mio padre, mentre io ero la “diversa” di casa: non avevo la sua stessa aspirazione o quella di mia madre.
    Sapevo che ormai lo avessero capito da tempo, ma speravo comunque di renderli orgogliosi.

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    Mi alzai dal letto, presi dei vestiti puliti dalla cassettiera e mi avviai in bagno.
    Decisi di farmi una doccia prima di affrontare la giornata.
    Sentivo dei movimenti al piano di sotto: questo significava che i miei si erano già alzati e stavano preparando la colazione.
    Mia sorella dormiva ancora: la sera prima era rientrata molto tardi dopo essere stata a casa di Naomi (bleah), cercai di fare il più piano possibile per non svegliarla.
    Entrai in bagno ed accesi l’acqua calda della doccia: l’ideale per iniziare la giornata.
    Rilassata, la mia mente andò su PJ: le ultime due settimane lo avevo sentito solo per messaggio, non eravamo ancora riusciti a vederci.
    Mi disse di essere stato molto impegnato con l’Università, gli allenamenti e il Tirocinio in palestra.
    L’ultima volta che l’ho visto mi aveva salutata con un semplice bacio sulla guancia. Avevo passato una bella serata insieme a lui. Mi chiesi quando e se fossi riuscita a rivederlo.

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    Uscii dalla doccia, mi vestii e scesi al piano di sotto, sempre cercando di non svegliare Alicia.
    I miei erano, come sospettavo, in cucina e nell’aria c’era un buonissimo odore di Pancakes.

    Marcus: Dico solo che per adesso non mi è possibile prendere ferie..

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    Elodie: Ma dai Tesoro, non penso che la cucina esploda se tu per un weekend ti assenti, no? E poi è da tanto che non andiamo via con le ragazze.. Pensavo che almeno quest’anno potessimo fare un giro a Komorebi come quando erano piccole.
    Marcus: Sono un po’ cresciute per lo slittino sulla neve, non credi?
    Elodie: Vorrà dire che staremo nello Chalet a berci una cioccolata calda a bordo della piscina al chiuso.
    Marcus: Non accadrà tanto presto. Ti prometto che entro la fine dell’anno ci andremo, ma non per le prossime due settimane. Te l’ho detto, abbiamo molto da fare, ci sono i cenoni di Halloween e un paio di compleanni prenotati.
    Elodie: Va bene va bene, allora passeremo il Natale a Komorebi.
    Marcus: Vediamo..

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    pic23_2

    Entrai in cucina e mi sedetti accanto a mia madre sull’isola.
    Marcus: La prima addormentata si è svegliata eh?
    Elodie: Buongiorno Tesoro.
    Theresa: Buongiorno!
    Elodie: Ti sei vestita, vai da qualche parte?
    Theresa: Pensavo di andare a fare una passeggiata con Keyla dopo colazione.
    Marcus: Pronti!

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    Ci spostammo sul tavolo da pranzo a fare colazione.
    Addentai il primo pancake della fila, spalmandoci sopra della crema di nocciole ed accompagnandolo ad una spremuta d’arancia. Gnam!
    Decisi di intavolare il discorso dell’Università, raccontando della settimana appena passata: sorprendentemente i miei sembrarono contenti della mia scelta.
    Spiegai loro le materie del corso e che avrei dovuto fare un tirocinio nel secondo semestre: mi sarei dovuta cercare da sola l’azienda presso cui farlo, che fosse privata o statale non importava, avrei dovuto effettuare tre settimane presso di loro.
    Speravo che la Clinica di Windemburg mi accettasse.
    I miei sembravano molto contenti della mia scelta e mia madre mi diede qualche dritta per la lettera di richiesta.

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    Quando finimmo di fare colazione, mi alzai ed andai a lavarmi i denti.
    Chiamai Keyla per farle indossare la pettorina prima di uscire e salutai i miei avviandomi verso l’esterno.
    Fuori c’era appena poca nebbia: si stava bene, anche con un maglioncino ed un paio di Jeans.
    Feci il giro dell’isolato con Keyla scodinzolante.

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    La mia mente tornò a PJ: che mi fossi presa una bella cotta?

    Molto probabile.


    Non lo avevo ancora sentito, ma immaginai che fosse impegnato per la preparazione degli esami: la sessione era molto vicina. Mi sarebbe piaciuto rivederlo presto.
    Mi aveva promesso un sushi per la successiva uscita, speravo avvenisse quanto prima.
    Non tanto per lui, più per il sushi.

    Si certo, credici.


    Mi ricordò il mio subconscio.
    Sii, probabilmente mi piaceva.

    Senza “probabilmente”.


    Tornai a casa circa un’ora dopo, tolsi la pettorina a Keyla ed andai in camera mia.

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    Mi sedetti sul letto e presi il cellulare.
    Forse dovrei scrivergli..
    A questo pensiero aprii la conversazione con PJ.
    L’ultimo messaggio risaleva a due giorni prima, con la sua “Buonanotte”.
    Bloccai il telefono rimuginando su cosa avrei potuto scrivergli.. Non volevo sembrare stupida.
    Pochi istanti dopo il cellulare mi vibrò in mano: era PJ, mi stava chiamando.
    Ero quasi incredula ed al tempo stesso emozionata.
    Risposi, fingendo disinteresse.
    Le serie TV dovrebbero avermi insegnato qualcosa di buono… spero.

    PJ: Hey, disturbo?
    Theresa: Hey ciao! N-no, assolutamente!
    PJ: Hai da fare oggi?
    Theresa: Mmh no.. sono libera, perché?
    PJ: Ti avevo promesso un sushi, no? Passo a prenderti tra dieci minuti, ti trovo pronta?
    Theresa: S-si..
    PJ: Perfetto, a tra poco.

    E riagganciò.
    Quel ragazzo sembrava leggermi nel pensiero.
    Rimasi per i primi cinque minuti buoni a fissare il cellulare ancora incredula di quello che era appena successo.
    Mi alzai dal letto e scesi al piano di sotto: dopo poco sentii un rumore di freni e corsi in salotto, vidi dalla finestra un grosso pick-up di colore rosso acceso parcheggiarsi nel vialetto di casa e da dietro il lunotto anteriore, intravidi PJ.
    Tornai all’ingresso per la seconda volta quella mattina, presi le scarpe e sentii la vibrazione del telefono.
    PJ mi aveva scritto un messaggio “Sono qui”.
    “Arrivo” gli risposi.
    Guardai di sfuggita l’orologio: erano le 11.35.
    Uscii di casa e lo vidi appoggiato alla staccionata.

    Affascinante

    .

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    Andai verso di lui.

    PJ: Eccoti!
    Theresa: Hey!
    PJ: Come va?
    Theresa: Bene grazie.. Tu? Come va la preparazione degli esami?
    PJ: Bene, ma per oggi mi sono preso la giornata libera! Allora, ho prenotato in un posto che sta a circa mezzora da qui, fai anche quaranta minuti.. Per te va bene?
    Theresa: S-si, nessun problema!

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    Ma perché ogni volta che mi chiede qualcosa devo balbettare?
    Salimmo sulla sua Auto: sapeva di menta, come lui.
    Era (ovviamente) super pulita, sia l’interno che l’esterno e super spaziosa.
    Si sedette al posto di guida e girò la chiave per partire: un fortissimo rombo di motore mi fece quasi trasalire, seguito dal sottofondo musicale dei Fall Out Boy.

    PJ: Abbasso se non ti piace la musica..
    Theresa: No no.. hai dei bei gusti
    PJ: Lo so.

    Mi fece l’occhiolino e mi sentii arrossire.

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    Andò in retromarcia per uscire dal vialetto e si avviò verso la superstrada, che non distava molto.
    Dopo circa cinque minuti di silenzio, dettati dal trovare la strada, attaccò bottone..

    PJ: Allora, com’è andata la settimana?
    Theresa: Bene, un po’ piena.. Sono stata alla Foxbury per un Open Day
    PJ: Ah si? Sei stata alla presentazione di Biologia, giusto?
    Theresa: S-si.. Ma tu come lo sai?
    PJ: Ho tirato a indovinare

    Disse con un risolino.

    Inquietante, come lo sa?


    Passammo la mezz’ora successiva a chiacchierare dell’Università: lui frequentava proprio la Foxbury, ma un corso diverso, gli feci però un sacco di domande, come presentare la richiesta, come fossero i professori in generale e qualche consiglio per il tirocinio che avrei dovuto fare. Il viaggio passò molto velocemente, quasi non me ne accorsi.
    Parcheggiò di fronte a un edificio dall’architettura particolare, piena di lanterne cinesi.

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    Non era un luogo affollato, anzi, sembrava essere molto tranquillo ed elegante.
    Scendemmo dalla macchina e ci avviammo verso l’entrata, lui faceva strada e io dietro.
    Quando entrammo nel locale, sentii subito caldo: la temperatura era più alta rispetto all’esterno, si stava molto bene, l’ambente donava un senso di “casa”, credo.

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    Si avvicinò al banco del Maître, che ovviamente sembrava conoscere molto bene, il quale ci accompagnò a quello che sarebbe stato il nostro tavolo: era una piccola stanza, con un tavolo rettangolare al centro e due sedia posizionate l’una di fonte all’altra.
    Musica orientale nell’aria e un’atmosfera rilassante e accogliente mi accompagnavano, era davvero un posto molto carino.

    Ci sedemmo al tavolo e iniziammo a chiacchierare: il cameriere ci portò il menù.

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    PJ: Hai mai provato il Ramen?
    Theresa: Uhm.. no? Cos’è?
    PJ: Sostanzialmente un brodo, in pratica un pasto completo. Ha i noodles, la carne, le verdure.. Molto buono!
    Theresa: Mmh.. Penso che andrò di Sushi per oggi..
    PJ: Te ne farò assaggiare un po’ allora!

    Disse entusiasta.
    Sembrava felice di essere lì, la sua felicità era contagiosa.

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    Theresa: Va bene!

    Dissi sorridendo.
    Poco dopo tornò il cameriere a prendere il nostro ordine: PJ ordinò il ramen e delle Takoyaki, io un vassoio di Uramaki e tempura di verdure. Si allontanò per comunicare le comande in cucina.
    PJ iniziò a ridacchiare ed io lo guardai perplessa..

    Theresa: Cos’hai da ridere?
    PJ: Verdure?
    Theresa: Che c’è? Sono buone!
    PJ: Certo, non lo metto in dubbio, però siamo al sushi
    Continuò ridacchiando.
    Theresa: Infatti le ho prese in Tempura!

    Risi a mia volta.
    Gli chiesi quale fosse il prossimo esame da preparare come si sentisse in merito all’inizio del campionato: Jho mi aveva detto che avevano iniziato la settimana precedente e che la loro prima partita si sarebbe svolta il weekend successivo, era entusiasta all’idea di iniziare.
    Anche PJ mi sembrava dello stesso parere, mi parlò degli allenamenti e mi accennò a Jho, sapendo che fossimo amici.
    Secondo lui era un ottimo giocatore, sperava di vederlo crescere in squadra: verso la fine del campionato sarebbe venuti gli scout alle partite; non sapevo cosa fossero e mi spiego che sono coloro che, incaricati dalle Università, vanno alla ricerca dei talenti alla quale proporre una borsa di studio presso il loro ateneo per giocare nella propria squadra.
    Pensai che fosse l’ideale per Jho, sapevo fosse il suo sogno entrare alla Britechester e sapevo anche che si sarebbe impegnato a fondo per raggiungere quell’obiettivo.
    Ci arrivò da mangiare circa una decina di minuti dopo aver ordinato.

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    Il mio vassoio di Uramaki sembrava buonissimo, ma il Ramen che aveva ordinato PJ era molto invitante, aveva un profumo delizioso.

    PJ: Tieni, assaggia..
    Theresa: Uhm.. No, non serve..
    PJ: Sicura? E’ davvero buono!
    Theresa: S-si, sicura..
    PJ: Va bene, però la prossima volta lo prendi anche tu!
    Theresa: La prossima volta?

    Mi sorrise e io arrossii.
    Il cibo era fantastico, mi sentivo super piena.

    PJ: Allora? Com’era?
    Theresa: Tutto buonissimo! Prendiamo il dolce?
    PJ: Mmh.. Non qui, ti vorrei portare da un’altra parte.

    Annuii e lui si alzò avviandosi verso la cassa.
    Prima che potessi raggiungerlo, lui aveva già pagato alla cassa.

    Theresa: Hey!
    PJ: Si?

    Uscì dal locale con me al seguito.
    Non volle sentire ragioni in merito al dividere il conto: secondo lui l’avermi invitata a pranzo fuori significava che avrebbe dovuto pagare lui.

    Che galante..


    Mi disse il mio subconsio.
    Salimmo in macchina: sull’orologio c’erano segnate le 14.30, ci eravamo intrattenuti per più di due ore e mezza. Agganciò il telefono sul supporto per auto e gli arrivarono due notifiche: mi cadde l’occhio sopra e sullo schermo apparve il nome “Jen ♥”.
    Sentii un leggero fastidio, ma cercai di scacciare pensieri strani.

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    Theresa: Allora, dove andiamo?
    PJ: Quanto tempo hai?

    Ma perché deve rispondere alle mie domande con altre domande?

    Theresa: Preferirei tornare per cena..
    PJ: Ok, allora vedrai!

    Che tipo misterioso..

    Ma è per questo che ti piace!


    Mi ricordò il mio subconscio.
    Sì, è vero, questi tratti “misteriosi” di lui mi piacevano.
    Però dovetti ammettere che sembrava un po’inquietante a volta, aveva dimostrato di sapere alcune cose (come l’inizio della scuola, le classi che frequentavo) di me di cui non gli avevo mai parlato.
    E poi quel messaggio.. Chi diavolo era “Jen ♥”?
    Guidò verso la tangenziale: stavamo tornando verso casa, ma uscì al punto successivo, verso Strangerville.
    Arrivammo verso le 16 ed il sole stava tramontando: PJ imbucò una strada privata, in cima ad una collinetta. Un piccolo appezzamento di terreno, delimitato da un muretto oltre la quale una meravigliosa vista verso il tramonto, apparve.
    Parcheggiò all’entrata, oltre il muretto e scendemmo entrambi dalla macchina.

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    Mi diressi versi di lui, che mi abbracciò e mi fece strada verso la parte più interna del posto: c’era un piccolo laghetto, che non avevo notato subito, contornato da lucine e ninfee.
    Strangerville era a venti minuti di macchina rispetto a casa Willow Creek, però la temperatura era un pochino più alta, a quell’ora da me faceva sicuramente più freddo, invece in quel posticino si stava benissimo anche con un maglione e dei Jeans.

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    PJ mi fece strada verso un piccolo angolo dove (immagino lo avesse preparato lui) si trovava una tovaglia a terra e un cestino da picnic.

    Theresa: Ma che posto è?
    PJ: Un laghetto sulla collina..

    Probabilmente gli occhi mi brillavano per la meraviglia che stavi guardando.
    Il paesaggio circostante era stupendo, si vedeva tutto il paese circostante da quel punto.

    Theresa: Ma tu come fai a conoscere questo posto?

    Si sedette sulla grande tovaglia e mi fece segno di accomodarmi accanto a lui.

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    Mi raccontò che quel posto era in realtà della sua famiglia: suo padre voleva costruirci una palazzina anni prima, ma non gli furono mai dati i permessi per costruire in quanto il lotto non era edificabile (ovviamente, vista la presenza di un laghetto). Nel corso del tempo era stato riconosciuto come "Riserva Naturale" e non essendo di proprietà del comune ma di un privata, si trovava molto spesso ad andarci.
    Solitamente ci andava quando aveva bisogno di sfogarsi, dopo un litigio in famiglia, cosa che avveniva molto spesso.
    Soprattutto negli ultimi due anni si era ritrovato ad andarci tantissimo.

    PJ: Ecco qua, adesso sai un altro pezzetto della mia storia.
    Theresa: Mi dispiace che tu non abbia passato un periodo piacevole..

    Si sdraiò per guardare verso l'alto.
    Sembrava stesse riflettendo su qualcosa.
    Feci lo stesso e mi misi accanto a lui.
    Si girò verso di me e mi prese il viso tra le mani: in quel momento mi diede un bacio.
    Fu il mio primo bacio, non riesco a descrivere cosa provai esattamente, ma fu fantastico.
    Nonostante la natura che ci circondava riuscivo a sentire costantemente l'odore della menta di lui, era ormai il mio profumo preferito.

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    Poco dopo mi sdraiai su di lui appoggiando la testa sul suo addome: lui mi guardava con i suoi occhi versi smeraldo sorridendo. Non so dire quanto tempo passammo a chiacchierare, probabilmente almeno due ore.
    Stava calando il buio ma si stava bene comunque: PJ aveva acceso una candela (probabilmente per atmosfera).
    Era davvero un bravo ragazzo, l'esatto opposto di come si era presentato la prima volta.

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    Ad un certo punto sentii il mio cellulare vibrare: era mia madre.
    Mi aveva mandato un messaggio chiedendomi dove diavolo fossi (testuali parole).
    Erano quasi le 20.
    Mi alzai di colpo, imprecando.

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    PJ: Che succede, stai bene?
    Theresa: S-si, sono quasi le 20, mi ha scritto mia madre d-
    PJ: Mer.a, le 20? Dobbiamo andare, dovrei essere a casa anche io.. Mi daranno per disperso.
    Theresa: Appunto.

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    Andammo verso la sua macchina e ripartimmo per tornare a casa.
    Erano abbondantemente passate le 20 quando imbucò la via per riportarmi a casa: speravo che mia madre non fosse troppo arrabbiata.
    Scese dalla macchina e io feci lo stesso.

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    PJ: Spero che ti sia divertita!

    Arrossii.

    Theresa: Sì, molto.
    PJ: Che fai la prossima settimana?
    Theresa: Devo iniziare a preparare la domanda per il tirocinio..
    PJ: Si? E dove ti piacerebbe andare?
    Theresa: Mi piacerebbe provare all'Ospedale di Windemburg, ci sono dei laboratori d'eccellenza, per quello che so..
    PJ: Davvero? Beh se vuoi io conosco qualcuno del consiglio d'Amministrazione, potrei provare ad informarmi, se ti va
    Theresa: Oddio sarebbe fantastico! Ti ringrazio molto!

    Ma com'è possibile che conoscesse CHIUNQUE?

    Feci per salutarlo ed augurargli buona serata ma prima che mi allontanassi mi tirò a sè e mi baciò di nuovo ed io ricambiai.
    Anche questo fu un bacio bellissimo.

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    Mi avviai verso il portico: notai la presenza di mia sorella che salutava PJ e ridacchiava.
    Arrossii e corsi in casa, lei mi venne dietro.
    Quando entrai, sentii digitare al computer, probabilmente mia madre stava lavorando.
    La salutai ma non mi degnò di uno sguardo: o era troppo concentrata o era infastidita dal fatto che non l'avessi avvisata.
    Salii le scale per andare in camera mia a cambiarmi e mia sorella mi seguii di nuovo.
    Chiuse la porta alle sue spalle e si mise a sedere sul letto, squadrandomi dalla testa ai piedi per almeno dieci minuti.
    La cosa iniziò ad infastidirmi e sbottai.

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    Theresa: Cos'hai da guardare con quell'aria da spiritosa?
    Alicia: Chi, io?
    Theresa: Non fare la finta tonta, da quanto ci spiavi!?
    Alicia: Beh, meglio che la mamma, no?

    Non potevo ribattere.
    Mi girai a guardarla, se la stava ridacchiando sotto ai baffi.
    Risi anhe io: non riuscivo a stare arrabbiata con lei per più di dieci secondi, era mia sorella gemella.

    Alicia: Dai dai racconta!
    Theresa: Non ho niente da raccontare!!
    Alicia: ah-ah e invece sì, come io ti ho raccontato di me e Teem tu ora mi racconterai di te e di "bel fusto"!
    Theresa: ALI! Non si chiama bel fusto, ha un nome.
    Alicia: A me piace bel fusto.
    Theresa: Non si chiama così, si chiama PJ.
    Alicia: Va beh ma sarà l'abbreviazione di qualcosa no? Peter, Pier, Paul..
    Theresa: Solo PJ.

    Risi.

    Theresa: Va bene va bene, però ti prego prima fammi mangiare qualcosa e lascia che mi cambi! Sono super stanca..

    Mi guardò con occhi sospettosi.

    Theresa: Non ho fatto niente che tu non abbia visto!
    Alicia: Si si va bene, tanto so che non lo faresti senza dirmelo!

    Scendemmo al piano di sotto: mio padre era andato al lavoro, così mia madre aveva ordinato una pizza formato famiglia da dividere con me e Alicia.

    Due ore dopo



    Theresa: Ecosì è com'è andata la giornata.. contenta?

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    Dissi seduta sul pavimento della mia camera.
    Alicia voleva sapere a tutti i costi come fosse andata la mia giornata.
    Le raccontai tutto, dalla mattina.

    Alicia: Spero solo che non ti stia prendendo in giro..
    Theresa: Di che parli?
    Alicia: Del messaggio che hai visto.. "Jen ♥"?
    Theresa: Ah già.. me ne stavo dimenticando..
    Alicia: Io no.. da quando me lo hai accennato non ho fatto altro che pensarci.. Non lo so Terry, vacci piano ok? Lui è comunque più grande.. e cosa vogliono quelli più grandi dalle ragazzine?
    Theresa: Non penso sia quel tipo di persona.. mi è sembrato sincero..
    Alicia: Lo spero per te!

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    Theresa: Va beh ascolta.. cambiamo argomento, ok? Si sa qualcosa della festa di Halloween?
    Alicia: Ma va macchè.. Ieri Jane è rimasta sveglia fino alle 2 per trovare un posto dove si potesse fare.. Forse un amico di suo padre ci lascia un grande magazzino a Strangerville, ma è molto improbabile.. Dovremo posticiparla o non farla proprio.
    Theresa: Capisco.. Che ore si sono fatte?
    Alicia: Tardi! Anche se è sabato sera, sono stanchissima1
    Theresa: Ma non hai fatto niente oggi!
    Alicia: Appunto, fare niente stanca! Buonanotte!
    Theresa: Buonanotte!

    Mia sorella uscì dalla mia camera ed io andai sul letto e spensi la luce.
    Che strano sabato sera, aveva ragione lei: solitamente uscivamo ma quella settimana era stata pesante per tutti.
    Mi addormentai pensando a quel profumo di menta.

    NEL PROSSIMO EPISODIO



    nelprossimoepisodio

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