*Il Palazzo Blu*

I risultati dell'esame furono pubblicati una settimana dopo averlo sostenuto, e la bella notizia fu che tutti l'avevamo passato.
Potevamo finalmente dire addio al liceo e dare il benvenuto all'età adulta.
Per tutti noi questo momento rappresentava un enorme cambiamento, sebbene avessimo tutti intenzione di frequentare l'università qui a Newcrest, che era una delle migliori del paese.
Per festeggiare, o meglio, per dare inizio all'estate dei festeggiamenti, ci recammo quello stesso pomeriggio al nostro cafè preferito.
Il caldo torrido di luglio rendeva l'aria pesante, e l'aria che tirava non era per nulla rinfrescante.
Mi buttai su una delle panche del cafè e Sorin mi seguì.
"Allora?Sei contenta?"Mi domandò giocherellando con un lembo della sua t-shirt.
"Ci puoi giurare!Non vedevo l'ora arrivasse questo giorno!"
"A chi lo dici!!E che progetti hai per l'estate?Andrai al mare con i tuoi anche quest'anno?"

"No, hanno detto che per via di alcuni impegni non si muoveranno da Newcrest, perciò potremmo andare tutti insieme, se vi va!"
"Sarebbe fantastico!"L'idea la esaltò.
"Ehm ehm, ci siamo anche noi signorine!" Si lamentò John che era seduto alle nostre spalle.
"Uh?Oh perdonaci, ci siamo perse in chiacchiere!"
"A proposito, avete già pensato a quale facoltà vi iscriverete?"Chiese Bora staccandosi dal gelato al cioccolato che aveva ordinato.

"Assolutamente medicina!" Lee sbucò alle mie spalle, poggiando i suoi occhiali da sole sul tavolo.
"Medicina cosa?"
"Sarò un cardio chirurgo!"Rispose tutto fiero.
"Bleah che senso!" Commentò Sorin, attraversata da un brivido "Stai dicendo che sogni di aprire il cuore delle persone?"
"Beh se la vedi sotto un punto di vista più fantasioso è una bella cosa!Insomma, aprire il cuore delle persone..."Con aria sognante immaginai una persona in grado di rendere tutti felici.

"Poverina, non sta bene la nostra Daphne!"Tutti scoppiarono a ridere.
"Diciamo che salverò le persone partendo dal loro cuore!Ti suona lo stesso romantico?" Annuii divertita.
"E tu John?"
"Proseguirò la tradizione di famiglia, studiando giurisprudenza!"
"Io scienze delle formazione, perchè voglio fare la maestra." Esordì Bora sventolando il cucchiaino come se fosse uno scettro.
"E noi due?"Mi chiese Sorin.
"Daphne studierà storia delle fate e degli unicorni!"Scherzò John, che si prese un bel calcio sullo stinco.
"Ahi, ma dai scherzavo!"
"A dire il vero pensavo a scienze politiche.."Replicai offesa.
"Dai non prenderla sempre in giro!"Mi difese Lee, e Sorin mi rivolse un sorrisino chiaramente riferendosi a Lee.

La ignorai.
"Io penso punterò sulle lingue!" Aggiunse Sorin.
"Sentite, parlando di qualcosa di meno noioso, ci verrete al festival estivo?"
Alla domanda posta da Bora, si scatenò un eccitamento generale. Il festival estivo si teneva tutti gli anni a metà luglio solo di sera, ed era una bella occasione per ascoltare musica dal vivo e rimpinzarci di dolci.
Inoltre era usanza recarsi in compagnia di qualcuno, e le ragazze attendevano questo festival per essere invitate dai ragazzi più carini.
Passammo un paio di ore seduti a mangiare gelato e bere tè freddo.
I ragazzi si offrirono di pagare tutto, perciò io, Sorin e Bora li attendemmo all'uscita.
"Adesso che si sono allontanati possiamo spettegolare: chi pensate che vi inviterà al festival?" Sorin si piazzò tra me e Bora.
"Sarebbe bello se mi invitasse John..."Confessò Bora leggermente abbattuta.

"Che?John?Ma ti piace Jonh?Perchè non ci hai detto niente?"
"Uffa quante domande Daphne, non fare come Sorin! Comunque...Credo che mi piaccia un po'!"
"Oooh ma che carina! Spero proprio ti inviti allora"
"Se davvero pensate che ci arrivino da soli vi sbagliate...Dovete indirizzarli,perchè sono persi nel loro mondo!"
"Ma sentila, l'esperta!" Presi in giro Sorin, tirandole una gomitata.
"E tu Daphne?Ci andrai con Lee come sempre?"
"Non ne ho idea..Non mi ha ancora detto nulla.."
"Io non vi capisco...Vi piacete da sempre, quini che aspettate a dirvelo?"
"Forse una volta ci piacevamo, ma adesso siamo solo buoni amici!"
Le mie amiche si scambiarono un'occhiata esasperata.
Quando tornarono i ragazzi ci salutammo e ognuno andò per la sua strada, ad eccezione di me e Lee.
"Lee volevi parlarmi di qualcosa?"
Lui annuì e mi afferrò per la mano "Sì, ma scappiamo da qui, prima che quel gruppo laggiù venga ad attaccare bottone"
"Eh?" Non feci in tempo a realizzare, che lui mi tirò via, tenendomi per mano.

Ci fermammo al parco vicino a casa sua, sedendoci su una panchina all'ombra.
"Allora, che succede?"
"Ecco, ha a che fare con la questione università...Ho scoperto che c'è un ottima facoltà di medicina a San Myshuno, e sto considerando l'idea di andare lì!"
"Cosa? Dici sul serio?" Questo suo dubbio mi mandò nel panico, perchè non avevo mai considerato l'idea di separarmi dal mio caro amico.
Lui notò subito la mia reazione e mi strinse a se.

"Sì...E' solo un'ipotesi, niente di definitivo... Però sono indeciso e volevo parlarne con te, prima che con gli altri." Mi accarezzò la schiena.
Alle nostre spalle udii un fruscio di foglie, come se qualcuno si fosse nascosto tra i cespugli. Mi voltai a guardare ma non vidi nessuno.
"Non posso decidere per te, però ovviamente se scegliessi di andartene mi dispiacerebbe da morire, ma sarei felice per te!"
Lui sbuffò,abbattuto "Mi esplode la testa... Potrei andare un giorno a San Myshuno e dare un'occhiata all'università!"
"Già, ottima idea! Valuta bene entrambe le opzioni, e poi deciderai.. Hai ancora un mesetto per decidere!" Cercai di confortarlo, dato che sembrava parecchio tormentato.

"Grazie piccola Daph! Ti accompagno a casa?"
"Ma no tranquillo..Sei praticamente a casa, non c'è bisogno!"
"Come vuole lei signorina!"
Prima di dividerci Lee si fermò di colpo "Hey Daph...Vorrei chiederti un'altra cosa: verrai al festival con me?"

Il suo imbarazzo mi intenerì.
"Certo, come sempre!" Lui sorrise rilassato e si incamminò verso casa.
Attesi che si allontanasse e imboccai un sentiero sterrato che costeggiava il fiume, per tornare a casa.
In quell'istante mi sentii osservata, e venni percorsa da un brivido.
Mi guardai intorno, ma a parte alcuni bambini intenti a giocare non vidi nessun'altro.
Sarà stata una mia impressione,pensai, continuando a camminare.