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.Tranquilla, ormai è acqua passata e poi se me ne importasse davvero qualcosa a quest'ora non ne scriverei nè parlerei così tranquillamente 
Mia madre e mia nonna mi hanno riempito tutto quel vuoto e, adesso, il fidanzato di mia madre e soprattutto il mio ragazzo sono le ombre di quella figura paterna che non ho avuto davvero, quindi nessun problema
La nostra protagonista sicuramente ne dovrà passare un pò...
Beh.. Non importa quanto tempo impieghi in qualcosa, ma il raggiungimento dell'obiettivo finale.
Non vedo già l'ora di vedere la sua "rinascita"
Al prossimo aggiornamento!
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Povera Nadia 
Il padre di Bea è davvero un maschio orrendo. 
Non si può di certo definire uomo. 
Chissà come mai la scelta di Nadia di dare alla figlia un nome così particolare Batseba. Mi incuriosisce molto sapere perchè alla fine si sia ritrovata con sette/otto famiglie
Non mi pronuncio perchè la mia testa si è messa a fare fin troppi film e mi dilungherei troppo. 
Complimenti per le foto mi piacciono molto
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Beh inizio col dire che il bar ha un arredamento un po bizzarro xD
Cmq non mi sarei aspettata che ci andasse a letto con quel tizio che nemmeno conosceva... vabbè se a lei sta bene...
Credo che abbia 7 famiglie perché magari sua madre ha deciso di darla via. Quindi sarà passata da diverse famiglie che la tenevano in affidamento.. -
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Capitolo 2: Osa credere in te stesso
Nei corridoi bianchi e spogli dell’ospedale divampavano le urla di mia madre:
“Su Nadia,ancora un piccolo sforzo”
Strillava con tutta la forza che aveva nei polmoni.
Poi un pianto.
Un piccolo pianto, il mio,portò l’allegria… una piccola luce nel suo mondo buio.
“Congratulazioni è una bellissima bambina”
Mi strinse a sé con tanto vigore arrivando anche a prendersi una sgridata dall’ostetrica
“E’ così piccina.” Quarantatre centimetri per un chilo e mezzo. Non c’è da sorprendersi del mio metro e una mela di oggi.
“Come la chiamiamo?”
“Batseba”
L’unica risposta del medico fu una faccia perplessa. Batseba o meglio nota come Bea, perché quel –ts nel mezzo era complicato per molti.
Passarono le ore, io dormivo beata sotto gli occhi attenti di mia madre, tutta imbacuccata nella coperta: mi fissava promettendosi che sarei per sempre stata solo sua.
“Signora avremmo bisogno di parlare col padre” un silenzio imbarazzante calò tra mia madre e l’infermiera” Sa …per i documenti” Chiese infine quasi scusandosi.
“Non c’è nessun padre. Solo io.”
Nessuno era lì con lei, nessuno era venuto a fargli visita e nemmeno a me. In realtà io dormivo senza preoccuparmi del mondo attorno a me.
Straniti dal tono di mia madre, l’infermiera e il medico uscirono con un semplice va bene e Nadia, stringendo tra le mani il lenzuolo, si addormentò.
Fu un sonno senza sogni, forse era troppo stanca anche per quello.
Se il sonno fu tranquillo, il risveglio fu tutt’altra storia.
“Cosa ci fai qui?” tirandosi su, sulla difensiva.
“Sono a venuto a vedere mia figlia”con tutta la tranquillità del suo mondo era tornato a tormentare quello di mia mamma.
“Lei non è tua figlia, ora lasciala e esci da qui”
Come se non avesse sentito nulla,mi prese in braccio senza curarsi del fatto che pesassi quanto un sacco di patate.
“Ti ho detto di andare via!”
Provò ad alzarsi ,ma un capogiro la costrinse a restare giù.
“E’ proprio bella…” Ballava con me per la stanza nel vano tentativo di farmi smettere di piangere.
Sentendosi impotente verso quello che tutto le aveva tolto, chiese aiuto ad una infermiera
Una donna sulla cinquantina entrò correndo tutta preoccupata. Strisciava le ciabatte per terra ad ogni passo, rendendo ancora più fastidiosa la situazione.
“Signora Nadia, l’abbiamo sentita gridare, non si sente bene?”
“Le avevo detto di non fare entrare nessuno: perché lui è qui?”Gesticolando con le mani che le tremavano per il nervoso.
“Diceva di essere il padre.”
“Non potete fare entrare tutti gli sconosciuti che dicono di essere i padri. Per favore lo cacci da qui”
In tutto questo delirio quello sconosciuto di mio padre continuava ancora a cullarmi e io a piangere.
La donna lo invitò ad andarsene un paio di volte, finché alla fine cedette e quella fu l’ultima volta che “vidi” mio papà.
Appena varcata la soglia della porta, Nadia scoppiò in lacrime.
“Vuole parlarne?”
Era un ospedale piccolo, uno di quelli di paese, in cui tutti si conoscevano e questa curiosità, che agli stranieri (come mia madre) poteva dar fastidio, non era altro che il loro modo di esprimere affetto e preoccupazione.
Con il passare degli anni continuammo a vivere in quella zona senza però legarci con nessuno.
Nadia quando lasciò l’ospedale si ammalò e nessuno riuscì a trovare una cura: era il male peggiore che si potesse avere, un male di cuore che poco a poco di distruggeva dall'interno.
Lentamente la tristezza e la depressione la portarono a dormire sempre meno, a mangiare quasi nulla e a dimenticarsi di me.
Si lasciava morire, giorno dopo giorno, lottando contro qualcosa in fondo era se stessa.
Io ci provavo a farla sorridere e stare meglio
ma non servì a nulla:
il ventiquattro Luglio di dieci anni fa, lei morì.
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Bellissimo... sono troppo curiosa di leggere il continuo... intanto posso dirti solamente che sei bravissima, sia nelle foto che nelle parole che usi. 😊 . -
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Che faccia tosta quello là! Si presenta come se nulla fosse...
E' un vero peccato che Nadia non abbia avuto la forza di combattere,almeno per il bene della figlia
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Nooo povera Nadia. Non pensavo sarebbe finita così. Chissà come sarà adesso la vita di Bea. A questo punto penso che verrà sballottata in diverse case famiglia 
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.QUOTE (rosy1992 @ 16/8/2017, 01:47)Bellissimo... sono troppo curiosa di leggere il continuo... intanto posso dirti solamente che sei bravissima, sia nelle foto che nelle parole che usi. 😊
Che carina che sei, grazie mille troppo gentile :3QUOTE (Cluesoe105 @ 16/8/2017, 09:36)Che faccia tosta quello là! Si presenta come se nulla fosse...
E' un vero peccato che Nadia non abbia avuto la forza di combattere,almeno per il bene della figlia
Più che altro ha avuto un ottimo tempismo, o un informatore.
Grazie cara per aver commentatoNooo povera Nadia. Non pensavo sarebbe finita così. Chissà come sarà adesso la vita di Bea. A questo punto penso che verrà sballottata in diverse case famiglia
Sai che son felice del fatto che non te la aspettassi almeno c'è l'effetto sorpresa.
Chi lo sa? Io no ahhaah Tra poco un nuovo capitolo. -
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Ma che bella la bambina! 
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Mi sono sorpresa dei bimbi della EA, all'inizio ero un po'restia nei confronti dei piccolini ma mi sono dovuta ricredere. -
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mi dispiace per nadia... chissà la vita di bea come si è evoluta dalla morte di sua madre. . -
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Questo capitolo è stato molto toccante, è una storia molto triste quella di sua madre e ipotizzo dell' adolescenza di Batseba. Chissà quali cose affronterà. . -
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Povera Bea, prevedo un' infanzia ed un'adolescenza difficili per lei... . -
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Che brutta cosa, sua mamma non è stata abbastanza forte da lottare, povera Bea bellissime foto comunque, molto curate mi hanno colpita molto
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Ho letto tutto ora e devo dire che tra l'introduzione e il primo capitolo avevo capito ben poco ma il capitolo 2 mi ha rischiarato le idee
Sono curiosa di scoprire altro su batseba e la sua storia
E anche sul bel ragazzo a cui magari rubera il cuore o chissà
Mi piace molto come scrivi e anche gli scatti sono bellissimi.
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