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+2
.All'inizio guardando la foto del ragazzo ho pensato che avesse qualcosa di strano in faccia, poi mi sono resa conto che ci hai messo le goccioline di sudore 
Bella come idea
Io al posto di Theresa non mi preoccuperei così tanto della nuova compagna di corso di Jhonatan, ma hey, non è che gli piace sotto sotto e fa la gelosa?
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+1 .
Anche io mi aspetto che la nuova ragazza porterà scompiglio, o comunque delle novità.
Quindi questo bel fusto non ha fatto breccia nel suo cuore, perchè lei è già interessata a qualcun'altro 🤔. -
+1 .
e adesso chi è il rosso??? CITAZIONEMa non importava.. nella mia testa c'era qualcun altro..
🤔 nel senso che ha in testa un altro ragazzo o che sta pensando alla nuova ragazza?!. -
+1 .
Buongiorno a tutti!! Scusatemi per l'infinita assenza, ma ho avuto un po' di problemucci e non sono più riuscita a portare avanti la storia! Ora sono super freeeeeee e mi dedicherò molto alla pubblicazione e stesura di questo progettino che avevo iniziato in quarantena.
Complice il fatto che non avevo moltissime idee in testa (<.< hehe) ora sono torrrrnata!
Penso che per stasera riuscirò a caricare un nuovo capitoletto :3
Enjoy!. -
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Yaaaaaaaaaaaaas 
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Buongiorno (nuovamente) a tutti !
Sono finalmente ed ufficialmente libera da qualsiasi impegno ! Chiedo scusa per l'attesa, ho avuto un sacco di cose da fare, preparare il portfolio per l'ammissione all'università (
), tanto lavoro, sono stata via in un'altra città ma ora sono quaaaa hehe
Con più idee di prima e tanti capitoli da scrivere (yuppi)!!
Mi ci metto subito sotto e in giornata vedremo delle novità 😚 😚 😚 😚
Al lavoro hehe. -
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CAPITOLO 3 - JHONATAN
Erano ormai le 19 passate quando rientrai a casa dall'allenamento.
C'era ancora molta luce per essere sera, e in quel momento, ricordo di aver ringraziato qualche santo perchè fosse estate.
Non appena varcai la soglia di casa, sentii mia madre dalla sua stanza, cercarmi..
Sharon: Jho, sei tu?
Jhonatan: Si capo.
Sharon: Mi faresti un favore?
Continuava imperterrita a urlare.
Sharon: Andresti fuori a riparare lo stendipanni? Tua sorella lo ha rotto stamattina giocando!
Jhonatan: Va bene capo, ho tem-
Sharon: No, fallo subito! La doccia la fai dopo!
Jhonatan: Okay capo
Quando sergente-mamma voleva qualcosa, la voleva ieri.
Non gradiva un no come risposta.
Ricordo che una volta, quando ero un nanetto, mi azzardai a dirle di no su qualcosa, non ricordo esattamente di cosa si trattasse, ma ricordo perfettamente la pacca sul sedere che mi diede per non averle dato retta..non fu piacevole.
Ciò detto, arrivai in camera, posai il borsone e uscii dal retro per aggiustare il maledetto stendi panni.
Quella peste di mia sorella (una dolce bimba rompiscatole di 8 anni), sembrava essersi appesa alle corde: non ha tenuto in considerazione il fatto, che queste non avrebbero retto il suo per, spezzandosi.
Non solo è finita con le chiappe a terra, ma ha rischiato anche di rompersi l'osso del collo.
Bhe, meno male che non le è successo nulla..dovevo solo essere felice di questo.
Per il resto, che dire, ero io l'uomo in casa: l'unico maschio, tra due donne..
Purtroppo, mio padre morì che avevo 10 anni e mia sorella ne aveva appena compiuto 1, e può sembrare il solito clichè, ma soldi in casa non ce n'erano per piccole riparazioni di questo tipo: così, fin da piccino, ho dovuto imparare l'arte del fai da te e aggiustare cose rotte.. e che dire, me la cavavo abbastanza bene! Grazie a questo talento innato (sono conosciuto per la mia modestia) sono riuscito a trovare un piccolo lavoretto part time, da svolgere nei weekend, quando non ho le partite, che mi ha permesso di aiutare in casa con qualche entrata e pagare la cena a qualche bella ragazza! Hehe
Ma torniamo a noi: mentre riparavo lo stendi panni sentivo mia sorella ridacchiare dalla finestra della sua stanza.
La bestiolina si era affacciata solo per farmi qualche pernacchia: maledetta!
Una volta finita la riparazione, rientrai in casa, andai in cucina e presi la spazzatura accumulata sotto al lavandino, pronta per essere portata fuori.
Ed ecco lì l'apparizione: la bestiolina era uscita dalla tana!
Denise: Hey tu!
E mi arrivò addosso una pallina di carta.
Jhonatan: Ahi! Ma che hai nella testa? Ti piace farti male e fare male agli altri?
Denise: Dov'eri oggi? La mamma ha detto che dovevi essere a casa due ore fa..
Jhonatan: Ero fuori con Teem e Terry, poi sono andato agli allenamenti, vi avevo avvisate ieri sera, no?
Denise: Mah, sarà.. Non è che mi stai dicendo una bugia e in realtà eri fuori con qualche bella ragazza? Eh?
Mi guardò con quella sua smorfietta da sorella gelosa: un classico! La sorella gelosa delle fidanzate del fratello..che dolce piccola peste.
Jhonatan: Beh, se anche fosse..non sarebbero affari tuoi, non sei un po' piccola per fantasticare su queste cose?
Denise: Pff! Ma sarai tu piccolo!
E mi fece una linguaccia.
Con smorfia.
Ridacchiando.
Denise: Mamma dice che stasera cucini tu. Che prepari?
Jhonatan: Ma scusa, ma non ho fatto ancora a tempo a tornare a casa che già mi date delle cose da fare!?
Denise: Io ho fame..
Jhonatan: Cosa vuoi che cucino?
Denise: Sei tu lo chef!
E se ne andò, saltellando.
Diavoletto, misero diavoletto.
Tornai in casa e andai a farmi una bella doccia calda.
Appena uscito dalla porta del bagno sentii mia madre borbottare qualcosa sul perchè e il per come io non mi sia ancora messo a fare nulla, sottolineando come "in questa casa dovesse fare tutto lei".
Evidentemente non fu una bella giornata: di solito tendeva a portarsi a casa i problemi del lavoro.
Lei lavorava al mio liceo, da appena un anno.
Anche se non era ancora stata confermata come insegnante di ruolo, se la cavava molto bene.
Gli alunni che seguiva erano tutti molto attenti alle sue lezioni: un po' perchè impartiva ordini come se fosse un sergente maggiore e un po' perchè tutto ciò che spiegava inevitabilmente ti entrava in testa.
Molto brava.
L'esatto opposto di me: io sono pura forza e velocità.
Sono un atleta, non vado matto per lo studio e le materie scientifiche.
Ma per accedere a una borsa di studio, le università vogliono che tu abbia una buona media..quindi via così! Per fortuna avevo due ottimi amici su cui contare per le materie dove non arrivavo da solo.
Mentre questi pensieri mi ronzavano nella testa, mi ero già avviato in cucina a preparare qualcosa per tutti e tre: branzino con patate al vapore e asparagi! Gnam!
Uno dei piatti preferiti di mia mamma: in frigorifero c'erano giusto tre filetti, ero certo li avesse presi la mattina stessa dal pescivendolo, perchè erano freschissimi.
Et voilà, la cena è servita! Preparai la tavola e mi misi a mangiare: che fame!
Dopo aver chiamato le donzelle per altre due volte, eccole finalmente entrare in cucina, sedersi e mangiare!
Avevo ragione: dev'essere successo qualcosa al lavoro, non era in forma, mia madre!
Denise: Che buonooooo
Jhonatan: Grazie, bestiolina. Allora, com'è andata la giornata?
Sharon: Mmh..
Fece una smorfia di disapprovazione e capii che non aveva alcuna intenzione di raccontarmi qualcosa che riguardasse i suoi problemi: cosa potevo capire io, eeeeeh..
Denise: Mamma, è da maleducati non rispondere, lo sai?
A momenti mi strozzo con il cibo.
Dovevo bere un sorso d'acqua.
Che carattere, signori!
Sharon: Non voglio parlarne, Denise. Piuttosto, lo sai che dovevi essere a casa due ore prima di quando sei tornato, vero?
Jhonatan: Ma ti avevo avvisata ieri che avevo gli allenamenti..
Guarda il vuoto.
Mi guarda.
Guarda il vuoto.
Mi guarda.
Sharon: Ah.. Già..
Jho: 1.
Mamma: 0.
Denise: Uuuh
Sharon: Va beh ma un messaggio potevi comunque mandarlo!
Denise: Ahia..
Jhonatan: Credevo te lo ricordassi!
Sharon: La prossima volta mandami un messaggio!
Denise: ...
Jhonatan: ...ok
Sharon: Bene. E comunque hai cucinato bene..
Denise: Yeeeee
Jhonatan: E tu cosa sei, un grillo? Che devi fare tutti i versetti per farci ricordare della tua presenza??
Denise: Si.
Jhonatan: Ah ok.
Sharon: Lava anche i piatti.
Jhonatan: Va bene, capo!
Sharon:Mmh..
Smorfia.
Non appena finirono di mangiare ed uscirono dalla cucina mi misi a lavare i piatti.
Mi ricordai che ancora non avevo finito alcuni esercizi di matematica, così una volta finito con i piatti, presi il quadernone e finii tutto.
Ci misi una vita: alle due di notte ero ancora in piedi a studiare.
E nemmeno potevo chiedere ai miei amici! Stavano sicuramente dormendo.
Mi mancavano ancora un paio di esercizi, ma ero troppo stanco.
Decisi di continuarli il giorno dopo..o almeno ci avrei provato!
Uscii dalla cucina: buio pesto. Le uniche luci erano quelle che provenivano da fuori, delle poche macchina che passavano.
Acceso la luce del soggiorno e andai in camera, chiudendo la porta dietro di me.
Mi buttai sul letto e mi addormentai di colpo.
Il giorno dopo, mi alzai alle 10: troppo tardi! devo riprendere il ritmo di prima.
Promisi a me stesso di ricominciare a correre la mattina prima delle lezioni.
Ma mancava solo una cosa: le lezioni, che sarebbero ricominciate due settimane dopo.
Andai in cucina, coccolato dal profumo dei pancakes di mia madre..che in cucina non c'era.
C'era mia sorella.
Jhonatan: Dov'è la mamma?
Denise: E' in camera che si sta vestendo.
Annuii.
Notai però con mio grande dispiacere che il piato di pancakes era vuoto.
Jhonatan: Scusa ma che fine hanno fatto i..?
Denise: Li ho mangiati.
Jhonatan: E perchè non me ne hai lasciato neanche uno??
Denise: Chi dorme..non mangia i pancakes!
Jhonatan: ...
Aprii il frigorifero e mi misi a preparare due uova strapazzate con pancetta: la colazione di chi non demorde di fronte alla fame!
Nel frattempo, la dolce bestiola aveva finito la sua colazione e aveva lasciato il piatto da lavare, sulla tavola.
Bene.
Chiamatemi Cenerella, per gli amici Cenerina.
Mangiai con calma, accompagnando il pasto con un buon succo d'arancia.
Una volta finito, lavai tutto e tornai nella mia stanza: mi resi conto di non aver incrociato mia mamma, ancora.
Mi sedetti alla scrivania ed iniziai a fare qualche cavolata al computer: tra film e videogiochi lasciai passare la mattina.
Poi mi ricordai dei due esercizi di matematica lasciati in sospeso..e SBAM! Mandai un messaggio a Terry!
Se volevo superare quell'ostacolo, dovevo chiedere aiuto a lei.
Le chiesi di vederci ad un bar nella vicinanze di casa mia e nel giro di pochi minuti mi diede risposta positiva all'invito.
Sapevo che non mi avrebbe detto di no.
Ricordai in quel momento della piccola cotta che avevo per lei, qualche tempo prima.
Non potevo fare a meno di ricordare anche quanto fosse diventata bella negli ultimi anni: era riuscita a sconfiggere un suo demone interiore ed ora non riusciva più a nascondere il suo essere raggiante!
Mi faceva piacere averla intorno..
Mi vestii e uscii di casa..mandai un messaggio a mia madre avvisandola di dove sarei andato e con chi, sicuro che altrimenti mi avrebbe preso a calci nel sedere questa volta.
Uscendo di casa presi su anche il quadernone, in modo da farmi aiutare dalla mia amica con gli esercizi.
Mi squillò il telefono: era mia madre.Mi raccomando, vedi di tornare ad un orario DECENTE.
Sorrisi e mi avviai verso il locale.. -
+3 .
È arrivato questo aggiornamento finalmente, quasi non ci speravo più 
CITAZIONEmi arrivò addosso una pallina di carta.
Jhonatan: Ahi! Ma che hai nella testa?
Tutto pompato e pieno di sè e poi si fa male per una pallina di carta?
Nei lavori di casa però se la cava bene, questo basta per renderlo un ottimo partito
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+1 .
Scusatemiiiii 😭😭😭
Purtroppo ero veramente convinta di riuscire a pubblicare qualcosa prima ma ho avuto il portfolio da realizzare che mi ha vista impegnatissima, tantissimi render, piante, oggetti da realizzare 😭
Ma ora sono carichissima hehe
Ora sono fuori casa, domani torno ma ho già preparato tutto hehe
Aspetto solo qualche altra reaction 😏😏😏. -
+1 .
CAPITOLO 4 - JHONATAN
Mentre andavo verso il locale, notai con molta preoccupazione che il cielo si stana rannuvolando.Maledetti temporali estivi..
Pensai.
Arrivai davanti alla porta del locale con qualche minuto di anticipo, decisi di scrivere a Terry per avvisarla della cosa.
Mi arrivò un messaggio dopo nemmeno un minuto, dove mi avvisava che le mancavano pochi minuti per raggiungermi.
Mentre la aspettavo, mi guardai intorno: il locale si trovava in una zona non molto lontana da casa mia.
Di fronte si trovava un piccolo parco: alcuni bambini si erano messi a giocare con la ruota, c'era un gruppetto di mamme seduto sulle panchine, insieme ai loro bebè e non sembravano preoccuparsi del temporale imminente.
Vedevo entrare e uscire gente dal bar che avevo di fronte a me, dove poi sarei entrato con Terry: alcune coppie, alcuni gruppetti, delle famiglie. Vedevo tutti sorridere.
In quel momento mi sentii malinconico, ma fu solo per quel momento.
Non so dire il perchè, non so dare un motivo a quell'emozione e a cosa provai, ma so che quando arrivò Terry mi sentii subito più felice, incredibilmente, e tutte le emozioni traballanti mi scivolarono addosso.
La vidi arrivare in lontananza, sorrideva, come sempre.
Notai che si fosse fatta particolarmente carina.Si è truccata? E da quando io noto questi particolari?
Si è sempre truccata?
Sentii improvvisamente qualcosa nello stomaco muoversi.. era sicuramente fame, non poteva essere altro.Vero?
Più si avvicinava a me e più questa sensazione aumentava.
Che strano.
Tutto cessò non appena ci abbracciammo.
Theresa: Hey pigrone! Allora, come stai? Sei pronto per una lunga sessione di studio?
Jhonatan: Certo! Sempre pronto!
Theresa: Ottimo! All-
Jhonatan: Però non stiamo tutto il tempo a studiare vero? Cioè ci facciamo anche un giretto?
Theresa: Ooooooooh che barba che sei.. Vedo che, come sempre, lo studio è al primo posto eh?
Jhonatan: Ma perchè devi fare la secchiona??
Theresa: Ma secchiona cooosaaa? Mi hai scritto tu per studiare, stupido!
Rise.
Tanto.
E riprovai quella sensazione.Ma cos'è..?
Jhonatan: Va beh ma perchè ho davvero bisogno di una mano..
Theresa: E allora intanto studiamo, poi si vedrà, che dici?
Jhonatan: Dico che dopo andiamo a farci un giro.
Alzò gli occhi al cielo, sorridendomi con complicità.
Entrammo nel locale e ci sedemmo accanto alle finestre.
Ricordo che, quando ero un po' più piccolino, venivo spesso in questo posto: prima aveva un'altra gestione, era una pizzeria. Con mia mamma e mia sorella venivamo abbastanza spesso. C'era il clown, l'area bimbi e ogni settimana organizzavano un evento speciale per le famiglie. Io avevo solo mamma e Denise, eravamo una famiglia un po' piccola, ma mi piaceva, davvero.
Ci sedemmo e mi venì fame subito, alla vista di quel bel bancone pieno di schifezze, cibo e bevande fresche.
Probabilmente stavo fissando troppo il bancone, perchè Terry mi incalzò..
Theresa: Beh? Che aspetti a buttarti su quel ben di Dio?
Sorrisi, palesemente imbarazzato.
Jhonatan: Si vede tanto eh?
Theresa: Beh, ti dico.. Sì.
Jhonatan: Allora mi lancio. Te vuoi qualcosa?
Theresa: No, ti ringrazio, per il momento sono a posto. Il tuo libro?Oh cavolo, il quadernone!
Jhonatan: Oh, certo! Quasi me ne scordavo! Tieni.
Le allungai il mio quadernone: nessuno, meglio di Terry, avrebbe potuto capire quali fossero gli esercizi sul quale mi ero inceppato.
Mi alzai e andai al bancone.
Evidentemente ci misi un bel po' prima di tornare al tavolo (anche se non me ne resi affatto conto) perchè quando mi sedetti di nuovo con lei, notai con piacere e stupore, che aveva quasi terminato il secondo ed ultimo esercizio.Uoah! Una bomba, super veloce!
Pensai. Ero davvero fortunato ad avere un'amica come lei..Amica..
Jhonatan: Oddio ma sei un mostro!?
Theresa: Uh?
Alzò lo sguardo dalla pagina e mi fissava, stranita..
Oddio, forse "mostro" non dovevo dirlo..
Jhonatan: No, cioè, volevo dire.. Come hai fatto in così poco tempo? Io ci ho messo davvero tutta la notte e non sono riuscito a venire a capo nemmeno del primo..
Theresa: Beh, perchè sbagliavi approccio. Vedi..
Mi spiegò, con molta calma e in maniera molto chiara, dove avessi sbagliato.
Arrivai ad una conclusione: ero un disastro.
Dovevo studiare, applicarmi di più, impegnarmi.
E' che proprio certi concetti, non mi entravano in testa.
Restai perplesso, o meglio, più che perplesso, amareggiato dalla cosa.
Che avevo che non andava? E poi perchè continuavo a provare questa sensazione, ogni volta che lei apriva bocca o che mi guardava negli occhi?
Stavo impazzendo.
Ormai ero certo, assolutamente certo che quella sensazione non fosse fame.
Non era fame.
Ma allora cos'era?
Nel profondo, sapevo di cosa si trattasse, lo avevo già provato prima..ma per chi? Era una sensazione che mi era familiare.
Theresa: Yuuuhuu? CI SEI?
Oddio. Stavo pensando.
Non la stavo ascoltando.
Ero talmente immerso nei miei pensieri che mi sono fermato con l'ascolto.
Jhonatan: U-uhm sisi! Certo! Che pensi, che non ti ascolto?
Theresa: Mah, sembravi un po' perso..
Jhonatan: Ma no, ma va, assolutamente. Ho capito tutto, capo!
Theresa: Ok, quindi il primo esercizio, ti è chiaro?
Jhonatan: Chiarissimo!
Evidentemente le risposi con un'aria troppo da macho, perchè..
Theresa: Ah si? Chiarissimo eh? Allora rifallo! Risolvilo! Ora, davanti a me.
Jhonatan: Uouh uouh uouh! Frena cocca! Ci metterò tutto il giorno! Non se ne parla.
Theresa: Ah no? Allora niente giro!
Jhonatan: Eddai suu
Sorrideva e godeva nel farmi soffrire così.
Jhonatan: Non ce ne andremo nemmeno da qui, finchè non avrò finito, vero?
Theresa: Sapevo che eri intelligente! Esatto! Susu.
Jhonatan: Eh va bene..
Ricominciai da capo ad eseguire l'esercizio.
Ci misi la bellezza di 3 ore per il primo e 2 ore per il secondo.
Fortunatamente Terry fu così gentile da concedermi la pausa per mangiare..o non avrei tirato fino alla fine.
Finiti entrambi gli esercizi, Terry si mise a correggerli e, come un bravo scolaretto me ne stetti in silenzio.
E no, non perchè io sia davvero un bravo alunno, ma perchè ero mentalmente morto.Elettroencefalogramma: piatto.
Theresa: Ok..
Jhonatan: Che?
Theresa: Bhe..
Jhonatan: Cosa?
Theresa: Mah.. D-
Jhonatan: Parla!
Theresa: ..dicevo: credo che tu sia appena entrato del club dei secchioni! Contento?
Jhonatan: Era tutto giusto?
Theresa: No beh, qualche errorino c'era, però sei arrivato al risultato corretto nonostante questo. Credo che tu abbia solo bisogno di integrare le tue conoscenze.. Cioè, perdonami, approfondirle.
Jhonatan: Grande! Ora andiamo?
Theresa: E dove vuoi andare? Sono le 18. Tra poco devo tornare a casa.
Jhonatan: Eddaiii, ti offro una cena. Ti prego, lascia che mi sdebiti per questo favorone!
Theresa: Mah, Jho, non lo so, dico davvero.. mio padre si aspetta che io torni a cena..
Jhonatan: Tiii preeegooo
Signore: Oh mamma, che lagna.. Sti ragazzini.
Con mio fastidio e stupore, sentii l'uomo seduto al tavolo accanto al nostro, lamentarsi per il nostro atteggiamento.
Detto che non stavamo facendo casino.
La cosa mi fece non poco ribollire il sangue.
Theresa: Come scusi?
Terry era palesemente imbarazzata dalla cosa.
Signore: Hai sentito benissimo! Sono due ore almeno che non fate altro che parlottare come due ragazzini viziati. Noi qui staremmo cercando di rilassarci.
Jhonatan: Noi invece eravamo qua apposta per darti fastidio.
Signore: Hey ragazzino, che hai detto?
Jhonatan: HAI SENTITO BENISSIMO!
Sentivo ribollirmi il sangue nelle vene.
Conoscevo quel tipo: era un riccone del quartiere della zona di Terry.
Presuntuoso, narcisista, pieno di soldi, che pensa di avere il mondo sotto ai suoi piedi.Maledetto.
Signore: Ah, pensi di fare il duro eh? Pff, ragazzetto, tu non sai con chi hai a che fare.
Jhonatan: E invece si, pare che io abbia a che fare con un vero stronzo.
Lo vidi diventare verde.
Io ribollivo di rabbia: come si permetteva questo di fare il superiore solo perchè ricco?
Ma scherziamo?
Nemmeno stavamo facendo casino. Ricordo perfettamente che stavamo parlando sottovoce.
Notai che la moglie, seduta opposta a lui mi fissava schifata, la ragazza che aveva di fronte era imbarazzatissima e Terry cercava di farmi calmare.
Sapeva com'ero fatto: purtroppo sono sempre stato una testa calda.
Avevo bisogno anche di sfogare la tensione provocata dallo studio e questo qua mi stava dando modo di farlo.
Dopo pochi secondi, il proprietario del bar ci intimò di finirla, dicendoci che avrebbe dovuto cacciarci fuori a calci.
Il cretino gli diede una risposta maleducata (come mi aspettavo, del resto) e di rimando il titolare gli ha intimato di andarsene, ricordandogli che non doveva causare problemi, o almeno non lì dentro.
Signore: Ma come si permette? Lei non sa evidentemente chi sono io, questi ragazzini ci stavano infastidendo.
Jhonatan: Oh si certo, diamo la colpa ai ragazzini. Ma sta zitto.
Signore: Dì ancora un'altra parola ragazzino e giuro che per te saranno guai!
Jhonatan: Aspetto solo questo.
Proprietario: ORA BASTA. ESCA DI QUI. SUBITO. Ho visto tutta la scena, i ragazzi stavano studiando. E' l'ultima volta che glielo chiedo, dopodichè sarò costretto a farla scortare fuori dai poliziotti.
Il signor cretino, all'uscita di queste parole, sbiancò.
Decise che fosse meglio andarsene.
La moglie continuò a guardarmi schifata.
Il signor cretino si alzò dal tavolo, si avvicinò a Terry con fare minaccioso e le disse all'orecchio.La prossima volta, faresti meglio a tenere a bada il tuo fidanzato, dolcezza.
A quelle parole mi alzai di scatto, non c'era più niente che poteva trattenermi..
..o almeno così credevo. Terry, con un gesto fulmineo mi prese la mano che stavo per alzare per tirargli un cazzotto, guardandomi con gli occhi lucidi.
Il cretino se ne uscì dal locale, tutto nervoso con amici e moglie al seguito.
Il titolare del locale mi tirò un'ultima occhiata prima di ritirarsi dietro al bancone.
Tutte le persone al suo interno, ci guardavano.
Eravamo (ero) lo zimbello di quel posto.
Mi sedetti nuovamente al tavolo. Guardai Terry negli occhi.
Sembrava scioccata, terrorizzata, profondamente scossa dall'accaduto.
L'unica cosa che riuscì a dirle in quel frangente, fu la parola "scusa".
Sembrò non fare caso però al mio gesto.
Notai che la sua mano era ancora sul tavolo: gliela presi e mi guardò negli occhi, come se si fosse svegliata dai suoi pensieri.
Jhonatan: Scusami Terry.. Sono stato veramente uno stupido.. Non dovevo, mi sono lasciato prendere, quello era davvero un gran maleducato , poi come ti ha trattata.. Non dovevo, mi dispiace.
Theresa: Non preoccuparti.. Era veramente un cafone..
Jhonatan: Già..
Abbassai lo sguardo.
Theresa: Beh, che dire.. Mangiamo qualcosa e poi facciamo quel giretto?
Jhonatan: Volentieri.
Le sorrisi.
Andai al bancone ed ordinai due panini con due porzioni di patate fritte e due bibite.
Tornai al tavolo e cercai di calmarmi.
Andava tutto bene ora, giusto?
Eppure, quella sensazione..
Theresa: Fatto?
Jhonatan: Fatto, capo!
Ridendo e scherzando non uscimmo dal locale fino alle 22.
Le chiesi se le andasse di bere qualcosa, mi disse che c'era un posticino carino dove facevano dei buonissimi cocktails.
Mi affidai al suo buon giudizio e ci avviammo verso quel posto.
Nel caos generale, non mi ero accorto, mentre stavamo al chiuso, che avesse piovuto.
Faceva fresco, si stava bene.
Arrivammo in questo locale: notai con piacere che era frequentato da ragazzi giovani, al massimo la persona più grande là dentro avrà avuto 27 anni.
Ok forse 30.
Ma sempre giovani erano.
Sembrava abbastanza pieno come locale, quindi restammo fuori per un po' a chiacchierare.
Dopo una buona mezz'ora che attendevamo fuori iniziò a venirmi sete.
Jhonatan: Ti va di bere qualcosa?
Theresa: Certo! E' per questo che siamo venuti, no?
Jhonatan: Giusto. Che vuoi che ti prendo? Non entriamo entrambi, pensavo di stare qua fuori che si sta bene.. che dici?
Theresa: Va benissimo. Vedi tu, se ti fanno un vodka lemon prendo quello!
Jhonatan: Va bene, capo! Hai avvisato i tuoi che farai un po' tardi?
Theresa: Sii, non preoccuparti. Vai, che ho sete!
Mi avviai, contento, all'interno.
Ero felice di essere riuscito finalmente a superare quel brutto incidente del pomeriggio.
Ma la mia felicità fu subito interrotta da una scena alquanto raccapricciante, che mi si palesò davanti: al bancone c'era un a ragazza (molto carina) che avrà avuto la mia età.
Dietro di lei c'era questo tizio, alto, giacca e cravatta: mi ricordava troppo quello stronzo incontrato non molto prima.
E che stava facendo? Lei sembrava parecchio infastidita da questa persona.
Restai a fissarli per qualche minuto, prima di accorgermi che aveva provato a palpeggiarla diverse volte.Bastardo.
Il mio dubbio fu riconfermato subito, per ciò che accadde dopo.
Lei si allontanò da lui bruscamente e lui di tutta risposta le prese per il braccio.
Era palesemente ubriaco, farfugliava frasi come per provocarla.
Lei cercò di avviarsi verso l'uscita ma lui la bloccò prima che riuscisse a muoversi.
Si mise ad urlare.
Dovevo.
Fare.
Qualcosa.
???: MA VUOI LASCIARMI IN PACE? QUALE DIAVOLO E' IL TUO PROBLEMA??
Tipo Losco: Eddai, su, dolcezza, non fare così. Pensavo ti piacesse, a voi scolarette non piace più essere corteggiate così??
???: ...
Vidi che la ragazza stava per scoppiare in un pianto isterico.
La cosa che più mi lasciò di sasso, fu vedere come alla gente intorno non fregasse assolutamente nulla.
Tipo Losco: Su piccola, non fare la preziosa, vieni quuuui.
???: Lasciami! NON MI TOCCARE!!
Mi avvicinai di scatto.
Jhonatan: Hey, c'è qualche problema?
Tipo Losco: Nessun problema, fratello, ci stiamo solo divertendo, sai com'è.
Jhonatan: No. "Fratello". Non so com'è. A me sembra che la ragazza non voglia divertirsi con te, quindi che ne dici se la lasci in pace?
Tipo Losco: Oh, e tu chi saresti? Il suo fidanzatino?
???: N-no, lui-
Jhonatan: Beh, può anche darsi, a te che te ne frega? Ti ho detto che la ragazza non vuole divertirsi con te.
Lui mollò la presa del suo braccio.
E si gonfiò il petto, come per volermi provocare.
Sapevo dove saremmo andati a finire.
Tipo Losco: Altrimenti cosa fai, eh? Ti avviso, che se cerchi rogne, io ti faccio buttare fuori di qui.
Si avviò dietro al bancone.
Ottimo, l'ennesimo proprietario cafone, la mia giornata non poteva che migliorare.
Ma no, il mio orgoglio mi diceva di inseguirlo, e così ho fatto.
Sotto lo sguardo scioccato di tutti i presenti, mi lanciai dietro al bancone e lo presi per un braccio..
Jhonatan: Hey, chiedi scusa alla ragazza, qui.
Tipo Losco: Ma chi sei, un poliziotto? Il papa? Ma mollami.
Si liberò dalla mia presa e mi diede uno spintone.
Beh, cosa fa un maschio, con la testa, non calda, bollente, quando viene provocato?
Picchia.
Gli tirai un pugno.
E poi se seguì un altro.
Lui fece lo stesso.
Mi buttò a terra e mi sferrò un paio di ganci.
Ci volle uno dei buttafuori, grande e grosso, per scollarmelo di dosso.
Tipo Losco: LASCIAMI!
Jhonatan: Oh, cos'è, fa male?
Feci per tirargliene un altro ma il tipo grosso dietro di lui mi intimò di non farlo.
Prese il tizio per un braccio e lo accompagnò molto poco gentilmente, fuori dalla porta sul retro..dove vengono fatti uscire i problemi.
Tipo Losco: LASCIAMI ANDARE SUBITO!
Perfetto, ero nuovamente lo zimbello di tutti.
Mi voltai per uscire, ma vidi Terry insieme alla ragazza che era stata infastidita, sembrava stesse cercando di calmarla.
???: Ma perchè una non può uscire una sera, UNA, senza essere infastidita??
Theresa: Lo so, sono dei gran cafoni.. Come ti senti? Stai bene?
???: S-si.. Credo di si..
Theresa: Vieni, sediamoci al banco..
Le seguii con lo sguardo e mi sedetti allo sgabello a fianco al loro.
Mi faceva molto male la testa.
Brutto stronzo.
???: T-ti ringrazio molto per avermi calmata..
La sentivo singhiozzare a fianco a me.
Com'è possibile che esista così tanto schifo in giro?
Theresa: Ma figurati.. Forse è meglio se ringrazi Jho.
???: Chi?
Theresa: Il ragazzo dietro di te.
Sorrise imbarazzata.
Lei si voltò verso di me: uh, carina, molto carina.
Hey, non è il momento.
Jhonatan: Heey
Lei si portò le mani alla bocca come per indicare un forte imbarazzo.
???: Oddio! Oddio scusami!! Non sapevo fossi qui!! Santo cielo, che maleducata!!C-come ti senti?? Ti ringrazio, ti ringrazio davvero tantissimo per quello che hai fatto.. N-non dovevi, davvero.. Io.. Mi dispiace..
Jhonatan: Ma figurati.. Ti stava infastidendo.. è il minimo..
???: Oddio che brutta figura.. Stai bene?? Come ti senti?
Jhonatan: Mah, passerà.. avrò un'occhio nero domani, per il momento è solo bello viola!
???: Mi dispiace davvero tantissimo..
Notai che il suo telefono si illuminò, stava ricevendo una chiamata.
???: P-pronto? Si? Ah sei qui fuori? Arrivo subito. Ciao.
Riattaccò.
La guardai.
???: Scusami, scusatemi tanto, è venuto a prendermi mio fratello.. Vi ringrazio davvero tantissimo, dico davvero. Spero di incontrarvi ancora molto presto.
Theresa: Certo! Come ti chiami?
Jay: Gli amici mi chiamano Jay.
Theresa: Piacere Jay, io sono Theresa e lui è Jhonatan.
Jhonatan: Ciaao.
???: Ciao! Buona serata, alla prossima! Grazie ancora.
Theresa: Ciao!
Jhonatan: Buonanotte!
Theresa mi guardò e si avvicinò a me. Mi prese il viso tra le mani.
Il mio cuore iniziò a battere fortissimo.
Mi guardò la ferita a chiese due cubetti di ghiaccio al barista che glieli diede con un fare quasi terrorizzato.
Andammo fuori, ci sedemmo su una panchina all'uscita.
Era mezzanotte passata.Santo cielo, mia madre mi ammazzerà.
In quel momento anche il telefono di Terry squillò.
Theresa: Hey papà? Si. Sisi sono al locale qua vicino. Ok, ti aspetto qui, grazie. Ciao.
Jhonatan: Scusa, ti ho fatto fare tardi..
Theresa: Hey, non devi scusarti sempre. Quello che hai fatto stasera è stato nobile. Un po' troppo violento, sai cosa penso sulla violenza, ma molto nobile. Nessuno aveva preso le difese di Jay.
Jhonatan: Si.. Beh.. Mia madre mi ammazzerà domani mattina..
Theresa: Credo che se sapesse cosa hai fatto, sarebbe molto indulgente, sai?
Jhonatan: Si, mi ammazzerà con dolcezza..
Theresa: Si, anche..
Ridacchiammo.. Restammo in silenzio per qualche altro minuto.
Sentivamo solo la musica proveniente dall'interno del locale.
Passò poco tempo prima che il padre di Terry si presentò in macchina accanto al marciapiede.
Lo vide subito.
Theresa: Beh, allora io vado. Grazie della giornata Jho.
Jhonatan: Grazie a te, buonanotte.
Mi diede un bacio sulla guancia, e se ne andò.
So per certo, che diventai rosso come un peperone.
Mi avviai verso casa, sorridente, stanco, ma molto felice.
Ora dovevo solo sopravvivere alla collera di mia madre.. -
+1 .
Buonasera Simminiii!
Sono finalmente ed ufficialmente tornata.
Dunque, scusate se il capitolo è un po' lungo, ma avevo davvero tante idee che volevo mettere giù e finalmente potevo fare accadere qualcosa! Yuppi! Spero che vi piaccia, chiedo scusa se per qualcuno i temi trattati sono un po' crudi, o comunque poco piacevoli.
Spero che vi piaccia, comunque e fatemi sapere cosa ne pensate! Enjoy!. -
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Ho letto il capitolo e le scene non mi sono sembrate troppo crude, comunque se ritieni che i tuoi contenuti siano troppo forti (tipo scene troppo violente o hot) lascia un messaggio prima del capitolo e metti le parti incriminate sotto spoiler, grazie! (Qui riporto il topic che lo cita)
Comunque... Quel tizio al bar era troppo antipatico, idem il proprietario del locale.
Posso capire la reazione di Jho, anche se sono dello stesso avviso di Theresa. E ora chi la sente la madre?
Jay è davvero carina~. -
+1 .
finalmente ho letto gli ultimi 2 capitoli!
abbiamo avuto modo di conoscere meglio il nostro macho! ha un cuore d'oro sto ragazzo. aiuta in casa, cucina, si prende cura della mamma e della sorellina impertinente. E' un pò attacca brighe ma lo fa solo per salvare le donzelle!
quindi sente una strana sensazione allo stomaco quando vede theresa eh... tipo farfalle???
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PokeElysa tutto ok? Non lasciarci troppo sulle spine 
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+2 .
Buonasera amici Simmini!
Perdonate l'attesa lunga ed infinita ma, purtroppo, quando credevo di essermi liberata di mille impegni, ecco che ne sono spuntati altri (daaaaamn it).
Ordunque, seguiranno nei prossimi giorni delle novità alquanto interessanti sui nostri amici personaggi.
Hehe questo Jo.. sembrerebbe essersi preso una bella cotta..!!
Ma chiacchiere a parte, molto presto uscirà il nuovo capitolo (forse più di uno.. chi lo sa? hehe) e spero di sorprendervi e deliziarvi con le loro avventure.
Parliamo di giusto un paio di giorni, il tempo di togliermi di mezzo l'ennesimo weekend di lavoro 😥 😥
Vi auguro una buona serata, al prossimo capitolo :3 :3.
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