*Il Palazzo Blu*

"Allora signorina, per adesso come le sembra la vita a palazzo?"

"Bella domanda Ravi.." Ci pensai un po'.
Del principe nemmeno l'ombra e tutti si rifiutavano di dirmi qualcosa a proposito, inoltre non avevo ancora messo piede fuori da palazzo perché sinceramente non ne avevo il coraggio. Non so cosa mi aspettassi di trovare in realtà, ma temevo che come in molti casi della storia, la popolazione vivesse in povertà, mentre a palazzo il lusso era all'ordine del giorno.
Dall'altra parte però, mi ero lasciata ammaliare dal giardino del palazzo, e tutti mi trattavano molto bene.
Aria era la mia salvezza perché riusciva sempre a farmi ridere anche se ero di pessimo umore.
E poi c'era Rei...
"Non so rispondere alla tua domanda Ravi... A volte bene, altre volte mi sento morire dalla tristezza.. Non so ancora assolutamente niente di questo benedetto principe ed è la vera ragione per cui sono qui, perciò anche se mi trovassi bene dovrei comunque affrontare questo uomo prima o poi!"

Ravi si rabbuiò sentendo la mia risposta.
"Speravo le cose andassero meglio.. La vedo ridere insieme alla signorina Aria e sembra rilassata in compagnia di Rei!"
"Sì,non nego che sia così, ma quando poi sono da sola è come tornare a luglio, quando me ne stavo a piangere nella mia stanza! Prima o poi nella mia camera mi muoverò in gondola!" L'uomo scoppiò a ridere.
"C'è già abbastanza acqua qui intorno, la prego di riversare le lacrime nel laghetto!" Sorrisi di rimando.

Rei sbucò da un corridoio e si avvicinò a noi.
"La lascio alle sue lezioni, buon lavoro!" Ravi strizzò l'occhio e sparì dietro ad una porta.
"Buongiorno Rei! Ti sei alzato tardi stamattina? Non c'eri a colazione.." Mentre parlavamo entrammo nello studio in cui facevamo lezione.

"In realtà mi sono alzato all'alba e ho fatto un po' di jogging fuori dal palazzo."
"Wow, sei un tipo atletico allora!" Era una frase molto scontata, considerando i muscoli ben definiti che sembravano scolpiti sulle sue braccia.
"Mi piace tenermi attivo, tutto qui!"
"Fai bene... Dovrei prendere esempio da te e mettermi in forma!"
Lui mi lanciò una delle sue rapide occhiate da testa a piedi "Non mi sembra tu ne abbia bisogno!"

Stavo per prendere fuoco.
Lui manteneva quello sguardo fisso, e io ero sempre più intontita.

"Vado a sedermi!!"Corsi a passo rapido verso il tavolo e aprii libri a caso, giusto per riprendermi dall'imbarazzo.
Avevamo cominciato già da un paio di settimane e qualche volta aveva partecipato anche Aria, portando il buon umore nella stanza.
Rei aveva un modo di fare molto rilassante e pacato ed era estremamente paziente con me.
Sapeva che all'università avrei studiato Scienze internazionali e aveva preparato un programma annuale per le diverse materie, con tanto di esami. Mi confessò un giorno che ovviamente era stato aiutato da altri insegnanti più esperti nel preparare il tutto, ma per me era stato comunque bravissimo!

Dopo due ore di grammatica francese, passammo al diritto internazionale.
"Allora, ieri stavamo parlando del principio di sussidiarietà, sancito nel 1992 col trattato di Maastricht..." Si interruppe di colpo. "Daphne?"
Sobbalzai, accorgendomi di fissarlo da diversi minuti. In realtà ero incantata e persa nei miei pensieri...
"Mi stai ascoltando? A cosa pensi?" Il suo tono severo in realtà pareva quasi preoccupato.
"Perdonami Rei....Ti ho ascoltato sempre, a parte negli ultimi minuti.. Scusami!" Mi sentii mortificata.

Lui chiuse il libro e si avvicinò a me "Se mi trovi noioso cercherò di rendere le lezioni più interessanti! Purtroppo gli argomenti sono quelli che sono..."
"Ma no, non è colpa tua! Sei bravissimo tu, sono io che non riesco a concentrarmi..." Provai la solita sensazione di pizzicore agli occhi.
"Perché?"

Mi alzai di scatto "Scusami Rei..." Corsi via dall'aula, dirigendomi verso il giardino.
Mi dispiaceva aver fatto questa scena drammatica, ma in quei giorni ero piombata nuovamente nell'abisso.
Oramai le lezioni all'università erano iniziate e io continuavo e pensare ai miei amici, ai quali avevo spudoratamente mentito, che felici si scambiavano pareri sui professori e i nuovi compagni.
Chissà com'era andato il loro primo giorno, e chissà se Lee si era ambientato...
Avevo tagliato tutti i contatti con loro, dicendo che non potevano chiamarmi perché ero all'estero, ma in realtà leggevo i messaggi che mi inviavano,
senza poter replicare.
"Daphne aspetta!!" Rei mi corse dietro.

"Mi sto comportando come una pazza, non sei obbligato a darmi retta.."
"Che succede? Perché sei sempre così triste?"
"Perché mi mancano i miei amici e adesso vorrei essere all'università con loro, come ho immaginato per tutta la vita!"

"Come?Non sono sicuro di capire..Tu pensavi di andare all'università?"
"Sì,esatto.. E' quello che ho creduto per anni e anni..."
"Rispondi a una domanda : quando hai saputo del matrimonio e del principe?"
"A metà luglio! Prima di allora vivevo la mia vita tranquilla e facevo progetti per il futuro!E in realtà non conosco ancora le ragioni dietro a questo matrimonio "
"Metà luglio?..." Rei era sconvolto. "Nessuno prima di allora ti ha mai accennato di tutto questo? Ma è assurdo..."

"Non dirlo a me... Mi hanno stravolto la vita in poco più di un mese..."
"Adesso capisco... Mi dispiace molto, meriteresti di essere felice. Invece di essere in una prestigiosa università con i tuoi amici, sei costretta a studiare insieme a me in una stanzetta..."
Lo guardai negli occhi "Mi fa piacere studiare con te, anche se sono una pessima allieva!"
Rei si avvicinò a me e mi accarezzo la testa delicatamente "Sei solo un po' distratta ma sei molto intelligente! Vedrai che anche se è dura ti abituerai a questo posto..."

Aveva degli occhi molto belli... Di un grigio caldo...
"Ma che bella scenetta patetica!"
Entrambi ci voltammo verso il laghetto, dal quale sbucò una ragazza. Uscì dall'acqua, spostando da un lato la lunga treccia.

"Nari! Quando siete tornati?" Domandò Rei mettendosi davanti a me.
"Stamattina presto...Sono venuta a cercarti, ma Dorotha mi ha detto che eri uscito a correre"
Lui annuì "Comunque come sta?"

Lei fece spallucce "Così..Non ancora abbastanza bene".
Aveva un corpo mozzafiato, e mi colpì il tatuaggio che aveva sulla mano destra.
"Ciao, io sono Daphne!" Mi intromisi nella conversazione.
La ragazza mi guardò per la prima volta, con un'espressione infastidita "Mmm, ciao... Non sai che è maleducazione fissare le persone?"
"Mi piace molto il tuo tatuaggio, scusa.." Alzò le sopracciglia e spostò lo sguardo, ignorandomi.

"Ti sei messo a fare il babysitter Rei?"
"È la sposa di Hyun, e io le do lezioni.."
"L'avevo capito... Allora, come procedono le lezioni col maestrino?"
"Siamo agli inizi, ma è molto bravo!" Le si formò un ghigno divertito.

"Oh lo so bene che è molto bravo..."
"Smettila Nari!" Lei scoppiò a ridere.
"Beh, adesso vado a mettermi qualcosa addosso... Se non ti dispiace!" Pronunciò queste ultime parole con malizia.
"È tornato anche Gerome?"
"Sì! Comunque ti aspetto la prossima volta per fare un bagno insieme.." Passò accanto a Rei mentre andava
via, sfiorandogli la spalla volutamente. Lui sembrò irrigidirsi.

Rei ed io rimanemmo in silenzio alcuni minuti.
"Ma chi è?"
"Nari, l'erborista del palazzo! La sua è una famiglia di erboristi da generazioni e sono al servizio della famiglia reale da anni e anni.."
"È parecchio acida però!Dovrebbe bere della valeriana.."
"Lo so, mi spiace... Cerca di starle il più possibile lontano tu."

"Addirittura?"
"Sarebbe meglio, fidati."
"Senti Rei..Per caso era via col principe in questi giorni?Dal vostro discorso mi è parso di capire qualcosa del genere.."

"Più o meno..Spesso i suoi intrugli erboristici sono richiesti anche all'estero.." Tagliò corto.
"Dev'essere molto brava nel suo lavoro!"
"Lo è infatti...Comunque andiamo dentro..Non siamo obbligati a continuare la lezione se non te la senti!"
"Sei sicuro? Preferirei andarmi a stendere un po' in camera!"
"Nessun problema..Dico a Ravi di portarti qualcosa di fresco da bere!"
"Sei gentile.."
Mentre ci incamminavamo verso il palazzo pensai tra me e me che c'era una certa intesa tra lui e Nari, e mi domandai cosa ci fosse realmente tra di loro..