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.Yeahhh, non vedo l'ora 
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Buonasera amici Simmini. Sono tornata e questa volta per davvero!
Purtroppo ho avuto diversi problemi con alcuni contenuti del gioco ed ho perso la dolce casetta di Terry.
Ma nessun problema!
L'ho ricreata da 0, anche se non è uguale a quella originale, ma non ha nulla da invidiarle!
Questa sera riuscirò a portare avanti le nostre avventure, e anche nel corso della settimana prevedo di continuare con qualche altro capitolo.
Voi fatemi sapere cosa ne pensate, pian pianino la storia diventerà più iiiintriigante :3
A tra poco! 😚. -
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CAPITOLO 5 - JHONATAN
Arrivai davanti a casa mia.
Erano ormai le due di notte.
Riuscii a intravedere la tumefazione della rissa appena avvenuta: l'occhio mi stava diventando viola.
Aprii la porta di casa tentando di fare il più piano possibile.
Entrai.
La richiusi, sempre molto piano e lentamente.
Mi avviai verso la mia stanza.
Per fortuna la casa è piccola, pensai.
Non feci in tempo a fare tre passi che mia madre uscì dalla sua stanza e venne dritta verso di me.
Cercai di nascondere il livido, ma i miei tentativi non servirono a nulla: lo notò subito.
Sharon: Dove diavolo sei stato?? Ti sembra l'ora di tornare questa?? E COSA DIAVOLO HAI COMBINATO ALL'OCCHIO!?
Jhonatan: Mamma, posso spiegarti tutto..
Sharon: Lo credo bene, sarà meglio che tu lo faccia prima di subito!
Feci un sospiro, mentre quegli occhi pieni di rabbia continuavano a scrutare il mio volto alla ricerca di una risposta.
Jhonatan: ...ero fuori con Terry.. e..
Le raccontai di quanto accaduto, dal ristorante a ciò che accadde in quel pub.
Man mano che continuavo con il racconto notavo che il suo viso si distendeva.
Dalla rabbia, leggevo ora preoccupazione e amore..
Sharon: Beh.. non si può dire che tutto sommato, tu non ti sia comportato bene.. Ma sai benissimo cosa penso della violenza, non risolve i problemi! Sei stato fortunato, questa volta, poteva andare molto peggio, lo sai!
Jhonatan: Si, lo so mamma.. Mi dispiace tanto..
Sharon: E lo credo bene! Ciò non toglie che sei in punizione. Da qui fino all'inizio dell'anno scolastico, niente uscite extra! Allenamenti compresi!
Jhonatan: M-Ma mamma n-non..
Sharon: Niente ma!! Ora vai a letto. Abbiamo già fatto troppo casino, tua sorella si potrebbe svegliare.
Jhonatan: ..mamma non posso non presentarmi agli allenamenti...
Sharon: SSSSSHHHT! A LETTO! IMMEDIATAMENTE! PRIMA CHE FACCIA DI PEGGIO!
Jhonatan: ..ok..buonanotte..
Sharon: Buonanotte.
Andai in camera e mi sedetti sul letto.
Ero esausto ed incredulo allo stesso tempo.
Non si può però dire che non me lo fossi meritato.
Maledizione.
Pensai.
Questa non ci voleva proprio..
Presi il telefono e mandai un messaggio a Terry per avvisarla che fossi tornato a casa.
Mi avrebbe risposto l'indomani.
Mi cambiai: gettai gli abiti macchiati di sangue e sudore nella cesta e mi buttai a letto, sprofondando in un sonno profondo..
L'indomani mattina, mi alzai verso le otto: era molto presto, considerato che avevo dormito poco meno di sei ore.
Andai a farmi una doccia e mi misi addosso degli abiti puliti.
Mi distesi nuovamente sul letto e mi riaddormentai.
Mi risvegliai circa alle 11, con un mal di testa pazzesco.
Mi alzai dal letto e andai in cucina, dove trovai mia madre intenta a correggere alcun compiti.
La salutai con un timido "Buongiorno", al quale lei rispose con un semplice sguardo.
Tornai in camera e presi il telefono dal comodino.
Trovai un messaggio da parte di Terry.
Visualizzato senza risposta.
Ok, forse ho esagerato.
Sta forse iniziando a piacermi?
No. Assolutamente no.
Accesi il pc e provai a ripassare alcuni appunti di biologia.
Poco dopo, mia madre bussò alla porta..
Sharon: Heyla? Si può?
Jhonatan: Hey! C-certo, entra pure..
Aprì piano la porta e si fermò sulla soglia, guardandomi fissa..
Sharon: Ascolta.. ho riflettuto molto su quello che è successo ieri sera..
Jhonatan: ..si?
Sharon: Si. E pensavo che non è giusto privarti degli allenamenti.
Un sorriso a 32 denti mi si stampò in faccia.
Sharon: MA! Le uscite sono comunque vietate da qui all'inizio della scuola, intesi?
Jhonatan: Assolutamente, capo!
Sharon: Perfetto.
Jhonatan: Grazie!!
Socchiuse la porta, ma poco dopo la riaprì di nuovo.
Sharon: Ah, un'altra cosa, dovrebbe arrivare Teem nel pomeriggio.
Jhonatan: E tu come lo sai?
Sharon: Ho sentito sua madre al telefono poco fa. Stanno continuando i lavori nella casa nuova e mi ha chiesto se potesse portarmi alcune cose, così ho pensato di far venire lui.. consideralo un piccolo sgarro alla punizione.
Jhonatan: Grazie Ma', sei la migliore.
Sharon: Lo so!
E chiuse la porta.
Beh, mia madre era davvero la migliore.Dopo qualche ora..
Erano circa le 16 quando sentì il campanello suonare.
Ero sicuro fosse lui.
Andai saltellante alla porta.
Teem: Heeeeeey J-! Ma che cavolo è quel coso?
Si riferiva al mio occhio.. che nel frattempo era diventato nero.
Jhonatan: E' una storia lunga.. Entra dai.
Teem: Devi raccontarmi tutto. Che diavolo hai combinato questa volta? Chi è il cretino che ti ha fatto arrabbiare eh?
Jhonatan: Te l'ho detto, è una lunga storia.
Teem: E racconta!
Gli raccontai quanto accaduto la sera prima.
Sembrava preoccupato quanto mia madre.
Teem: Cavolo.. Però io l'ho sentita Terry stamattina, non mi ha detto nulla.. Va beh, sarà stata molto scossa anche lei probabilmente e non aveva voglia di parlarne.
Jhonatan: Mah.. ieri sera quando ci siamo salutati non mi sembrava agitata..
Maledetto io e quel messaggio.
Teem: Eh ma chi le capisce le donne? Un attimo sono felici, quello dopo sono scatenate!
Jhonatan: ...già..
Teem: Va tutto bene?
Jhonatan: Ecco.. Ci sarebbe una cosa a dire il vero.. Vieni, andiamo in cucina.
Entrai in cucina e lo feci accomodare al tavolo. Dovevo assolutamente confidargli questa cosa.
Lui, prima di me, ha avuto una bella cotta per Terry quando eravamo piccolini.
Ricordo che il rifiuto di lei lo fece anche stare abbastanza male.
Ci fu un periodo dove non si parlavano: lui si vergognava troppo a rivederla.
Intervenni io per porre fine a quel distacco: non sopportavo di vedere i miei due migliori amici lontani l'uno dall'altra, anche perchè dovevo dividermi tra loro, e non mi andava bene.
Adesso però, sentivo che la stessa cosa stava accadendo a me, ma non volevo rovinare nessun rapporto.
Sentivo che dovevo confidarlo al mio migliore amico: lui ci era passato prima di me e poteva capirmi meglio di chiunque altro, no?
Chiusi la porta dietro di me.
Controllai nuovamente il cellulare, per vedere se non mi fossero arrivati nuovi messaggi.
Ed infatti: 0 nuovi messaggi.
Teem: Oookay..che succede?
Jhonatan: Dunque, ieri sera ero con Terry..
Teem: Si, questo lo so, me lo hai detto prima, beh?
Jhonatan: Credo di avere una cotta per lei.
Silenzio.
Silenzio.
5 minuti di silenzio.
O almeno credo fossero 5 minuti, sembrava un'eternità.
Teem: Beh, e quindi?
Jhonatan: Come e quindi!?
Teem: Ascolta Jho, ci siamo già passati, ricordi? E' una cotta. Che vuoi fare? Dirglielo? Diglielo! Tieni in conto che potresti essere rifiutato.
Jhonatan: Si lo so..
Teem: E allora se lo sai, si può sapere perchè sembri così agitato? E' una cotta, dannazione, non la devi chiedere in sposa. E poi sai come la pensa lei no? Noi siamo suoi amici, niente di più. Io ormai ci sono passato e sono felice di come siano andate cose anni fa. E' un'ottima amica per me. La preferisco come tale che come fidanzata, insieme noi tre siamo una squadra, un team, non so se mi sono spiegato..
Jhonatan: Si, credo di si.. Credi che non ne valga la pena?
Teem: Oddio, non ho detto questo, lo devi valutare tu.. Ricordati solo come sono andate le cose anni fa, se dovesse ricapitare, credi che tutto resterebbe com'è ora? Non pensi che il vostro rapporto cambierebbe?
Jhonatan: Forse già qualcosa è cambiato..
Teem: In che senso, scusa?
Gli porsi il telefono e gli lasciai leggere gli ultimi messaggi.
Teem: E con questo? Non credo abbia frainteso nulla Jho, datti una calmata.
Jhonatan: Hai ragione, non so nemmeno io che mi prende.
Teem: Non ricordo di averti mai visto così impacciato quando si parla di ragazze, sei sempre un grande spavaldo.
Jhonatan: Sai benissimo quanto me che quando si parla di Terry le cose cambiano un po'..
Teem: Si ma Terry è una ragazza, non un marziano! Le cose cambiano solo perchè siamo cresciuti insieme! O almeno, credi che cambino per questo motivo! Ma non è così!
Rise.
Jhonatan: Hai ragione. Ti ringrazio, ora mi sento molto meglio..
Teem: Ora che mi ci fai pensare, la ragazza che hai conosciuto ieri..
Jhonatan: Chi?
Teem: Quella che hai salvato, da buon cavaliere quale sei..
Jhonatan: Ah si! Jennifer!
Teem: Esatto, lei, com'è?
Mi guardò con aria ammiccante.
Jhonatan: Che scemo. Beh, una bella ragazza. Oddio, ora che mi ci fai pensare sarebbe proprio il mio tipo hehe
Mi grattai i capelli.
Era effettivamente il mio tipo.
Questa fissa per Terry doveva assolutamente finire.
Siamo amici, nulla di più.
Teem: Ora si che ti riconosco!
Proprio in quel momento, entrò mia sorella nella stanza, con il suo quaderno per i compiti.
Teem: Hey fanciulla! Come te la passi?
Denise: TEEEEM!!
Gli si buttò al collo con un grande abbraccio.
Mia sorella adorava Teem. La aiutava sempre con i compiti.
Jhonatan: Piano, bestiolina, gli stacchi la testa.. anche se in effetti non c'è niente da staccare.
Lui mi fece un gestaccio.
Teem: Compiti?
Denise: Siii, ma ormai ho imparato a farli da sola! Guarda!
Teem: Vieni, mettiti al mio posto.
Denise: Grazie!
Jhonatan: Che ruffiana.
Le feci una linguaccia e lei me la rimandò indietro.
Teem: Beh, si è fatta una certa, direi che è ora di andare.
Erano già le 18.
Denise: Ma come, di già??
Jhonatan: Eh si bestiolina, lui ha da fare, mica come te che non fai mai nulla!
Linguaccia.
Accompagnai fuori il mio amico.
Teem: Beh, mi raccomando Jho, non fare cavolate. Mi dispiacerebbe dovermi dividere tra voi, non sono pronto psicologicamente.
Jhonatan: Non preoccuparti. Mi hai aiutato a ragionare. Anzi, ti ringrazio di nuovo.
Teem: Figurati. A proposito, mancano meno di dieci giorni, sei pronto?
Jhonatan: A cosa?
Teem: Ma come a cosa!? All'inizio dell'anno no? Certo che sei proprio tonto!
Jhonatan: Ah già! Mah, mica tanto. Ho saputo che ci saranno dei nuovi compagni di squadra a partire già dalla prima settimana..
Teem: E della tua compagna di biologia nuova che ne pensi?
Jhonatan: Ma di che parli, scusa?
Teem: Eddai su, non fare il finto tonto ancora!
Jhonatan: ...
Teem: Ma davvero, su che pianeta vivi? Terry non ti ha detto nulla? E nemmeno tua madre?
Jhonatan: Uhm.. no?
Teem: Oh mamma.. Hai una nuova compagna di banco a biologia.
Jhonatan: Ah.. Buono a sapersi, speriamo non le dispiaccia che io sia una frana allora!!
Teem: Sei un idiota! Terry è passata al corso avanzato. Dovrai impegnarti sul serio questa volta.
Jhonatan: Sisi certo, staremo a vedere. E invece i lavori nella casa nuova come stanno andando? Tua sorella come l'ha presa la faccenda del trasferimento?
Teem: Ormai si è abituata. Hanno quasi finito comunque. La casa non è male, è molto bella e spaziosa. Ma appena avranno finito ti devo invitare, ci sono un paio di cose troppo fiche che devo mostrarti.
Jhonatan: Lo hai messo il tavolo da ping pong vero?
Teem: Certo che l'ho messo. Abbiamo una taverna intera per divertirci!
Jhonatan: UOOOO GRANDEEEE. Anche quest'anno non si studia!
Teem: Vacci piano tigre, conosci le regole: niente studio, niente feste.
Jhonatan: D'accordo d'accordo, staremo a vedere anche questo.
Teem: Ora vado, ci sentiamo!
Jhonatan: Ciao man, alla prossima!
Lo guardai allontanarsi in direzione verso casa.
Mi arrivò subito un messaggio.
E bravo Teem!. -
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CAPITOLO 6 - THERESA
Ma che diavolo gli prende a Jho?
Era passato ormai qualche giorno dalla serata della rissa e dall'ultima volta che parlai con gli altri.
Anche se non lo diedi a vedere, quegli scatti di rabbia mi turbarono molto.
Sapevo che si fosse comportato comunque degnamente, ma non trovavo la violenza una soluzione ai conflitti.
Preferii stare un po' per conto mio per qualche giorno.
E poi, la scuola sarebbe ripartita di lì a breve, li avrei rivisti comunque a scuola.
Ero intenta ad osservare un punto fisso nel vuoto quella sera. Erano circa le 2 di notte e fuori c'era un temporale pazzesco.
I cani avevano paura delle forti piogge e ogni volta che scoppiava un temporale si rintanavo in lavanderia o in camera dei miei, dove tenevamo le cucce.
In casa c'era un silenzio tombale.
I miei e mia sorella dormivano.
Scesi in soggiorno, mi era venuta fame. Aprii il frigorifero e tirai fuori del pane e del burro di arachidi: quello sarebbe stato il mio spuntino. Mi accomodai sullo sgabello della cucina ed iniziai a guardare qualche video su internet.
Nulla, oltre alla luce del telefono illuminava la stanza.
Ad un certo punto sentii un rumore strano provenire dall'ingresso. Ebbi un sussulto.
Erano le chiavi che giravano dentro alla porta.Ma che cavolo..
Il cuore mi batteva a mille.
Spensi immediatamente lo schermo del telefono e mi affacciai all'arco della cucina.
Mi sporsi di poco, ma quel tanto che bastava per capire cosa stesse succedendo.
Vidi mia sorella entrare piano piano dalla porta di ingresso, chiuderla lentamente e salire le scale.Cosa diavolo ci faceva fuori a quest'ora?
Decisi fosse meglio non farla spaventare e mi rimisi a sedere sullo sgabello della cucina.
Rimisi tutto a posto, ciò che avevo consumato ed appoggiai il piatto sporco nel lavandino.
E' evidente che mi stesse nascondendo qualcosa.
E' forse andata ad una festa? Ma non mi ha detto nulla, non sapevo ci fossero feste..
Di solito mi ha sempre invitata a tutti i party a cui partecipava..No, non è possibile, è uscita di nascosto, quindi non è stata ad una festa.
Era forse arrivato quel momento in cui, non ci saremmo più dette nulla?
No, non è possibile.
Ma allora cosa?
Aveva forse conosciuto qualcuno? Ma chi mai la farebbe tornare a casa a quest'ora della notte!?
Una ragazzina, che torna a casa da sola a quest'ora della notte!?
Un senso di rabbia prese il sopravvento su di me.
Dovevo scoprire di più, dovevo farla parlare.
Tornai in camera mia, molto attenta a non farmi scoprire.
Mi affacciai prima sulle scale per vedere che Alicia avesse spento la luce della sua stanza.
Era tutto buio.
Entrai pian piano in stanza e mi coricai sul letto.
Riuscii a riaddormentarmi in poco tempo nonostante l'agitazione.
Al mattino, quando mi alzai mi sentii intorpidita e dolorante: non avevo dormito bene.Che dolore al collo, maledizione.
Controllai l'orologio del cellulare per capire che ore fossero: erano le 10 del mattino.
La mia famiglia stava facendo colazione al piano di sotto: mi unii a loro.
Mia sorella sembrava una rosa: perfettamente in ordine, nemmeno mezzo segno di occhiaia.
Non sembrava affatto una che aveva passato la notte fuori.
Inizia a credere di essermelo immaginato.
Theresa: Allora.. dormito bene?
Alicia: Oh certo! Mai dormito meglio! Ieri sera ero proprio stanca, mi sono addormentata come un sasso non appena ho toccato il cuscino!
Theresa: Ah si? E verso che ora?
Alicia: Mmm verso le undici credo, perchè?
Mi guardò sospettosa.
Stava mentendo, stava palesemente mentendo.
Theresa: No, così, mi era sembrato di aver sentito qualcuno in giro per la casa..
Alicia: Ah si? Cavolo, ieri c'era un temporalone, avrai sentito quello sicuramente. Io dormivo come un sasso!
Continuò a bere il the come se nulla fosse, come se non avesse capito la mia frecciatina.
Mi stava nascondendo qualcosa. Dovevo sapere dov'era e con chi era.
Sentivo che c'era qualcosa di diverso in lei: stava cambiando. Perchè non mi diceva più nulla?
Mi alzai dal tavolo senza aver quasi toccato cibo e andai in bagno a farmi una bella doccia calda, con la speranza che calmasse i miei nervi.
Riuscii di poco a rilassarmi.
Presi dei vestiti puliti dall'armadietto e mi cambiai.
Uscii dal bagno e trovai Alicia vestita in soggiorno.
Theresa: Hey, vai da qualche parte?
Alicia: Hey! Si, tra poco porto fuori i cani con mamma. E tu dove te ne vai tutta in tiro eeeh?
Stava facendo la spiritosa.
Theresa: Mi sono solo vestita per stare comoda. Magari dopo vado a prendermi un caffè in quel posto qua vicino.. Ti andrebbe di venire? E' tanto che non passiamo un po' ti tempo insieme..
Alicia: A dire il vero dopo dovrei studiare un delle nuove ricette di Mixologia.. Magari la prossima volta eh? Che ne dici se il primo giorno di scuola andassimo a fare una bella colazione da Starbuck's prima di cominciare le lezioni?
Theresa: Va bene, direi che si può fare!
Alicia: Perfetto allora!
Mio padre guardava la televisione quasi incantato dal documentario culinario che davano in quel momento.
Finì di li a poco. Si alzò, raccolse i piatti sul tavolo e li portò in cucina.
Ne approfittai per provare a parlare meglio con Alicia..
Theresa: Ali, è tutto ok?
Alicia: Certo, perchè?
Mi guardò perplessa.
Theresa: Sai benissimo a cosa mi riferisco Ali..
Alicia: No, non lo so. A cosa ti riferisci Theresa?
Mi chiamava così solo quando era tesa o arrabbiata.
Si stava innervosendo ed io anche.
Theresa: Ti ho vista Alicia. Ieri notte. Erano le due. Dove diavolo sei stata?
Alicia: Non sono affari tuoi!
Theresa: Cosa!? E da quando!? Ci siamo sempre dette tutto, cosa cavolo ti prende!?
Alicia: Beh, è ora che le cose cambino, non trovi? Non posso sempre "dirti tutto".
Theresa: Alicia..
Alicia: NO!
Si alzò di scatto e corse verso il piano superiore.
Cosa diavolo mi stava nascondendo!?
Andai al piano superiore a mia volta e mi chiusi in camera.
Sentii al piano di sotto mia madre chiamare mia sorella per uscire e di conseguenza la sentii scendere le scale di corsa.
C'eravamo solo io e mio padre a casa, ma di lì a poco sarebbe uscito anche lui per andare al lavoro.
Restai distesa sul letto per quelli che mi sembrarono minuti, ma scoprii in seguito fossero ore, due per l'esattezza.
Era l'una quando scesi le scale e mi preparai da mangiare. Mio padre era già uscito, probabilmente mi aveva anche salutato ma io non lo avevo sentito.
Mangiai e uscii a mia volta.. Avevo bisogno di un po' di tranquillità.
Iniziai a camminare, senza avere in testa la destinazione.
Ad un certo punto mi ritrovai davanti ad una strada che conoscevo: costeggiava il fiume, era vicino a un parco.
Riuscivo a sentire dolce aroma di caffè provenire dalla via.
Venivo spesso qui prima che aprisse questa caffetteria: prima di essa non c'era nulla, solo prato e qualche panchina.
Decisi di entrare a dare un'occhiata a questo posto.
Rimasi quasi incantata dalle dolcezze sul bancone: pasticcini di ogni tipo, torte, tipologie diverse di caffè.
Ordinai un cappuccino alla vaniglia e mi guardai intorno. Solo un paio di tavoli erano occupati.
A sinistra del bancone si trovava un arco, che nascondeva una piccola saletta; a fianco di questo arco era appeso un cartello "AREA STUDIO".
Barista: Se ti può interessare, qui puoi venire anche a studiare, quella stanza è per chi ha bisogno di un po' di silenzio in più, sai?
Theresa: Davvero? Fantastico!
Barista: Questo bar è frequentato per la maggior parte da ragazzini e studenti universitari.. Se avete bisogno di fare una dolce pausa, questo è il posto giusto!
Ero decisamente incantata.
Barista: Trovi anche una libreria con tutti i generi, se ti piace leggere.
Theresa:Certo! Assolutamente! La ringrazio!
Barista: Figurati cara..
Mi porse il cappuccino che sorseggiai continuando a guardarmi attorno.
Non appena finito riappoggiai la tazza sul bancone e andai nella saletta.
Guardai lo scaffale dei libri fantasy e ne presi uno che non avevo ancora letto: iniziai ad immergermi nella lettura.
Dopo un paio d'ore mi accorsi che nella stanza erano arrivati dei ragazzi: mi voltai timidamente e notai che si trattava di ragazzi universitari, ma a giudicare dal materiale che avevano sparso sul tavolo erano lì già da un po'.
Guardai l'orologio e mi accorsi che si stava facendo tardi perchè mi era venuta voglia di andare in palestra.
Mi alzai e sistemai il libro al suo posto.
Nello stesso istante, anche i ragazzi che erano nella stanza con me si alzarono per andarsene.
E ci fu un momento..
Era lui! Il ragazzo della palestra!
Ma cos'era quella strana sensazione che ho provato? Quel momento.. in quel momento.. c'è stato un momento in cui ho sentito qualcosa..
Ancora non sapevo dare un significato a quella sensazione.
Era probabilmente agitazione.
Ci siamo guardati, o almeno ero abbastanza certa lui mi avesse guardato.
Con ancora quella strana sensazione addosso mi diressi verso la palestra.
Nel tragitto, controllai il cellulare: avevo l'applicazione che mi permetteva di vedere i corsi, diedi un'occhiata veloce e notai che sarebbe iniziato di lì a pochi minuti quello di pugilato.
Bhe, vista la giornata piena di emozioni, non potevo fare a meno che partecipare!
Mi misi a correre: probabilmente venti minuti non mi sarebbero bastati per farmi arrivare in tempo, e poi almeno avevo già fatto cardio.
Faceva caldo, molto caldo.
Erano ormai le 17.20 quando svoltai per la via della palestra.
Ero quasi arrivata, che corsa! E CHE CALDO!
Immersa nei miei pensieri, tra Alicia e quel ragazzo..
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+2 .
Wè! Frena un po' con il postare capitoli che già ci metto un po' a smaltirne uno!
Tanta, davvero tanta roba. E questo tizio rosso sempre presente in tutto ciò.
Alicia e Teem... Ce li vedo bene insieme, non si sa però se Terry sia dello stesso avviso.
Jho invece dovrebbe darsi una mossa a chiarire i suoi sentimenti, prima che il rosso gli rubi la scena.... -
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Eh si, questo Jho ha proprio le idee confuse..
Chi può sapere che cosa accadrà hehe 😚 😚. -
+1 .
Cooooomunque ragazzi, state connessi perchè questa sera uscirà il settimo capitolo hehe
Ci sto già lavorando e promette tutto molto bene :3
State connessiiii. -
+1 .
Che storia strepitosa, non c'è che dire mi sono divorato tuttto dall'inizio, direi che i capitoli sono succosi di emozioni diverse, non vedo l'ora di vedere in futuro altri lavori cosi (fai con calma, cosi vengono ancora piu strepitosi i capitoli 
) SPOILER (clicca per visualizzare)sono belli anche i momenti in cui anno quelle senzazioni, il bello è che non sono esagerate. Anche per me che soffro di mal d'amore🤢
Altro spoilerSPOILER (clicca per visualizzare)al ristorante, mancava soltanto che si lanciassero i piatti ha vicenda, per la testa calda che avevano
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Sono felice che ti piaccia
Cerco sempre di fare di tutto per trasmettere le loro emozioni
Sto finendo un paio di cosine e poi il nuovo capitolo sarà online :3
Staaaay Tuuuuned :3. -
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CAPITOLO 7 - THERESA
Faceva molto caldo, ed io correvo per non fare tardi al corso di pugilato quindi avevo ancora più caldo.
Appena svoltata la via per la palestra mi fermai giusto un secondo per prendere fiato e ripresi la corsa, ma andai a sbattere contro qualcosa.. o meglio, contro qualcuno.
???: Ma che cavolo..
Theresa: Ahio!
???: Hey, stai bene?
Ci misi qualche secondo prima di rendermi conto di quanto stava succedendo.. ero andata a sbattere proprio contro di Lui.
Theresa: S-si, certo.. Oddio.. Scusami, scusami tanto, ero di fretta e..
???: Beh e mi sei venuta addosso.. Magari la prossima volta stai più attenta eh?
Come, scusami? Puoi essere un po' meno scortese?
Theresa: Certo, e magari tu prova a non metterti in mezzo alla strada, che dici?
???: Come scusa? Sei tu quella che mi è venuta addosso.. Se avessi avuto qualcosa di caldo in mano, tipo che so, un caffè? Mi sarei macchiato. E avresti dovuto pagarmi la lavanderia, non credi? Direi che ti è andata bene.
Ma che problemi ha sto tipo?
Theresa: Ma che problema hai, scusami?
???: In che senso?
Theresa: Stai divagando, alla grande. Ti ho chiesto scusa, siamo a posto?
???: Pff.. Come ti pare.
Lo guardai nel mezzo tra due emozioni differenti ma molto simili: lo schock e la sorpresa (negativa sorpresa).
Entrai in palestra con una sensazione di nervoso addosso: se prima, al cafè ero felice di vederlo, beh, ora non lo ero decisamente più.
Che grandissimo stronzo.
Entrai negli spogliatoi e mi cambiai.
Mentre indossavo le scarpe, guardai l'orologio del telefono: avevo anche 3 minuti.
Misi tutto nel borsone e chiusi l'armadietto.
Uscii dallo spogliatoio e andai in sala, in attesa dell'arrivo dell'istruttore.
Beh, evidentemente la sfiga si è messa un bel paio d'occhiali da vista..
Allenatore: Bene ragazzi, buonasera a tutti, scusatemi per il ritardo ma ho avuto un piccolo contrattempo qui fuori e..
Mentre si guardava intorno si accorse della mia presenza.
Gli feci un timido saluto, con la smorfia di disprezzo stampata in faccia.
Allenatore: ...e quindi penso che dovremmo iniziare subito, no? Forza, prendete i guantoni dietro al bancone e iniziate a tirare qualche pugno, voglio vedere questi sacchi a terra a fine lezione!
Presi i guantoni alla reception e tornai in sala, pronta a tirare qualche bel cazzotto a quel maledetto sacco.
L'allenatore, nel mentre, accese lo stereo a tutto volume, per aiutarci a sfogare un po'.
Per tutta la lezione, sentii i suoi occhi su di me.
Dopo una buona mezz'ora di cazzotti e rabbia incondizionata contro quel povero sacco, mi fermai un secondo per bere ed uno dei ragazzi salutò l'istruttore prima del termine.
Lui prese quindi il suo posto: quello di fronte al mio, ed indovina un po' chi ho beccato a spiarmi?
Stava diventando snervante.
Mi stava facendo arrabbiare e più mi arrabbiavo, più i miei colpi diventavano forti.
Ad un certo punto, la musica fu spenta.
Allenatore: Bene ragazzi, per oggi è tutto. Vi siete sfogati abbastanza, avete fatto un ottimo lavoro, tutti quanti. Vi ho osservati, dalla prossima lezione faremo qualcosa di più individuale. Vi aspetto la prossima volta, buona serata!
Lo guardai con la stessa frustrazione dell'inizio.
Si era limitato a guardarci, per tutto l'allenamento.
Beh, di sicuro mi aveva osservata anche più che abbastanza. Ma che diavolo di Personal Trainer era questo qui?
Decisamente, avevo giudicato troppo bene questo libro dalla sua affascinante copertina.
Mi tolsi i guantoni e tornai alla reception a depositarli.
Tornai in sala a prendere le mie cose e trovai il simpaticone aspettarmi sulla porta mentre uscivo di nuovo..
Allenatore: Quando ho detto che volevo vedere a terra i sacchi, non intendevo certo in senso letterale.
Theresa: Ha-ha, simpatico.
Allenatore: Non si può dire che ti manchi la forza in quell'esile corpicino comunque..
Theresa: No, infatti, vuoi che ti venga addosso un'altra volta? Ma non accidentalmente.
Allenatore: Ok, ok, forse siamo partiti con il piede sbagliato. Io sono PJ, piacere.. e tu, sei?
Theresa: Il piccolo contrattempo qui fuori..
Feci per uscire, con fare abbastanza scazzato, ma con uno scatto fulmineo mi prese per il braccio.
Allenatore: Hey hey, ok mi dispiace. Sono stato un vero stronzo, va bene? Ti chiedo scusa, non avrei mai dovuto reagire così..
Si piazzò proprio di fronte a me, come se volesse a tutti i costi farsi guardare.. Cioè, volevo dire, come se volesse attirare il più possibile la mia attenzione.
E c'è da dire che ci stava riuscendo alla grande.
Theresa: Beh? Che c'è? Mi stai fissando da più di un minuto.. vuoi dirmi qualcosa o..?
Mi fece un sorriso imbarazzato.
Il più bello che avessi mai visto, sicuramente.
Tese una mano verso di me..
Allenatore: Allora.. Piacere, io sono PJ..
Gli diedi la mano a mia volta..
Theresa: Io sono Theresa, piacere.
PJ: Piacere mio. Hai programmi per dopo?
Theresa: A dire il vero si, sto tornando a casa..
PJ: Va bene, allora ci vediamo la prossima settimana.
Theresa: Alla prossima.
Tornai nello spogliatoio per cambiarmi e fare una bella doccia calda.
Uscita dalla palestra mi incamminai verso casa.
Dopotutto, non è stata male come giornata.Dopo qualche ora..
Appena davanti a casa incrociai il mio cane.
Era tanto che non uscivamo a fare una passeggiata, ma mi sentivo troppo stanca in quel momento e giocammo solo un pochino.
Entrai in casa e notai il quaderno dei compiti di mia sorella sul tavolo del soggiorno.
Dallo studio di mia madre riuscivo a sentire delle voci, ed avvicinandomi riuscii a distinguere quella di mia madre e di mio padre.
Strano che Alicia non fosse con loro.
Entrai nello studio a salutare i miei.
Marcus: Hey bimba! Eccoti qua! Sembri in forma!
Elodie: Ciao tesoro
Theresa: Heeeeey, grazie papaà.. Uhm, Ali è a casa per caso?
Marcus: A dire il vero no, non è tornata a casa insieme alla mamma.. come mai?
Theresa: No, così, pensavo che saremmo potute andare a fare un po' di shopping..
Elodie: A dire il vero dovrebbe tornare a momenti, mi ha detto che aveva delle commissioni da fare.
Theresa: Ah si?
Delle commissioni eh? Ma che cavolo sta combinando quella..
Stava diventando frustrante quella situazione.
Molto frustrante.
Ma proprio mentre ci pensavo, sentii le chiavi nella porta. Era tornata, giusto in tempo.
Non appena mi vide, sbiancò.
Alicia: Hey, sei tornata presto!
Theresa: Eh già, stavo proprio dicendo a mamma e papà che volevo portarti a fare shopping!
Alicia: Oh no, non posso proprio, ho un sacco di cose da fare, mixologia da approfondire.. Sai..
Stava facendo la vaga.
Aveva un segreto che non voleva condividere con me e la cosa mi stava facendo davvero dare di matto.
Theresa: Oh no, certo, non voglio togliere tempo al tuo studio..
Alicia: Ti ringrazio sorellina, sei sempre amorevole.
Fece per salire le scale ma..
Theresa: Non stai dimenticando qualcosa?
Alicia: Uhm, no?
Theresa: Il tuo quaderno, è sul tavolo in sala.
Alicia: Ah, giusto, che sbadata. Beh credo che starò qui a studiare allora.
Scese quei due gradini fatti poco prima e si sedette al tavolo.
Io invece, andai al piano di sopra per schiarirmi le idee.
Cosa diavolo le prende? Mi sembrano passati secoli da quando affermavo con estrema certezza di essere due sorelle molto unite, con la voglia di condividere ogni scandaloso segreto.
Avevo bisogno di rilassarmi.
Andai in bagno e mi feci un bel bagno caldo.
Dopo un paio d'ore, e con lo stomaco pieno, mi trovai immersa nei pensieri, sdraiata sul letto.
Cosa diavolo le prende?
Credevo fossimo unite, credevo potesse dirmi tutto.. ho forse fatto qualcosa che abbia minato la sua fiducia nei miei confronti?
Mentre provavo a non farmi sopraffare dai pensieri, mi vibrò il cellulare.
Un numero che non conoscevo mi aveva appena mandato un messaggio.
Non riuscivo a crederci, come diavolo aveva fatto ad ottenere il mio numero?
Ma poi, cosa più importante, che diavolo aveva di così importante da dirmi?
Decisi di fare la finta tonta..
Andammo avanti a chiacchierare per qualche ora.
Non aveva ancora rinnovato la sua richiesta d'uscita, ci demmo la buonanotte circa verso le 23.
Ad un certo punto, però, sentii dei rumori provenire dal corridoio, ed ero abbastanza certa che i miei fossero già a dormire.
Mi alzai dal letto e mi avvicinai alla porta della mia stanza, qualcosa mi diceva che quei rumori lì stava causando qualcuno e sapevo benissimo di chi si trattasse.
Stava uscendo, di nuovo.
E dovevo assolutamente scoprire dove stesse andando, o sarei letteralmente impazzita.. -
+1 .
Ma le palestre non erano chiuse?
E le mascherine?
Scherzi a parte, ho iniziato a seguire la tua storia dagli ultimi due capitoli, ma presto recupererò anche i rimanenti.
Parto col dire che Theresa è una gran bella ragazzona. Mi ha fatto una buona impressione, è una tipa tosta che non si lascia mettere i piedi in testa da niente e nessuno, nemmeno da uno sconosciuto come PJ (la cui bellezza è wow, per non parlare di come si è evoluta la loro presentazione)CITAZIONEAllenatore: Quando ho detto che volevo vedere a terra i sacchi, non intendevo certo in senso letterale.
Theresa: Ha-ha, simpatico.
Allenatore: Non si può dire che ti manchi la forza in quell'esile corpicino comunque..
Theresa: No, infatti, vuoi che ti venga addosso un'altra volta? Ma non accidentalmente.
Allenatore: Ok, ok, forse siamo partiti con il piede sbagliato. Io sono PJ, piacere.. e tu, sei?
Theresa: Il piccolo contrattempo qui fuori..
😆😆😆😆😆😆
Sua sorella ha qualcosa da nascondere e lei va su tutte le ansie, lo credo bene.
Attendo il prossimo aggiornamento!😄. -
+1 .CITAZIONEAllenatore: Ok, ok, forse siamo partiti con il piede sbagliato. Io sono PJ, piacere.. e tu, sei?
Theresa: Il piccolo contrattempo qui fuori..
BOOM!
Sto tipo però è strano, prima fa tutto l'antipatico e poi si prende 'accidentalmente' il numero di Terry.
Ora voglio vederla mentre scopre con chi esce la sorella.
. -
+1 .
Ahahahah ti giuro che è stato stranissimo ricominciare a scrivere, avevo in testa le restrizioni del DPCM, addirittura controllare l'orario ogni tanto 😆 😆 , fuori di testa ahahahCITAZIONEParto col dire che Theresa è una gran bella ragazzona. Mi ha fatto una buona impressione, è una tipa tosta che non si lascia mettere i piedi in testa da niente e nessuno, nemmeno da uno sconosciuto come PJ (la cui bellezza è wow, per non parlare di come si è evoluta la loro presentazione)
Momento curiosità: il personaggio di PJ mi è uscito un giorno TOTALMENTE a caso. Ero un botto annoiata quel giorno e mi sono messa a creare cose, ad un certo punto avevo finito con il suo viso, l'ho guardato meglio e ho detto "Ma chi è sto figo?" e boom, l'ho tenuto. E' il personaggio (prima di lui solo Theresa) che mi è uscito meglio ma anche alla quale sono più affezionata.
Ti ringrazio molto per il commento! Mi fa molto piacere come si sta evolvendo la storia, e mi fa ancora più piacere che piaccia a qualcuno 😍 😍
Al momento posso solo dire: stay tuuuned :3. -
.BOOM!
Sto tipo però è strano, prima fa tutto l'antipatico e poi si prende 'accidentalmente' il numero di Terry.
Ora voglio vederla mentre scopre con chi esce la sorella.
Hehe, chissà come reagirà la nostra Terry :3. -
+1 .
Buonasera Loverini!
Stasera pubblicherò il capitolo 8 della storia, in quanto nel fine settimana avrò del lavoro da fare e da studiare.
Stay Tuned, a dopooo ♥.
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