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.Oh Jesus che scema che sono.Ho confuso i nomi e quindi il commento di prima aveva poco senso.Ho confuso Selma con Mia xD
Comunqueee che sogno strano chissà che significa :O
non ti preoccupare
. già il sogno è stato piuttosto strano 
cavolo sto joe è un pò criptico, sembra che ti stia dando la risposta ma poi non te la dà... mi garba però sto vecchietto. sembra un pò il grillo di pinocchio.
selma è tanto carina anche lei. chissà se veramente c'è qualcosa tra i due.
e adam non ha mica tutti i torti, mia dovrebbe farsi meno complessi e vivere sta cosa al momento. aspettando che le ritorni la memoria può iniziare a crearsi nuovi ricordi.
grazie di essere passata DalaiLama. già Joe è un pò criptico. che sia l'incoraggiamento che stava aspettando?.
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Capitolo 3
Selma:Ti sei alzata di buon’ora oggi e vedo che hai persino preparato la colazione!
Mia: non sarà buona come quella che prepari tu, ma pensavo che per una volta sarebbe stato carino se avessi
preparato io qualcosa.
Selma non aggiunse altro ma si limitò ad osservare con fierezza quel piatto, come una madre osserva fiera il primo disegno fatto da suo figlio.
Iniziammo a mangiare.
Selma: hai qualcosa da dirmi Mia?
Mia: che, cosa?
Selma: tu devi dirmi qualcosa ma non sai come dirmelo non è forse così? Disse sorridendo.
Come faceva a saperlo?
Raccontai a Selma dell’incontro con Joe e ovviamente anche dello strano sogno che avevo fatto.
Mia: che cosa ne pensi di tutta questa storia?
Selma: ha davvero importanza?
Mia: certo che ne ha! Sai quanto tengo alla tua opinione
Selma: tu non cerchi la mia opinione, tu stai cercando la mia approvazione e non sarò certo io a trattenerti contro la tua volontà.
Mia: Selma io non voglio andare via. Insomma…. Io…. Vorrei….
Selma: so benissimo che cosa vuoi. Mi meraviglia solo il fatto che tu ci abbia messo così tanto a capirlo.
Mia: vuoi dire che…
Selma: il vecchio Joe ha ragione. Non scoprirai chi sei finché rimani qui.
C’è un piccola cittadina non molto lontano da qui. chiedi della signora March al tuo arrivo. Lei ti darà le chiavi di una casetta che ho ereditato alla morte di mio marito. Non è molto grande ma per te dovrebbe essere sufficiente.
Mia: Selma io…
Avevo le lacrime agli occhi.
Selma: per i soldi ho paura che dovrai accontentarti di questi pochi risparmi.
Ero senza parole
Selma: se non sbaglio una volta mi dissi che ti piaceva suonare il violino. Magari potresti prendere qualche lezione e guadagnare qualcosa con la tua musica.
Mia: tu credi?
Selma: forse la musica è il prima passo per ritrovare la memoria.
Non fu facile dire addio a Selma.
Lei era tutto ciò che avevo e non potevo sapere cosa mi avrebbe aspettato a Willow Creek.
continua...
mi dispiace se questo capitolo è stato un pò misero, ma vi prometto che nel prossimo ci saranno molte novità
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Chissà cosa troverà in questa nuova cittadina? sono molto curiosa 
Selma è dolcissima mi dispiace che Mia si divida da lei
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.Chissà cosa troverà in questa nuova cittadina? sono molto curiosa
Selma è dolcissima mi dispiace che Mia si divida da lei
si è vero, Selma è dolcissima. aspetta e vedrai.
spero solo di non deludere le aspettative
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questa selma ha un cuore gigantesco!
ma siamo sicuri che non hanno legami di parentela loro due?
guadagnare soldi con la musica... non è poi così semplice...
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Capitolo 4
Arrivai nella cittadina di Willow Creek alle prime ore del mattino. La signora March mi consegnò le chiavi della casa così come aveva detto Selma.
Era deliziosamente perfetta.
Sembrava ancora tutto così surreale. Selma mi aveva messo a disposizione una casa tutta per me e non c’èra un solo momento in cui i mie pensieri non fossero rivolti a lei.
Avevo una strana sensazione. era come se qualcosa o qualcuno stesse aspettando me, così senza indugiare oltre, sistemai le mie cose e andai a fare un giro della città.
Mentre passeggiavo, notai un enorme edificio.
Dalla struttura architettonica sembrava piuttosto vecchio. Decisi di dare un’occhiata.
Non appena entrai mi resi immediatamente conto che quella doveva essere la biblioteca della città. mi chiedevo se non avessero un archivio su fatti, notizie che riguardassero la città. Con un po’ di fortuna avrei potuto trovare qualcosa che poteva ricollegarsi al mio passato. Inizia a dare un’occhiata.
?: posso esserti d’aiuto?
Una donna dall’aria perfezionista si avvicinò
?: ho notato che stavi dando uno sguardo ai nostri libri, cerchi qualcosa in particolare?
Mia: in realtà, mi chiedevo se aveste un archivio su ciò che riguarda la città
?: è una richiesta insolita la tua ma si c’è. Ad ogni modo io sono Annie la bibliotecaria.
Mia: Piacere, io sono Mia.
Annie: Mia hai detto? Non mi sembra di averti mai visto da queste parti.
Mia: no infatti, mi sono appena trasferita.
Annie: beh, allora benvenuta Willow Creek Mia. Questi sono i nostri archivi. Disse indicandoli. Qui troverai tutto quello che riguarda la nostra città.
Iniziai la mia ricerca anche se non sapevo esattamente cosa cercare. Trascorsero diverse ore e senza rendermene conto notai improvvisamente di essere rimasta sola.
Annie: Mia, mi dispiace ma è ora di chiudere. Hai trovato ciò che cercavi?.
Mia: non proprio. Dissi con rammarico.
Annie: è il tuo primo giorno qui e sei rimasta tutto il tempo chiusa qui dentro. Perché non esci a svagarti un po’.
Mia: hai ragione forse dovrei svagarmi un po’, ma non saprei dove andare.
Annie: c’è un locale niente male qui vicino perché non vai a dare un’occhiata?.
Tornai a casa per cambiarmi e mangiare un boccone e infine mi diressi al locale.
Era un luogo molto affollato. Era la prima volta che entravo in un bar o almeno era ciò che ricordavo. Sembravano tutti così presi dai loro discorsi da non accorgersi della mia presenza. Iniziai a sentirmi a disagio così pensai che un drink mi avrebbe dato la giusta carica di cui avevo bisogno. Mentre cercavo di ordinare qualcosa al bancone del bar, notai un ragazzo tutto solo ad un tavolo. Aveva l’aria piuttosto triste. Forse anche lui come me era un forestiero. Decisi di andare a parlagli.
Mia: salve!, è libero questo posto?. Non vi fu risposta. Decisi lo stesso di sedermi. Io mi chiamo Mia, sono di nuova di queste parti.
Finalmente avevo attirato la sua attenzione, alzò lo sguardo per guardarmi e osservai una strana espressione sul suo volto.
?: chi sei tu, che cosa vuoi?. Disse d’un tratto
Mia: mi dispiace, non volevo disturbarti.
?: cosa diavolo vuoi da me? Lasciami in pace.
Mia: ti chiedo scusa, io non volevo...
?: devi lasciarmi in pace hai capito?! E se ne andò.
?: non fare caso a lui. Disse una ragazza acconto a me. Doveva aver assisto alla nostra conversazione.
?: Ti chiami Mia non è vero? Piacere io mi chiamo Emma. Lavoro qui al bar.
Mia: piacere mio.
Emma: fa così con tutti. Disse sedendosi al nostro tavolo.
Mia: aveva l’aria così triste, poi tutto ad un tratto si è messo a gridare!
Emma: beh… giravano delle voci su di lui, ma se posso darti un consiglio sta alla larga da quell’uomo. E senza aggiungere altro se ne tornò al suo lavoro.
Il mattino dopo ripensai a quello che era successo al sera prima. Che cosa poteva esserci di sbagliato in quel ragazzo?.
Mentre cercavo di mettere ordine alla mie cose trovai un vecchio violino custodito dentro un armadio.
Mia: mi domando perché Selma l’abbia lasciato qui.
Non appena lo presi tra le mani, avvertì uno strano fremito, volevo suonare quel violino ma era una giornata troppo bella per restare chiusi in casa così andai al parco e portai il violino con me.
Sentivo di poter suonare quello strumento ma i primi tentativi furono un vero fallimento.
?: se continui così rischi di spezzare l’archetto. Mi voltai. Era il ragazzo della sera prima.
?: l’archetto non va impugnato in quel modo. Lascia, ti faccio vedere. Ero senza parole. La sera prima mi aveva trattato in modo sgarbato e ora mi stava dando delle lezioni di musica?.
?: Vedi? Si fa in questo modo. Iniziò a suonare una splendida melodia.
?: Ora prova tu.
Sotto l’attento sguardo di quel ragazzo, inizia a suonare.
?: Però! Sei una persona che apprende subito. Sei sicura di non aver mai suonato prima?
Mia: probabile. Sfortunatamente ho perso la memoria e non ricordo quasi nulla del mio passato
?:oh..beh.. mi dispiace moltissimo. Comunque io mi chiamo Richard.
Mia: io sono Mia.
Richard: mi dispiace per ieri sera. Ho bevuto un po’ troppo e… non ero in me.
Mia: non preoccuparti. a tutti capita di avere una giornata no. Dissi sorridendo.
Mia: c’è qualcosa che non va?.
Richard: no…niente, niente. Notai che la sua espressione era di nuovo cambiata. è solo che…. Mi ricordi molto una persona.
Mia: davvero? Come si chiama?
Richard: ah…ecco… non è importante. Di colpò tornò nuovamente triste.
Mia: perché non mi parli di lei?
Richard: forse un’altra volta. Adesso devo proprio andare. Ci si vede in giro Mia.
E se ne andò. Lasciandomi con mille domande nella testa.
Continua…
Edited by dolcissimasirenetta - 2/2/2015, 21:50. -
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Uhm quell'uomo quando cambia fa un pò paura,sembra pericoloso...Ma a quanto pare ha anche un lato gentile.Fossi in Mia starei attenta a lui è molto instabile =/
Mi chiedo cosa la aspetti nella nuova città!
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.Uhm quell'uomo quando cambia fa un pò paura,sembra pericoloso...Ma a quanto pare ha anche un lato gentile.Fossi in Mia starei attenta a lui è molto instabile =/
Mi chiedo cosa la aspetti nella nuova città!
posso solo dirti che l'avventura di Mia è appena iniziata
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La nuova casa è davvero carina
Certo che questo Richard è proprio strano, spero non sia pericoloso.. -
+1 .La nuova casa è davvero carina
Certo che questo Richard è proprio strano, spero non sia pericoloso.
continuate a leggere e presto lo scoprirete
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Capitolo 5
Il giorno seguente non riuscì a non pensare a Richard. Perché Emma mi avevo detto di stargli alla lontana? Le persone qui sembravano così misteriose. Decisi di schiarirmi le idee facendo un po’ di jogging per il quartiere.
L’aria di quella mattina era piacevolmente fresca e decisi di spingermi fino al parco ma proprio mentre stavo per attraversare la strada, udì lo sfrecciare di un’auto.
Mi voltai inconsapevole di ciò che stava per accadere. La macchina si stava avvicinando sempre più.
Mia! Riuscì solo a udire. Sapevo che si sarebbe trattato solo di pochi secondi prima che la macchina mi travolgesse ma i piedi sembravano incollati al terreno o meglio… tutto il corpo sembrava non rispondere più ai mie impulsi.
SPOILER (clicca per visualizzare)scusate se l'immagine non è delle migliori
L’unica cosa che riuscì a fare, fu chiudere gli occhi…
Mia, Mia!. Udì ancora una volta.
Mia ti prego apri gli occhi!. Aprì lentamente gli occhi. Ciò che vidi non era esattamente quello che mi aspettavo. Il mio corpo era sdraiato a terra a pochi centimetri dalla strada e Richard era sopra di me…
Richard: Mia! Grazie al cielo hai riaperto gli occhi come ti senti?
Mia: bene, credo
Richard: quel farabutto non si è nemmeno fermato. Disse rivolgendo il suo sguardo verso la strada.
Richard: sei sicura di star bene?
Mia: in realtà mi fa un po’ male la gamba.
Richard: vuoi che ti porti in ospedale?
Mia: no, non sarà necessario, basterà mettere un po’ di ghiaccio.
Tentai di alzarmi, ma ovviamente la gamba mi faceva male.
Richard: non puoi camminare in queste condizioni. Ti riaccompagno a casa.
Mi sollevò da terra e mi prese in braccio stringendomi a se. Il calore del suo corpo mi infondeva una strana sicurezza.
Sentì il mio cuore battere come un tamburo impazzito. Chissà se anche Richard riusciva a sentirlo.
Mi adagiò sul letto con estrema delicatezza tanto da dimenticare il dolore alla gamba. Si assicurò che avessi tutto ciò di cui avevo bisogno prima di andare via.
Richard: posso fare altro?
Mia: no, ti ringrazio. Credo che tu abbia fatto anche abbastanza. Ammisi imbarazzata.
Richard: d’accordo, ma se dovessi aver bisogno di qualcosa, questo è il mio numero.
Qualche ora più tardi, il dolore alla gamba era quasi del tutto sparito ma la notizia del mio incidente invece, si divampò come un incendio.
Quello stesso giorno ricevetti una inaspettata visita da parte di Emma.
Emma: Mia, ma che cosa ti è successo? Disse in tono preoccupato.
Mia: vuoi dire che l’hai saputo?
Emma: scherzi?! Lo sanno quasi tutti in città!, per non parlare del fatto che ti hanno vista insieme a Richard. Non ti avevo detto per caso di stargli alla lontana?
Mia: se proprio vuoi saperlo è stato lui a salvarmi la vita. Se non fosse stato lì in quel momento, quella macchina mi avrebbe di sicuro ucciso. Ma poi perché c’è l’hai tanto lui. Si può sapere che cosa ti ha fatto?
Emma: a me proprio niente, ma girano delle brutte voci sul suo conto.
Mia: e quali sarebbero?
Emma: non credo spetti a me dirtelo, ad ogni modo, stai attenta ti prego. E qualche istante più tardi mi lasciò.
Cominciavo a non poterne più di questa storia. Perché queste persone non vedevano di buon occhio Richard? Che cosa mai poteva aver fatto di così grave? Ero intenzionata a scoprirlo.
Due giorni dopo mi ero completamente ristabilita e le visite non tardarono ad arrivare.
Mia: Richard che sorpresa! Cosa fai da queste parti?
Richard: ero venuto a vedere come stavi.
Mia: direi più che bene. Non era niente di grave. Avevo solo bisogno di stare un po’ a riposo.
Richard: beh, se le cose stanno così, ti andrebbe di venire a prendere un caffè insieme a me?
Tentennai per qualche secondo ripensando alle parole di Emma. Cosa poteva esserci di sbagliato in una persona che ti aveva salvato la vita?
Mia: si perché no?.
Non riuscivo a capire perché Emma si ostinava così tanto contro questo ragazzo. Era così dolce e sensibile. Forse era ora di scoprirlo.
Tentai di girare intorno al discorso ma non ero brava in queste cose e Richard capì immediatamente dove volevo arrivare.
Richard: so a cosa stai pensando. Ti stai chiedendo perché le persone di qui non mi vedono di buon occhio.
Mia: Richard, io non volevo essere invadente.
Richard: no va bene, non ti preoccupare. In realtà, non credo di conoscere il vero motivo del loro comportamento. Forse perché me ne sto sempre per conto mio e mi faccio gli affari miei.
Mia: questo non mi sembra un buon motivo, anzi, direi piuttosto una virtù. È raro trovare persone che si fanno gli affari loro. E scoppiammo entrambi in una risata.
Richard: ma forse non hanno tutti i torti. Tu sei la prima persona con cui mi rapporto da quando…
Mia: da quando?
Richard: perché non andiamo a fare un giro, vuoi?.
Ancora una volta Richard sfuggiva alle mie domande ma non potevo certo costringerlo a rivelarmi i suoi più reconditi segreti. L’unica cosa che potevo fare era avere pazienza.
Fu una giornata davvero piacevole. Sentivo di essergli vicina più di quanto immaginassi, forse perché anche lui sembrava aver avuto un passato difficile.
Arrivati all’uscio di casa decisi di spingermi oltre.
Mia: visto che sei qui, ti va di mangiare qualcosa con me? Ma ti avverto, non sono una grande cuoca.
Richard: accetto volentieri e poi è sempre meglio che mangiare pasti surgelati.
Tutto stava andando per il meglio e Richard iniziò finalmente a rilassarsi.
Ad un tratto qualcuno bussò alla porta.
Richard: aspettavi qualcuno?
Mia: non che io sappia.
Aprì la porta
e a stento riuscì a credere ai mie occhi. Cosa ci faceva Adam a Willow Creek?
continua...
Edited by dolcissimasirenetta - 6/2/2015, 18:25. -
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Oh cacchio e Adam che ci fa lì?Beh Richard non sembra così malvagio..Staremo a vedere come si comporterà e se le voci siano fondate oppure no
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Sicuramente Richard nasconde qualcosa ma non penso nulla di grave. Si sta aprendo con Mia e mi fa piacere perchè sembra una brava persona, mi sto ricredendo su di lui
Cavolo proprio adesso doveva arrivare Adam? ed è anche incazzato, sicuro perchè lei non gli ha detto niente che andava via.
Capitolo bellissimo, aggiorna presto
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.Oh cacchio e Adam che ci fa lì?Beh Richard non sembra così malvagio..Staremo a vedere come si comporterà e se le voci siano fondate oppure no
è la stessa domand che si è fatta Mia su Adam . in quanto a Richard... scopriremo qualcosina di più nel prossimo capitolo 
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.Sicuramente Richard nasconde qualcosa ma non penso nulla di grave. Si sta aprendo con Mia e mi fa piacere perchè sembra una brava persona, mi sto ricredendo su di lui
Cavolo proprio adesso doveva arrivare Adam? ed è anche incazzato, sicuro perchè lei non gli ha detto niente che andava via.
Capitolo bellissimo, aggiorna presto
sono felicissima che ti sia piaciuto
. in effetti Adam è arrivato proprio nel momento peggiore 
. Mia non avevo detto nulla ad Adam prima di andare via. che sia questo il motivo per cui è così furioso? 
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