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Dalla copertina mi ispira già un sacco!! Non vedo l'ora di leggere il primo capitolo . -
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Oh bene! Sono curiosa di leggere questa tua nuova storia. . -
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Interessante e diversa come storia, ti seguo . -
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Oddio! Non leggo una storia scritta con the sims 3 da un po'!
Sono davvero curiosa di sapere cosa succederà alla nostra protagonista Mi raccomando posta presto il primo capitolo eh!. -
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Fantastico Francesca! Mi fa piacere poterti leggere ancora
Attendo con ansia il primo capitolo. -
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Già l'introduzione mi intriga un sacco ti seguo!! . -
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Capitolo 1 - L'alba
Frida - 21 febbraio 2015
I riflettori erano accesi ormai da ore, nell'aria cominciava ad aleggiare quel fastidioso odore di bruciato, il tutto misto ad un forte odore di profumo femminile, forse vaniglia. La modella sul set aveva esagerato forse.
Miles reggeva la macchina fotografica in mano come se fosse un trofeo, scattava da ore, sembrava l'unico a non avvertire la stanchezza.
Era tipico di lui, una persona costantemente presa dal suo lavoro.
La dedizione sul lavoro me l'aveva insegnata lui.
Mi aveva detto come muovermi in quel mondo dove tutto sembrava letale, finto e ipocrita. Mi continuava a ripetere che ci voleva una bella dose di egoismo innato per riuscire a farsi strada in un circolo vizioso dove tutto quello che conta era fare carriera, soldi e apparire.
Il mio obiettivo era sempre stato un altro, lavorare in maniera più onesta, amavo il mio lavoro, ma cominciavo a non esserne piu così sicura, erano cambiate troppe cose, io ero cambiata.
Ad ogni modo, ero lì, con dei pantaloni di due misure più grandi rispetto alle mia, a fissare modelle e modelli che emanavano sfacciataggine da tutti i pori.
Erano insignificanti, odiavo tutta quella esteriorità, la detestavo senza mezzi termini.
Mi interessava solo quello che veniva dopo lo scatto, l'editing.
Erano passati solo sei mesi da quando avevo finito la scuola di specializzazione che mi aveva portato all'attestato in "Grafica pubblicitaria ", e solo 3 anni da quando mi ero trasferita a New York come studentessa fuori sede. Ora finalmente stavo affrontando il mondo del lavoro.
Le mie mansioni lavorative erano ridotte a reggere obiettivi, portare caffè, studiare planning/appuntamenti, ma ero fiduciosa per il futuro. Mi fidavo di Miles, lui mi ha trascinata in quell'inferno.
Per me era come una figura paterna, nonostante sulla carta avesse solo 5 anni di differenza, lo vedevo come un riferimento, un fratello su cui fare affidamento per qualsiasi cosa.
New York era tanto bella, quanto pericolosa, e io lo sapevo bene.
Miles era il mio rifugio. Sempre.
Mi guardai intorno, dall'assistente delle luci al costumista, erano tutti esausti. Miles era l'unico ancora che si muoveva avanti e indietro senza batter ciglio.
Giurai di aver visto la modella chiudere gli occhi per un istante, anche lei in preda alla debolezza.
Per fortuna pochi minuti dopo diede ufficialmente lo stop a tutto.
Immediatamente tutti si dileguarono, Miles era già pronto a sistemare i suoi obiettivi e il corpo macchina.
Miles: " Frida, ho avuto la conferma da parte dell'amministratore delegato della società. Il contratto con Jamie De Lancey è stato firmato oggi. Non sappiamo ancora quando cominceremo a lavorare con lui, ma vorrei che fosse tutto in ordine quando sarà. Avvisa make up artist, costumista e assistente alle luci. Sono svaniti nel nulla "
Lo seguii con occhi, andò verso la borsa degli attrezzi e, con un solo movimento il corpo macchina si incastrò perfettamente nella custodia.
Parlava, parlava, quanto parlava?
Decisi di reggergli il gioco, ero pronta ad ascoltarlo, ormai lo conoscevo troppo bene.
Adorava avere tutto sotto controllo.
Miles: " Mi raccomando, potrebbe essere la svolta per questa società. Ci sono ancora tante cose da sistemare. Chiamare la segretaria per avere gli orologi in prova, sistemare la sala trucco...hai controllato se il macro è arrivato? "
Non risposi, continuai a fissarlo.
Era talmente elettrizzato da non rendersi conto che la sua era una conversazione a senso unico.
Miles prese a guardarsi intorno velocemente, puntando gli occhi su un riflettore, agitò le mani a casaccio.
Miles: " Non l'hanno sostituito, lo sapevo. Quando si surriscalda... "
Improvvisamente smise di parlare e prese a fissarmi.
Finalmente Miles, te ne sei accorto
Miles: " Che c'è? Perchè non parli? "
Il suo volto prese una piega seria, quasi preoccupata.
Era davvero facile farlo impensierire, soprattutto quando c'ero di mezzo io.
Ero consapevole di avere un forte ascendente su di lui.
Frida: " E' sempre bello avere un dialogo con te Miles. Mi sei d'ispirazione...davvero, continua, sei veramente interessante... "
Mi scappò una risata e la sua espressione del volto cambiò.
Incrocio le braccia al petto e gli lessi sulle labbra un leggero sorriso.
Mi rendevo conto di essere una delle poche a poter parlare con lui in quella maniera, la maggior parte del personale aveva una gran considerazione di lui.
Tecnicamente era lui che mandava avanti tutto, l'amministratore delegato era sempre fuori per lavoro.
Due secondi dopo si era già girato di spalle continuando a mettere in ordine gli attrezzi.
Nello stesso istante un rumore meccanico invase la stanza, le luci si spensero, mi avvertivano che era ora di andare a casa.
Miles: " E controlla la spedizione del macro 60 millimetri "
L'hai già detto
Frida: " D'accordo "
Miles: " Grazie "
Fece qualche passo avanti a me, era di spalle ormai, ma continuò a parlarmi.
Miles: "Venti minuti e andiamo a casa insieme "
Frida: " No, faccio una passeggiata. Ci vediamo domani "
Si fermò all'improvviso.
Miles: " Sicura? Prendi un taxi "
Frida. " Ok..."
Conoscevo quel tono di voce, era perentorio.
Non era una richiesta, ma un ordine.
Non voleva sentire ragioni.
Ma ero ben lontana da starlo a sentire.
Volevo camminare, anche se persino i marciapiedi ormai erano colmi di neve e faceva freddo.
Volevo riprendermi l'amore che provavo per quella città.
Suoni, luci e colori. Tutto intorno a me era vivace, allegro.
Io invece mi sentivo vuota, ero solo un riflesso di tutta quella luce.
Volevo tornare a sentirmi...
...e a sentire.
Strinsi con forza la mia borsa e mi incamminai verso casa.
Era veramente tardi e cominciavo ad avere paura per strada.
Il giorno dopo
Era mia abitudine svegliarmi all'alba.
Riuscivo a dormire solo poche ore a notte.
Ecco perchè a fine giornata ero sempre stanca.
Sempre.
Dormivo troppo poco, e troppo poco bene.
Per fortuna ero in casa da sola e avevo tutta la serenità necessaria per tentare di riposare.
Quella che era la mia coinquilina di casa aveva lasciato l'appartamento per un lavoro fuori città, da allora ero rimasta sola.
Ma c'era Miles al piano di sopra, all'attico, llui che mi aveva trovato questo appartamento, casualmente accanto al suo.
In un gesto meccanico mi abbassai la maglia sul sedere, cercando di allungarla fino all'inverosimile.
Quella mattina avevo addirittura osato con qualcosa di attillato, i leggins erano così aderenti!
Mi godetti quell'alba impiegando in quel modo il tempo che mancava per arrivare a lavoro in orario.
Sembravano tutti indaffarati. C'era un movimento che raramente avevo visto in quello studio.
Poggiai giacca e sciarpa, dentro faceva un caldo tremendo.
Salutai tutti, compreso Miles, che ricambiò il mio saluto senza spostare la sua attenzione dalla macchina fotografica.
Andai alla mia postazione di comando, il pc.
Quando non facevo la valletta di Miles mi occupavo di segreteria.
Mi sedetti e pigiai sul tasto di accensione.
Dopo pochi movimenti si bloccò il mouse.
Ero completamente trasparente all'umanità e quel mouse aveva deciso di rompersi proprio quel giorno.
Perfetto.
Lo mossi fino a farlo cadere, il tappetino mi scivolò per terra.
In preda ai nervi imprecai qualcosa sotto voce.
?: " Dicono sia salutare dirlo ad alta voce "
Il mio inconscio mi avvisò della mia brutta figura, ma cercai di non ascoltarlo.
Non avevo idea di chi fosse quella voce, avevo quasi paura a scoprirlo.
Raramente dicevo brutte parole, a lavoro soprattutto non era mai capitato.
Mi girai lasciando il tappetino del mouse lì per terra.
Non avrei avuto il coraggio di abbassarmi e raccoglierlo, non in quel momento.
Jamie De Lancey
Rimasi fissa a guardarlo per qualche secondo, e tutto quello che riuscii a pensare fu:
Io odio i modelli.
Vero Frida?
Edited by kihaad - 24/6/2017, 09:51. -
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Questa storia mi piace moltissimo. Mi piace l'ambientazione, i colori, gli effetti di luce che hai creato. Insomma, hai fatto un lavoro strepitoso. Inoltre adoro la protagonista perché in qualche modo mi sento molto simile a lei, anche se ancora c'è molto da scoprire sul suo conto. Sono molto curiosa di leggerne il seguito. . -
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Mmm... mi sa che Frida è stata vittima di violenza...
Che stakanovista Miles!! Quando si dedica così tanto tempo al lavoro vuol dire che non c'è spazio per molto altro nella propria vita. Secondo me anche lui ha da raccontarci delle cose.
Jamie ha fatto la sua comparsa. Adesso voglio vedere come entrerà a far parte della vita di Frida.. -
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Questa storia l'ho già letta l'hai ricominciata di nuovo vero? Comunque la adoro, sono ben felice di rileggerla di nuovo . -
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Anche io odio i modelli, ma non da guardare. :I__
Quoto Dalai in toto.
Mi ci vedo molto in Frida, ho molte cose in comune con lei, una forse è il fatto di pensare tanto quando non ho la mente occupata.
Forse te l'ho già detto ( ) ma adoro veramente tanto come fai foto e le modifichi, anzi posso chiederti una cosa a proposito?SPOILER (clicca per visualizzare)
Come fai a fare queste scie di luce sui pg? ><. -
.Questa storia mi piace moltissimo. Mi piace l'ambientazione, i colori, gli effetti di luce che hai creato. Insomma, hai fatto un lavoro strepitoso. Inoltre adoro la protagonista perché in qualche modo mi sento molto simile a lei, anche se ancora c'è molto da scoprire sul suo conto. Sono molto curiosa di leggerne il seguito.
Grazie mille , adoro graficare, tantissimo
Spero tu non abbia niente in comune con Frida, lo dico per te, non ha un bel passato, poi vedrai.. -
.Mmm... mi sa che Frida è stata vittima di violenza...
Che stakanovista Miles!! Quando si dedica così tanto tempo al lavoro vuol dire che non c'è spazio per molto altro nella propria vita. Secondo me anche lui ha da raccontarci delle cose.
Jamie ha fatto la sua comparsa. Adesso voglio vedere come entrerà a far parte della vita di Frida.
La tua intuizione potrebbe essere giusta...i presupposti ci sono.
Miles è un pg che ho caratterizzato appositamente in questa maniera e molto, mi piace il fatto che abbia l'impressione del controllo sulla sua vita, ma ce l'ha davvero tutto questo controllo?. -
.Questa storia l'ho già letta l'hai ricominciata di nuovo vero? Comunque la adoro, sono ben felice di rileggerla di nuovo
Molto probabile, sono arrivata a postare il capitolo 8 di questa storia su un altro forum, ma poi ho continuato a scriverla per me stessa. L'ho finita e mai postata, è di 18 capitoli.
Grazie mille :*.