The laws of a Heart

Capitolo 2

Col cuore in gola Marck spalancò gli occhi e si ritrovò sul divano del suo ufficio.

Non riusciva a capire cosa era stato quel sogno, chi era quella ragazza e la cosa che più di tutte non si spiegava, era come fosse possibile che quel sogno gli fosse sembrato così reale.

Era convinto di essere salito in macchina, come di aver percorso il tragitto del ritorno verso casa, aveva accelerato sentendo il rumore del motore della sua adorata macchina, e all'improvviso era spuntata fuori quella ragazza.... Quella bellissima ragazza......Per quello che aveva potuto vedere, la cosa che più gli rimase impressa furono i suoi occhi, di un verde marino ,fantastici ma cosi impauriti. Perchè ,si domandava, di solito si sognano solo visi conosciuti o comunque intravisti, e lui pur sforzandosi non riusciva a capire dove avesse potuto incontrarla.

Marck era sempre stato uno sciupa femmine, grazie al suo aspetto e al suo denaro era facile per lui prendersi le donne che voleva e poi gettarle come spazzatura. Esse gli giravano intorno come mosche ogni volta che usciva per locali e in lui la considerazione delle donne era decaduta da un pezzo visto che non era ancora riuscito a trovare una ragazza che gli dicesse un bel NO secco. Gli avevano sempre reso la vita facile, incontro , primo appuntamento in una suite d'albergo , un po di champagne e il gioco era fatto. Nessuno lo aveva mai colpito, e si stupiva del fatto che proprio una donna che era apparsa solo nei suoi sogni gli avesse provocato tante emozioni.
All'improvviso squillò il telefono e Marck tornò alla realtà.
Erano le otto e un quarto. La cena di sua madre. Panico.

Alzò la cornetta e tenendola a distanza riuscì ben a sentire sua madre che strepitava STIAMO ASPETTANDO SOLO TEEEE!!! Rispose MAMMA DAMMI 1 MINUTO E SONO LI! Pensieroso si avviò verso l'uscita mentre in mente gli ritornavano nitidi i flash di quel sogno. Mentre guidava scuoteva la testa in qua e là pensando addirittura di essere impazzito, era tutto cosi preciso che arrivato sul posto dell'incidente rallentò quasi con la speranza che quella ragazza fosse lì da qualche parte. Si soffermò guardando un pò in giro e si accorse di essere vicino al parco delle farfalle, un posto importante per lui, ci andava spesso da piccolo. La ragazza non c'era, e ne era quasi deluso. Proseguì verso casa .

Parcheggiò l'auto ed entrò in casa dirigendosi verso il salotto. Il quadretto che lo aspettava lo stupì.
Margaret: Oh Santo cielo!! Marck finalmente! Stavamo aspettando solo te!Mi hai fatto quasi preoccupare!Sei sempre così puntuale tesoro mio....Cosa succede hai avuto problemi in azienda? Vieni qui fatti abbracciare .

Se fossero stati soli le avrebbe tolto subito i vestiti di dosso, era così sexy con quel vestito corto e quel pizzo sul seno. Lei lo guardava così intensamente che quasi si sentì in imbarazzo.

Si sentì stringere in un forte abbraccio. Molto cara era per lui sua madre. La amava dal profondo.
Margaret : Vieni figliolo! voglio presentarti Evelyn ! La figlia di Hector, il nostro nuovo socio in affari.

Evelyn: Che piacere conoscerti Marck, ho sentito così tanto parlare di te!Non mi aspettavo però che tu fossi così...
Marck Così? Come? Comunque il piacere devo dire che è solo mio!

Evelyn: Bello.... Non mi aspettavo che tu fossi così bello...ahahahah
Fece una risata quasi finta imbarazzante..... Ma si riprese subito Evelyn : Ti ho portato un piccolo pensiero per inaugurare la nostra conoscenza! Spero che ti piaccia... Aprilo!

Marck:Oh ma grazie non dovevi!!!
Lo trovava estremamente fuori luogo,il suo interesse verso di lei era precipitato dal momento in cui aveva sentito quella sua voce da oca giuliva. Era diventata improvvisamente fastidiosa, con un bel corpo si , ma fastidiosa. Ora quello che si domandava era cosa era tutta questa pagliacciata e perchè sua madre li stava fissando con quell'aria così compiaciuta.
Aprì il regalo, era una macchina fotografica... Le odiava ma fece finta di esserle grato per quel regalo meraviglioso.

Alice: Signori se volete accomodarvi fuori sta per essere servita la cena , gradite un leggero aperitivo?
Margaret:Si andiamo! Hector devi assaggiare il martini che fa la nostra cameriera! Uno spettacolo!
Si avviarono verso l'esterno e presero da bere, Evelyn non si staccava di dosso a Marck e lui ne incominciava a soffrire, gli parlava dei locali più in voga in città, del miglior parrucchiere, delle unghie spezzate e del tacco che per lei era solo il 12.... Marck non voleva farla rimanere male e allora faceva finta di ascoltarla... Ma in realtà era concentrato sul bisbiglio di suo padre....

Flavo:Hai visto caro hector! Si piacciono guarda mio figlio le da spago!Sarà facilissimo stipulare quest'accordo proprio come pensavo. Margaret era così preoccupata! Io lo dicevo che si sarebbero piaciuti fin dal primo momento! Alla fine della cena andiamo in ufficio a firmare le carte e i documenti, poi ci penso io a farli firmare a mio figlio dopo che... si saranno conosciuti meglio non potrà dire di no...
Hector:Cosa intendi per conosciuti meglio? Comunque si per me era scontato vista la bellezza di mia figlia....tuo figlio non può resistere al suo fascino....proprio come la sua defunta madre...era così bella...
Flavio: Intendo dire che per accelerare le cose.....il matrimonio..........tua figlia potrebbe......come dire.........dopo che due vanno a letto insieme.......insomma dai.....potrebbe fingere.....di..........
Fece un cenno con la mano come a creare una gobba sulla pancia......

Marck aveva sentito tutto, nonostante Evelyn sembrasse un treno in corsa di domane e parole senza senso, aveva visto chiaro il gesto di suo padre e aveva capito quelle due o tre parole per completare il quadro..
Era deluso, amareggiato e incazzato ma non tanto con suo padre che nella sua vita non aveva mai fatto molto peso, quanto con sua madre...
Lei non avrebbe mai dovuto fargli questo....Ci penso velocemente e dopo aver escluso le due prime reazioni violente che gli vennero in mente pensò di stare al gioco e di dare un senso a questa serata....
Andarono a tavola e fu lì che Marck iniziò....

Marck:Bene, allora ora che siamo tutti seduti, vorrei sapere a quale scopo questa piacevole cena, a parte la splendida conoscenza con Evelyn, tua figlia Hector, dovremmo essere qui per parlare di affari.... Ma pur essendo l'amministratore delegato non ho approvato nessun progetto in questi giorni...Sulle nostre aziende....Mi chiedo come mai Padre....
Il suo tono era pacato ma al contempo il suo sguardo era duro e fissava FLAVIO DRITTO NEGLI OCCHI
Flavio: Ehm.... No vedi figlio.....Volevamo creare una collaborazione...Per quanto riguarda.....
Il suo imbarazzo era evidente, non sapeva cosa dire e dove andare a parare.... Lo interruppe subito la moglie.
Margaret: Figliolo su!Adesso mangiamo cè tempo per parlare di affari.....Sta tranquillo certamente che tu sarai il primo a sapere di qualsiasi accordo preso per la nostra azienda...Lo sai che sei tu la nostra forza!Evelyn perchè non gli racconti di quella festa a Brooklyn?
E giù lei ripartì con i suoi racconti da ragazza futile e straricca.... La situazione per Marck stava diventando insopportabile....
Marck: Hector, dimmi di cosa vi occupate nella vostra attività?
Hector: Gestione e aiuto finanziario...........
Ebbene si il quadro era sempre più chiaro....
Marck : Padre hai chiesto fondi ad Hector? Dimmelo.

Flavio:Marck lo sai in che acque viaggiamo, abbiamo bisogno di un aiuto...
Marck:E in cambio? cosa volete in cambio?
Hector: Che tu venga a lavorare nella nostra azienda!
Si salvarono in corner, ma marck conosceva già la verità....e allora incalzò....
Marck:Dimmi Evelyn penseresti mai che tuo padre ti ha venduta a me?
Povero Marck non sapeva che anche lei era una loro complice...Forze la faceva meno furba.
Evelyn fece una faccia sorpresa e delusa allo stesso tempo. Era un'ottima attrice. Aveva frequentato gli studi televisivi spesso e volentieri ed aveva imparato bene.

Flavio: E' stato lui a proporla!Si lui! Noi non avremmo mai accettato senza il tuo consenso!Figliolo credimi ti dò la mia parola!
TACI!Urlò Marck. La situazione stava precipitando sua madre comincio a sbraitare ed Hector tentò di difendersi discutendo senza senso. All'improvviso Evelyn si alzò e corse via e Marck fece per seguirla assalito dal senso di colpa.La sua rabbia gli tirava sempre dei cattivi scherzi.

La raggiunse e le chiese scusa gli spiegò quello che aveva sentito poco prima e gli fece capire che lui non era merce di scambio e tanto meno doveva esserlo lei. Lei comincio a raccontargli quanto il comportamento del padre l'avesse delusa,quanto fosse stato assente durante la sua infanzia e quanto le mancava la madre.

Per un'istante Marck si immedesimò perfettamente in lei, e scopri che sul suo viso stavano scorrendo lacrime..... non potè far altro che abbracciarla....

Si sentì a suo agio inaspettatamente tra le sue braccia e si dimenticò del casino che fosse la sua famiglia e lo stesso capitò a lei...
Evelyn:singhiozzando : Mi dispiace così tanto che siano andate così le cose tu mi piacevi sul serio...
Accennò un sorriso tra le finte lacrime, lo prese per mano e lo porto sul divano davanti alla piscina .
Si misero a parlare dei loro genitori e lei si faceva sempre più vicina, sempre più in cerca di compassione e pietà, stava facendo la parte della vittima quando era lei la carnefice.

Marck ed Evelyn erano sul divanetto a bordo piscina mentre i rispettivi genitori si erano ritirati a discutere dentro casa.
Marck : Sai Evelyn trovo che tu sia una ragazza molto sensibile, mi dispiace averti messa in questa situazione ma non potevo fare finta di niente. I miei genitori mi hanno affidato una parte dell'azienda e sono anni che provano a farmi sposare con ragazze di alto rango per risollevare le nostre sorti economiche. Non voglio che sul tuo viso scorrano lacrime a causa mia... Sei così bella....
Evelyn: Marck sei veramente un ragazzo d'oro (singhiozzando) Mio padre è veramente una me**a ! Come ha potuto pensare di farmi una cosa del genere! Se ci fosse stata mia madre sarei corsa da lei....Ma non posso...Marck mi manca tanto mia madre.....
Era veramente patetica.... Evelyn aveva capito che Marck stava cadendo sempre di più nella sua rete e continuava a fare la vittima.

Marck: Dai Evelyn vedrai che si sistemerà tutto, te lo prometto parlerò io con tuo padre.... Anche perchè sai non mi dispiacerebbe continuare a conoscerti... Per mia scelta ovviamente... Sempre che tu lo voglia....
Marck non sapeva più come farla smettere di piangere.
All'improvviso , al solo sentire quelle parole lei tirò su il viso, lo guardò e si accorse che le loro labbra erano abbastanza vicine per....

Evelyn lo baciò così intensamente che Marck fù come rapito da lei. I nquel momento non c'era più l'imbarazzo causato dalle loro famiglie ma solo la voglia di prendersi e di andare più a fondo.....

Di colpo Evelyn si staccò.

Evelyn: Scusami! Scusami tanto non volevo...è solo che....io.....

Marck stava iniziando a parlare ma vide arrivare Hector...Si alzò andandogli incontro...

Marck: Hector, vorrei che tu chiedessi scusa a tua figlia per questa pagliacciata .
Aveva un'aria davvero dura.
Hector: Si sono venuto qui apposta, vieni figlia mia.
Le fece un cenno con la mano per farla avvicinare, era rimasta seduta e lo guardava con uno sguardo gelido.

Margaret : (APPLAUDENDO) COMPLIMENTONI! BELLA FIGURA DI M***A!! DAVVERO CHE GRANDE CHE SEI! ORA TU MI SPIEGHI IO DOMANI COSA DEVO DIRE A MIO FIGLIO?

Flavio questa volta era in guai seri... Non parlava, si faceva vomitare addosso tutta la rabbia della moglia perchè sapeva cheaveva torto.

Lei sentendosi osservata si girò e lo guardò cercando di capire se poteva conoscerlo... Ma il suo viso non le diceva niente....
E lui continuava a fissarla con aria sospetta.