Ok oggi aggiorno, e aggiorno di 2 capitoli, spero faccia piacere, e d'ora in poi aggiornerò ogni fine settimana quando mi sarà possibile, grazie mille alessandra sif
Capitolo 3 : Passato
Derek mi guardò sbalordito. Lana : Hai sentito bene, voglio collaborare alle indagini, non posso starmene qui con le mani in mano quando c’è un mostro nella MIA città! Il suo tono diventò aggressivo, iniziò quasi ad urlare. Derek : Credi forse che questo sia un gioco? Trovi che sia divertente ? Non pensi che noi del dipartimento ci facciamo in quattro per trovarlo ? Ti sei soffermata a pensare che anche noi vogliamo proteggere i nostri cari ? Purtroppo non è facile ! Lana : Non intendevo dire questo, volevo solamente dire che una persona in più a dare una mano può solo essere utile.
Derek : Utile ? E in che modo potresti essere utile?
Lana : Non lo so dimmelo tu, come hai detto io potrei essere la prossima vittima, perciò magari nel momento in cui mi vorrà aggredire io lo metterò al tappeto e lo farò arrestare... Derek : E credi che sia così facile ? Lana : Bisogna almeno provarci. Derek : Vedo che sei una ragazza dalle mille sorprese. Lana : Puoi giurarci. Dunque accetti la mia proposta ? Derek : Potrei …
Lana : Potresti o puoi ? Derek : Accetto a queste condizioni : non solo mi dirai il tuo VERO nome, voglio conoscere anche il tuo cognome e il tuo numero di telefono. Lana : Ci stai provando ? Derek : Ti assicuro che se ci stessi provando te ne accorgeresti. Ti ho chiesto nome e cognome per indagare su di te, se dobbiamo collaborare voglio essere sicuro che tu non sia una pazza scappata dal manicomio. E il numero mi serve per avvisarti in caso ci siano dei risvolti nelle indagini. Lana : Mi sembra ragionevole, però anch’io voglio i tuoi dati e il tuo numero! Mi sorrise e il suo tono diventò divertito. Derek : Ora sei tu che ci stai provando! Dopo esserci scambiati i relativi dati qualcuno lo chiamò.
XXX : Dai Derek è ora di andare, sono stanco! Era il suo amico di ieri sera. Per tutto quel tempo aveva ascoltato la nostra discussione! Derek : Allora ci vediamo! Sogni d’oro...Lana.
L'amico di Derek mi si avvicinò e mi sussurrò : XXX : Fai attenzione, ci troviamo di fronte a un vero e proprio mostro; a proposito le occhiaie ti donano. Non sapevo se prenderlo come un complimento o come un'offesa velata. Dopo avermi fatto l'occhiolino li vidi allontanarsi e sentii chiaramente che parlavano di ciò che era appena successo.
Derek : Credi che abbia fatto bene ? XXX : Se non lo sai tu … Derek : Tu cosa ne pensi ? XXX : Penso che l'hai appena coinvolta in un brutto caso, ma sembra in gamba, in più non avendo uno straccio d'indizio non abbiamo nulla da perdere. Derek : Il suo cognome è Harvey ,non ti è familiare ? XXX : In effetti sì, l'ho già sentito. Quando tornai a casa mi sentii incredibilmente fiera di me, mi vedevo già con una medaglia al collo per aver catturato il maniaco, ma in quel momento non immaginavo ciò che sarebbe successo...
Prima di andare a letto decisi di fare una cosa che non facevo da tanto tempo, ovvero riguardare le foto della mia famiglia . Una foto in particolare mi colpii, quella della nostra ultima uscita pubblica , eravamo così sorridenti e sembravamo così felici .
Mi soffermai a guardare il viso di mio padre , e pensare che fino a pochi mesi fa lui era il mio EROE, l'uomo perfetto,l'uomo che un giorno io avrei voluto incontrare, sposare, la persona con la cui avrei desiderato creare una famiglia. Un uomo buono, dolce,dedito alla famiglia, con una capacità rara di dare un amore incommensurabile. Ma il tempo mi dimostrò in modo atroce che la realtà che io mi ero creata nella mente non combaciava alla realtà effettiva , per niente. La mia fervida immaginazione , ereditata da lui, mi aveva ostacolato nel vedere le cose per com'erano veramente.
Quella notte sognai quando nell'estate dei miei 7 anni mio padre mi insegnò ad andare in bicicletta. Ricordo chiaramente che io ero terrorizzata di sbucciarmi le ginocchia com'era successo ai miei fratelli,ma lui dolcemente mi disse che sarebbe stato accanto a me e che non mi sarei fatta male perché lui mi avrebbe aiutata , e in caso mi fosse successo qualcosa lui mi avrebbe portato via il dolore con il suo amore. Nel sogno ridevo come una matta, ero felice di stare con lui , lo sentivo ansimare mentre mi spingeva per darmi la carica necessaria a pedalare, sentivo il vento tra i capelli , mi sentivo libera, padrona di tutto .
Nel momento in cui inizia a pedalare da sola non me ne resi neanche conto, mi accorsi di non sentire più il suo respiro e mi girai e quando lo vidi lontano da me che sorrideva fiero, mi sentii persa e ovviamente persi il controllo della bicicletta e caddi. Lui si precipitò subito da me e quando mi vide frignare dal male mi disse che la sua principessa era troppo bella per piangere .
Mi prese in braccio e quando arrivammo in casa mi fece sedere su una sedia , disinfettò le ferite sul ginocchio e sul gomito ,mi diede un bacio sulle zone ferite, e un bacio sulla fronte, dicendomi che ero stata brava e che era orgoglioso di me. Il dolore svanì davvero grazie al suo amore .
Il sogno finì con quella scena dolcissima e mi svegliai con gli occhi lucidi e il cuscino macchiato dalle mie lacrime, perché le cose non erano rimaste così ? Quel giorno a lavoro io e Jo non parlammo molto come al solito, avremmo avuto il giorno successivo per farlo mentre mangiavamo la pizza, forse anche perché quel sogno mi aveva resa malinconica, mi aveva portato alla mente uno dei ricordi più belli della vita che sapevo che non si sarebbe mai più ripetuto.
Stacy quel giorno era più insopportabile del solito, ogni volta che io e Jo ci avvicinavamo lei intonava la marcia nuziale.
Jo/Lana : Smettila ! Non sei simpatica ! Fu buffo, dicemmo quelle parole contemporaneamente . Almeno quel giorno non venne la signora Dolloway.
Lana : Jo , sono le 17:00 il tuo turno è finito, vai a casa !
Jo : E se volessi rimanere qui a darti una mano ? Lana : Non ne ho bisogno, vai ! Jo : E se rimanessi qui senza darti una mano ? Solo per parlare un po' , mi è mancato chiacchierare con te oggi...
Lana : Uffa non so più come dirtelo, vai !! Sennò di cosa parleremo domani ? Lo dissi con tono scherzoso Scoppiò a ridere. Jo : Hai ragione, non sia mai che esauriamo gli argomenti, allora io vado, domani a che ora vengo a prenderti ? Lana : Vengo io verso le 19:00, e assicurati di avere taaanta pizza perchè prevedo che avrò tanta fame. Jo : Agli ordini. Mi sorrise un'ultima volta per poi avviarsi verso l'ascensore. Tornai a casa di ottimo umore , quel venerdì sera avevo chiesto di non andare a lavoro e così andai subito a letto . Finalmente riuscii a dormire 10 ore di fila , mi sentivo rinata.
Il giorno dopo alle 18.30 ricevetti un messaggio da Jo .
Jo : Oh finalmente sei arrivata credevo ti fossi persa !
Lana : Se qualcuno vivesse in città come ogni essere normale , invece di una zona sconosciuta del mondo in mezzo alle montagne … Jo : Non mi piacciono i posti con troppe persone , sono un solitario . Dai vieni sennò la pizza si congela .
Jo : Allora com'è ?
Lana : La mia metà è squisita , anche se a giudicare dalla tua faccia la tua non è un granché .
Jo : Non è vero , è molto buona , se non mangi da mesi. Lana : Ahaha, che ne dici se facciamo una pausa e mi mostri i tuoi nuovi quadri ? Jo : Non sono un granché... Lana : Tu dici sempre così ma sono magnifici , dai fammeli vedere ! Jo : Ok andiamo , tanto so che continueresti a chiedermelo fino alla morte . Lana : Mi conosci bene .
Arrivammo nella sua stanza della pittura e quando entrai rimasi senza parole , Jo aveva davvero un talento innato , mi chiedevo come l' Accademia d'arte avesse potuto respingerlo . Lana : …...
Jo : Sei senza parole, fanno così schifo ? Lana : Sono indescrivibili , tu sei il nuovo Michelangelo . Jo : Ti ringrazio anche se diciamo che non sei molto obiettiva .
Mi fermai davanti il ritratto che mi aveva fatto qualche settimana prima, era incantevole . Jo : Ti piace ? Lana : C'è bisogno di chiederlo ? Certo che mi piace . Jo : Allora te lo regalo . Lana : Non posso accettarlo.... Jo : Tra due settimane è il tuo compleanno, no ? Consideralo un regalo anticipato.
Gli sorrisi e lo abbracciai forte . Jo : Dai torniamo a finire quella buonissima pizza .
Per il resto della serata parlammo del più e del meno , Jo mi rivelò che stava conservando i soldi per iscriversi ad un'altra scuola di arte , sperando di non essere scartato nuovamente , disse anche che quando avrebbe racimolato la somma necessaria si sarebbe licenziato e si sarebbe trasferito.
Sapevo che quando quel momento sarebbe arrivato io avrei sofferto molto , tenevo molto a lui anche se erano a malapena 5 mesi che ci conoscevamo .
Jo : Per non parlare poi dei costi di iscrizione che sono pazzeschi e delle tasse aggiuntive … LANA ? MI STAI ASCOLTANDO ? Lana : Cosa ? Jo : Ti sei addormentata mentre parlavo , grazie mille ! Lana : Scusa Jo . Jo : Ti accompagno a casa .
Lana : Grazie , sono stata benissimo stasera .
Jo : Così bene che ti sei addormentata mentre parlavo , a lunedì . Che figuraccia ! Solo io sono capace di fare certe cavolate, anche se non era colpa mia , avevo mangiato così tanto che ero crollata , e a mia discolpa posso dire che avevo perso solo l'ultimo pezzo del suo discorso … Domenica mattina mi svegliai di ottimo umore , anche se cambiai idea quando vidi il messaggio di Derek .
CAPITOLO 4 : INDAGINI
No, non poteva succedere ancora, no,no,no devo prendere quel criminale, non voglio che ci siano altre vittime.
Mi preparai e andai alla centrale di polizia, solitamente la domenica era chiusa ma dato che la città era in stato d'allarme veniva tenuta sempre aperta.
Entrai con passo deciso, avevo fatto una scelta azzardata, non sapevo neanche se Derek fosse lì, ma non mi interessava, in quel momento non ero lucida .
Fortunatamente lo vidi in fondo al corridoio che parlava con un altro agente, dovevo ammettere che vederlo con la divisa faceva un certo effetto .
Lana : Derek, grazie al cielo ci sei. Derek : Che ci fai qui ?
Lana : Mi hai mandato un messaggio, è per questo che sono venuta. Derek : Nel messaggio non mi sembrava di averti detto di venire. Lana : Scusa ? Abbiamo fatto un patto ora io sono la tua col...
Stavo parlando quando Derek si mise un dito sulla bocca per farmi segno di stare zitta e mi indirizzò in una stanza lì vicino . Derek : Mi scusi un attimo agente Smith, lei era la mia ...collocatrice di quadri ( ??? )
Collocatrice di quadri ? Ma di che accidenti sta parlando, è forse ubriaco ? Derek entrò nella stanza turbato.
Lana : "Collocatrice di quadri" , davvero Derek ? Derek : Sei forse impazzita, dire di fronte a tutti che collabori con me ? Qui vicino c'è l'ufficio di mio padre e se sapesse che ho fatto una cavolata del genere mi licenzierebbe seduta stante ! Lana : Che c'è di male ? Derek : Sto facendo collaborare una ragazza che nemmeno conosco ad un indagine riguardo uno stupratore che ha già fatto 7 vittime , a te sembra normale ? Derek stava davvero rischiando tanto per trovare il maniaco e io ero stata così avventata... Lana : Scusa , sarò più prudente d'ora in poi .
Derek : Te ne sarei grado . Lana : Come procede l'indagine ?
Derek : Male, gli indumenti indossati dalle vittime non avevano alcun tipo di traccia ematica , analizzarli non ha portato a nulla.
Lana : é impossibile , ci deve essere un qualunque tipo di traccia . Derek : No purtroppo li abbiamo già fatti analizzare tre volte , nessuna impronta ,niente di niente , ci troviamo di fronte a un professionista o ad un fantasma . Provai una sensazione di impotenza in quel momento, nella mia mente mi ero convinta che la polizia non stesse facendo nulla e che quando fossi arrivata io le cose sarebbero cambiate, che presuntuosa ! Un intero dipartimento stava lavorando davvero sodo , ma sembrava che ogni sforzo risultasse inutile . Derek : Sta acquistando fiducia in sé stesso, lui sa che non abbiamo nulla in mano e sta diventando più avventato , e infatti gli intervalli degli stupri sono sempre più ridotti l'uno dall'altro , qualche teoria interessante ? Lana : Qualche collegamento fra le vittime ? Derek : No, affatto, hanno età diverse, aspetti fisici diversi, posizioni sociali diverse..L'ultima è una casalinga di 34 anni aggredita alle 20.00 di ieri sera mentre usciva dal negozio di alimentari. Avevo paura , non credevo che l'avrei ammesso ma iniziavo davvero a spaventarmi , stavo giocando con il fuoco , ora stava a me decidere se volevo bruciare o allontanarmi dalla fiamma . Derek : Sei ancora sicura di volermi aiutare ? Lana : Più che mai.
Vidi che il suo amico si affacciò dalla porta, ma possibile che quel ragazzo fosse in ogni luogo dove c'era Derek ? XXX: Derek, e lei che ci fa qui ? Lana : Lei ha un nome … XXX : Ciao … Lana : Piuttosto TU che ci fai qui ? XXX : Sto aiutando nelle indagini. Lana : Anche tu ? Ora capisco perché la polizia non è ancora riuscito a catturarlo. Lo sentì sbuffare irritato.
XXX : Sei sempre così simpatica ? Secondo me hai bisogno di un ragazzo. Quel ragazzo non mi piaceva, gli risposi in maniera fredda. Non mi era mai capitato che a pelle una persona non mi piacesse, bhè c'è sempre una prima volta immagino. Lana : No cretino, solitamente lo sono di più , ma quando capita un maniaco nella mia città diciamo che non tiro fuori la parte migliore di me. Gli feci un sorrisino finto e mi guardò male. Derek sentì che la situazione si stava surriscaldando e cambiò velocemente discorso . Derek : Stavo andando a interrogare la penultima vittima, la ragazza di 17 anni, vuoi venire ? Lana : Andiamo ! Arrivammo in ospedale, la giovane sarebbe stata dimessa quel pomeriggio.
Derek : Io vado dentro tu resta fuori dalla stanza. Lana : Non credo proprio , semmai il contrario . Derek : Sbaglio o il poliziotto sono io ? Lana : Cosa c'entra adesso il fatto che sei un poliziotto, quella povera creatura ha subito una violenza e si presume che sia stato un uomo a violentarla, perciò caro , chiamalo istinto femminile, ma non credo che se ci andassi tu la metteresti a suo agio . Derek : Ripensandoci è meglio che ci vada tu .
Entrai nella stanza e vidi quella ragazzina che ancora tremava .
Lana : Ciao , io mi chiamo Lana e sono qui per farti delle domande . Milena : Io sono Milena sei qui per quella questione ? Lana : Purtroppo sì , ma devo fartele per far sì che non ci siano altre vittime. Milena : Capisco ...è vero che ne ha violentata un'altra ? Lana : Vorrei poterti dire di no ma è successo di nuovo .
Mi sedetti sulla sedia lì accanto mentre Milena si schiarì la voce e cominciò a parlare ancora prima che avessi il tempo di farle le domande. Milena : Era tardi, circa 23.00, di solito non torno mai così tardi a casa, ma c'era la festa della mia migliore amica, era il suo compleanno, finalmente diventava maggiorenne, non potevo perdermelo per nulla al mondo . Mi ero vestita carina e mi ero acconciata i capelli , non mi ero fatta accompagnare dai suoi genitori perché casa mia è molto vicina e non avrei mai potuto pensare che...
Si interruppe e inizio nuovamente a tremare e iniziò a piangere. La abbracciai. Lana : Va tutto bene, se non te la senti di raccontare va bene anche così . Si calmò e riprese a raccontare. Milena : Stavo camminando quando all'improvviso mi è sembrato che qualcuno mi stesse seguendo e così mi sono girata e non c'era nessuno , mi sono spaventata e ho iniziato a camminare più velocemente , volevo correre ma avevo i tacchi ,ed era la prima volta che li mettevo, non ero pratica , tutto è successo così velocemente , ho provato ad urlare dato che ero in centro vicino al parco pubblico, ho sperato ingenuamente che qualcuno potesse aiutarmi , ma lui aveva un coltello, ho avuto paura e l'ho lasciato fare ….non avrei dovuto mettermi la minigonna....
Lana : No tesoro, non devi dire così , non osare neanche incolparti per ciò che è successo , l'unica tua colpa è stata quella di trovarti al posto sbagliato al momento sbagliato ! Ti prometto una cosa : farò qualunque cosa in mio potere per arrestare quel bastardo. Intanto questo è il mio numero , chiamami per qualsiasi cosa in qualunque momento.
Le si illuminò lo sguardo . Milena : Sei lo sbirro più simpatico che abbia mai conosciuto. Grazie Lana : Grazie a te per la tua disponibilità . Milena : Mi dispiace di non essere stata utile, lui era completamente mascherato . Lana : Non preoccuparti. Ora è meglio che vada, ricordati qualunque cosa sai il mio numero. Uscii dalla stanza davvero triste. Derek era nel corridoio che camminava freneticamente.
Derek : Com'è andata, ti ha detto qualcosa di utile?
Lana : Non l'ha visto , era mascherato. Derek : Come le altre volte … Lana : Era sempre mascherato ? Derek stava per rispondermi quando il suo cellulare iniziò a squillare. Derek : Pronto ? Qui agente Dunn,cosa ? Ancora? Arrivo subito. Ero preoccupata non poteva aver colpito di nuovo, non in così poco tempo. Lana : Derek....riuscii a malapena a pronunciare il suo nome. Derek : Stai tranquilla, non è quello che pensi . Mi hanno chiamato perchè una vecchietta ha detto che il vicino del piano di sopra ha il volume alto e non lo vuole abbassare , ha detto che se non interveniamo ci pensa lei col mattarello...scappo altrimenti non oso immaginare la sorte di quel malcapitato.
Lana : E chi mi riaccompagna alla stazione di polizia , io la macchina l'ho parcheggiata lì, oggi la metropolitana passa una volta ogni due ore e non mi sento sicura a prendere il taxi.
Derek : Puoi camminare, no dai chiamo Nathan . Lana : Chi è ? Derek : Il mio amico di prima. Quello sbruffone? Col piffero che tornavo con lui! Lana : Infondo camminare fa bene alla circolazione. Cercai di obbiettare ma Derek ormai gli aveva già mandato un messaggio.... Dopo mezz'ora
Nathan : Eccomi, forza andiamo,prima partiamo prima arriviamo. Come se io volessi passare tempo con te …
Nathan : Allora qualche novità nel caso, vi ha detto qualcosa la ragazza ? Lana : No. Guardavo fuori dal finestrino . Nathan : Ti devo accompagnare alla centrale ? Lana : Si Nathan : Oggi c'è davvero un brutto tempo, una nebbia … Lana : Già... Nathan : Vedo che sei in vena di chiacchierare Lana : Già . Continuavo a guardare dal finestrino, cercavo di trovare l'angolazione giusta per buttarmi fuori da quella macchina, pensare che avrei dovuto sopportarlo ancora 25 minuti mi faceva venire il magone. Nathan : Quanti chili di correttore ti sei messa per coprire le occhiaie ? Lana : Se te lo dico stanotte dormi meglio ? Nathan : Era tanto per parlare, dobbiamo stare qui ancora un po', tanto vale fare qualcosa. Lana : Stare zitti conta come fare qualcosa ?
Si girò un attimo verso di me . Nathan :Smettila di guardare quel finestrino come se ti volessi buttare fuori, è inquietante. Lana : è così palese ? Nathan : Un po' . Guardavo la strada e mi accorsi che non era quella che portava alla centrale di polizia . Lana : Questa non è la strada giusta ….dovevi girare a sinistra alla scorsa curva .
Lo vidi sorridere. Nathan : Lo so. Lana : Se lo sai allora fai inversione di marcia e portami alla centrale. Nathan : No.
Iniziai ad urlare . Nathan : è inutile che strilli non ti voglio portare in un posto pericoloso, aspetta altri cinque minuti Arrivammo presso un piccolo bar. Nathan : La tua pancia brontolava in macchina, immagino che tu non abbia fatto colazione vieni offro io. Rimasi stupita dal suo comportamento, era stato premuroso, anche dopo che io mi ero comportata in modo maleducato nei suoi confronti , mi sentii sciocca. Dopo aver fatto colazione arrivammo finalmente alla centrale, durante il tragitto lui non mi rivolse più la parola.
Lana : Credo di doverti ringraziare e scusarmi, alla prossima.
Nathan : Facciamo finta che non sia successo nulla . Ricominciamo a fare le cose per bene. Mi tese la mano in segno di pace . Nathan : Piacere, io sono Nathan Weber . Gli strinsi la mano accennando un sorriso. Lana : Oh , il piacere è tutto mio, mi chiamo Lana Harvey . Nathan : Tu sei per caso la figlia di Vincent Harvey, lo scrittore ? Lana : Sì . Purtroppo. Nathan : Posso chiederti un favore ? Una persona a me cara è una sua grande fan,potresti farti fare un autografo e dedicarlo a Nadia Bell? Lana : Farò il possibile , ma non ti prometto nulla.
Dopo averlo salutato mi diressi verso il parcheggio della centrale e dopo pochi secondi avvertii dei passi dietro di me.
Vi lasci una piccola anticipazione del prossimo capitolo....
Derek : MA COME TI PERMETTI DI ACCUSARMI DI UNA COSA TANTO TREMENDA VATTENE DAL MIO UFFICIO E NON FARTI Più VEDERE !
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