*Il Palazzo Blu*

"Perché mi sto preparando solo io?"
"Non è vero, mi sto preparando anche io..."
Guardai Sorin con aria scocciata,nel vederla ancora sdraiata sul letto.
"Ah sì? Col pensiero forse..."
"Mmm,stavo pensando che magari stavolta è la volta buona che Lee ti confessa quello che prova!"
"Ancora con questa storia? Come te lo devo dire che non succederà niente!"
"Vedremo!" Rispose con tono di sfida.
"Datti una mossa piuttosto!"
Ci preparammo di corsa, dato che Sorin fino all'ultimo non si era mossa, e incontrammo gli altri all'ingresso del parco nel quale si teneva il festival.
John e Bora erano venuti insieme, e pareva stesse davvero nascendo qualcosa tra loro.
"Ben arrivate donzelle!!" I ragazzi ci accolsero con entusiasmo.

"Hey....Ma... Siete vestite tutte e tre uguali?" Lee notò subito che io, Sorin e Bora indossavamo un abito uguale ma con colori leggermente diversi.
"Hai visto? Non siamo bellissime?" Ci mettemmo in posa.

Lee ci guardò perplesso, e quasi gli cascava la mascella "Siete sempre bellissime, ma per qualche motivo siete inquietanti!"
"Ma come inquietanti? Se ti lasci spaventare da degli abiti abbinati, come pensi di poter diventare cardio chirurgo?"
Lui scoppiò a ridere sentendo questa mia affermazione.
"Ma che c'entra? Comunque a parte tutto siete molto belle... Tu stai molto bene!"
Sorin finse un colpo di tosse e si allontanò,mentre John e Bora erano presi dalle loro effusioni.
"Scusate ragazzi, adesso ci siamo!" La nuova coppietta si avvicinò.
"Che facciamo?" Domandò John.
"Facciamo una passeggiata? Spero abbiate lasciato uno spazio per i dolci!" Propose Lee euforico.
"Io ho lasciato un armadio, alto che spazio!" Riapparve Sorin.
Iniziammo così il nostro giro tra i vari stand del festival.
L'aria era calda,ma un leggero venticello rinfrescava la sera, e trascinava con se il profumo di dolciumi e cibo esotico.
C'erano bancarelle di street food marocchino, cinese, giapponese, indiano, stand di bibite e cocktails e di dolci di ogni genere.
Dopo una lunga indecisione, ognuno di noi scelse qualcosa da mangiare.
""Sorin sei sempre la solita esagerata! Quel gelato è grande come la tua testa!"
"Ma è buono!"

"Anche John non scherza!" Notammo il gelato ricoperto di cioccolato gigante che stringeva in mano.
Bofonchiò qualcosa masticandone un pezzo, e scoppiammo tutti a ridere.

"Il mio cono gelato è normale!"
"Attenzione Daph!" Urlò Bora,avvisandomi che Lee stava cercando di fregarmi il gelato.
"Uh?Hey ma che vuoi? Hai preso anche tu lo stesso gelato, mangia il tuo!"
"Sì, ma è un gusto diverso dal tuo! Dai solo un morsetto per assaggiare l'amarena!"

Scossi la testa fingendomi esasperata.
Mentre mangiavamo i nostri gelati, riprendemmo a camminare, anche se ogni tanto John e Bora si perdevano nel loro mondo, e noi proseguivamo per non disturbarli.

"Tu e Lee dovreste prendere spunto!"Mi sussurrò all'orecchio Sorin.
"Bastaaa! Cosa devo fare per farti smettere di tormentarmi?Vuoi un altro gelato gigante?"
"No! Voglio vedere te e Lee insieme!" Disegnò un cuore con le dita,mentre io alzai gli occhi al cielo.
"Povera me!"
"Hey ragazze, aspettatemi!" Lee ci corse dietro.
"Ancora un morsetto al gelato?" Aveva appena finito il suo.

"Massì, perchè no!"
"Io non l'ho offerto a nessuno, che maleducata che sono!" Borbottò Sorin.
Ovviamente non ci limitammo solo alla degustazione di gelati, ma provammo anche dei dolcetti marocchini in pasta fillo, ripieni di sesamo, e dei cocktail al tè verde.
Era una festa che tutti amavano, perché adatta a bambini e adulti, e perchè portava con se un aria di grande gioia e inondava la città di profumi.
Ci divertimmo tutti moltissimo, ridendo e scherzando, ma nel frattempo, purtroppo, si fece piuttosto tardi.
Io e Lee ci recammo verso l'uscita, in attesa che ci raggiungessero gli altri, e rimanemmo da soli per un po'.
"Credo che tutti si aspettino che tra di noi succeda qualcosa stasera!" Esordi Lee sorridendomi e pizzicandomi una guancia.

"Già,hai ragione...Non solo stasera a dire la verità!"
Lui sospirò.
"Mi piacerebbe accontentarli, ma credo sia meglio evitare..."
Lo guardai incuriosita,mentre lui mi accarezzò la schiena.
"A proposito di quel discorso dell'università, ho deciso alla fine di frequentare quella di San Myshuno.. L'ho visitata e ho parlato con alcuni studenti di chirurgia, ed è fantastica!Vorrei proprio studiare in quel posto, perchè è ciò che desidero!"
Provai una stretta al cuore nel sentire queste parole.
"Quindi te ne vai?"

"Non guardarmi con quegli occhioni, ti prego! Mi fai sentire ancora più in colpa..."
"N-no...Scusa... Se è ciò che vuoi è
giusto che tu persegua i tuoi sogni,ma sai quanto mancherai,vero?"
"Sì, perché anche tu mi mancherai da morire! È anche per questo che preferisco starmene buono e tenere a bada i sentimenti per te..."
"Sentimenti per me?..."
"Lo sai bene che ho una cotta per te da sempre,ma non so cosa provi tu al momento, e poi è meglio se ci concentriamo sul nostro futuro!"
"Io ti voglio molto bene, ma non vorrei mai rovinare la nostra amicizia.."
Speravo di non averlo ferito con questa ultima frase, ma lui annuì con fare comprensivo.
Si sporse da dietro, stampandomi un bacio sulla guancia.
"Nemmeno io vorrei perderti mia dolce Daph!"

Gli altri finalmente uscirono dal parco e ci salutammo.
"Stavolta permettimi di accompagnarti a casa!" Chiese Lee.
"Massì, dato che si è fatto piuttosto tardi!"
Camminammo verso casa mia, parlando del futuro.
"Hai ospiti?" Chiese mentre ci fermavamo di fronte a casa, indicando un'auto nera.

"Non ne sapevo niente.. Ma quest'auto è proprio nel nostro vialetto!"
"Non credo nemmeno che i tuoi ti abbiamo comprato un auto così seria come regalo!" Risi.
"Ehm, non penso!Sarebbe bello averne una tutta mia, ma ho i miei dubbi a riguardo....Beh lo scoprirò a breve!"
"Per la mia Daph solo il meglio!"

"Buonanotte Lee, ti voglio tanto bene!"
Salutai il mio amico ed entrai in casa, incuriosita dalla questione dell'ospite.