The Sims Lover Forum - News, storie, guide, download sulla serie The Sims

Votes taken by ~Nimerya~

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    Ciao! Grazie per i complimenti. Per quanto riguarda i lotti, il castello l'ho scaricato dalla galleria e l'ho un po' modificato (tipo la luce che avvolge Bestia é un calice di vino giallo 😉) etc. Il resto é mio
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    meraviglioso!
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    Hansel&Gretel

    Tanto tanto tempo fa, in un luogo sconosciuto, abitava una felice famigliola. Erano poveri, è vero, ma avevano tutto ciò che serviva: l'amore.

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    Papà George era sempre nel bosco a cercare da mangiare. Era un ottimo cacciatore, mentre mamma Annah cucinava quel poco che potevano permettersi.

    Avevano due bambini: Hansel e Gretel.

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    Tutto sembrava filare liscio...Ma la povera mamma si ammalò gravemente e morì, lasciando il marito e le sue due creature.

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    Il papà decise, allora, di risposarsi con un'altra giovane donna, affinché potesse badare alla casa e ai suoi figli.

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    Ma con la nuova mamma, i rapporti non erano un granché. Sgridava sempre i bambini, gelosa dell'affetto che il padre provava per loro.

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    Annah, poi, era capace di scegliere le erbe per fare alcuni rimedi contro le malattie e con i soldi che guadagnavano riusciva sempre a prendere qualcosa da mangiare in più. Con la matrigna, invece, le finanze scarseggiavano.
    Non ce la facciamo più, marito caro...Porta i bambini nel bosco e abbandonali...Io sono giovane, posso darti altri figli...

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    Gli diceva ogni sera, mentre lui sentiva i suoi bambini piangere per la fame. Ma ogni notte la sua risposta era la stessa: No!

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    Un giorno, la dolce sposina si presentò col pancione: amore, sono incinta!

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    Quando nascerà il bambino, non avremo più cibo per nessuno...I tuoi figli sono grandi...Se la caveranno nella foresta...

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    E lui, questa volta, non seppe che rispondere. L'indomani nacque il suo bambino e nell'istante stesso che lo prese in braccio, urlante per la fame, capì che sua moglie aveva ragione...

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    Portò i bambini nel bosco e si decise.

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    Ora, tesori miei facciamo un bel gioco disse. Il papà si nasconde e voi dovete trovarlo... I bambini erano entusiasti all'idea che il loro papà avrebbe giocato....

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    Ma capirono che qualcosa era andato storto quando, calando la notte, lui non si faceva sentire. Ci ha abbandonati singhiozzò Gretel, mentre Hansel ravvivava il fuoco che aveva acceso per scaldarli

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    Sorellina mia, ora dobbiamo bastarci io e te...Dobbiamo trovare la forza di continuare insieme...Vieni, proviamo a cercare il villaggio... Girarono per quasi tutto il bosco, finché sentirono un profumo strano... Hansel...Hansel...C'è profumo di frutta! E cioccolato! E aveva ragione! Si trovarono di fronte ad una casetta fatta di dolci.

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    Ooh, ma chi abbiamo qui? Dei bimbi...Cosa fate qui, bei bambini? Chiese una vecchietta, sbucata dal nulla.

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    Il nostro papà ci ha abbandonati...Siamo soli...Cerchiamo aiuto Rispose Hansel. -Potete stare qui con me, se volete...Io sono una fata...Una fata buona...Ma sono molto vecchia, avrei proprio bisogno del vostro aiuto

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    -Venite...Entrate a mangiare qualcosa....Sembrate stanchi...E infreddoliti.... La gentile signora preparò loro dei biscotti e dei dolcetti al cioccolato, facendoli scaldare vicino al fuoco.

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    Poi preparò per loro un paio di letti.
    -Mi dispiace... Disse, con gli occhi lucidi Non posso fare altro che farvi dormire qui sotto...La mia casa è piccola...

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    E' bellissima! Esultò Gretel, saltandole al collo.

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    Ora dormite, tesorini...Domani sarà dura...

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    Ma più il tempo passava, più qualcosa sembrava andare storto...La signora era sempre meno gentile. A Gretel toccava pulire tutta casa, ogni singolo giorno...Mentre Hansel...Hansel era quasi sempre in punizione...

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    Come punizione, veniva chiuso in una gabbia per qualche ora.

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    Ma Gretel si accorse che il fratello non era solo rinchiuso...Era obbligato a mangiare tutto ciò che saltava in mente alla vecchia.

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    E ogni giorno lei gli chiedeva di tirare fuori un dito, per vedere quanto fosse ingrassato.
    -Domani sarai pronto, figliolo... E tutta allegra, andò nella foresta per raccogliere delle erbe speciali.

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    Gretel capì il piano della strega e, appena tornata, con una scusa, la spinse dentro il forno.

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    Liberò il fratello ed insieme scapparono, felici e contenti.

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    La Bella e la Bestia (Disney Version)

    Molti anni fa, in un luogo lontano lontano, viveva giovane, in un castello splendente. Benché avesse tutto ciò che poteva desiderare, il principe era viziato, egoista e cattivo. Accadde però che, in una notte di inverno, una vecchia mendicante arrivò al castello e offrì al principe una rosa, in cambio di un riparo dalla notte pungente.

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    Lui, che provava repulsione per quella vecchia dal misero aspetto, rise del dono e la cacciò.

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    Ma lei lo avvertì di non lasciarsi ingannare dalle apparenze perché la vera bellezza si trova nel cuore. Il principe la respinse di nuovo ed in quel momento, la bruttezza della mendicante si dissolse, ed apparve una bellissima fata. Il principe si scusò, ma era troppo tardi, perché lei, ormai, aveva visto che non c'era amore nel suo cuore e per punirlo lo tramutò in una orrenda bestia e gettò un incantesimo sul castello e su tutti i suoi abitanti.

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    Vergognandosi del suo aspetto mostruoso, la bestia si nascose nel castello con uno specchio magico come unica finestra sul mondo esterno. La rosa che gli aveva offerto la fata, era una rosa incantata e sarebbe rimasta fiorita finché il principe non avesse compiuto 21 anni. Se avesse imparato ad amare e fosse riuscito a farsi amare a sua volta, prima che fosse caduto l'ultimo petalo, l'incantesimo si sarebbe spezzato. In caso contrario sarebbe rimasto una bestia per sempre. Col passare degli anni, il principe cadde nello sconforto. Chi avrebbe mai potuto amare una bestia?

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    Belle abitava in un paesino, vicino al palazzo decaduto della Bestia. Era figlia di un inventore, un uomo eccentrico e particolare, e, a causa della sua passione per i libri e le avventure, veniva considerata una ragazza stravagante e originale.

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    Un giorno, suo padre la avverte che sarebbe dovuto partire per una fiera e lascia la figlia a casa.

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    Belle Buon viaggio padre, e buona fortuna.

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    Belle era una ragazza bellissima, perciò attirò l'attenzione di Gaston, il bello del paese, abile cacciatore.

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    Gaston provò spesso a suscitare interesse nella ragazza, ma Belle lo rifiutava sempre, fino al giorno in cui lo umiliò, rifiutando di sposarlo.

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    Belle, avvedutasi della scomparsa del padre, parte alla sua ricerca. Raggiunto il castello della Bestia, viene accolta dai suoi abitanti, trasformati in oggetti.
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    Trovato il padre, imprigionato dalla bestia, stanco e malato, Belle decide di proporre alla Bestia uno scambio.

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    Prendere il posto del padre come prigioniera. La Bestia, considerando l'eventualità che la ragazza potrebbe spezzare l'incantesimo, accetta lo scambio.

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    Bestia Le mostrerò la sua stanza, mi segua.
    Belle La mia stanza?
    Bestia Vuole rimanere nella torre? Allora mi segua!

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    Bestia Spero che le piaccia qui. Il castello è casa sua, può andare dove vuole, tranne che nell'ala ovest
    Belle Cosa c'è nell'ala ovest?
    Bestia E' proibita! Questa è la sua stanza! Se ha bisogno di qualcosa lo chieda ai domestici. Questa sera cenerà con me, e non si tratta di un invito!

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    Belle, contemporaneamente terrorizzata e furiosa nei confronti della Bestia, si rinchiude in camera e rifiuta ogni contatto con essa. In tarda nottata la ragazza esce ed esplora il castello spingendosi proprio dove, poche ore prima, le era stato espressamente vietato recarsi dalla Bestia in persona: l'ala ovest.

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    Nell'ala proibita in rovina la ragazza trova oggetti personali del principe, tra cui la rosa incantata. Curiosa e in procinto di toccare il fiore viene scoperta dalla Bestia, che si infuria al punto da indurre Belle a fuggire spaventata dal castello.

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    mbattutasi presto in un branco di lupi, Belle viene salvata proprio dalla Bestia, accorsa per proteggere la ragazza, che viene però ferita e perde i sensi. Belle, colpita dal gesto altruista, decide di non approfittare del momento per fuggire, e torna al castello riportando con sè la Bestia, prendendosene cura.

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    In seguito a quest'episodio, tra Belle e la Bestia nasce un'amicizia che, nei giorni seguenti, si fortifica sempre di più trasformandosi in qualcosa di più profondo.

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    Bestia Belle, c'è qualcosa che vorrei farle vedere. Ma prima, chiuda gli occhi, è una sorpresa.
    Belle Posso aprirli?
    Bestia Aspetti...
    Bestia Li apra!

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    Belle Non ho mai visto così tanti libri in vita mia! E' meraviglioso!
    Bestia Allora sono suoi.
    Belle Oh grazie! Grazie!

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    Una sera, la Bestia, aiutato dai domestici, invita Belle ad una cena ed un ballo.

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    Bestia chiede alla ragazza se si senta felice lì, con lui. Belle risponde di sì, ma non nasconde di sentire una forte mancanza per il padre lontano. Lui offre alla fanciulla di vedere il padre tramite il suo specchio magico, che però mostra Maurice intento a cercare la figlia, malato e stremato. La Bestia, vedendo Belle visibilmente preoccupata, per amore della ragazza la lascia andare prima che questa possa rompere l'incantesimo, e per far sì che non si dimentichi di lui le dona il suo specchio magico.

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    Gaston, dopo aver ascoltato le richieste di aiuto di Maurice di liberare la figlia, e convinto che l'anziano uomo sia solo un povero pazzo, decide di ricattare Belle, minacciandola di far rinchiudere suo padre nell'"Asylum de Loons", il manicomio locale gestito dall'infido Monsieur D'Arque, se lei non lo sposerà. Il suo piano andrà storto quando Belle dimostrerà che la Bestia esiste davvero e non è malvagia, ma buona e gentile, e migliore dello stesso Gaston.

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    Il ragazzo, realizza dunque che Belle possa effettivamente provare qualcosa per la creatura e, in preda alla gelosia, convince i paesani che la Bestia è pericolosa per l'incolumità della gente del villaggio e, dopo aver rinchiuso Belle e Maurice nella loro cantina, guida la folla alla volta del castello, per trovare la Bestia e ucciderla. Così, mentre i paesani combattono contro la servitù del castello, Gaston si separa dai compagni per cercare la Bestia e ucciderla personalmente. Trovatosi faccia a faccia con essa, la attacca ferocemente scagliandole una freccia nella schiena, umiliandola verbalmente e tentando di darle il colpo di grazia con un doccione staccato da una delle balconate del castello. La Bestia, presa dallo sconforto per l'allontanamento di Belle, non si difende in alcun modo ma, il ritorno della sua amata al castello, giunta lì per aiutarlo, le ridà finalmente la forza di reagire, dando vita ad una tremenda battaglia sul tetto del castello.

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    Al termine della lotta, Gaston ha la peggio e supplica la Bestia di non ucciderlo, al che la Bestia, comprendendo di non volere abbassarsi al suo livello e diventare un assassino, decide di risparmiarlo, intimandogli di andarsene. Gaston tuttavia mostra per l'ultima volta la sua scelleratezza, pugnalando la Bestia alle spalle, nel momento in cui questa si ricongiunge con l'amata Belle, felice di averla ritrovata. La sua malvagità verrà presto punita: dopo aver colpito il suo avversario, perde l'equilibrio e troverà la sua fine precipitando nel burrone sottostante al castello.

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    In punto di morte la Bestia fa capire a Belle di amarla.
    Bestia: Belle... tu... tu sei tornata.
    Belle: Ma certo che sono tornata. Non potevo lasciare che... Oh, è tutta colpa mia. Ho cercato di avvisarti...
    Bestia: Forse... è meglio... è meglio così.
    Belle: Non parlare in questo modo. Andrà tutto bene. Adesso siamo insieme. Andrà tutto benissimo, vedrai.
    Bestia: Almeno... ti ho potuto vedere... un'ultima volta.
    Belle: No. No! Ti prego. Ti prego. Ti prego, non lasciarmi! ...Io ti amo.
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    Subito il principe viene avvolto da una luce che lo innalza verso il cielo e, quando i suoi piedi toccano terra, ha ripreso le sembianze umane.

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    Per un attimo Belle stenta a riconoscerlo, ma guardandolo negli occhi capisce di aver davanti la stessa persona.

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    In un turbine di scintille e di magia che fa tornare il castello e i suoi abitanti nelle loro forme originarie.

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    quando sembra che non succeda piu’ ti riporta via come la marea la felicita’ ti riporta via come la marea la felicita’ ti riporta via la felicita’

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  5. .
    Cappuccetto Rosso

    C’era una volta una bambina tanto carina e dolce che solo a vederla, tutti se ne innamoravano, e specialmente la nonna che non sapeva davvero più cosa darle. Una volta le regalò un cappuccetto di velluto rosso, e poiché le stava tanto bene e lei non voleva mettere che quello, tutti la chiamavano Cappuccetto Rosso.

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    Un giorno sua madre le disse: “Vieni Cappuccetto Rosso, qui c’è bel dolce, portalo alla nonna. È ammalata e debole e queste cose le faranno bene. Preparati prima che faccia troppo caldo e mi raccomando va piano e sii ben cauta per la tua strada. E quando arrivi da lei non scordarti di salutarla subito e non metterti, come sei solita, a frugare in ogni angolo.” “Farò tutto per bene”, promise Cappuccetto Rosso alla mamma, “te l’assicuro.” "E un'altra cosa, bambina mia, non lasciare la strada per andare nel bosco, per nessuna ragione!" "Certo mamma!"

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    Cappuccetto si vestì e andò per la strada. La nonna abitava lontano, a una mezz’ora dal paese. Quando Cappuccetto Rosso giunse al limitare del bosco, vide un bellissimo campo di fiori. "Che belli questi fiori, alla nonna piaceranno tanto! E poi non sono proprio nel bosco...Sono ancora vicino al sentiero" pensò.

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    Quindi si inoltrò nella foresta, sognando ad occhi aperti in mezzo a quei mille colori. Fu lì che incontrò il lupo. Cappuccetto Rosso non sapeva che il lupo fosse un animale cattivo e perciò non aveva paura. "Dove vai, bella bambina" le chiese il lupo. "Dalla nonna...Abita al limitare della foresta... E le sto portando una torta e bellissimi fiori"

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    "Che bambina dolce che sei, la tua nonna deve essere felice...Dove hai detto che abita?" "Laggiù, in fondo al bosco...Perché?" "Perché so che si aggira un animale molto cattivo e l'ho visto andare sul sentiero...Temevo che fosse andato verso la tua nonnina...Invece mi sbagliavo. Buona raccolta di fiori, bambina..." "Che animale gentile" pensò Cappuccetto, sorridendo mentre guardava il lupo correre via.

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    "Chi è?" Chiese la debole vocina della nonna. "Sono Cappuccetto, nonnina, ti porto un dolcetto per farti stare meglio..." "Entra piccola..." Disse la nonna, andando ad aprire la porta. Ma appena l'aprì, il lupo si avventò su di lei e la mangiò in un sol boccone. (pkay, non ridete del mio lupo-bestia, non sapevo come fare xD)

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    Dopodiché si travestì da nonna e si mise ad aspettare Cappuccetto.

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    Molto si meravigliò che la porta fosse spalancata e quando arrivò nella stanza tutto le parve così strano e insolito, che pensò: ‘ Oh mio Dio, che sensazione strana ho oggi, e pensare che di solito vengo così volentieri dalla nonna! ‘.
    Allora si avvicinò al letto e scostò le tendine: la nonna era coricata con la cuffia ben abbassata sul viso e aveva uno strano aspetto. “Ehi nonna, che orecchie grandi hai”. “Per sentirti meglio.”

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    “Ehi nonna, che occhi grandi hai.” “Per vederti meglio.” “Ehi nonna, che mani grandi hai.” “Per afferrarti meglio.”

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    “Ma nonna che orrenda boccaccia hai.” “Per mangiarti meglio.” Appena detto ciò il lupo balzò dal letto e ingoiò la povera Cappuccetto Rosso.

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    Quando il lupo ebbe saziata la sua ingordigia si rimise a letto, s’addormentò e cominciò a russare fragorosamente.

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    Un cacciatore che passava di là pensò fra sé: ‘ Come russa la vecchia signora, devo andare a vedere se sta bene ‘.

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    Entrò nella casetta e, quando si avvicinò al letto, vide che lì dentro c’era il lupo. “Ti ho trovato, vecchio peccatore”, disse, “è un pezzo che ti cerco.” Già era pronto col fucile, quando gli venne in mente che forse il lupo s’era ingoiato la nonna e che forse era ancora possibile salvarla

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    Allora non sparò, ma prese una grossa forbice e cominciò ad aprire la pancia del lupo che era ancora addormentato. Dopo appena un paio di sforbiciate vide brillare un cappuccetto rosso e dopo altre due la bimba saltò fuori gridando: “Che paura ho avuto, era così buio nella pancia del lupo”. Poi uscì fuori la nonna ancora viva, anche se a malapena poteva respirare. Cappuccetto Rosso corse a prendere delle grosse pietre, riempì la pancia del lupo e presto presto la ricucì.

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    Quando il lupo si svegliò voleva andarsene, ma le pietre erano talmente pesanti che subito cadde a terra e morì.

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    Tutti e tre erano felici e contenti. (soprattutto la nonna, a quanto pare xD)

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    Si misero a tavola e tagliarono il dolce, mangiando la torta al caldo del camino. Cappuccetto Rosso pensava: ‘ Mai più me ne andrò sola per il bosco, lontano dal sentiero, quando la mamma me lo ha proibito ‘.

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    ARIA

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    Sentite quell'impellente bisogno di conoscenza? Quella superbia e ambizione che vi spinge a studiare tutto ciò che è nel mondo...Bene, avete il genio della conoscenza e sicuramente siete ARIA. Questo è il vostro tratto

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    Edited by Clover~ - 30/9/2021, 10:14
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    FUOCO

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    Sapete quando sentite quella irrefrenabile voglia di evadere, di buttarvi in qualche relazione senza pensarci, di amare fino a consumarvi? Ebbene, fiammelle, il fuoco vi divora. Questo è il vostro tratto

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    Edited by Clover~ - 30/9/2021, 10:15
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    ACQUA

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    Amate cucinare e aggiustare tutto? Desiderate una famiglia e tantissimi bambini? Avete un forte senso materno/paterno? Bene, questo tratto fa per voi, piccoli pesciolini <3

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    Edited by Clover~ - 30/9/2021, 10:14
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    Dopo la nuova Legacy, ho deciso di creare questo Tratto:

    TERRA

    Il vostro sim è un vero amante della natura. Il Giardinaggio e la Pesca non saranno problemi per voi. Collezionate tutto ciò che vedete e amate lo sport.

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    Edited by Clover~ - 30/9/2021, 10:13
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    Ho trovato questo set per la mia simma aliena. Lo condivido con voi *_*

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    Jade era Mila...Non so perché mi sia uscita Jade...Forse perché somiglia ad una mia ex amica che si chiama Giada xD

    Comunque, tienimi o le spacco la faccia io a questa!
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    Dai, è così dolce questo capitolo che quasi mi piace anche Jade....QUASI ho detto!
81 replies since 31/7/2007
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