Il Gelo Che Hai Nel Cuore

Capitolo 10

Punto di vista di Lys
A parte il fatto che mia sorella stava peggio che mai,e a parte il fatto che io e Lucas continuavamo a non rivolgerci la parola, dopo che aveva cercato di farmi capire che provava qualcosa per me, tutto il resto procedeva in modo regolare.
Mi sembrava di essere giunta a un punto di non ritorno,forse perchè davvero era così, e non sapevo più cosa fare per cercare di non pensare. Se mi fossi fermata a pensare un secondo di più sarei crollata sotto il peso enorme dei problemi e della paura.
Dopo che i medici ci avevano rivelato i risultati delle analisi negative di Liv,avevo accompagnato mia madre ad Undredal,dopo tanto tempo. Dovevamo parlare con mio padre, perchè meritava di sapere gli aggiornamenti dal vivo. Inizialmente l'incontro tra lui e mia madre si era rivelato piuttosto tragico e lui se n'era andato al pub per non doverle parlare,ma poi lei era riuscita a farlo ragionare, considerando che si trattava della salute della figlia.




Io avevo girovagato per le strade del villaggio,come avevo fatto migliaia di volte da piccola. Ero passata di fronte a casa di Lucas,quasi aspettandomi di vederlo uscire.

E la casa di Aksel poi era chiusa,con le serrande tirate da mesi e mesi....

Il Cafè Bjorn,con le sue mura gialle, contrastava il grigio del mare.

In quei momenti avrei voluto vedere i miei amici,come se non fossimo mai andati a Londra e come se gli ultimissimi mesi non fossero mai trascorsi.....L'unico aspetto positivo è che durante quel paio di giorni trascorsi nella mia Undredal,avevo fatto forse chiarezza riguardo ai miei sentimenti,perchè ormai non poteva più fingere di provare dei sentimenti forti.


La vita a Londra procedeva sempre allo stesso modo.
Oggi dovevamo incontrare il medico oncologo che seguiva personalmente Livet per capire se c'era un'ultima chance,prima di dover gettare definitivamente la spugna e smettere di sperare.
Dott. Davis"Prego signori accomodatevi!" Io,mia madre Anne,mia nonna Arvid e Lucas entrammo nel suo ufficio e ci accomodammo sulle sedie che mi parvero più fredde che mai.
"Dunque,insieme ai miei colleghi abbiamo analizzato i risultati delle analisi di vostra figlia,nipote,sorella.." Rise "E oggi posso dirvi che vi è un'ultima strada da provare!"
Anne"Ci dica dottore....Credo che ognuno di noi sia disposto ad accettare qualunque soluzione se può tenere in vita mia figlia!"Disse con la voce spezzata da un imminente pianto.
Dott.Davis"Ci sarebbe la possibilità di intervenire chirurgicamente, per resecare la massa..."
Arvid"Mi sembra una buona cosa no?"
Dott."S-sì diciamo che lo è....Però sarò sincero,perchè altrimenti non posso essere. La bambina è molto molto debole. Si è sottoposta a diversi cicli di chemioterapia che hanno reso il suo corpo fragile,oltre che ad aver apportato conseguenza irrimediabili."
Lucas-Lys"Di quali conseguenze parla?"Chiedemmo in coro,per poi lanciarci un'occhiataccia.
Dott."Beh come forse saprete.chi si sottopone a molti cicli di chemio tende a rimanere infertile, la maggior parte delle volte. Ma si parla di una bambina e magari quando sarà grande le cose saranno cambiate!"
Lys"Se sarà grande..."
Lucas"Ci parli di quest'intervento..."
Dott."E' un intervento lungo e molto delicato,soprattutto perchè come vi dicevo si tratta di una bambina molto debole. Durerebbe dalle 4 alle 5 ore e soprattutto i risultati sarebbero molto incerti..." A queste parole si raggelò il sangue a tutti noi.
Anne"Quindi lei sta dicendo che l'unica chance di salvare mia figlia non è poi così sicura...??"
Dott."Purtroppo sì!Naturalmente sta a voi decidere se farci intervenire, o tentare l'ennesimo ciclo di chemio o non fare nulla!"
Lucas"Io non posso aiutarvi in questa decisione!Non sono uno di famiglia e non mi permetto a decidere una cosa del genere!"
Arvid"Lucas tu sei importantissimo per tutti noi e vogliamo sapere anche il tuo parere!"
Lys"Non essere sciocco,sai che sei uno di famiglia e che Liv ti considera come un fratello.." Lui ragionò su queste parole.
Anne"Io sono stata una madre assente e pessima,ma se potessi scegliere proverei quest'ultima strada...Se non facciamo nulla i risultati potrebbero essere i peggiori,quindi tanto vale sperare e provarci!"
Mi sentii colta dal panico. Dovevamo decidere una cosa così grande....Forse Livet sarebbe comunque morta,come diceva la mamma....Ma se durante l'intervento le cose fossero andate male?
Rimanemmo in quell'ufficio per quasi due ore a valutare i pro e i contro. Il Dott.Davis si dimostrò molto comprensivo e cercò di chiarirci le idee.
Il responso finale,dopo aver anche consultato papà,fu che Livet doveva sottoporsi all'intervento, il quale sarebbe avvenuto tra una settimana.
Uscii in fretta e furia da quella clinica,con il fiato corto e il sudore freddo....Se fossi stata una stupida che non conosceva il valore della vita probabilmente in quel momento avrei fatto qualche pazzia per non dover più pensare, ma la vita aveva un valore troppo importante per me, perciò mi limitai a chiamare Kevin in cerca della sua compagnia. L'idea che forse tra una settimana mia sorella sarebbe potuta morire era troppo per me, perciò appena raggiunsi il locale in cui dovevo incontrare il mio amico ordinai subito un drink forte.
Kevin non sapeva nulla dell'incontro col dottore e nemmeno del peggioramento di Liv,proprio perchè io non volevo che lo sapesse. Non volevo rispondere a domande nè tanto meno sentire stupide frasi di circostanza. La nostra "amicizia",se così la si poteva chiamare, si basava proprio sul fatto di parlare il meno possibile dei fatti propri.

Punto di vista di Lucas
Lys fuggì dalla clinica in fretta,probabilmente per incontrare quell'idiota.
Io ero troppo a pezzi per interessarmi ancora a cosa faceva lei...Avevo a mio modo provato a spiegarle come mi sentivo,ma lei aveva trovato scuse su scuse e ora non ci parlavamo più. Inoltre questa storia dell'intervento aveva fatto calare un velo di paura e disperazione su tutti.
Nonna Arvid pregava tra sè e sè,mentre Anne non riusciva a smettere di piangere e si fece venire a prendere dal compagno.
Aksel era caduto in uno stato di silenzio anche se si sforzava di tenere compagnia alla piccola Livet mentre noi eravamo in riunione col dottore.
Il signor Hansen continuava a chiamare a fare domande, e giurai di aver sentito la sua voce spezzarsi un paio di volte.
Lucas"Hey com'è andata?"
Aksel"Abbiamo guardato un po' di tv....Oggi è parecchio taciturna,ma d'altronde sappiamo tutti che è una bambina molto sveglia è che sa bene cosa sta succedendo..."
Lucas"Ti ha detto qualcosa?"Aksel scossa il capo.
Aksel"No...Ha sospirato tutto il tempo!...Non ci voglio pensare amico mio...Se dovesse andare male,io non oso immaginare.....Le nostre vite senza di lei..." Entrambi rabbrividimmo a quel pensiero.
Lucas"Possiamo solo sperare..."
Aksel"Senti ma Lysien che fine ha fatto?Ho sentito che parlava al telefono e che doveva incontrarsi con Kevin!"
Lucas"Credo di sì...Beh fatti suoi!..."
Aksel"Si può sapere cos'è successo??"Non mi andava di raccontare che mi aveva rifiutato e continuavo a divagare.
Lucas"Niente,lascia perdere!!"
Aksel"Beh comunque so dov'è andata e direi di raggiungerla...Quel tipo mi piace sempre meno, e lei dev'essere sconvolta!"
Lucas"Perchè mai dovremmo preoccuparci di cosa fa?Non mi sembra le interessi la nostra opinione!"
Dopo varie insistenze da parte di Aksel mi ritrovai seduto ad un tavolino di quel locale, e mi domandavo cosa ci facessi lì. Aksel era agitato e controllava ogni movimento di Lys.

Aksel"la vedi tu??...Ah è lì!"
Lucas"Ti prego ricordami perchè siamo venuti qui!"

Aksel"Per Lys!"
Lucas"Appunto...Non mi sembra una ragione valida al momento!...Razza di testarda!"
Lys forse non ci aveva ancora a visti o forse cercava di ignorarci, ma poi dopo un po' apparve accanto a noi con aria irritata.
Lys"Mi seguite adesso?"

Aksel"Viste le compagni che frequenti è il minimo!!"

Lys"Non ci posso credere....Voi non siete a posto!Andatevene pure a casa..."
Lucas"Volentieri!"Mi lanciò un'occhiataccia e tornò dal suo amico.

Lucas"Senti io vado a prendermi da bere....."
Aksel mi raggiunse e bevemmo un paio di cocktail. Lys era sparita dalla nostra vitsa e Aksel iniziò a preoccuparsi,mentre io non mi turbavo più di tanto.
Cercai però di essere comprensivo e lo aiutai a cercarla,finchè non scorgemmo due figure vicine ai bagni.

Punto di vista di Lys
Lys"Di cosa volevi parlarmi??" Kevin aveva detto di volermi parlare e mi portò in disparte.
Kevin"In realtà non volevo proprio parlare...Che ne dici di darmi un bacio?"Si formò un ghigno sulla sua faccia.
Lys"Io non ho voglia nè di parlare nè di perdere tempo.Non è per essere scortese,ma cosa vuoi allora?"
Lui si avvicinò spingendomi contro il muro Mi bloccò con un braccio,mentre con l'altro mi accarezzava il volto.

Kevin"Te l'ho detto,voglio un bacio dopo tutti questi mesi!Poi sai,una cosa tira l'altra..."In quel momento ripensai alle paranoie di Lucas e Aksel. Kevin era appena passato da amicone a pervertito insistente.
Lys"Credo che dovrai aspettare ancora,perchè non ho intenzione di baciarti!"Feci per liberarmi della sua mano,ma si avvicinò ancora di più.

Lys"Lasciami passare Kevin!"
Lui sorrise e fece per baciarmi. Io lo spinsi via con forza.
Lys"Non ti azzardare a toccarmi o ad approfittarti di me!"

Quello che successe dopo fu un attimo.
Aksel lo afferrò per la maglia e gli sferrò un pugno in pieno viso.

Kevin cadde a terra a si pulì il sangue dal naso,ma prima che potesse rialzarsi Lucas si chinò su di lui e gli urlò qualcosa.

Lys"Ma che accidenti succede!?"

Kevin si rialzò in fretta,con l'aria spaventata.
Kevin"Stupida ragazzina!Vedete di sparire tu e i tuoi amici pazzi!"

Lucas"CI PUOI CONTARE PEZZO DI IDIOTA!"Gli urlò Lucas.
Lys"Ma siete impazziti o cosa??"
Aksel"Basta fare storie,adesso andiamo a casa!"Mi afferrò per i fianchi e mi caricò di forza sulle spalle,come un sacco di patate.

Ero talmente innervosita e sconvolta che mi dimenai solo per poco.
Nessuno fiatò durante il viaggio in taxi,ma una volta tornati in casa iniziai a dare sfogo alla mia rabbia.
Lys"VOI DUE!!!Come cavolo vi permettete di trascinarmi via in quel modo e soprattutto di mettervi a fare a botte in un locale!"

Aksel"E..."
Lys"NO!!"Lo interruppi. "Non fiatare!!Non ho bisogno dei vostri modi da idioti per liberarmi di uno come Kevin ok?Sono in grado di cavarmela da sola !!Avete avuto la prova che tra me e lui non c'era assolutamente nulla,ma siete troppo testardi per credermi vero??"Chiesi rivolta verso Lucas che fece una faccia da cane bastonato.

Lucas"Avrebbe potuto farti del male!"
Lys"Non glielo avrei permesso!Pensate che abbia bisogno dei vostri pugni per difendermi?Voi vi ricordaste di me solo quando vi fa comodo o cosa??"
Aksel"Ma di che parli?Eravamo preoccupati prr te!Dopo quello che vi ha detto il dottore devi essere sconvolta e non volevamo facessi delle sciocchezze..."

Lys"Certo che sono sconvolta all'idea che mia sorella possa morire!!!Certo che sì....Ma cosa dovrei fare?Buttarmi tra le bracci del primo che passa?Voi non capite...Voi non sapete..."Ero stanca,fisicamente e mentalmente.
Volevo solo piangere...Ero uscita quella sera per non fermarmi a pensare a Livet,ma ora non potevo farci più nulla perchè il terrore aveva preso il sopravvento su di me....
Lys"Tra me e Kevin non c'è mai stato nulla...Punto.Non è mai stato un problema....Adesso lasciatemi in pace...Anzi lasciatemi in pace per un bel po'!!"
Corsi in camera e crollai a terra,mentre un attacco di panico si impossessava del mio corpo.

Il tempo passava troppo in fretta e le certezze svanivano.
La mia Livet,la mia sorellina aveva bisogno di me,ma forse io avevo bisogno di lei ancora di più.
Mi comportavo da stupida egoista solo per non crollare, ma adesso ero sopraffatta dalla paura.
Inolte, durante il breve viaggio ad Undredal mi ero chiarita le idee...
Una volta tornata a Londra la nonna sembrò notare un cambiamento in me,tanto da domandarmi "Lo ami vero?Te ne sei resa conto alla fine...Per quanto uno cerchi di negarlo,l'amore viene sempre a a galla,come le bugie!".
Non so come avesse capito quello che passava nella mia testa,ma aveva ragione. Tornare ad Undredal mi aveva aperto gli occhi...Ero follemente innamorata di quel ragazzo,per quanto cercassi di nasconderlo....Ma la vita di Livet era più importante di tutto e non potevo avere distrazioni. Dovevo pensare solo a lei,tutto il resto in quel momento non contava.