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Uhm chissà a chi era rivolta la lettera di Richard...Uff son sempre più curiosa e tu ci tieni sulle spineee!
Che ci sarà a quell'indirizzo?Son due capitoli che aspetto di scoprirlo u.u. -
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ma siamo sicuri che quella lettera di richard era per la bionda?? mmhh
hanno fatto pace allora?
voglio vedere come andrà l'incontro con jaques.. -
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Secondo me quella lettera è per Mia, mi ci gioco la casa che è così altrimenti sarebbero inspiegabili anche i suoi attacchi di gelosia v.v . -
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proprio carino questo racconto . -
.Che ci sarà a quell'indirizzo?Son due capitoli che aspetto di scoprirlo u.u
il prossimo è quello buono promesso!ma siamo sicuri che quella lettera di richard era per la bionda?? mmhh
hanno fatto pace allora?
voglio vedere come andrà l'incontro con jaques.
sembra che abbiano fatto pace....Secondo me quella lettera è per Mia, mi ci gioco la casa che è così altrimenti sarebbero inspiegabili anche i suoi attacchi di gelosia v.v
giusta osservazione. ma non dimentichiamo che Serena è stata il suo primo amore
grazie sono felice che ti piacca e spero che continuerai a leggerlo. -
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Io sono ancora convinta che tra Richard e Mia ci sia stato qualcosa, e quella lettera secondo me era proprio destinata a Mia.
Cavolo ci lasci sempre così in sospeso...io sono sempre più curiosa. -
.Io sono ancora convinta che tra Richard e Mia ci sia stato qualcosa, e quella lettera secondo me era proprio destinata a Mia.
Cavolo ci lasci sempre così in sospeso...io sono sempre più curiosa
tutto è possibile anche se con Serena c'è stato un passato.
grazie per aver lasciato un commento proprio il giorno del mio compleanno. -
.Io sono ancora convinta che tra Richard e Mia ci sia stato qualcosa, e quella lettera secondo me era proprio destinata a Mia.
Cavolo ci lasci sempre così in sospeso...io sono sempre più curiosa
tutto è possibile anche se con Serena c'è stato un passato.
grazie per aver lasciato un commento proprio il giorno del mio compleanno
Il tuo compleanno?
allora tantissimi auguriii tesorooo. -
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grazie mille gentillissima. e grazie ancora a tutti voi per avermi fatto gli auguri anche nel off topic. -
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Carina questa storia!
Inizio anch'io a seguirti...Serena non me la racconta giusta, no no!. -
.Carina questa storia!
Inizio anch'io a seguirti...Serena non me la racconta giusta, no no!
grazie! mi fa moolto piacere saperlo .
a breve posterò il nuovo capitolo e spero di leggere ancora un tuo commento. -
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perdonate questa lunga assenza ma sono state delle settimane di fuoco.
ad ogni modo eccomi qui e spero che il capitolo valga l'attesa. buona letteruaCapitolo 18
Mia: Rue de Pigalle 35. È questo l’indirizzo. Pensai
Davanti ai mie occhi si innalzava un imponente edificio dall’aria piuttosto antica. Come al mio solito iniziai a fantasticare sulle persone che vi potevano essere. Dopotutto se Jacques aveva insistito così tanto affinché venissi qui, doveva sicuramente esserci una buona ragione. Così, felice e anche un po’ emozionata attesi l’arrivo di Jacques.
Mia: ma perché Jacques non arriva? Sono più di venti minuti che aspetto.
L’emozione di qualche minuto prima iniziò a lasciar spazio all’impazienza.
Mia: e se mi avesse prese in giro? Pensai. Anche se infondo, perché avrebbe dovuto farlo?. Avrà altre cose da fare che perdere tempo con me. I pensieri avevano iniziato a intrecciarsi tra loro, stavo per perdere la pazienza, ero intenzionata ad andarmene, quando finalmente apparve Jacques.
Mia: si può sapere che fine hai fatto? È da parecchio che ti aspetto sai? ero alquanto seccata del suo ritardo e non tentai di nasconderlo.
Jacques: m dispiace ma sono stato trattenuto. Disse senza battere ciglio.
Stavo per dire qualcosa in merito alla sua risposta quando qualcosa attirò la mia attenzione. Sebbene non mi fosse ancora chiaro il movente del suo gesto nei mie confronti, mi era ancora più strano il motivo per cui portasse con se un simile oggetto.
Mia: perché hai una macchina fotografica con te?.
Jacques fu sorpreso della mia risposta e per un momento ebbi la sensazione che la mia domanda lo avesse preso alla sprovvista.
Jacques: che domanda!disse abbozzando un sorriso. La fotografia è la mia vita e non esco mai senza la mia fidata compagna. Proprio mentre stavo venendo da te, mi sono fermato a fare qualche scatto qui e là.
Dunque era questo l’impegno per cui era stato trattenuto?
Jacques: ad ogni modo. Disse cambiando discorso. Credo che ora dovremmo andare.
Mia: ma come, non è questo il luogo?
Jacques: non esattamente.
Girammo intorno all’enorme area che circondava il palazzo. Ad ogni passo i battiti del mio cuore accelerarono sempre di più. Sentivo che di lì a poco sarebbe fuoriuscito dal petto, finchè….
Jacques: eccoci arrivati.
Una scuola di danza. Di certo non era quello che mi aspettavo ma se poteva avere un nesso con il mio passato non dovevo fare altro che entrare e scoprirlo.
Jacques: sei pronta? Disse.
Mia: credo di si. E feci un lungo respiro per cercare di calmare i mie nervi.
Con passo deciso, Jacques percorse il breve atrio che conduceva chiaramente ad una sala di danza classica.
Non appena varcai la soglia, avvertì immediatamente una strana sensazione. per la prima volta, il mio corpo sembrava reagire a qualcosa. Era come se avessi sviluppato un sesto senso. Riuscivo a captare della strane vibrazioni contenute in ogni centimetro di quella stanza.
Mia: adesso che siamo qui, puoi dirmi perché hai così insistito affinché venissi?
Jacques: preferirei che fosse qualcun altro a svelartelo.
Dunque c’èra anche un’altra persona.
?: non posso credere ai mie occhi. Disse qualcuno dietro le mie spalle. Sei proprio tu!
Stavo per presentarmi quando mi gettò le braccia al collo stringendomi forte. Ero piuttosto imbarazzata ma allo stesso tempo anche colpita. Chi era questo ragazzo? Fui immediatamente attratta dai suoi meravigliosi occhi blu. Blu, come lo erano gli occhi di Richard…
?: stentavo a crederlo quando l’ho saputo. Perché sei andava via, che ti è successo.
Quel ragazzo che mi stava riempiendo di domande doveva sicuramente essere un ballerino professiosista. La sua corporatura e l’eleganza nei suoi movimenti ne erano una prova evidente. Ma da quando ero diventata un’esperta di danza?.
La mia espressione interrogativa lo incitò finalmente a presentarsi.
?: ma allora è vero! Hai davvero perso la memoria!disse in tono rammaricato.
?: Mia sono Jonny, il tuo Jonny!
Il mio Jonny?! Cosa voleva intendere con quelle parole?.
Mia: dunque io e te ci conosciamo? Dissi cercando di riprendermi dallo shock.
Avevo finalmente trovato qualcuno che si ricordava di me.
Jonny: Scherzi vero?!io e te siamo sempre stati una delle coppie più invidiate. Abbiamo fatto storia. Non c’è stato un solo teatro che non abbiamo calcato insieme. Osserva tu stessa. Disse mostrandomi alcuni dei poster sui muri.
Jonny: lo schiaccianoci, Romeo e Giulietta e soprattutto… Il lago dei Cigni…
Jonny: La tua più grande interpretazione. Non puoi non ricordare Mia. Ballare è sempre stato il tuo più grande sogno. Tu sei una ballerina!.
Una ballerina!, io ero una ballerina. Dunque non era solo una sensazione. io ero davvero una ballerina.
Di colpo iniziai a sentirmi stordita, la stanza incominciò a girarmi intorno mentre la testa sembrava volermi scoppiare.
Immagini sfocate cominciarono a visualizzarsi nella mia mente. Ricordi che sembravano orami dimenticati, ritornarono alla mente e finalmente ricordai.
Mia: hai ragione. Dissi con un filo di voce.io sono una ballerina, ho sempre voluto essere una ballerina.
A poco a poco quel pensiero si fissò nella mia mente e presi conoscenza di ciò che avevo dimenticato.
Mia: Jonny!, dissi quasi grindando. Il mio Jonny!. Come ho potuto dimenticarmi di te!.
Per la gioia del momento lo abbracciai a mia volta. Finalmente le ombre del mio passato stavano torando alla luce. Sapevo che ciò che avevo appena ricordato era solo un piccola parte della mia vita ma in quel momento mi sembrò completa. Niente avrebbe mai potuto rovinare quel magico momento…o quasi.
Mentre io e Jonny condividevamo la nostra gioia nell’esserci ritrovati notai una strano bagliore.
Mia: hai ragione. Dissi con un filo di voce.io sono una ballerina, ho sempre voluto essere una ballerina. A poco a poco quel pensiero si fissò nella mia mente e presi conoscenza di ciò che avevo dimenticato.
Mia: Jonny!, dissi quasi grindando. Il mio Jonny!. Come ho potuto dimenticarmi di te!.
Per la gioia del momento lo abbracciai a mia volta. Finalmente le ombre del mio passato stavano torando alla luce. Sapevo che ciò che avevo appena ricordato era solo un piccola parte della mia vita ma in quel momento mi sembrò completa. Niente avrebbe mai potuto rovinare quel magico momento…o quasi.
Mentre io e Jonny condividevamo la nostra gioia nell’esserci ritrovati notai una strano bagliore.
Mi voltai per capire che cosa fosse e vidi una macchina fotografica puntata verso di noi. Perché Jacques ci stava fotogrando?
I minuti passarono come secondi e le ore come minuti. Senza che me ne rendessi conto, il sole del mattino, aveva lasciato posto ad un consueto tramonto. Non volevo separarmi da Jonny ma sapevo che Richard stava aspettando il mio rientro da diverse ore ormai.
Prima di lasciare la scuola, Jonny mi propose di tornare a ballare insieme. Naturalmente, avrei dovuto sottoporre il mio corpo ad estenuanti allenamenti per ritrovare la giusta forma ma non mi importava. Ero pronta a riprendere la mia vita.
Mia: non credo di averti ancora ringraziato per quello che hai fatto. Dissi rivolgendomi a Jacques. Se non fosse stato per te forse non hai avrei mai saputo chi fossi.
Jacques: no Mia, grazie a te. e mi fissò con quella sua fredda espressione negli occhi.
Mia: ma dimmi una cosa. Come facevi a sapere di me e di Jonny?. Chiesi curiosa.
Jacques: è una storia piuttosta lunga. Diciamo solo che si è trattato di una concidenza. Disse vago. E poi cosa importa? Ciò che conta davvero è che tu abbia ritrovato la tua identità, o sbaglio?.
La sua capicità di cambiare discorso mi distolse dal fargli altre domande.
Jacques: È stata un giornata piuttosto lunga. Faresti bene a tornare a casa ora. Ti aspetteranno dei giorni molti intensi Mia. E senza altri giri di parlore, ci salutammo.
Giunta finalmente a casa pensai.
Mia: chissà che faccia farà Richard, quando gli dirò di aver ritrovato la memoria.
Continua.... -
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jacques è un paparazzo! tutto ciò l'ha fatto solo per avere le foto in esclusiva del ricongiungimento di una coppia di ballerini famosi.
già immagino le loro foto su una rivista di gossip. mia si fida troppo, dovrebbe fare più attenzione.
chissà richard come reagirà adesso.. -
.jacques è un paparazzo! tutto ciò l'ha fatto solo per avere le foto in esclusiva del ricongiungimento di una coppia di ballerini famosi.
già immagino le loro foto su una rivista di gossip. mia si fida troppo, dovrebbe fare più attenzione.
chissà richard come reagirà adesso.
ottima osservazione .
ma il punto di tutto la storia è proprio la reazione di Richard
per il momento non posso sbilanciarmi oltre. -
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Mi è sembrato molto strano il comportamento di Jaques, mi sa che ha ragione Dalai.
Adesso sono proprio curiosa di sapere che reazione avrà Richard..