*Il Palazzo Blu*

Negli ultimi mesi avevo sopportato una batosta dopo l'altra, e sembrava che il futuro avesse in serbo altre sorprese.
Avevo trascorso gli ultimi giorni in uno stato di catalessi. Niente mi scalfiva. Niente mi sfiorava.
Hyun era via da due giorni, a causa di un impegno di beneficenza,e sarebbe tornato questa sera a palazzo, giusto in tempo per salutare il fratello.
Rei infatti,aveva passato le ultime giornate preparando armi e bagagli. La partenza era prevista per l'indomani..
Il palazzo in quegli ultimi giorni pareva deserto:
Aria era sempre all'università e Nari vagava per i corridoi come un fantasma,con il volto smagrito e solcato da occhiaie violacee.
Hyun avrebbe sposato me e Rei se ne sarebbe presto andato, e per lei,entrambi gli eventi,significavano disperazione. Mi dispiaceva vederla così abbattuta,a dire la verità, e spesso avevo persino pensato di provare a parlarle.
Non quel mattino però..
Mi vestii rapidamente,afferrai il borsone ed uscii.
La fredda aria del mattino schiaffeggiò il mio volto,ma questo non mi fermò,perché volevo a tutti i costi raggiungere un luogo.
Scesi dell'autobus ed entrai nella calda e accogliente pasticceria di Stella,dove un intenso profumo di cornetti appena sfornati mi fece venire l'acquolina in bocca.
"Buongiorno Stella!"
"La mia bella Daphne!!!" Mi corse incontro,stringendomi in un abbraccio caloroso.
"Stai bene? Sono passata per un caffè.."
"Hai fatto bene. Sono sempre così felice di vederti.Oggi indosso anche il grembiule che mi hai regalato per Natale!"

"Allora ti piace?"
"Lo adoro,ha un ottimo tessuto,facile da lavare e stirare...Ma dimmi,hai saputo di Rei?" Chiese,mentre versava del caffè fumante in una tazza.
"Sì..Sei d'accordo tu?"
Lei fece spallucce "Dopo avermi comunicato la notizia mi ha confessato il vero motivo per cui lui e Rose avevano rotto..Ne ero all'oscuro fino ad allora.." Si accorse di aver parlato troppo,ma la tranqullizzai.
"So di cosa si tratta,tranquilla.."
"Ah ok..Beh,capirai che non mi entusiasma l'idea. Lui ha mentito a tutti per non infangarle la reputazione,ma almeno a me avrebbe dovuto dire la verità!" Scosse il capo. "In realtà non so cosa sia meglio per lui a questo punto..Partire con lei o stare qua e.."
Mi lanciò una rapida occhiata,un po' strana.
"Almeno te l'ha detto con un po' di preavviso?"
"Sì,certo.. A te no?"
"A noi l'ha comunicato 3-4 giorni fa,così,con nonchalant! E vabbè,gli auguro tanta fortuna.. Senti,il caffè puoi farmelo doppio per favore? O triplo..Magari quadruplo!" Sventolai la mano,accaldata.

"Perchè non bevi una bella camomilla tesoro? Sembri un po' agitata.." La sua espressione era mista tra il preoccupato e il perplesso.
"Sto benissimo! Oggi è una bella giornata vero? Anche se fa freddo splende il sole!"
Continuava ad osservarmi col sopracciglio alzato.
"Domani il mio bambino parte,non sei giù? Io da matti! Non potrò più avervi qua insieme a mangiare i miei dolci" Sembrava davvero molto triste.
"Vedrai che verrà a trovarti presto,non ti abbattere! Col matrimonio imminente temo che sarò presa a fare cose,non avrò molto tempo libero.."
"Certo..Impegnata a fare cose..Va tutto bene cara?"
"Sì benissimo!.."
Si avvicinò e mi strinse in un abbraccio materno.
"Andrà meglio.."
"Che cosa?" Lei non rispose a questa mia domanda e io non insistetti.
"Posso chiederti un'informazione Stella?" Le chiesi, una volta terminato il mio caffè...

Camminai a lungo,fino a raggiungere finalmente l'edificio che cercavo.
Entrai e affittai una sala per un'ora.
Nell'aria si respirava un odore di gomma,mista a sudore,e le poche persone presenti a quell'ora, parevano piuttosto indaffarate. Tutti eccetto la receptionist,che leggeva una rivista con aria annoiata.
Al secondo piano trovai ciò di cui avevo bisogno: un sacco da boxe.
Avevo chiesto a Stella in quale palestra praticasse la boxe Rei, e ora mi trovavo qui,pronta a provarci anche io. Non avevo alcuna conoscenza di questo sport,ma avevo tanta di quella rabbia repressa da mesi, da sentire un disperato bisogno di sfogarmi.
La mia tendenza ad accumulare ed accumulare mi stava rendendo una mezza squilibrata, e temevo che se avessi riaffrontato il re in questo stato,non mi sarei trattenuta.
Mi spogliai di giubbotto e felpa,e mi piazzai di fronte a quel sacco.

Cosa dovevo fare?
Cercai di assumere una posizione più o meno corretta,e tirai qualche pugno.
Così non funzionava e non mi sentivo alleggerita per niente.
Provai allora a immaginare che al posto del sacco ci fosse re Arthur e in un attimo il mio corpo venne attraversato da una scarica di adrenalina.
Presi a colpire quel sacco con foga,senza un criterio preciso, e mentre lo attaccavo, dalla mia bocca uscirono una serie di insulti,degni di uno scaricatore di porto.
"Brutto maledetto bastardo manipolatore!!!!" Nella mia mente gli stavo urlando in faccia tutto ciò che pensavo di lui,ovvero che lo disprezzavo per aver minacciato la mia famiglia e per aver rovinato la vita di tutti.
Mi stavo sfogando,come non succedeva da troppo tempo e non riuscivo più a smettere.
-Cosa ti fa arrabbiare Daph?- Domandai a me stessa.
Il re e la sua crudeltà, il modo in cui aveva trattato me e i miei genitori,la sottomissione di Hyun a quell'uomo,le attenzioni che Hyun dedicava a Nari,mascherate da un interesse puramente amichevole...
In quell'ora,sotto i miei calci e i miei pugni passarono tutti loro.

Inevitabilmente la mia mente aprì la quella porta che avevo accuratamente cercato di mantenere chiusa a chiave: la partenza di Rei e Rose.
Non mi importava.
"Se-te-ne-vuoi-andare-vattene! Vattene,sparisci!!!! Andate-tutti-all'inferno!!!!"

La sala era insonorizzata e urlai come una matta.
"Non mi importa niente di voi, PROPRIO NIENTE!!"
Ero fradicia e a pezzi, e ogni muscolo del mio corpo era indolenzito.

Ma ciò che più doleva, in fin dei conti, era il mio cuore.
Uscii da quella stanza e mi buttai sotto la doccia,che rilassò il mio corpo intorpidito ,mentre le lacrime scorrevano lungo le mie guance.
Tornata a palazzo,mi sentivo parecchio stanca,sebbene avessi ancora l'adrenalina in circolo.
Consumai un pranzo rapido,ma non incrociai nessuno lungo i corridoi.
Salendo le scale udii un rumore provenire da una stanza: quella di Rei.
La porta era aperta e mi affacciai. Lui era chino su una valigia,intento a piegare dei maglioni.
Forse fu proprio merito dell'adrenalina,ma entrai nella sua stanza senza nemmeno bussare.
"Rei! Stai preparando le tue cose?"

Che domanda stupida.
La camera era mezza vuota ormai, e la maggior parte dei suoi oggetti era riposto dentro scatoloni,valige e borsoni.
"Già.." Ruotò lievemente la testa verso di me,per continuare poi a piegare i vestiti.
"E così alla fine parti davvero? È necessario?"
"Certo che sì Daph..."
"Avresti potuto dircelo prima!"
"Non sarebbe cambiato nulla!"
"E non pensi alle persone che lascerai? Tua mamma ha solo te e la lasci qua da sola?"
Lui si voltò verso di me,con un'espressione interrogativa.
"Lei è d'accordo!"

"È tua mamma e ovviamente ti sostiene. Cosa pensavi ti dicesse?Però è certo che ne soffrirà.. E non pensi a Nari? È così afflitta,l'hai vista anche tu. È un periodo duro per lei.. E Hyun ha bisogno di te,così come Aria!"
"Da quando ti preoccupi di Nari? Poi sia lei che Aria potranno venire a trovarmi in qualunque momento, e Hyun..Beh non ha di certo bisogno di me. Anzi,ora meno che mai..."
"Non puoi partire così,dovreste almeno chiarire prima!"

"Abbiamo già chiarito alcuni giorni fa in modo definitivo,non preoccuparti..."
"Anche a Ravi mancherai moltissimo..." Fargugliavo a raffica una domanda dopo l'altra,come se volessi tenerlo occupato.
"E dimmi,a te non mancherò?" Chiese ridendo.

Era una risata un po' amareggiata a dire il vero.
"Io...Ehm..No!" Risposi colta di sorpresa, e presi a camminare avanti e indietro per la stanza.
"No? Beh almeno sei stata schietta..." Mentre parlavamo continuava a sistemare i bagagli.
"Beh tante care cose, a te e Rose. Salutamela tanto."
Si bloccò all'improvviso, lanciando un maglione sul letto, e mi scrutò alcuni secondi.
Io non mi mossi da dove mi ero fermata,sebbene la mia ultima frase dovesse suonare come un saluto.
Accadde tutto in un istante.
Si avvicinò a passo rapido, bloccando il mio corpo con le braccia, e spingendomi contro il muro.
Il suo viso era a pochi centimetri dal mio..

Potevo percepire il suo respiro caldo,contro le mie labbra,mentre il suo profumo raggiunse le mie narici.
Ero inchiodata dai suoi occhi grigi indagatori,che fissavano i miei come a voler leggermi nella mente.
Con una mano mi sollevò leggermente il mento "Muoio dalla voglia di baciarti almeno una volta,una sola.." Sussurrò.
Mi accarezzò la guancia, e automaticamente chiusi gli occhi, come ero solita fare da bambina quando mi trovavo in uno stato di ansia.

Stavo perdendo il controllo del mio corpo e temevo che le gambe cedessero.
Rimanemmo in quella posizione alcuni istanti, e io non riuscii a mettere insieme un pensiero sensato.
Così come si avvicinò, all'improvviso si staccò,dandomi nuovamente le spalle, come se non fosse accaduto niente.
"È meglio se vai via adesso, devo finire qua... Stasera a cena vi saluterò per bene, e probabilmente passerà anche Rose. A dopo Daphne.."
Aprii gli occhi,mentre il mio petto era sul punto di esplodere. A fatica cercai di racimolare le forze per muovermi.

"A dopo." Ripetè lui,come a voler mandarmi via il prima possibile.
Lasciai la sua stanza rapidamente, appoggiandomi contro la parete del corridoio, in balia del mio battito eccessivamente accelerato.
-Muoio dalla voglia di baciarti almeno una volta,una sola...- Non riuscivo a smettere di ripensare a quella frase e a quel momento.
Una parte di me avrebbe voluto intrappolare quel ricordo dentro una barattolo di vetro, da conservare con cura,ma l'altra parte, quella razionale, decise di scacciarlo in fretta.

-Forse un po' mi mancherai Rei...-