I'll always be with you. I will.

"Anche se le cose sembrano andar male,
c'è sempre un arcobaleno dietro ad ogni nuvola e
davanti una tranquilla navigazione."

Rick “Che cosa pensavi?”
Mary “Che tu puoi aiutarmi a trovare mia madre.”



Rick “Mary, ma tua madre è…”
Mary “Morta?”-Rick annuì-“non è morta. Ne sono sicura.”
Rick “Cosa ti fa pensare che tua madre non sia morta?”



Piombò il silenzio nella stanza. L’unico rumore che si sentiva era quello dei miei respiri profondi.



Rick “Allora?”
Mi sdraiai sul letto mentre Rick seguiva ogni mio movimento con gli occhi.
Qualche lacrima mi rigò il volto, sospirai e gli dissi tutto.



Mary “Il giorno in cui mi abbandonò la vidi uscire di casa. Gli assistenti sociali che vennero a prendermi mi dissero che mia madre non riusciva più a badare a me.”
Rick “Non mi avevi mai raccontato questa cosa.”
Mary “Ci sono tante cose che non ti ho raccontato di mia madre.”-gli sorrisi-“Allora mi aiuterai?”



Rick “Volentieri, se questo ti farà sorridere più spesso.”
Arrossii.



Mary “Maledizione. Credo siano arrivate le amiche della strega. E’ ora che tu vada.”
Rick “Sì. Ti faccio sapere quando scopro qualcosa.”
Mi diede un bacio sulla guancia.



Lo accompagnai alla porta e mi voltai verso il salottino. Mi aspettava una serata lunghissima con quelle tre donne.



I giorni passarono.
Erano già passate due settimane da quando avevo chiesto quel favore a Rick ma non avevo ancora ricevuto sue notizie.
Mi ritrovai, come tutti i giorni, alla cioccolateria dove lavoravo. Era l’unico modo per guadagnare dei soldi per iscrivermi all’università, Jess non mi ha voluto dare neanche un centesimo. E’ già tanto che mi abbia fatto finire le superiori.



Ero persa nei miei pensieri mentre Julie parlava delle sue stupidaggini che quel giorno, come tutti, riguar-davano Rick.



Julie “Sei proprio fortunata ad avere un amico come lui! Poi è così bello! Ha dei muscoli fantastici e…Mary mi stai ascoltando?”



Mary “Sì, Julie. Per favore vai a portare questi cioccolatini al tavolo numero 2 all’esterno.”
Julie “Sì, signora!”



-Finalmente un po’ di pace-
Finii di preparare dei caffè e, non appena mi voltai, trovai Rick che mi stava chiamando.
Abbandonai il bancone e andai da lui.



Rick “Devo parlarti.”
Il cuore iniziò a battermi velocissimo, avevo un caldo tremendo e non era per la stagione in cui ci trovavamo, mi guardai le mani, tremavo e si notava.



Alzai lo sguardo e incrociai gli occhi di Rick.
Mary “A-Avanti p-parla.”
Rick “Vuoi prima la buona o la cattiva?”



Sospirai.
Mary “Niente quesiti da film. Parla e caviamoci il dente.”
Rick “Avevi ragione. Tua madre è viva.”



Il mio volto si illuminò di colpo.
Mary “Lo sapevo!”
Rick “Insegna letteratura in un’università di un paese vicino.”
Mary “Non mi resta che iscrivermi e incontrarla! Al momento non ho i soldi ma riuscirò a racimolarli. Potrei rubarli a Jess!”



Rick “Ecco…Qui arriva la brutta notizia…”
Mary “Cosa?”-in quel preciso istante, come se qualcuno lo sapesse, iniziò a piovere a dirotto.
Rick “E’ una scuola in cui sono ammessi solo i ragazzi.”
Il mio volto si spense.



Mary “C-come hai fatto a scoprire dove insegnava?”
Rick “Ho un amico che studia lì. Parlavamo di te e della tua storia e gli ho mandato una foto di tua madre. E’ stato lui a dirmelo.”
Mi cedettero le gambe. Mi ritrovai seduta sull’erba.



Mary “Mi è crollato il mondo addosso.”-parlavo sottovoce, come se stessi comunicando la notizia al mio lato irrazionale-“Come posso fare?”



Rick “Mi dispiace, Mary”
Mi alzai e rientrai nel bar.



Julie “Mary che hai?”
Mary “Cosa faresti se tua madre insegnasse in una scuola maschile e tu non potessi incontrarla?”
Julie “Ma…Mia madre vive a casa con me.”-più parlavo con lei, più pensavo fosse stupida. Forse il lato cattivo e freddo del mio carattere si stava facendo strada, che si facesse avanti, non lo avrei represso.



Mary “Mh…Lascia perdere, Julie.”
Dovevo trovare un modo.
Un modo semplice, che mi avrebbe permesso di passare inosservata in quell’università.
Forse avevo trovato la soluzione…