*Il Palazzo Blu*

"Hey smorfiosetta,ti vuole Hyun!"
La voce di Nari risuonò nella stanza come un violino stridulo,interrompendo i miei pensieri.

"Dov'è?".."
"Nello studio" Alzò gli occhi al cielo e se ne andò.
Era la prima giornata di pioggia da quando ero arrivata a Suwon. Il cielo era di un grigio cenere e le nuvole minacciose si specchiavano nelle acque del lago.
Raggiunsi lo studio al piano superiore,la porta era aperta e udii una parte di una conversazione concitata tra Hyun e Ravi.
Mi nascosi dietro al muro,pur sapendo che non avrei dovuto origliare.

"Non so cosa abbia nella testa,davvero! L'hai visto anche tu,no?" Hyun parlava con un tono serio e infastidito,mentre Ravi come sempre risultava calmo.
"Sì,l'ho visto,ma davvero Hyun,non dovresti prendertela tanto! Ognuno ha le sue passioni e soprattutto le proprie reazioni!"
"Reazioni per cosa? Spero vivamente non si stia facendo strane idee perché dovrebbe sapere bene come stanno le cose.."
"Non avrete ricominciato la storia della competizione spero! Non vi ha mai fatto bene.."
"Io non sto competendo. Non ho nulla per cui competere dato che è una cosa stabilita!"
"Non so... Non essere troppo duro però. Sai quanto è sensibile in realtà!"
"Lo so bene e mi dispiace essere duro a volte,ma non può fare quello che vuole senza preoccuparsi delle conseguenze!"
Non mi accorsi che Nari era dietro di me.
"Proprio non capisco tutto questo interesse nei tuoi confronti!" Sussurrò acidamente.

Riconobbi subito il tono provocatorio che usava solo con me.
"Non l'ho deciso io,se ti riferisci al matrimonio! Non è nemmeno colpa di Hyun!"
"Non parlavo solo di lui... Tutto questo scompiglio per una come te!"
"Qualunque cosa ti dica tanto non cambierà le cose no? E poi di quale scompiglio parli scusa..."
"Non fare la santarellina con me, perché anche un cieco capirebbe quello che stai combinando!"
"Ma di che cavolo parli?"
Lei mi passò oltre ed entrò in ufficio,cambiando completamente espressione e tono "Hyun, te l'ho chiamata!"

"Grazie Nari, gentile come sempre!"Lui le sorrise comprensivo, toccandole le spalla.
"Daphne,entra pure!" Mi esortò lui.
"Buongiorno a tutti!!"Cercai di mantenere la calma anche se ancora ribollivo per le continue frecciatine di Nari, e per la sua capacità di mostrare quel volto d'angelo di fronte a Hyun.
"Ho bisogno di chiederti una cosa!Scusa se ti ho disturbata!"
"Non stava facendo niente!" Si intromise Nari.

"Considero il pensare come una grande attività invece!" Ribattei a denti stretti.
"Purtroppo non tutti sono in grado di pensare!"Hyun sembrò non notare l'atmosfera tra me e Nari.
"Cosa devi chiedermi comunque?"
"Ah giusto..Scusa un momento Daphne....Nari,carissima, ci vediamo dopo allora!"
"Va bene, ti aspetto in salone!" Gli rivolse un sorriso sdolcinato per poi uscire dalla stanza.
Ravi se ne stava in disparte a spolverare, ma Hyun gli domandò di lasciarci soli.
"Dunque cara Daphne, ora che siamo soli possiamo parlare più tranquilli! Siccome presto riceveremo un visita vorrei essere sicuro che non ci siano problemi di alcun genere!"
Si avvicinò a me,sorridente.
"Di che problemi parli?Ho forse fatto qualcosa di sbagliato?"
"No tranquilla! Devo sapere se hai parlato di Suwon e del Palazzo Blu con qualcuno di esterno. Magari quando eri a Newcrest!"
Il cuore prese a battermi all'impazzata,ripensando a Sorin.
"Ehm...Perchè me lo domandi?"
"Per sapere!Nel caso tu ne abbia parlato spero tu l'abbi fatto con qualcuno di fidato..Non ti preoccupare non succede niente!"
"Beh ecco, a parte i miei genitori lo sa solo la mia migliore amica Sorin..Gliene ho parlato in quei giorni perchè avevo proprio bisogno di sfogarmi!"
"Mmm d'accordo! In effetti tenerti tutto dentro non va bene!Grazie per essere stata sincera con me..." Mi accarezzò la nuca.

"Tutto qui?Non verrò rinchiusa in una torre per questa cosa?"Lui scoppiò a ridere.
"Questo è un chiaro segno di abuso di film Disney! No non verrai rinchiusa stavolta!"
"Sono salva! Credevo che fosse vietato parlarne all'esterno..."
"Beh diciamo che evitiamo di farlo, ma a meno che tu non abbia rilasciato un'intervista a una rivista della Corea del Nord, non dovrebbero esserci problemi. Certo, se verremo bombardati mi farò alcune domande!"
"Ti assicuro che la mia amica Sorin è peggio di una bomba se è di cattivo umore!"
"Buono a sapersi....Comunque sei proprio carina quando sei preoccupata. I tuoi occhi sembrano ancora più grandi!"Mi pizzicò il naso mentre lo diceva e io feci una smorfia.

"Ehm ehm!" Un colpo di tosse, proveniente dall'ingresso mi fece voltare.
"Hyun,mi cercavi?" Rei era fermo all'entrata, con l'aria scocciata.
Hyun si allontanò da me, andandogli incontro "Sì ti ho fatto chiamare, anzi vi ho fatti chiamare per annunciarvi l'arrivo di una persona!"
Solo in quel momento notai che Rei aveva delle ferite sul volto e la mano destra fasciata.
"Oddio Rei, ma che hai fatto?"
"Non l'avevi ancora visto ridotto così?" Il tono di Hyun sembrava di rimprovero.
"Ancora no...Cos'è successo?"
"Niente..Comunque Hyun?Chi sta arrivando?"

"Il re ci farà visita domani! Adesso che si è ripreso un po' ha deciso di venire a Suwon per vedere come procedono le cose e per conoscere la mia futura sposa!" Lui e Rei si guardavano dritto negli occhi, impassibili.
"Bene" Replicò secco Rei.
"Vorrei riceverlo al meglio, quindi quando arriverà accoglietelo con entusiasmo e in ordine..."Lanciò un'occhiata alle ferite di Rei.

"Dovrei forse nascondermi?Così non vedrà lo stato in cui sono e non se la prenderà con te..Non sia mai!"
Fu la prima volta in cui li vidi così freddi l'uno con l'altro. Ogni frase che pronunciavano suonava come una sfida.
"Potresti semplicemente cercare di coprire le ferite e farti trovare in abiti eleganti. Fatti aiutare da Nari!"
"Come desideri!"

"Anche tu Daphne, potresti indossare un abito elegante? Niente di che ovviamente, non un abito da sera, ma semplicemente qualcosa di "rigoroso"!" Il suo tono cambiò nel momento in cui si rivolse a me.
"Ma certo,nessun problema!"
"Abbi pazienza, ma ancora non conosci mio nonno. Domani capirai perchè vi faccio queste richieste! Quando c'è lui è come essere catapultati a inizio Novecento..."
"Sarò impeccabile allora!"
"Ottimo,grazie.. Vi lascio alla vostra lezione allora, ci vediamo dopo!"
"A dopo!" Rei uscì dalla stanza rapidamente e io dovetti rincorrerlo.
Lo trovai in biblioteca, seduto al tavolo.
"Potevi anche aspettarmi, ti sono dovuta correre dietro!"
"Mi hai raggiunto alla fine..Oggi iniziamo con geografia politica, accomodati!" Distrattamente sfogliava un libro.

Iniziammo la lezione, ma proprio non riuscivo a non pensare alle sue ferite.
"Scusa se ti interrompo, ma posso sapere cosa ti è successo?Non riesco a concentrarmi sennò..."
"Non è successo niente, sono inciampato.."
"Guarda che non sono mica stupida! Cosa sei,un'anatra? Dimmi la verità per favore!"

"Per favore, ritorniamo alla lezione. Oggi non posso fermarmi di più perchè ho da fare, quindi ottimizziamo i tempi!"
"So essere molto insistente. Dimmi cosa hai fatto..."
Si alzò di scatto chiaramente infastidito "Non capisco perchè la cosa ti interessa tanto..Non hai altro a cui pensare?"

Meccanismo di autodifesa. Rei stava alzando quel fatidico muro, per nascondersi dietro e non lasciare avvicinare nessuno.
"No, non ho altro a cui pensare oggi, mi spiace per te! La cosa mi interessa eccome, perciò parla.."

"Io invece dico che non ti riguarda e non ti interessa. Torniamo alla lezione adesso..Sono fatti miei,non ho bisogno di un'altra ramanzina o del tuo giudizio." Si voltò di spalle, stringendo il pugno.
Reagii d'istinto e lo abbracciai da dietro, poggiando il mento sulla sua spalla.

"Non voglio nè giudicarti nè rimproverati, voglio sapere chi ti ha ridotto così.. E lo voglio sapere perchè ti voglio bene!" Percepii il suo corpo rilassarsi, anche se sbuffò.
"Che razza di testarda...Ieri sono andato in palestra e ho praticato della boxe. E' una cosa che faccio spesso quando sono nervoso.."
"Cosa ti rende tanto nervoso da farti prendere a botte?E soprattutto chi ti ha ferito in questo modo, che vado a suonargliene quattro?!"

Lui rise, finalmente.
"Se ti vedesse sono sicuro che tremerebbe dalla paura!"
"Ci puoi giurare..Nessuno mette le mani addosso al mi.. A te!"
"Non ho mica partecipato ad una rissa, era un semplice incontro di boxe! Adesso possiamo tornare a studiare?"
"Va bene!"
L'atmosfera sembrò rilassarsi dopo la sua confessione, ed ero contenta che mi avesse raccontato la verità.
"Dopo ti va di venire con me?" Domandò all'improvviso.

"Non so dove, ma va bene!"
Nel tardo pomeriggio, anche se continuava a piovere a dirotto, e l'aria era umida e fresca, uscimmo, diretti verso il centro città.
Il taxi si fermò di fronte a un piccolo edificio rosa.
Una volta entrati, Rei si diresse verso il bancone, dietro al quale c'era una donna, intenta a battere uno scontrino.
"Daphne, questa è la pasticceria di mia mamma, e questa bellissima donna è mia mamma!"
La donna salutò il cliente e si precipitò oltre il bancone.
"Tesoro, chi è questa bellissima ragazza...Sarà mica la futura principessa?"

Era la fotocopia di Rei. Una donna dai capelli biondo chiarissimo, raccolti in una coda di cavallo, con gli occhi grigio azzurro e i lineamenti quasi nordici, si avvicinò a noi. Il suo volto era severo, ma i suoi occhi raccontavano altro.
"Esatto mamma, questa è Daphne!"
"Piacere di conoscerla signora! Questa pasticceria è così graziosa!"

"Che onore conoscerti Daphne! Rei mi ha tanto parlato di te.." Lui la guardò di storto "Io sono Stella, la mamma di questo scapestrato""
"Chi sarebbe lo scapestrato?"
"Sai che scherzo angelo mio! Ma su, su non stare in piedi, accomodati...Anzi, prima scegli qualcosa da assaggiare, è tutto offerto dalla casa!"
"Ma no, ci mancherebbe! Pago tutto quello che assaggio..."
"Potrebbe svuotarti la vetrina la principessa...Ha un appetito degno di un leone!"
"Non essere scortese!!" Lo rimproverò la donna.
"Ancora con questa storia?"
"Lascialo perdere, cara...Vai a scegliere tranquilla"
Mi avvicinai alla vetrina, ricca di dolci dall'aspetto delizioso.
Muffin,cupcake, macarons, torte, biscotti, pasticcini...Avevo l'acquolina in bocca.

Intanto Rei abbracciò la donna, assicurandosi che stesse bene, e lei a sua volta gli carezzò il volto, preoccupata per i vari tagli.
"Sei un testone! Ancora con quella boxe del cavolo? Non puoi giocare a pallone?"
"Non ha lo stesso effetto se vuoi sofgarti...Ma stai tranquilla, sto bene!"

"Quanta pazienza! Se non fosse per questi hobbies assurdi saresti perfetto.."Scherzò lei. "Dai, mangia qualcosa anche tu!"
"Sono qui per darti una mano..."
"Non c'è nessuno adesso, non ho bisogno di aiuto..Siediti con la tua amica!"
Assistetti alla scena sorridendo tra me e me. Era evidente avessero un bellissimo rapporto.
Dopo aver scelto qualcosa da assaggiare, io e Rei ci accomodammo ad un tavolo.
"Ti rendi conto che la tua tazza di cioccolata è grande come una bacinella?" Mi prese in giro lui.
"Beh? Oggi ho parecchio fame!" Addentai una fetta di torta marmorizzata, che risultò morbida e umida.
"Allora, che ne pensi?"Chiese Stella, avvicinandosi.

"E' squisita! Così soffice...Wow! Mi deve assolutamente insegnare a preparare dei dolci così buoni.."
"Davvero ti piace??Sono proprio contenta...Dimmi, ti piace cucinare?"
"Sì molto! Soprattutto i dolci...Credevo di essere brava prima di assaggiare questa torta..."
"Ahaha, sono sicura che tu lo sia per davvero!"
"Sono curioso di assaggiare un dolce fatto da te..."
"Quando vuoi te lo preparo!"
"Sto per esplodere.." Tra la fetta di torta e la tazza gigante di cioccolata, ero davvero al culmine.

"Finalmente qualcuno che mi da soddisfazioni!" Esclamò Stella.
"Non è colpa mia se preferisco il salato.."
"Non capisci niente!" Mi alzai per buttare il tovagliolo, e la donna mi abbracciò.
Il suo abbraccio era deciso, diverso da quelli di mia mamma, che un po' mi mancava.
"Portala qua più spesso!! Sono cos felice che tu sia venuta a trovarmi..E se vorrai cucineremo qualcosa insieme!"

"Volentieri! Anche io sono proprio felice di averla conosciuta...Inoltre, mi permetta di dirle che è davvero una bellissima donna!"
"Grazie carissima!! Anche tu sei splendida..Però dammi del tu, ok?" Io annuii, mentre Rei ci fissava col sopracciglio alzato.
"Ho creato un'alleanza diabolica, povero me!"
"Ho dei biscotti in forno, torno subito..." La donna sparì in cucina, mentre Rei ed io pulimmo il tavolo.
Dopo aver lavato le tazzine, Rei si toccò ripetutamente i tagli, con aria turbata.
"Fammi vedere questi tagli.."Mi avvicinai a lui, toccando delicatamente il suo volto.

"Sono semplici taglietti superficiali.." Sussurrò.
"Li hai disinfettati bene? Sembra ti diano fastidio.."
"Quello sul labbro fa male, proprio perchè è sul labbro..Quello sul naso mi da prurito.."
"Appena torniamo a palazzo li disinfettiamo, ok? Promettimi che la prossima volta che ti senti nervoso vieni piuttosto a urlarmi in faccia, ma non torni a farti prendere a pugni!"
"In realtà anche io ho preso a pugni lui..."

"Non è questo il punto..Ci sono altri modi per sfogarsi,sai?" Continuavo a tenere la mano sul suo volto, e l'altra era stretta intorno al suo braccio.
"Tipo?" Chiese lui,accarezzandomi la mano per un attimo.
Provai una strana sensazione in quel momento, accorgendomi di quanto fossimo vicini.
"Potresti parlarne con qualcuno ad esempio.. Con me, o se non ti fidi di me, con qualcun'altro! Non farti del male però.."
"Non è vero che non mi fido di te..." Il nostro tono di voce era sempre più simile ad un bisbiglio.
Era una situazione strana.
"Allora parla con me quando ti senti giù..Vorrei tanto esserti d'aiuto in qualche modo!So che è difficile per te aprirti, ma non puoi tenerti tutto dentro."

"Probabilmente hai ragione...Adesso credo sia meglio tornare a casa, si sta facendo buio."
Ci separammo, straniti da quel momento intimo, e salutammo Stella, che mi fece promettere di tornare presto a trovarla e ad assaggiare altri dolci.
"Non credevo mi avresti davvero portata alla pasticceria...Grazie, è un gesto che conta molto per me!"
"E' stato un piacere....Te l'avevo detto che le saresti subito piaciuta!"

Aveva condiviso un aspetto della sua vita privata con me, e mi sentii davvero onorata, considerando quanto fosse riservato.
"Anche a me è subito piaciuta!"
Doveva essere stato duro crescere un figlio da sola,ma aveva tirato su un ragazzo dolcissimo.
"Hai visto, Daph...E' uscito il sole!"
Giurai di averlo visto sorridere mentre lo diceva.

"Sì, è uscito il sole..."