"La mia giovinezza"

Ed è proprio una scossa agli eventi quella che arrivò.
Il terremoto più forte che Maree Splendenti avesse mai visto, che distrusse in mille pezzi locali,
scuole, chiese, case.... e il B&B.



C'eravamo solo noi 4 lì, per fortuna e nessuno di noi rimase ferito, il servizio fotografico di Lisa venne annullato
così tornò a Sunset Valley quasi subito.
Io stavo raccogliendo la poca roba che era rimasta intatta e, di lì a poco, sarei ritornato a casa anche io:
avevo abbastanza esperienze lavorative per trovare un lavoro più di "alto livello".
Ma Maria e Marisa? Che avrebbero fatto? La loro unica fonte di sostentamento era andata distrutta, non mi rimase
che convincere Maria a venire a Sunset Valley con me.
Non fu difficile, anche se avevo paura per quello che potesse dire dopo il bacio e soprattutto
la negazione da parte sua!
Ma con mia grande sorpresa, Maria si fece ospitare da me, così intanto poteva trovarsi un lavoro
e ritornare in piedi.
Entrò in casa quasi impaurita, con la piccola Marisa fra le braccia, che quasi non aveva più parlato
dopo il disastro:- Dan, non so davvero come ringraziarti..-



D:- La camera degli ospiti è pronta e c'è anche un lettino per Marisa... Sai, mia sorella ha un bambino
e quando mi vengono a trovare...- mi sorrise dolcemente- Per il resto, ho detto che non vi avrei
abbandonate...- ricambiai il sorrise e, imbarazzato, mi rigirai appoggiando le valigie a terra.
D:- Ti prego fa come se fossi a casa tua! Purtroppo c'è solo un bagno, quindi dovremo dividercelo ahah-
M:- Basta che non mi spii come facevi la sera al b&b-
Rimasi sconvolto per almeno due secondi, poi le risposi, di scatto:- Ah.. potevi metterti un costume quella volta..-
Mi aspettavo un ceffone incredibile, ma lei, per la prima volta, scoppiò a ridere e senza aggiungere altro
continuò a camminare verso il bagno.



Io rimasi con Marisa a giocare, anche se lei mi sembrava spenta e triste:- Marisa.. Ei.. posso giocare..?-
Annuì.



Giocava con una barchetta di plastica, sembrava quasi che piangesse al solo pensiero di guardare quella nave, così
capì immediatamente cosa aveva la piccola





D:- Sai Mari.. Qui c'è il mare.. e se fa abbastanza caldo,
andiamo in spiaggia a passeggiare domani.-
Si girò verso di me, con un sorriso a 230 denti:- Davvero?? Io.. io ne sarei molto felice!-
Corse verso di me e mi abbracciò più forte che poteva:- Accie accie Dan!-





E fu così i giorno dopo, dopo una bella dormita, portammo la piccola Marisa al mare e, mentre lei giocava felice, finalmente,
io e Maria parlammo un po':- Sei stato formidabile Dan.. Non so come sdebitarmi...-
Una cosa mi venne in mente di dirle "Beh potresti spiegarmi cos'era per te quel bacio", ma la bloccai prima ancora di aprir
bocca:- Beh... Potresti stare tranquilla, vedrai che le cose si sistemeranno!-
M:- Grazie Dan.. Grazie davvero...-





La presi tra la mie braccia, aveva bisogno di un abbraccio dopo tutto quello che era successo e io
cercavo di non agitarmi, perché volevo che quel gesto fosse puro e senza "malizia".
M:- Fortunatamente la cosa più importante non l'ho persa.-
E smise di parlare, mentre le lacrime rigavano il suo viso e io continuavo a stringerla, mentre
tra un misto di tristezza e felicità guardavamo Marisa che giocava felice.



CONTINUA

Tomorrow.......